venerdì, agosto 31, 2007

ABBATTUTI DUE AEREI SOSPETTATI DI TRASPORTARE DROGA


Sono statti di parola...
Ieri il primo ministro Cabi aveva annunciato di voler contrastare in tutti i modi il traffico di droga in Guinea Bissau, anche con l'abbattimento degli aerei nella zona.
E infatti...
Alcuni aerei sospettati di trasportare droga sono stati abbattuti mentre tentavano di sorvolare in Guinea-Bissau.
L'ordine è stato impartito dalle autorità governative della zona, che hanno precisato di "essere tenute a salvaguardare a ogni costo il Paese dal contrabbando di cocaina indirizzato all'Europa".
A detta del Primo Ministro Martinho N'Dafa Cabi, il Paese sta infatti diventando un vero e proprio "narco-Stato", e sarà quindi costretto ad intraprendere delle azioni di forza nei confronti di coloro "che approfittando della fragilità interna cercano di arricchirsi attraverso lo spaccio di stupefacenti".

Fonte: Peacereporter

giovedì, agosto 30, 2007

"NON TI PAGO"


Gli ex combattenti guineensi che avevano servito la truppa coloniale portoghese hanno minacciato di citare in giudizio il governo portoghese a una corte internazionale, per richiedere il pagamento delle pensioni a cui affermano di aver diritto.
Nella dichiarazione all'agenzia Lusa, Regino Marques Vieira, presidente dell'associazione Antigos Combatentes portoghese (AACP) in Guinea Bissau, ha affermato che "la pazienza dei soci si è ormai esaurita..."


"Sono 34 anni che siamo costretti ad attendere che i portoghesi ci paghino per gli anni di sacrifici nella lotta armata, nella quale difendemmo con onore e bravura la bandiera del Portogallo" ha detto Regino Vieira.

Per il responsabile dell' AACP, che conta su circa 10 mila soci, la situazione è "disperata" e l'unica soluzione sembra essere un reclamo a una corte costituzionale, l'Unione Europea o il tribunale dell'Aja.

Regino Marques Vieira ha parlato anche a proposito della visita ufficiale in Portogallo del primo ministro della Guinea Bissau Martinho N'Dafa e delle promesse fatte in precedenza. Tra l'altro ha citato gli "Accordi di Argel", che prevedevano per gli ex combattenti un reintegro nella vita civile e la pensione dopo l'indipendenza della Guinea Bissau, nel 1974.

"Nulla di questo è intanto passato sulla carta e ora lo stato del Portogallo ci viene a dire che non può pagarci perchè non appartenenti alla cassa di previdenza sociale e non abbiamo nazionalità portoghese. Questo è ridicolo per un paese come il Portogallo" ha affermato molto critico e amareggiato Vieira.

Regino Vieira ha poi annunciato che l'AACP ha già reclutato due avvocati, uno in Guinea Bissau e uno in Europa, per studiare una eventuale contesa contro lo stato portoghese.

"Il Portogallo deve avere un altro atteggiamento ora che presiede l'Unione Europea, la luce dei diritti dell'uomo, materia particolarmente cara agli europei" ha commentato Regino Vieira, concludendo con un monito: "Tutto quello che il Portogallo deve fare, conclude, è ppagare prima che il caso arrivi in Tribunale".

Fonte Digital quotidiana/Lusa

Violazione di segreto di Stato?

Alberto Dabò, giornalista guineense già minacciato e del quale abbiamo già parlato in precedenza, è stato accusato formalmente di calunnia in conseguenza dell'intervista al capo di Stato dell'Armata sul traffico di droga nel paese.

Corrispondente locale dell'Agência Reuters e dell'emittente privata Bombolom FM di Bissau, Dabò é stato accusato di violazione del segreto di Stato, abuso della libertà di stampa e diffamazione della figura del capo di stato dell'armata, CEMA, José Américo Bubo Na Tchut. Per l'accusa, le dichiarazioni di Dabò hanno anche minato la credibilità e il prestigio dell'intera forza armata.

L'avvocato di Dabó ha considerato che il magistrato che sta seguendo il caso ha un'unica strada: "L'archiviazione del processo per la falsità degli elementi accusatori contro Albert Dabò"
I fatti si riferiscono a un'intervista che è possibile anche vedere nel servizio proposto in questo sito.


http://www.visaonews.com/nm/templates/ra.aspx?articleid=1711&zoneid=18

Vedetelo perchè è un lavoro d'inchiesta di Jonathan Miller con interventi molto importanti sulla vicenda dell'attivista Sà Gomes (fortunatamente conclusasi positivamente) e sul traffico di droga

mercoledì, agosto 29, 2007

PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE


Passare da una cultura della "reazione e dell' intervento" a una di "prevenzione": questo l'obiettivo che si prefigge l'Onu. I conflitti tra Stati e al proprio interno sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni, di pari passo con la loro complessità, e ció ha messo a dura prova le capacità operative delle Nazioni Unite, tale da imporre ed esigere un rafforzamento delle suo ruolo.

Questo è quanto stato affermato dal Consiglio di Sicurezza in un discorso pronunciato dall'Ambasciatore Pascal Gayama (Repubblica del Congo - a cui spetta la presidenza questo mese) che poi ha proseguito affermando che "la variegata natura dei conflitti odierni che, oltre alle lotte tra Stati e al loro interno, coinvolge anche nuove minacce, impone alla massima organizzazione mondiale di lavorare affinché possa dotarsi di un maggior ruolo nel prevenire e nel risolvere i conflitti in tutte le forme esistenti.

Se è incoraggiante il fatto che secondo le ultime statistiche c'è stato un declino del 40% del conflitti armati nel mondo a partire dagli anni '90, ció "non è ancora abbastanza" ha affermato Ban Ki Moon, riferendosi alle migliaia di vite umane che si perdono ogni giorno, alle violenze, al dolore e alle sofferenze che affliggono ogni angolo del pianeta.
Di altrettanta importanza, è costruire la pace in paesi che sono usciti da poco da guerre rovinose, come il Burundi, Sierra Leone, GUINEA BISSAU e Liberia. Anche in questi casi si parla "peace-building" ma in concreto si tratta di prevenzione, ovvero prevenire che le fragile strutture possano collassare di nuovo nello spiraglio della violenza.

Primo giorno del primo ministro Cabi in Portogallo.

Inizia oggi la visita in Portogallo del primo ministro Martinho N'Dafa Cabi, nell'agenda dell'ordine del giorno c'è la questione degli ex-militari guineensi che servirono le truppe coloniali portoghesi.
Invocando gli accordi di Argel, centinaia di questi uomini hanno recentemente manifestato davanti all'ambasciata portoghese a Bissau chiedendo il pagamento delle pensioni per gli anni che hanno servito l'esercito coloniale. Il governo guineense rimette a quello portoghese la responsabilità per i pagamenti di queste pensioni. Parallelamente si dovrà discutere anche di quei cittadini guineensi che servirono l' amminiistrazione coloniale.
Inoltre il ministro della cooperazione guineense, Robert Cacheu, anche lui a Lisbona, afferma che i due capi di governo dovranno analizzare inoltre "i rapporti bilaterali tra i due paesi, discutere quegli elementi fondamentali per la consolidamento della democrazia e per la ripresa economica".
Martinho N'Dafa Cabi discuterà anche con Sócrates la possibilità dei due paesi di firmare un "accordo aereo", atto ad impedire la doppia tassa e combattere l'evasione dei capitali e negoziare la convenzione relativa alla previdenza sociale fra i due paesi.
Altro argomento di assoluta importanza tra i due, sarà la preparazione delle importantissime elezioni legislative in programma nel 2008 nello stato africano.
Il primo ministro Cabi approfitterà di questa visita in Portogallo anche per incontrare la foltissima comunità guineense che risiede nel paese.
Il ministro della giustizia, Carmelita Pires, si intratterà con le autorità competenti Portoghesi per apprendere tecniche e teorie dalla Polizia locale da trasferire ai militari guineensi per la lotta al traffico di droga.
Il ministro dei trasporti e delle comunicazioni, Caspar Fernandes, oltre la firma dell'accordo aereo fra Bissau e Lisbona, inoltre avrà nel relativo ordine del giorno la questione sulla situazione della Guiné Telecom (di cui la Telecom del Portogallo detiene alcune quote) e del Guiport ( di cui è azionista la Tertir).
Le due imprese Luso-guineensi affrontano situazione anomale differenti.

Fonte: noticiaslusofonas


martedì, agosto 28, 2007

Forza Amadù



Un bambino di un anno e mezzo della Guinea Bissau, Amadú Mané Meta, arriverà sabato all'aeroporto di Barcellona, per operarsi di ernia "gigante", dopo aver ricevuto il visto del consolato spagnolo a Dakar, che in un primo momento lo aveva negato, secondo le fonti dell'associazione ONG catalana Asociacion Medica por la Infancia (Amic).
Un portavoce di Amic, Ruth Mañero, ha spiegato l'importanza del viaggio del bambino e conta "sulle donazioni delle aziende e degli individui" per pagare i biglietti.L'intervento, potrà essere effettuato a partire dalla settimana prossima, una volta che si saranno analizzate le condizioni di Amadú e certificato che è in buona salute per poter essere operato con le massime garanzie.
La sua ernia potrebbe "strangolarsi" in qualunque momento, ha avvertito Mañero che ha sottolineato che se questo accadesse in Guinea Bissau, Amadú avrebbe "una morte molto molto dolorosa„ poiché gli ospedali di questo paese non hanno le garanzie per esercitare un intervento e non ci sono chirurghi pediatrici.Amadú ha l'ernia dal momento della nascita, ma ora è considerata "gigante", in quanto misura 20 centimetri di lunghezza e 9 di diametro.
Dopo avere perso la madre alla sua nascita, il ragazzo è stato accolto nell'orfanotrofio Casa Emmanuel, con cui collabora l'ong catalana. Tuttavia, Amadú ha ancora il padre e una famiglia.

lunedì, agosto 27, 2007

LA NAZIONALE DI CALCIO

Accontentiamo in parte la richiesta del nostro caro Domingo...
Dal sito di wikipedia, abbiamo recuperato la storia della nazionale di calcio della Guinea Bissau...Una nazionale che un paio di anni fa avrebbe dovuto avere alla sua guida un allenatore italiano, Franco Scoglio, detto "Il professore", scomparso però qualche giorno prima di volare in Guinea per la firma del contratto.

La nazionale di calcio della Guinea-Bissau è posta sotto l'egida della Federação de Futebol da Guiné-Bissau. La federazione è stata fondata nel 1974 ed è affiliata alla FIFA dal 1986. Non ha mai preso parte né alla fase finale della Coppa d'Africa né del Mondiale.Vanta nella sua storia una finale, persa per 3-0 contro il Senegal nel 1983 nella coppa Amilcar Cabral.

Risultati in Coppa del Mondo
Dal 1930 al 1994 - Non part ecipante
Dal 1998 al 2006 - Non qualificata

Risultati in Coppa d'Africa
Dal 1957 al 1992 - Non partecipante
1994- Non qualificata
1996 - Ritirata durante le qualificazioni
1998 - Esclusa per il ritiro del 1996
2000 - Non partecipante
2002 - Ritirata
2004 - Ritirata
2006 - Non qualificata
2008 - Non partecipante

Principali giocatori odierni
Madidus Derkuetz (centrocampista)
Perrich Ca (centrocampista)
Bocundji Ca (centrocampista)

Selezionatore Baciro Cande
Esordio internazionale:
Guinea Bissau- Mali 2 - 2, Gambia 15 gennaio 1976
Migliore vittoria:
Guinea Bissau - Benin 7-2
(Bamako, Mali, 3 novembre 2001)
Peggiore sonfitta:
Mali - Guinea Bissau 6-1
(Banjul, Gambia, 1 dicembre 1997)

domenica, agosto 26, 2007

Mário Sá Gomes a casa "sano e salvo"



L’attivista dei diritti umani Mário Sá Gomes ha abbandonato venerdì la sede delle nazioni Unite, dove si era rifugiato in seguito alle polemiche con i militari sul traffico di droga in Guinea Bissau. L’informazione, annunciata da un familiare dell’attivista, è stata confermata dal suo avvocato, Amine Saad, secondo il quale Sá Gomes si è ritirato nella sua abitazione SANO E SALVO.


Il presidente dell’associazione guineense di difesa delle vittime di errori giudiziali, Sá Gomes aveva suggerito al capo di Stato, João Bernardo "Nino" Vieira, di dimettere i capi militari per la loro assenza di volontà a contrastare il traffico di droga nel paese. Aveva poi inviato al rappresentante ONU a Bissau, Shola Omoregie, un appello a una azione urgente di protezione internazionale.


DIDINHO E LA PETIZIONE

“Mário Sá Gomes è nella propria casa, con le garanzie dei militari e della sicurezza del governo„.
Queste le parole di un messaggio ricevuto da Fernando Casimiro e con le quali il nostro amico ha voluto salutare la notizia sul suo sito. Casimiro "Didinho" aveva infatti ideato una raccolta firme, che è stata anche ripresa e promossa più volte dal nostro blog.
Read the SOLIDARIEDADE PARA COM O ACTIVISTA GUINEENSE MÁRIO SÁ GOMES Petition


Didinho ha proseguito poi con una richiesta ben precisa:
“Attendiamo che le garanzie date a Mário Sá Gomes siano rispettate e che il relativo ritorno a casa non significhi l'accettazione di alcun condizionamento che possa far tacere la voce dell’attivista!”

Non è mancato poi un immediato pensiero a coloro che avevano preso a cuore la situazione di Sá Gomes: “Mi resta da ringraziare tutti coloro che hanno solidarizzato con l’attivista Mário Sá Gomes, particolarmente con quelli che hanno firmato o aiutato a divulgare la petizione creata per l’occasione".

Una piccola vittoria per tutti noi, che abbiamo seguito con attenzione questa vicenda.
ma, come dice lo stesso Didinho:
Vamos continuar a trabalhar!

venerdì, agosto 24, 2007

OBIETTIVO MONDIALI 2010

Con un record de 53 inscriptos (il 100% delle selezioni africane) la CAF ha illustrato come si procedera’ per le eliminatorie per la Coppa del mondo del 2010, che si svolgera’ in Sudafrica.
Il 25 novembre nella citta’ sudafricana di Durban si procedera’ al sorteggio della seconda fase di eliminatorie del continente africano,dopo il primo turno a eliminazione diretta che si disputera’ tra il 25 ottobre e l’11 novembre.
Le cinque squadre vincenti si uniranno alle 43 restanti, per un totale di 48 squadre che saranno divise in dodici gruppi da quattro squadre. Gli incontri di questo secondo turno si giocheranno nell’anno 2008.
Le dodici vincenti dei gruppi e le migliori otto seconde classificate, affronteranno l’ultima fase di qualificazione, divise in cinque gruppi da quattro. Le vincenti di questi gruppi si qualificheranno ai campionati mondiali del 2010.

Le cinque partite del primo turno sono:

República Centroafricana - Santo Tomé y Príncipe,
Madagascar - Comores
Seychelles - Djibouti
Sierra Leone - Guinea Bissau
Somalía - Swaziland

FORZA GUINEA BISSAU...
REGALACI IL SOGNO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA COPPA DEL MONDO

Fonte: Eduardo Cantaro

giovedì, agosto 23, 2007

CABI IN VISITA IN PORTOGALLO

Il primo ministro della Guinea Bissau, Martinho N'Dafa Cabi visiterà il Portogallo dal 29 di questo mese al 5 settembre, invitato dal suo omologo portoghese José Sócrates. A comunicarlo oggi è stata una fonte del governo guineense.

Martinho N'Dafa Cabi si farà accompagnare nella sua prima visita uffciale in un paese europeo dai ministri della Finanza (sul quale si è accesa una polemica riportata nel precedente post), della Giustizia e dei Trasporti e Comunicazioni.
Gli argomenti principali dell'incontro saranno l'analisi dell'attuale situazione della cooperazione tra Bissau e Lisbona, la questione delle imprese Guiné Telecom e Guiport e alcune situazioni interne della Guinea Bissau.

Da sottolineare che nell'ambito dei fondi per la cooperazione destinati dal Portogallo alla Guinea Bissau, lo sviluppo finanziario del contributo di 9,8 milioni di euro, che raddoppiano quasi i 5 milioni di eurto dell'anno precedente.
FONTE: Noticias lusofonas

CRISI GOVERNATIVA?

Il Partito di rinnovamento sociale (PRS), seconda forza politica della Guinea Bissau, ha chiesto al primo ministro Martinho N'Dafa Cabi, di dimissionare i ministri delle Finanze, Issuf Sanha e dell'Amministrazione interna, Baciro Dabo.

La richiesta è stata trasmessa ai giornalisti da Joaquim Baptista Correia, portavoce di una delegazione di "rinnovatori", riunitasi ieri con il primo ministro.

Il PRS chiede l'allontanamento dei due ministri, perchè entrambi vicini al Partito africano dell'indipendenza della Guinea e Capoverde (PAIGC), principale forza politica del paese, mentre un accordo firmato da PRS, PAIGC e PUSD (le tre principali forze politiche del paese collegate nel governo), prevedeva chge i posti dei ministrei di Finanza e Amministrazione interna, fossero affidati a esponenti del PRS.

Il capo del governo ha promesso di analizzare le esigenze dei "rinnovatori", ma sempre nella prospettiva di garantire la stabilità governativa nel quadro del patto politico firmato dalle tre principali forze politiche guineensi.

Allarmati intanto alcuni analisti della politica guineense, secondo i quali le esigenze del PRS indicano una nuova crisi governativa nella Guinea Bissau.

mercoledì, agosto 22, 2007

FERMATI IN MARE 300 CLANDESTINI

FONTE ANSA E FRANCE PRESS
Centottantotto clandestini sono stati intercettati nell'Oceano Atlantico al largo della Gambia a opera del dispositivo europeo di sorveglianza delle coste africane Frontex: sono quindi quasi 300 il numero dei migranti fermati in tre giorni nella regione.

''L'altra sera, 188 clandestini, a bordo di una sola piroga, sono stati intercettati da Frontex al largo della Gambia'', ha detto alla France Presse il maggiore Dauda Diop, portavoce della gendarmeria senegalese, precisando che l'operazione e' stata condotta da una ''pattuglia mista senegalese-spagnola''. '
'
Tra di loro, si annoverano 118 senegalesi, di cui sei minorenni, 61 della GUINEA BISSAU e nove guineani. Erano partiti dalla Casamance (sud del Senegal) non piu' di due giorni fa'', ha aggiunto l'ufficiale. Tutti sono stati trasferiti nella notte a Dakar. ''I quattro nocchieri, senegalesi, saranno deferiti (alla giustizia), gli stranieri saranno messi a disposizione dell' Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e i senegalesi saranno semplicemente identificati prima di essere rilasciati'', ha precisato il portavoce.

l Senegal, con i suoi 700 km di costa, e' un'importante base di partenza di migranti africani verso l'arcipelago spagnolo della Canarie, e tenta di frenare il flusso attraverso operazioni congiunte nell'ambito di Frontex. Il dispositivo europeo Frontex, istituito nell'estate 2006 e con sede a Varsavia, organizza operazioni aeronavali coordinate per prevenire e contrastare le partenze di clandestini dall' Africa verso l'Unione europea (oltre che le Canarie, anche nel Mediterraneo, con mete di elezione Spagna e Italia). Vi partecipa anche l'Italia, con mezzi aeronavali.
Parlare di un problema come l’assenza di libertá di manifestazione di pensiero e di stampa in una nazione, puó nascondere una grossa insidia: quella di cadere nella retorica. E purtroppo, ultimamente, i temi che siamo costretti ad affrontare sul blog, si rincorrono: droga e minacce ai giornalisti, intervallate da talora tristi, talora piú piacevoli notizie.

Ma se anche un’organizzazione come Amnesty International, lasciando da parte le polemiche di questi giorni legate alla svolta “abortista” e l’International Federation of Journalist (che rappresenta piú di 600mila giornalisti in 114 paesi), prendono posizione chiedendo al governo della Guinea Bissau di assicurare l’incolumitá ad attivisti e operatori dei media che trattano il traffico di droga nello Stato, allora siamo autorizzati a pensare che non tutto quello che avviene in Guinea possa essere definito “democratico”.

Accertato questo, come poter rendere produttivo il nostro sdegno, la nostra preoccupazione, la nostra incapacitá di comprendere una situazione del genere? A cosa puó servire concretamente sollevare il nostro grido di rabbia e assieme di timore? Serve davvero aggiornare costantemente sulle intimidazioni, le censure e i rischi vissuti da vari uomini in Guinea Bissau?

E’ una domanda retorica: la parola rassegnazione nel nostro vocabolario non é contemplata, dunque non smettermo mai di interessarci della sorte e delle iniziative a favore di Yéro Embalo, Alberto Dabo, Eva Maria Auzenda Biague, Fernando Jorge Perreira e Mario Sa Gomes.

Ci scuserete l’eventuale mancanza di originalitá dei post, ma non possiamo non affrontare una delle problematiche, la cui risoluzione potrebbe determinare un grosso passo avanti democratico per l’intera nazione.
Per concludere questa riflessione, vorrei riprendere delle parole di Robert Fisk, un giornalista e scrittore impegnato spesso sul fronte di guerra, che sull’informazione e sul ruolo del reporter ha un’idea ben precisa:

Forse non scriveremo le prime bozze della storia, ma spesso ne siamo i primi testimoni. E credo che il lavoro di un giornalista dovrebbe essere proprio questo: scoprire la veritá dei fatti – o arrivarci quanto piú vicino possibile in un mondo imperfetto – e poi pubblicarla in modo che nessuno possa mai dire:
“NON LO SAPEVAMO, NON CE L’AVEVANO DETTO”.

martedì, agosto 21, 2007

BREVI

MENTRE SI CONTINUA A MORIRE SUI “BARCONI DELLA SPERANZA”...
Le forze di sicurezza della Guinea-Bissau hanno arrestato 32 immigrati di vari paesi dell’Africa occidentale mentre stavano aspettando di entrare illegalmente nelle Isole Canarie.
Tra gli immigrati, bloccati a 132 chilometri dalla capitale, figurano 24 ghanesi, quattro nigeriani, un gambiano e un ivoriano. “Abbiamo constatato che molti altri immigrati illegali attualmente stanno rimanendo in Bissau e stanno aspettando il giusto momento per imbarcarsi per la Spagna” hanno affermato fonti della polizia.



Anche Amnesty international ha manifestato una certa preoccupazione per le intimidazioni ricevute da giornalisti e difensori dei diritti umani in Guinea Bissau. L’organizzazione ha asserito che e’ messa in dubbio la liberta’ di manifestazione del pensiero e ha auspicato che non siano lesi i diritti dei quattro giornalisti, Allen Yero Embalo, Alberto Dabo, Eva Maria Auzenda Biague e fernando Jorge Perreira e dell’attivista Mario Sa Gomes.
A tale riguardo, ricordiamo la petizione on line che potete firmare attraverso il link che troverete lampeggiante sulla destra.

venerdì, agosto 17, 2007

UNIAMO LE SPONDE
AIUTIAMO Padre CELSO
a FORNIRE UN SERVIZIO DI "JANGADA"
per la SUA GENTE, in GUINEA BISSAU


Carissima equipe di NAMITIPENABULA, ti mando un saluto dalla nostra cara Guinea, in questo momento in cui il cielo si è fatto molto scuro, anche se sono appena le 12. Si sta preparando un grande temporale. Oggi è 15 agosto; in Italia si celebra l'Assunta. Qui sarà domenica prossima, ma ricordiamo ugualmente la nostra Madre Celeste.

Da alcuni mesi, come ti avevo scritto in un'altra occasione, stiamo pensando di dare un aiuto concreto alla nostra gente. Ti ricordi della piccola jangada che avevamo installato in uno dei corsi d'acqua, vicino a Farim ? (braccio di mare da collegare)

Stiamo pensando di fare la stessa cosa vicino al Centro di N'Dame. C'è un braccio di mare dove la gente passa a fatica (specie le donne, per andare a Bissau per il mercato). Visto l'esperienza (positiva) precedente, abbiamo pensato di ripeterla qui, anche se le condizioni sono un pò diverse; la distanza dall'una all'altra riva infatti è di quasi 120 metri (il doppio di prima), e per arrivare al fiume ci sono una settantina di metri di fango. Il lavoro quindi non sarebbe solo quello di installare un traghetto ma anche fare un passaggio (con pietre, sabbia e cemento...) fino al fiume. Il vescovo ci incoraggia in questo progetto e ha chiesto alla Caritas di affiancarsi a noi. Inoltre vorrebbe che anche il Governo facesse la sua parte. Per questo stiamo vedendo le cose con tutte queste istituzioni, sperando che vadano "in porto" (è proprio il caso di dirlo).

I nostri amici di Milano sono già venuti a vedere, e sarebbero disposti a venire in dicembre e gennaio per questo lavoro. La jangada questa volta non l'abbiamo ordinata in Nuova Zelanda (come l'altra volta), ma in Italia. E' già stata fatta e comperata (8.500€). In questo ci ha aiutato (modello simile a quello comprato, che è privo di accessori)

la Provvidenza attraverso P. Giancarlo che è in Italia in questo periodo e che verrà poi qui a N'Dame con me. Rimarrebbe il resto del lavoro: cavi di acciaio, pilastri, trasporto, cemento, sabbia ecc. ecc. Il tutto (compreso l'acquisto della chiatta) dovrebbe essere dai 15 ai 20 mila €. Vedi tu se è il caso di presentare il progetto su NAMITIPENABULA. Se non è possibile, non importa, ti ringrazio tanto lo stesso. In allegato un disegno della chiatta, fatta in Italia, e del braccio di mare dove verrebbe installata. La linea rossa indica la distanza: 120 mt. C'è anche una foto intitolata Domingos: è il responsabile della Caritas; prima era il Ministro dei Lavori Pubblici. Dietro di lui c'è una signora: è una rappresentante del Ministero.

Ciao, augurissimi per tutto quello che fai.

Ricordiamoci nella preghiera,

Celso

P. Celso Corbioli, omi
Centro de N'Dame
C.P. 20

P. Celso Corbioli, omi
Centro de N'Dame
C.P. 20
1001 Bissau Codex
(Guinea Bissau)
Tel. (00245) 6615927
e-mail: celsocorbioli@msn.com

giovedì, agosto 16, 2007

ARCHIVIO di FOTO STORICHE
del PERIODO di LOTTA PER L'INDIPENDENZA
in GUINEA BISSAU

VISITATE QUESTO SITO...veramente interessante!!

www.liberationafrica.se/audiovisual/photos/guinea_bissau



martedì, agosto 14, 2007


ROTTAMA IL TUO ZAINETTO...
ed AIUTI LE MISSIONI del PIME
in GUINEA BISSAU!!!!




Vivere
alla Grande
Operazione: Rottama il tuo Zaino!
Potrai regalare a un bimbo meno fortunato un nuovo zaino



È stato un compagno fedele per moltissimo tempo, ci ha accompagnati in gita scolastica, nei primi viaggi da soli, allo stadio, a un concerto, al mare, a scuola per moltissimo tempo...
Ne ha viste di tutti i colori e passate tante... Alzi la mano chi non gli ha mai rovesciato qualcosa dentro! E chi se lo ricorda com’era tanto tempo fa, appena comprato, nuovo e brillante con i suoi colori fiammeggianti?
Ora invece eccolo qua il nostro vecchio zaino... Scolorito e visibilmente stanco...
È arrivato il momento di mandarlo in pensione e Iper è qui per questo!
Non importa come sia il tuo vecchio zaino, se scolorito o ancora fiammante, se rovinato o in buono stato, se rattoppato o integro, se semplice o multitasche, se monospalla o a 2 spalle, se grande o piccolo... Tu portalo da Iper!
Tra tutti gli zaini raccolti verranno scelti i migliori, che saranno mandati al nostro centro di raccolta a Soresina. Da lì saranno consegnati alla PIME (Associazione Onlus Charity www.pime.org) e spediti poi in Guinea Bissau nei villaggi che l’associazione aiuta.
Si unisce quindi l’utile al dilettevole.
Per vedere a che punto del loro viaggio sono giunti gli zaini basterà collegarsi al sito di Iper; tramite una foto gallery si potrà seguire il viaggio del nostro vecchio zaino fino in Guinea Bissau dove farà felice un bambino o sarà utile alla popolazione.
La cartina in calce sarà sempre aggiornata, così saprete settimana per settimana dove si trovano i vostri zaini.

Correte al vostro Iper di fiducia a cambiare il vecchio zaino, potreste ritrovarlo tra le foto pubblicate!
NIENTE SOLDI...
NIENTE LUCE ED ACQUA!!


La capitale della Guinea Bissau è al buio e senza acqua potabile dallo scorso fine settimana, e la situazione rischia di restare tale per molto tempo. Tutto ciò è dovuto alla mancanza di denaro dell'EAGB, per poter poter comprare il gasolio necessario al funzionamento della centrale elettrica di Bissau.
Se rvirebbero per lo meno 152,4 mila Euro per coprire tale spesa, ma il governo ha a disposizione appena sette milioni di CFA, suffecienti per poco più di 20.000 litri di combustibile. Proprio il Governo, inoltre, è il principale debitore dell'EAGB, oltre ai numerosi fruitori privati, che non pagano, di norma, le bollette, giustificando la mancanza di liquidità con il ritardo nei pagamenti dei salari.
La mancanza di acqua potabile, nella stagione delle piogge, aumenta considerevolmente la possibilità di focolai di Colera, malattia che nel 2005 registrò oltre 5000 casi e 50 morti.

domenica, agosto 12, 2007

IMMAGINI dalla GUINEA BISSAU


venerdì, agosto 10, 2007

SOLIDARIETA' SENZA PAURA!!!

Firma anche tu!


Read the SOLIDARIEDADE PARA COM O ACTIVISTA GUINEENSE MÁRIO SÁ GOMES Petition

Una iniziativa di Fernando Casimiro.

RICHIESTA di PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Scritto da MARIO Sà GOMES (LGDH)

Inviato da Fernando Casimiro

Sig. SHOLA OMOREGIE (Rappresentante ONU a Bissau)

APPELLO ad UNA AZIONE URGENTE di PROTEZIONE INTERNAZIONALE

“ Io, MARIO Sà GOMES, attivista per i Diritti Umani, Presidente uscente del Consiglio Fiscale e di Giurisdizione Nazionale della Lega Guineense per i Diritti Umani, Fondatore e Presidente dell’Associazione Guineense di Solidarietà con le Vittime di Errori Giudiziari e delegato del Comune di Bissau per la Zona B della città, faccio a lei appello.

La Guinea Bissau stà affrontando una sfida estremamente difficile che è la lotta contro il narcotraffico, che stà infestando la costa occidentale dell’Africa. Essa costituisce una minaccia per il popolo guineense e per l’integrità del paese. La lotta a questo flagello deve essere impegno per tutti.

Rispondendo agli Appelli del Presidente della Repubblica, del Governo e delle istituzioni internazionali, che incoraggiano l’impegno di tutti contro il traffico di droga nel paese, presi la libertà di comunicare la mia opinione sulle eventuali misure possibili per una lotta efficace ed urgente del flagello in questione. Queste misure passavano per il cambiamento dei vertici delle Forze Armate di Difesa e Sicurezza, così come attraverso una riforma dell’apparato giudiziario ed amministrativo del Paese. L’opinione è stata mal accolta dagli organismi in causa, indipendentemente dal fatto che le evidenze sono chiare e non costituiscono segreto per nessuno, questioni già oggetto di analisi dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale, nonché inserita nelle relazioni dei paesi interessati alla questione, e delle Nazioni Unite in particolare.

Membri dell’Esercito si sono appostati più volte presso la mia residenza. Anche agenti delle Forze di Sicurezza del Ministero dell’Interno e della Polizia Giudiziaria sono sulle mie tracce in tutto il paese. SONO DA 19 GIORNI NASCOSTO, VIVENDO IN CONDIZIONI ANGUSTE e POCO SICURE.

Le agenzie vocazionale e l’equipe delle Nazioni Unite presenti nel nostro paese dovrebbero partecipare attivamente nel processo di applicazione della dichiarazione ONU sulla difesa dei Diritti Umani, e nell’ambito del loro mandato dare l’appoggio necessario a individui e\ o gruppi. Il riconoscimento del ruolo vitale che hanno i difensori ei Diritti Umani e le violazioni con le quali molti di questi si confrontano, convinceranno l’ONU a compiere sforzi speciali per proteggere i difensori dei diritti umani e le loro attività, in conformità alla risoluzione 53\144 del 9 dicembre 1998.

Sotto la protezione della carta dell’ONU e della dichiarazione ONU sui difensori dei diritti umani, sollecito, attraverso i vostri uffici, una PROTEZIONE EFFICACE, se possibile in un paese dove possa rimanere al riparo di RITORSIONI.

Approfitto per porgere i miei sinceri saluti.

Bissau, 30 Luglio 2007

MARIO Sà GOMES

Copia per:

Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani

Federazione Internazionale dei Diritti Umani

Organizzazioni della Società Civile Guineense

Ambasciate accreditate in Guinea Bissau"

giovedì, agosto 09, 2007

MISSIONI IN GUINEA BISSAU



Raccolto dal sito: http://www.insiemeperlafrica.org

Grazie ad una potente radio, j59ofm si tiene costantemente in contatto con l’Italia e racconta le ultime novità di Caboxangue, sperduto villaggio della Guinea Bissau (Africa). J59ofm è il nome, nel codice dei radioamatori, di padre Gianfranco Gottardi, classe 1962, originario di Gainiga. L’occhio allenato alle cose di chiesa avrà colto in quel “nome d’arte” l’ordine cui padre Gianfranco appartiene: gli Ofm, ovvero i francescani minori. Sulle orme di Francesco, padre Gianfranco si è messo a servizio degli ultimi fin dall’anno successivo alla sua ordinazione sacerdotale (avvenuta nel 1989 a Motta per opera di monsignor Ravignani). Nel 1990 parte infatti per la Guinea Bissau operando dapprima nella missione di Cumura, successivamente a Nhoma e attualmente a Caboxangue, a un giorno di distanza dalla capitale dello Stato.Mentre padre Gianfranco si spende per far crescere spiritualmente e materialmente la gente affidatagli, a Gainiga iniziano a mobilitarsi per dargli una mano. C’è da trivellare il terreno per trovare l’acqua, c’è da tirar su un edificio che verrà utilizzato come scuola, mancano i medicinali…

Ed ecco di cosa si occupa l'associazione:

Carissimi, sono p. Gianfranco Gottardi, originario di Ceggia e missionario da 14 anni in Guinea Bissau. Opero nella missione francescana di Caboxangue (fondata nel 1995), situata nel profondo sud dell’ ex colonia portoghese.
Con gli amici dell’ Associazione “Insieme per l’Africa” abbiamo programmato la costruzione di una scuola elementare. L’edificio si compone di 4 aule con una capienza di circa 50 posti cadauna. Questo darà la possibilità ai ragazzi che vivono nel nostro villaggio e a quelli che abitano nei dintorni di ottenere un’istruzione e una formazione. E’ mia convinzione che questo è un progetto importante per lo sviluppo sociale e culturale di un popolo più sfortunato del nostro. Vi ringrazio fin d’ora della vostra generosità e vi abbraccio fraternamente. un augurio di ogni bene

mercoledì, agosto 08, 2007

Verso le elezioni

Il governo della Guinea Bissau vuole organizzare per ottobre un’attualizzazione dei registri elettorali e un nuovo censimento per gli elettori residenti fuori dal paese per le legislative del 2008.
Secondo il segretario di Stato dell’amministrazione del territorio, Cristiano Na Bitan, i preparativi per le due operazioni sono gia’ stati avviati e ci vogliono 650 milioni di franchi CFA (circa 990 mila euro).
Importanti comunita’ di guineensi all’estero si incontrano in Portogallo, Senegal, Gambia, Capo Verde, Angola, Mauritania, Francia, Brasile e Russia.
Numeri non ufficiali parlano dell’esistenza di circa 60 mila guineensi in Portogallo. Nell’ultimo censimento, nel 2004, furono registrati poco piu’ di 2000 guineensi in Portogallo: situazione considerata “ridicola” dalle associazioni di emigranti.
Il segretario esecutivo dell’associazione di guineensi in diaspora “Guineaspora”, Mario Cabral, ha promesso l’appoggio della sua organizzazione alla riuscita dell’iniziativa.
“E’ ridicolo che in una comunita’ come quella che abbiamo in Portogallo, con piu di 50 mila persone, ne siano state censite solo 2000”, ha affermato Cabral.
La legge guineense prevede che l’attualizzazione dei registri elettorali sia fatta annualmente, ma nella pratica e’ fatta solo nel periodo delle elezioni, causa di polemiche tra partiti e dirigenti politici.
Quanto alla data delle elezioni legislative, Na Bitan ha affermato di non aver ricevuto nessuna indicazione sull’alterazione della data fissata per legge. La proposta dal presidente Joao Bernardo “Nino” Viera e’ infatti quella di tenere in simultanea le elezioni legislative e presidenziali, ma nel 2009.

A proposito di diaspora e di comunita’ Bissau guineensi in giro per il mondo. vi rinnoviamo l’invito a comunicarci la presenza di persone provenienti dalla Guinea Bissau in Italia.

UN ANTICO PROBLEMA

Il primo ministro Martinho Dafa Cabi ha rinnovato dal Sudafrica il suo invito per ricevere aiuti internazionali per combattere il traffico di droga nel paese, un’attivita’, ha detto, “che ha la potenzialita’ di distruggere uno stato”.
“Abbiamo trattato sempre la materia molto, molto seriamente. È esattamente per questo che il nostro governo ha lavorato per un programma di emergenza contro il traffico di droga” ha detto Cabi, confermando di sperare che il Sudafrica possa aiutare la Guinea Bissau ad affrontare il problema, come dimostra la firma di un accordo di cooperazione in questa settimana.
“Questo problema non è solo il nostro, ma è una sfida regionale ed esiste nel Capo Verde, in Gambia e nel Senegal”.
Il primo ministro ha successivamente negato che il suo governo stia intimidendo i giornalisti per quanto riguarda lo scandalo del traffico di droga nel paese.

“Durante la nostra permanenza al governo, non abbiamo esperienze di giornalisti intimiditi” ha detto. La sua e’ dunque una smentita alla notizia che diversi giornalisti si siano dovuti nascondere per il timore di essere arrestati dalle forze armate del paese.

I media avevano infatti accusato un'unità marina di collusione nel traffico di droga. Cabi ha detto nella conferenza che non e’ la prima volta che esponenti del governo vengono accusati senza una base concreta.

Cabi ha concluso affermando che un programma di emergenza contro il traffico di droga si sta discutendo con la partecipazione dei cittadini.

Brevi:

1) Il governo di Cabi con l'appoggio del governo portoghese, che nel secondo semestre del 2007 guiderà la presidenza dell'Unione Europea, procederà alla costruzione di una prigione di massima sicurezza per combattere il narcotraffico, è quanto annunciato oggi dal Ministro della Giustizia Carmelita Pires.
Il ministro ha preso questa decisione dopo aver constatato la mancanza totale di condizioni di sicurezza delle due prigioni di prima e seconda classe già presenti. Proseguendo la Pires ha detto che il progetto per la nuova struttura dovrà essere ultimato nel giro di due-tre anni, ha continuato dicendo che non sarà nessun progetto "enorme e spropositato ma qualcosa all'altezza della nostra portata, delle nostre possibilità economiche e delle nostre necessità".
L' intenzione è quella di ispirarsi ai modelli costruiti sotto l'egida delle Nazioni Unite già in Rwanda e Afghanistan.

2) Una missione del Gruppo Internazionale di Contatto (GIC-GB) sarà giovedì a Bissau per preparare l'incontro che si terrà a Settembre a New York. La missione è comandata dal capo della diplomazia del Burkina-Faso, Djibril Yipene Bassolet ed integra Mohamed Ibn Chambas, presidente della commissione della Comunità di Económica degli Stati dell'Africa Ocidental (CEDEAO). La missione ha previsto ancora di incontrare il presidente della Commissione nazionale di Elezioni (CNE), Malam Mané, il capo di stao maggiore delle forze armate (CEMGFA), Tagmé nel Waié, con il ministro dell'economia, Demba Dahaba e con il ministro dei affari esteri, Maria Nobre Cabra e udienze di cortesia col capo di stato João Bernardo "Nino" Vieira e con il presidente del Parlamento, Francisco Benante.
Fanno parte del GIC-GB paesi e organizzazioni internazionali come Angola, il Brasile, Capo Verde, la Spagna, la Francia, Gâmbia, Ghana, Guiné-Conacri, Níger, Nigéria, il Portogallo, il Senegal ed ancora le Nazioni Unite, unione africana, Unione Europea - che detiene la presidenza -, e ancora CPLP, la Comunità Económica degli Stati dell' Africa Occidentale, Unione Económica e Monetária dell'Africa Occidentale, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
Il mandato del gruppo comprende problemi di politica, socio-económici, la riforma nel settore della sicurezza e della diplomazia. La sua creazione, in settembre del 2006, è avvenuta grazie agli sforzi della Comunità Internazionale per aiutare la Guinéa-Bissau a consolidare il sistema democratico e le istituzioni del paese, agitati con la guerra civile registratasi nel biennio 1998/99 . La prima riunione del GIC-GB avvenne nel settembre del 2006, a margine della sessione della 61ª Assemblea Generale dell' ONU, a New York, incontro presieduto dal Ministro degli Affari Esteri portoghese Luís Amado.

Visita del Ministro del Lavoro spagnolo.

L'emigrazione clandestina e la regolarizzazione dei moltissimi guineensi che vivono in Spagna saranno due dei temi principali che il Ministro del Lavoro spagnolo affronterà domani nella sua visita di 5 ore nel paese.
Il ministro Jesus Caldera Capiton arriverà domani (direttamente dal Gambia, dove si trova adesso) nelle prime ore, accompagnato dal ministro degli Affari Esteri, Léon Gross. Nelle 5 ore di permanenza si incontrerà per discutere con il ministro degli Affari Esteri guineense Maria da Conceição Cabral e con il suo omologo Pedro Morato Melaco.
Dopo aver affrontato con il primo i temi dell'emigrazione clandestina e della legalizzazione dei guineensi residenti in Spagna, il Ministro spagnolo con Pedro Melaco affronterà i temi del lavoro e della formazione professionale.
La Spagna porta avanti un progetto per scoraggiare la migrazione di giovani africani sul proprio territorio e per fare questo ha promesso un fondo di 19 milioni di € per lo sviluppo della Guinea Bissau. Prima del suo rientro a Madrid il ministro sarà ricevuto dal Presidente João Bernardo "Nino" Vieira.

martedì, agosto 07, 2007

LE ISOLE BIJAGOS...
COME NON LE AVETE MAI VISTE PRIMA!!!

su consiglio di Fernando Casimiro

http://www.hellio-vaningen.fr/_fr/galeries/index.asp?Rub=1044&LeTheme=1031

lunedì, agosto 06, 2007

Cabi a colloquio col governo Sudafricano.










Comincia oggi la visita del primo ministro Cabi in Sud Africa, la prima tappa sarà un incontro con il vice presidente Phumzile Mlambo-Ngcuka a Pretoria.
Si discuterà dei rapporti economici, politici e commerciali tra Pretoria e Bissau e della creazione entro Dicembre di quest'anno, di un'ambasciata Sudafricana a Bissau.
Secondo fonti governative, il governo SudAfricano parteciperà a progetti in Guinea Bissau destinati allo sviluppo del settore dell'agricoltura secondo il meccanismo India-Brasile-Sud Africa per alleviare fame e povertà.
Questi progetti erano iniziati nel 2004 come parte delle iniziative del dialogo Sud-Sud per lo sviluppo della Guinea Bissau e sono controllati dal programma di sviluppo delle Nazioni Unite.
L'Africa del sud ammette di avere interessi in alcuni settori economici guineensi, come l'esplorazione di bauxite, fosfato, olio, l'agricoltura, settore bancario, generazione di elettricità e lavori pubblici. Il governo di Pretória riconosce le buone potenzialità nel settore della pesca e della coltivazione del cadju.

FESTA A BARBERINO del MUGELLO
pro GUINEA BISSAU

10 AGOSTO 2007

domenica, agosto 05, 2007

Prima visita ufficiale per Cabi

Il primo ministro della Guinea Bissau, Martinho N'Dafa Cabi é partito per una visita di quattro giorni nel Sudafrica su invito dell’ANC (African National Congress), partito sudafricano al governo, che segna la prima visita ufficiale all’estero da quando é stato nominato primo ministro.
Nelle dichiarazioni alla stampa prima di imbarcarsi per Dakar, il primo ministro ha affermato che la sua visita é frutto delle relazioni esistenti tra il Congresso e il PAIGC di cui é uno dei vicepresidente.
Nella sua prima visita all’estero, Cabi si fará accompagnare dai ministri Marciano Barbeiro (Difesa), Isabel Buscardini (dei Combattenti della Libertá della Pátria) ed Eugenia Saldanha (Salute pubblica), tutti elementi del Partido Africano da Independência da Guiné e Cabo Verde (PAIGC), principale forza politica guineense attualmente al potere.
Martinho N'Dafa Cabi, che visiterá il Portogallo nel corso di questo mese, ha affermato che approfitterá della sua permanaenza in Sudafricaper allacciare ulteriori amicizie tra il PAIGC e il Congresso.
“I nostri due partiti hanno una tradizione di amicizia da lunga data, sin dal periodo della lotta armata per la libertá dei nostri due paesi” ha detto Cabi.
Anche il ministro delle Finanze, Issuf Sanhá e vari elementi legati al tesoro pubblico guineense faranno perte della delegazione che lo accompagnerá. Il capo dell’esecutivo ha inoltre confidato di sperare in “appoggi importanti” da parte del governo del Sudafrica che, ha sottolineato, “ha potenzialitá in diversi ambiti”. “Spero che sia un viaggio fruttuoso per la Guinea Bissau. L’Africa del sud é una ricchezza del nostro continente. Un paese con potenzialitá nelle aree della tecnologia, logistica, finanza, etc...” ha poi concluso il primo ministro.
Fonte: Noticias lusofonas

sabato, agosto 04, 2007

"Il paese non può far fronte al narcotraffico"

Foto: Luc Gnago/Reuters


E' stata l'ammissione del presidente Nino Vieira, secondo cui il paese non ha i mezzi per contrastare l'aumento della criminalità degli ultimi tempi.
Il presidente dichiara che " ...data la fragilità delle strutture interne e la particolare morfologia del territorio nazionale, non ci sono obiettivi per contrastare la criminalità, raggiungibili con le sole risorse interne...".
Ammettendo che il problema del traffico di stupefacenti è la piaga più grande che affligge lo stato guineense, Nino Vieira lancia un appello alla comunità internazionale "...senza l'aiuto della comunità internazionale, il processo di stabilizzazione della pace è fortemente a rischio, con il pericolo di conflitti interni e di destabilizzazione dell'intera area...".
Anche la Chiesa cattolica locale manda un messaggio di ripudio a questa situazione, "Abbiamo alternative alle droghe. Una di queste sarà l'esplorazione intelligente e diligente delle nostre risorse. Non siamo un deserto inospitale, noi abbiamo una terra fertile, un mare ricco e un sottosuolo con una abbondante ricchezza...", ha detto il portavoce del vescovo di Bissau.
Intanto il ministro della giustizia Carmelita Pires ha presentato al governo un nuovo piano per combattere questa situazione e il suo collega Pedro Molato Milaco, ministro per la Riforma Amministrativa, la Funzione Pubblica e il Lavoro ha dichiarato durante una manifestazione che "...il governo deve far parte della soluzione del problema, deve impiegare mezzi e sforzi per punire i consumatori e arrestare i produttori e spacciatori...".

Ricordiamo che attualmente la Guinea Bissau è uno dei canali principali per la droga proveniente da Asia e America Latina e diretta in Europa e U.S.A.

Quattro giornalisti in fuga per non essere arrestati

Per paura di essere arrestati dall'esercito locale, a causa dei loro servizi sul traffico di droga nel paese e l'eventuale coinvolgimento dei militari, i giornalisti Allen Yéro Embalo, corrispondente per Radio France International (RFI) e Agence France-Presse (AFP), Alberto Dabo, corrispondente sia per la BBC's French-language service che per la Reuters, e infine i giornalisti Eva Maria Auzenda Biague e Fernando Jorge Perreira si sono nascosti per paura di essere catturati e torturati dalla polizia.
In un documento dell' Onu si fa riferimento a un coinvolgimento delle forze armate locali nel traffico di droga nel paese, soprattuto le unità marine. Fonti dell'esercito si sono sentite oltraggiate da quest'accusa e hanno emanato severi provvedimenti contro quei giornalisti accusati di aver forninto informazioni "false e tendenziose".
Il corrispondente della BBC è fuggito dopo che un annuncio radiofonico dichiarava che era ricercato in tutto il paese.

venerdì, agosto 03, 2007

Brevi:


Il governo annuncia nuovi prezzi per il combustibile. La benzina registra un aumento di 100 franchi cfa (15 centesimo di €), passando dai 600 franchi cfa per litro agli attuali 700 (da 0,91 a 1,06 euro).
Il cambio di prezzo, annunciato da Radio Naciònal è stato giustificato con l'aumento dei derivati del petrolio nel mercato internazionale e dai costi reali di vendita del combustibile nel mercato interno.
Anche il gasolio ha registrato un aumento ,passando da 512 franchi per litro agli attuali 520. Già nel maggio scorso c'erano stati aumenti sul prezzo dei combustibili, l'attuale decisione è stata presa di concerto dai Ministri dell' Energia e delle Finanze.

Liga Guineense dos Direitos Humanos

Riceviamo e pubblichiamo da Fernando Casimiro:


Carta aberta ao Sr. Representante do Secretário-geral das Nações Unidas.

Bissau, 30 de Julho de 2007

Sr. Representante,

A Liga Guineense dos Direitos Humanos, continua preocupada com a integridade física do activista Mário Sá Gomes, não só pela delicadeza do assunto que envolveu a sua intervenção, mas também, pelas informações a que tivemos acesso através de fontes fidedignas e que não descartam a possibilidade de retaliação por parte das pessoas cujos interesses foram visados com a sua intervenção.

Eis as razões que nos motivaram a solicitar a intervenção da UNOGBIS, no sentido de proporcionar uma rápida evacuação do activista e a sua família para o estrangeiro, para assim, lhes garantir a segurança e evitar qualquer possibilidade de retaliação por parte de quem quer que seja.

Para finalizar, queremos aqui assegurar que o próprio Mário Sá Gomes tem a consciência do perigo que corre, tendo concordado com a solução de se ausentar do país temporariamente, enquanto, a questão que envolveu a sua intervenção não for definitivamente resolvida.

Sem mais assunto, nos despedimos com a certeza de que o Sr. Representante vai levar em linha de conta a preocupação duma instituição que há dezasseis anos, tem velado pelo respeito à vida e pelos direitos humanos na Guiné-Bissau.

O Presidente
Dr. Luís Vaz Martins


In sintesi, la lega guinense per i diritti umani è preoccupata per l'integrità fisica dell'attivista Mário Sá Gomes e chiede all' UNOGBIS (United Nations Peace-Building Support Office In Guinea-Bissau) di proveddere alla sua evacuazione e protezione.

Qualche giorno fa a Bissau...




...per chi soffre di mal d'Africa.


giovedì, agosto 02, 2007

Sempre più Cina.


La Cina entro venerdì consegnerà 2000 tonnellate di riso alla Guinea Bissau ha annunciato oggi la fonte governativa dell'agenzia Lusa. Il riso,base dell'alimentazione guineense, negli ultimi tempi scarseggia nel mercato locale. L'ambasciatore di Pechino, Yan Bangua, ha detto che è un atto dovuto, vista la mancanza del cereale nel paese da oltre due settimane e per l'importanza del "legame di solidarietà" che unisce i due paesi.
Il riso scarseggia negli ultimi tempi a Bissau tanto che il prezzo è levitato di parecchio, un sacco di 50 kg è venduto a 17.000 franchi CFA (circa 25.95 euro) contro i 12.500, normale prezzo al mercato locale. Negli ultimi giorni dalla radio di Bissau sono piovute pesanti critiche sui commercianti locali, accusati di speculare sul prezzo del prezioso cereale, nello specifico radio Bombolom Fm, stazione privata di Bissau, definisce i commercianti "criminali e opportunisti", accusando inoltre il governo di non far nulla per porre rimedio alla siuazione.
Ricordiamo, come già detto in un post precedente da Fufu che la Cina ha già offerto alla Guinea Bissau borse di studio per la formazione.

Ancora sul problema droga...

Il governo ha presentato oggi un "piano di emergenza" per la lotta al narcotraffico, che vuole ridurre la possibilità che il paese venga utilizzato come ponte tra l'america latina e l'europa, proteggere la pace e promuovere un processo di sviluppo sociale.
Il documento presentato ai giornalisti dal ministro della giustizia, Carmelita Pires, stabilisce sette obiettivi principali che vanno dallo sforzo comune alla lotta al narcotraffico, fino alla disponibilità di mezzi e di formazione.
Uno degli obiettivi è l'istituzione di una Conferenza Internazionale sul problema coinvolgendo gli altri paesi di quell'area affetti dallo stesso problema e il Portogallo.

Borse di studio


La Cina ha messo a disposizione del governo della Guinea Bissau 100 borse di studio per la formazione dei quadri guineensi nelle scuole e nelle istituzioni cinesi.
Secondo la fonte, la disponibilita’ del governo di Pechino e’ stata trasmessa al capo di stato guineense João Bernardo "Nino" Vieira, durante un’udienza che e’ stata concessa all’ambasciatore della Cina a Bissau, Yan Bangua.
Le borse disponibili per l’anno in corso sono per gli studi di Economia política, Agricoltura, Salute, Educazione, nelle altre aree, che possono concorrere per il rafforzamento delle capacita’ delle istituzioni pubbliche guineensi.
Nella pratica, la Cina ha messo a disposizione delle autorita’ guineensi una quantita’ uguale a meta’ delle borse di studio che la Guinea Bissau attiva annualmente con i paesi come Portogallo, Marocco, Tunisia, Algeria, Cuba e Russia.
Secondo la fonte del presidente guineense, ll’ambasciatore Bangua ha trasmesso al presidente "Nino" Vieira la disponibilita’ di Pechino per offrire nei prossimi anni piu’ borse di studi per la formazione dei quadri della Guinea Bissau.
La Cina sta aiutando le autorita’ della Guinea bissau nella formazione dei quadri, cosi come nell’agricoltura, nella salute e nella costruzione delle infrastrutture pubbliche. Il governo di Pechino ha annunciato la disponibilita’ di costruire la prima diga della Guinea Bissau, nella localita’ di Saltinho,nell’est del paese, un progetto stimato in piu’ di 60 milioni di dollari, ovvero 43,8 milioni di euro.