sabato, giugno 30, 2007

I PAESI della COCAINA

(GUINEA BISSAU INCLUSA)

secondo TIME

Interessante e lungo Reportage giornalistico pubblicato sul sito Web dell’autorevole rivista TIME, in collaborazione con la CNN, ricco anche di fotografie, dal titolo:

I PAESI della COCAINA. VITA IN STRADA CON LA POLIZIA ANTIDROGA DI GUINEA BISSAU E LIBERIA. Fotografie di Alessandro Scotti.

Per leggere il Reportage, (in inglese) ciccate qui sotto.

http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1637719,00.html

Per vedere le fotografie, ciccate qui sotto.

http://www.time.com/time/photogallery/0,29307,1637560,00.html

BREVISSIME

1) La Polizia Giudiziaria Portoghese ha sequestrato Martedì scorso, nella regione della Moita, Cocaina sufficiente per 80.000 dosi, ed ha arrestato tre individui legati ad una rete di trafficanti di stupefacenti, che potrebbe avere base in Guinea Bissau, ha annunciato ieri la Polizia. I 4100 grammi di coca, erano nascosti in un bagaglio di un passeggero giunto all’aeroporto di Lisbona, proveniente dalla Guinea Bissau via Dakar. Il sequestro si aggiunge ad un inchiesta ben più ampia sul traffico di stupefacenti che si sposta sulla “rotta africana”, usata prevalentemente per rifornire il mercato interno portoghese.

Fonte: Diariodigital

2) Il Confronto tra due gruppi rivali, avvenuto durante una cerimonia di circoncisione realizzata nei giorni scorsi in Guinea Bissau, ha provocato due morti e tre feriti, ha rivelato giovedì un comunicato delle autorità locali.
Secondo le fonti, i confronti sono avvenuti nei villaggi di Nhaga e Insume, quando elementi di due gruppi rivali si sono scontrati con maceti per contendersi la carcassa di un maiale, sacrificato per la cerimonia. I gruppi entrati in conflitto apparterrebbero all’etnia Balanta.

Fonte: Correio da manhà

venerdì, giugno 29, 2007

RIVALSA “AUTOMOBILISTICA”

Il Ministro dell’Interno della Guinea Bissau, Baciro Dabò, ha annunciato che darà ordine alla Polizia per iniziare a multare conducenti d’auto in possesso di patente straniera, emessa in paesi che non accettano identica documentazione guineense (in Italia, per esempio, la patente Bissau guineense non è considerata valida per poter guidare sul nostro territorio nazionale). Il provvedimento vuole essere una risposta forte per quegli Stati in cui i documenti provenienti dalla Guinea Bissau (in particolare le patenti), non sono rispettati. In alcuni casi, cittadini Bissau guineensi sono finiti in galera, perché guidavano con la patente rilasciata qui, ha detto Dabò , che in tutto il suo discorso NON ha però mai citato quali siano questi Paesi in cui i Bissau guineensi non possono guidare con la loro patente. Il provvedimento, ha detto il PM, non si riferisce a nessuna Nazione in concreto, ma vuole sottolineare il principio di reciprocità di trattamento dei cittadini. Purtroppo, a suo dire, sono ancora troppi i Bissau guineensi umiliati all’estero perché semplicemente in possesso di documenti emessi in madre patria, che risultano però invalidi fuori dal territorio nazionale. Quello che il provvedimento vuole ottenere è maggior rispetto dei cittadini della Guinea Bissau nel mondo, ha detto Dabò, che ha comunque garantito che tutti gli stranieri saranno sempre i benvenuti in Guinea Bissau...

A mio avviso, sottoporre il problema in sedi internazionali e tentare di modificare regolamenti comuni, è cosa più che corretta, nel rispetto di TUTTI, OVUNQUE! Il provvedimento proposto, di per se stesso, ha solo il sapore di una rivalsa "un po fanciullesca", nel brutto spirito dell'OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE...e ciò non ha mai portato a costruire nulla di buono!!!


giovedì, giugno 28, 2007

BREVISSIME

1) La Spagna ha messo a disposizione 19 milioni di Euro per appoggiare programmi di sviluppo in Guinea Bissau; una strategia per dare risposta all’immigrazione clandestina dei giovani, che sosterrà progetti di sviluppo dal 2007 al 2009. I fondi sosterranno i settori della Cosa Pubblica, la modernizzazione delle forze di difesa e sicurezza, i progetti di costruzione delle infrastrutture pubbliche e l’aumento dell’investimento privato spagnolo.

2) Il Direttore dell’Impresa di Elettricità ed Acqua della Guinea Bissau, ha comunicato ieri che la mancanza di luce ed acqua in Bissau sarà risolta entro una settimana, grazie alla ripresa dei contatti con gli abituali fornitori di Gasolio, nel paese. Il Direttore ha inoltre spiegato che solo alcuni pozzi di acqua hanno autonomia tale da sostenere la produzione di energia , e che non vi è acqua a sufficienza in quanto le centrali elettriche non stanno lavorando.

3) Il Presidente della Guinea Bissau Joao Bernardo Nino Vieira, partirà Sabato alla volta del Ghana per partecipare alla riunione dei capi di stato e di Governo dell’Unione Africana, che si terrà tra Domenica e Martedì prossimo in quello stato, ad Accra. In agenda, la creazione degli Stati Uniti dell’Africa, la nuova politica economica per il continente e l’elezione del Presidente, vice, commissione e commissari.

4) Le autorità della Guinea Bissau hanno liberato ieri 95 clandestini, immigrati illegali, originari di 4 paesi africani, che erano agli arresti a Bissau da circa un mese e mezzo. Sono stati liberati 55 cittadini senegalesi, 33 ghanesi, 4 Conacry guineensi e tre gambiani, in una cerimonia presieduta dal Ministro dell’Interno Baciro Dabò. Motivazione della liberazione, la mancanza di reato da parte dei malcapitati, alla luce delle leggi vigenti in Guinea Bissau. Molti di questi disperati hanno meno di 30 anni di età e potranno rimanere in territorio Bissau guineense, grazie al sostegno ed agli accordi siglati dalla CEDEAO (Comunità Economica Stati dell’Africa Occidentale). La liberazione dei prigionieri è stata possibile soprattutto grazie alle pressioni fatte al Governo della Guinea Bissau da parte di varie organizzazioni della società civile, tra cui la Lega Guineense dei Diritti dell’Uomo (LGDH), che hanno denunziato lo stato di abbandono in cui versavano i detenuti. Il Ministro ha però avvertito gli aspiranti immigrati in Europa che, dalla prossima volta, chiunque sia colto in flagrante sarà accusato di “invasione di territorio sovrano”. Il Ministro ha poi esortato i giovani a non lasciarsi ingannare dalle Mafie che li assediano con proposte impossibili di essere trasportati in Europa, senza correre il forte rischio di essere presi dalle pattuglie di vigilanza. Ha concluso infine affermando che questi mafiosi trafficanti saranno puniti e che la Guinea Bissau non diverrà un bastione dell’immigrazione illegale.

mercoledì, giugno 27, 2007



E IO PAGO!!!

(il pedaggio per attraversare il ponte di Joao Landim)

da BISSAU, per andare a BULA!

Fonte: www.africanidades.blogspot.com

Scritto da: Jorge Rosmaninho

“ Le autorità Bissau guineensi si preparano ad installare un posto di pedaggio al ponte di Joao Landim. La casettina è già costruita, a mostrare la sfacciataggine e l’arroganza con cui alcuni dirigenti di questo paese amano vivere: pannelli solari alla giapponese, sbarra all’europea, prezzo alla portoghese (altissimo) ed aria condizionata per mantenere alto l’umore dei casellanti.

In quanto europeo (ciò significa che ho aiutato a pagare questo ponte), mi sento in diritto di indignarmi, di fronte all’ennesimo atto usurpatore da parte dello Stato Bissau guineense. Mettere un pedaggio in una opera che non è costata loro un solo euro è un abuso.

L’indignazione che qui esprimo non è tanto per me stesso. Grazie a Dio posso pagare i circa 2000 franchi CFA (3 Euro circa) di pedaggio che una commissione di saggi tecnici si prepara ad imporre. Mi preoccupano invece gli abitanti del nord del paese, che saranno sovraccaricati di un’altra frontiera, all’interno del loro stesso territorio.

Li andranno a sostare…ben di fianco alla casetta…per prendere anche loro un po’ di fresco dell’aria condizionata i seguenti personaggi:

I Finanzieri, per rovistare nelle valige vuote;

I servizi di Veterinaria, per ispezionare il maiale o la gallina in salute;

I servizi Forestali per sequestrare il mezzo sacco di carbone con cui il proprietario si sarebbe cucinato il pranzo;

I servizi di Immigrazione, per importunare le povere donne provenienti dall’interno che non hanno carte di identità, visto che fare questa costa come una settimana di alimenti per lei ed i figli;

La Polizia, per fermare le scassatissime “candonghe” senza freni;

I Militari che, sinceramente, non controllano nulla, chiederanno qualche spicciolo per andare a caccia di ragazze la notte.

E’ per queste persone, che lì non avranno diritti, che mi indigno.

E’ altresì per esse che la diplomazia dovrebbe alzare la voce, lasciando da parte il politicamente corretto e la paura di ingerenza negli affari interni del paese (argomento sempre sulla punta della lingua di alcuni dirigenti africani).

La mia indignazione finisce qui. Confido ciecamente che i soldi del pedaggio saranno utilizzati per la manutenzione del ponte.

MAI, PER NESUN MOTIVO, QUESTI SOLDI SARANNO USATI PER COMPRARE MACCHINE di LUSSO, COSTRUIRSI CASE e FINANZIARE CAMPAGNE ELETTORALI!”

martedì, giugno 26, 2007

FESTA di Santo ANTONIO (de Lisboa!!)
Parrocchia Santo ANTONIO
BANDIM - BISSAU


Foto NAMITIPENABULA di Pierangelo Valerio













lunedì, giugno 25, 2007


FESTA di Santo ANTONIO (de Lisboa)
nella CAPPELLANIA DI SAN JOSE'
Alto BANDIM a BISSAU


Foto NAMITIPENABULA di Pierangelo Valerio











Candonga 18

domenica, giugno 24, 2007

SI STRINGE IL CERCHIO!

Scritto e inviato da Fernando Casimiro

“ Il cerchio si stringe ogni giorno che passa, ad ogni passo falso di questi disperati che, in cerca di una via di uscita da una strada che uscite non ne ha, cominciano a spingersi l’uno contro l’altro, nel tentativo di salvarsi, senza rendersi conto di essere accerchiati da ogni parte, e tutti allo stesso modo, malgrado qualche “potente”cerchi di trovare capri espiatori, accusando i più deboli di azioni che, in verità, risulterebbero comunque realizzabili sono con l’aiuto dei potenti stessi.

Voglio condividere con voi la lettera che mi è stata inviata da Bissau, copia di quella originale indirizzata dal Sig. Dottor Gabriel Djedjo, Giudice di Istruzione Criminale, l’11 di Giugno, al Sig. Primo Ministro della Guinea Bissau.

Per i fondamenti della suddetta lettera, in funzione del documento che autorizzò il trasferimento della droga sequestrata nel settembre 2006 (di cui ancor oggi sono scomparsi diversi quintali n.d.r.) alla polizia giudiziaria, documento firmato ed autorizzato dal Procuratore Generale della Repubblica, come dimostrato dai termini di consegna alla Polizia Giudiziaria, si impone immediatamente, come spetta in questo caso al Presidente della Repubblica, l’esonero del Sig. Procuratore Generale della Repubblica.

Al Primo Ministro si impone un azione immediata, nella misura in cui ,definì la lotta al traffico di Droga come una delle priorità del suo Governo.

Il Governo,con quanto in suo potere, deve rispondere con le misure necessarie a chiarire questa situazione.

Il Presidente della Repubblica, che scelse e nominò il Sig. Procuratore Generale, deve avere il coraggio di prendere posizione a riguardo.

Il Sig. Procuratore Generale della Repubblica, a sua volta, deve tenere presente che vi sono fatti evidenti che lo coinvolgono nel caso della scomparsa della droga in questione e, come tale, deve dimettersi e porsi davanti alla Giustizia!

Piano piano viene fuori l’equipe….”

Per accedere ai documenti sopraccitati cliccare qui sotto.

www.didinho.org/apertase_o_cerco.htm

IN MARCIA CONTRO IL NARCOTRAFFICO

Una marcia pacifica contro il traffico di droga potrebbe essere organizzata dall'Unione Nazionale dei Lavoratori della Guinea Bissau. A comunicarlo, il Segretario della maggiore forza sindacale del paese. Tutto fà pensare che la manifestazione servirà anche per ricordare il coinvolgimento, da parte di alcune figure dello Stato, nel traffico di droga...e di armi, che portò, nel 1998 ad un conflitto militare.
Secondo il Segretario dell'UNTG, la manifestazione servirà a chiedere che il paese non diventi zona franca del narcotraffico, ma allo stesso tempo si richiederà che venga fatta giustizia, contro chi commette tali crimini. In caso contrario, gli esiti per il futuro del Paese potrebbero essere imprevedibili.


sabato, giugno 23, 2007


THURAM in GUINEA BISSAU

Il giocatore francese Lilion Thuram, che milita nel Barcellona come difensore, arriverà Lunedì a Bissau per partecipare ad un progetto rivolto ai giovani, promosso dall’ONU.

La visita, che durerà circa 4 ore, prevederà anche un incontro con il Ministro della cultura, gioventù e sport della Guinea Bissau, Adiato Djalò Nandinga.

Il passaggio di Thuram in Guinea Bissau rientra in una serie di visite che il giocatore sta facendo in alcuni paesi dell’Africa occidentale, promosse dall’Ufficio ONU per il west Africa (UNOWA). Un rappresentante dell’ UNOWA accompagnerà Thuram in Guinea Bissau. Il giocatore è da tempo impegnato in campo sociale.

BREVISSIME (23\06\07)

1) La Lega dei Diritti Umani della Guinea Bissau ha affermato di essere preoccupata riguardo la situazione di oltre 100 immigrati clandestini arrestati nelle ultime settimane nell’arcipelago delle Bijagos. Sembra infatti che il Governo abbia difficoltà nel riuscire a garantire loro l’alimentazione necessaria. Inoltre, si lamenta il fatto che non è più possibile continuare ad arrestare persone ed a rinchiuderle in cella, senza che esse, di fatto, non abbiano commesso o non siano accusate di nessun crimine concreto, se non quella di dichiarare di tentare di cercare una vita migliore, fuori dal continente africano!

2) I Rappresentanti della Società Civile della Guinea Bissau si sono riuniti ieri con il Primo Ministro Cabi, per presentare un insieme di preoccupazioni sociali, i particolare riguardo la questione degli ex combattenti e la piaga del traffico di Droga. Inoltre si è discusso del problema della mancanza di energia elettrica nel paese e dei salari arretrati non ancora pagati ai dipendenti pubblici.

3) Il Governo della Guinea Bissau ha comunicato di aver iniziato a pagare 2, dei 5 mesi di stipendio arretrato ai funzionari del pubblico impiego, ha rivelato oggi il Ministero delle Finanze. I mesi coperti sono stati quelli di Aprile e Maggio 2007 . Riguardo il pagamento dei restanti mesi, per ora il Ministero non si sbilancia nel comunicare le tempistiche.

4) Il Segretario degli Affari Esteri della Spagna, Bernardino Leon Grossa, inizierà Martedì una visita di lavoro in Guinea Bissau, che prevede colloqui anche con il Presidente della Repubblica ed il Primo Ministro. La visita di Grossa in Guinea, avviene in un periodo in cui le autorità di Bissau cercano di rafforzare la lotta all’immigrazione clandestina, argomento questo, al centro della visita del diplomatico Spagnolo, che visiterà anche altri paesi del continente Africano, nel tentativo di regolamentare l’immigrazione verso l’Europa e combattere le mafie che promuovono l’immigrazione illegale.

BREVISSIME SPORT

1) Lo SPORTING di BISSAU è il nuovo campione della Guinea Bissau, dopo aver vinto, a sei minuti dalla fine del gioco, contro la MAVEGRO F.C. per 1 a 0. Lo SPORTING ha chiuso il campionato con 47 punti, davanti ai BALANTAS di Mansoa (46). Retrocedono in serie B l’ ATLETICO di Bissorà, il DESPORTIVO di Gabù e la ESTRELA NEGRA de Bolama, lasciando il posto alle neo promosse BENFICA di Bissau, SPOERTING di Bafatà e BINAR F.C. (Cittadina vicino BULA ).

2) Hipolito Josè Mendes, ex Presidente della Federazione Calcio della Guinea Bissau (FFGB), è stato condannato a 4 anni di reclusione, accusato di negligenza nella gestione dei fondi FIFA, con le imputazioni di speculazione e gestione impropria dei fondi. I fatti risalgono al 2003 e riguardano un montante di un Milione di Dollari americani, donati dalla FIFA per incentivare il Calcio in Guinea Bissau.

venerdì, giugno 22, 2007


BISSAU a SECCO

I grandi centri urbani della Guinea Bissau sono a corto di acqua, normalmente fornita dalla Impresa Nazionale di Elettricità e Acqua (EAGB). La situazione stà portando alla disperazione la popolazione.
In Bissau, l'acqua non esce dai rubinetti...e questo è normale...da più di un mese e mezzo (per chi può permettersi un rubinetto ovviamente!!!), e così la popolazione utilizza tutte le forme possibili ed immaginabili per rifornirsi del prezioso liquido.
Carovane di donne, dal mattino alla sera, riempiono i loro secchi nei pozzi disponibili, o la comprano da venditori con taniche a decine, caricate su carriole...sempre acqua presa dalle poche fonti funzionanti o da pozzi privati. Un solo grido, è sulla bocca di tutti: Soccorreteci...aiutateci ad avere acqua!
Famiglie intere percorrono ogni giorno decine di chilometri per poter riempire una tanica d'acqua, alzandosi magari alle 4 di mattina per non trovare troppa coda. E danno una mano le donne, i bambini ed anche gli uomini. Visto poi che le fonti pubbliche sono a secco, molti antichi pozzi in disuso sono riutilizzati per rifornirsi di acqua, con tutti i rischi per la salute che ciò comporta, visto il precario stato di igiene di questi "fori", carichi di batteri a volte mortali.
Malgrado ciò, si preferisce correre il rischio di ammalarsi, piuttosto che restare senza acqua per lavarsi, bere e cucinare. In molte case, i panni sporchi sono ammucchiati da quasi un mese!
La mancanza di acqua preoccupa anche il Direttore dell'Ospedale Nazionale Simao Mendes di Bissau, che vede grossi rischi di epidemie di diarrea cronica, malattie intestinali e Colera. Con l'arrivo della stagione delle piogge e la mancanza di acqua nelle falde, il rischio di epidemie è molto alto.
Non solo Bissau vive questa situazione drammatica. Città come Gabù e Mansoa vivono lo stesso problema.
Se non si troveranno presto soluzioni durevoli, la crisi di acqua potabile e luce diventerà, nel tempo, cronica e senza via di uscita, con tutte le conseguenze sociali e sanitarie che ciò comporterà.


giovedì, giugno 21, 2007

BREVISSIME (21\06\07)

1) L’UNICEF ha raccomandato alle autorità della Guinea Bissau ed ai partners per lo sviluppo di questo paese, un aumento degli sforzi di cooperazione nelle aree dei diritti umani e dei bambini, particolarmente di quelli “Talibès”, cioè, quei fanciulli che vengono fatti partire dalle zone interne del paese o Bissau verso il Senegal per studiare nelle scuole craniche, ma che poi finiscono in strada a mendicare, patendo fame e sfruttamento da parte di questi sedicenti “maestri” religiosi. Si stima che in Dakar e nell’area metropolitana, vi siano 120.000 bambini Talibès, in prevalenza provenienti dalla Guinea Bissau, quasi tutti ragazzi maschi (le bambine, sposandosi presto per ragioni culturali, sono spesso esentate da questi spostamenti forzati). L’UNICEF consiglia al Governo di Bissau l’integrazione dell’insegnamento del corano (per chi lo desidera), all’interno delle strutture scolastiche ufficiali.

2) La Segretaria Generale aggiunta delle Nazioni Unite, la tanzanese Asha Rose Migiro, sarà a Bissau dal 29 giugno prossimo per discutere con le autorità locali l’attuale situazione del paese, nonché per approfondire la conoscenza di alcune realtà, in particolare le questioni riguardanti la lotta all’AIDS ed alla bonifica del territorio nazionale dalle mine anti-uomo.

mercoledì, giugno 20, 2007

BREVISSIME

1) Più di 11.000 alunni di 50 scuole della Guinea bissau avranno accesso all’acqua potabile, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Fondazione Universitaria di Las Palmas (Canarie – Spagna) ed attuato dalla Croce Rossa Spagnola. Con 40.000 Euro di finanziamento si verrà incontro ai ragazzi dai 5 ai 14 anni che vivono nelle regioni di Bafatà, Gabù, Bijagos, Pecixe e jeta, garantendogli il diritto di accesso all’acqua potabile tramite lo scavo di varie fonti.

2) Il Governo della Guinea Bissau sta cercando di risolvere, con il Senegal il problema della fornitura di Benzina nel paese che, a quanto pare, da ieri e riapparsa nei distributori di carburante. Riguardo le ragioni che hanno portato il Governo di Dakar a proibire le esportazioni di Benzina in Guinea Bissau, si parla del fatto che la raffineria della capitale senegalese non riesce a supportare le richieste dei mercati interni di Senegal e Mali. Perciò è condizionata l’esportazione, non solo verso la Guinea Bissau, ma anche verso il Gambia. Questo perché la Guinea Bissau non ha firmato mai nessun accordo in materia con il Governo Senegalese.

martedì, giugno 19, 2007

Rilassiamoci un attimo...


























... e facciamo gli auguri di buon compleanno al nostro Fufu per i suoi 26 anni, colui che ogni settimana ci regala una nuova Candonga...AUGURIIII!!!...e regaliamoci questo amarcord fotografico..AUGURIIIIII!!

CARTA APERTA AL SIGNOR MINISTRO dell’INTERNO

della REPUBBLICA della GUINEA BISSAU

Scritto ed inviato da Fernando Casimiro

“Sig. Maggiore Baciro Dabò

Questa lettera avrei già dovuto pubblicarla lo scorso 1 giugno, ma cause di forza maggiore me lo hanno impedito.

Comincio con il dirle che so che il Sig. Ministro è uno specialista nel negare le proprie azioni, fatto a cui siamo abituati da tempo e che perciò non ci stupisce.

Le ho scritto per dirle, nella sua qualità di stratega del Sig. Generale Presidente, che sono venuto a conoscenza, nella notte del 31 maggio scorso, di una cospirazione da lei orchestrata, mirata all’eliminazione fisica della mia persona!

L’informazione mi è arrivata da Bissau, attraverso una fuga di notizie da un gruppo di persone con cui il Sig. Ministro si è riunito.

Dalla sua bocca, Sig. Ministro, sono uscite parole come:” e’ un bersaglio facile da uccidere. Suo fratello lo è già stato, ora tocca a lui…”

Come le ho detto sin dall’inizio, il Sig. Ministro è abituato a dare il detto per non detto, ma io ho totale fiducia nella fonte che mi ha contattato, per avvertirmi dell’intenzione di eliminarmi.

Voglio dire a lei ed al suo padrone che, vivendo in un paese chiamato Portogallo, e sapendo che voi conoscete dove vivo, sono certo che non sarebbe difficile per voi orchestrare qualsiasi atto contro la mia persona. Per questo ho deciso, dal 1 Giugno, di segnalare alle autorità portoghesi di questa cospirazione, come già fatto anche in altre occasioni in cui mi avete minacciato di morte.

Il Sig. Baciro Dabò non è che un assassino, ripeto, un assassino, ed il tempo proverà tutto ciò.

Ricordo che sono responsabile di quello che dico e scrivo, e non negherò quanto sopra, nel caso fossi processato per il termine utilizzato.

La Guinea Bissau continua ad essere un paese diretto da un mostro che ha uno stratega operativo di nome Baciro Dabò, con il compito di eliminare gli incomodi di un regime che, con il tempo, si è specializzato nell’eliminazione delle voci ad esso scomode.

Come già scrissi molte volte, il mio lavoro è una missione per il resto della mia vita, per questo non è la morte che mi preoccupa, ma ciò che devo fare finché sarò in vita, per compiere la missione che ho davanti.

Voglio dire a lei ed al suo Mandante che assassinare qualcuno non sarà mai un atto di coraggio…ma tutto il contrario!

Siate responsabili e gettate la maschera. Confessate i vostri peccati che sono molti…!!”

Testo Originale su: www.didinho.org

BREVISSIME

1) Il Senegal ha proibito le esportazioni di Benzina verso la Guinea Bissau, dove questo tipo di combustibile manca da circa due settimane. Delle dieci pompe di benzina presenti nella capitale, uno solo avanza ancora un po’ di carburante. Perciò, il Governo Bissau guineense ha firmato una circolare che invita l’Esecutivo Senegalese ad una deroga della misura, tenendo conto delle drammatiche conseguenze che essa stà avendo in Guinea Bissau. La decisione di Dakar sarebbe motivata dai numerosi debiti che Bissau ha accumulato, nei pagamenti del prezioso combustibile che, seppur meno utilizzato del Gasolio, manda comunque aventi ancora diversi autoveicoli e generatori presenti nell’ex colonia portoghese.

2) L’inizio degli esami finali in varie scuole della Guinea Bissau, ha dimostrato che molti insegnanti hanno boicottato l’invito dei sindacati di categoria, fatto giorni fa, di non eseguire le prove di fine anno, in segno di protesta contro i mancati pagamenti delle mensilità arretrate. “La scuola, in Guinea Bissau è iniziata a Gennaio!!! Pur essendo concordi nel constatare l’ingiustizia di non veder pagati mesi di lavoro, non possiamo privare gli alunni del loro diritto di svolgere i test finali e ricevere le valutazioni dell’anno”, ha detto un insegnante di un liceo di Bissau.

3) L’analista politico guineense Joao Silva Monteiro ha affermato che la Guinea Bissau corre rischi di un nuovo conflitto armato, dovuto alla proliferazione ed alle questioni legate al traffico di droga. Ex Ministro dell’Educazione e degli Affari Esteri, Rettore dell’Università Colina de Boè, Monteiro ha fatto un analisi in parallelo tra la situazione attuale e quella che portò al conflitto armato del 1998\99. Secondo lui, il Paese vive una situazione identica a quella passata. Ciò che più sembra emergere dalla sua analisi è, al di là del palese coinvolgimento di alcuni organi statali nel traffico, la strana modalità con la quale il problema in questione viene affrontato dalle autorità, cioè, facendo molto rumore intorno alla questione, coinvolgendo continuamente gli organi di comunicazione sociale in un susseguirsi di squilli di tromba sull’argomento. Secondo Monteiro, il rischio che questo traffico miliardario possa condizionare a suo piacimento la condizione politico economica del paese c’è e va preso in considerazione anche in vista delle prossime (Marzo) elezioni legislative.

lunedì, giugno 18, 2007

BREVISSIMA

L’Assemblea Nazionale della Guinea Bissau esige che il Governo di Martinho Cabi ponga termine, il più rapidamente possibile al fenomeno del traffico di Droga che coinvolge il paese in modo sempre più crescente, e chiede un dibattito in Parlamento sulla questione, nella prossima sessione che và dal 28 giugno al 20 Luglio prossimo. Secondo il Primo Ministro, la Guinea Bissau non può trasformarsi in un narco stato ed ancor meno in un paradiso per tossicomani. L’Assemblea Nazionale deve condannare fortemente questa situazione, senza indugiare ancora nel dichiarare pubblicamente il suo disappunto a riguardo, cercando di porre fine al traffico il più rapidamente possibile.

domenica, giugno 17, 2007

SOSTEGNO alla CLINICA di BOR

www.progettoanna.blogspot.com
Ecco un'altra proposta di soliderietà, per sostenere la Clinica Pediatrica di Bor (vicino Bissau), realizzata da Padre Battisti ed i suoi collaboratori.
Il progetto di sostegno è ad opera dell'ONLUS "PROGETTOANNA", di cui sopra è riportato l'indirizzo del blog, dal quale potete anche accedere al sito internet.
Riportiamo qui una lettera di Padre Battisti spedita all'Associazione, invitando tutti i lettori di NAMITIPENABULA a sostenere la proposta.

Lettera di Padre Battisti, estate 2007

Bissau, estate 2007


Carissimi Amici,

nella circol

are di Natale Vi avevo scritto che non sarei riuscito a mandarVi gli auguri per Pasqua, sempre troppo vicina al Natale, ma Vi avevo promesso notizie

in estate. Ed eccoci appunto in estate.
Le cose che avrei da dirVi sono tante, ma per oggi mi limito ad alcuni particolari sulla "Clinica Bôr", il frutto felice della nostra amicizia e collaborazione.
Mi trovo nella fila de

lle mamme che hanno portato i loro bambini per farli visitare dal dr. Augusto, pediatra, oppure dal dr. Fernando, i nostri giovani medici d'oro. Mi interesso dei loro problemi e ascolto.

C'é Blute, un angioletto di due anni, tutto bruciato sul pancino. Mentre la mamma stava cucinando, per terra, sotto un albero davanti alla capanna, come é abituale tra la gente povera di qui, ha voluto fare alcuni passi ed é inciampato e caduto in una bacinella piena d'acqua bollente. Abbiamo ricevuto da amici italiani delle buone pomate per bruciature e, se non sopravvengono complicazioni straordinarie, si salverà. Ma intanto sta soffrendo molto.
Alantem fa veramente tenerezza. Sembra ammalato di glaucoma. Ti guarda e ti sorride come se ti vedesse, ma ti vedrà davvero? Purtroppo (per questi casi n.d.r) per adesso questa clinica non é ancora in condizione di fare qualcosa, ma con vari gruppi di generosi amici stiamo progettando la costruzione di un blocco operatorio di qualità dove giovani chirurghi oculisti italiani, soprattutto di Verona, verranno poi a operare.

Siamo nel tempo dei manghi che sono frutti saporiti e nutrienti e per questo attirano di notte i pipistrelli e di giorno i bambini affamati. Ma gli alberi sono grandi e i frutti sono appesi all'estremitá dei rami. I bambini si arrampicano e fanno ogni sforzo per raggiungerli e purtroppo spesso scivolano, o il ramo si spezza, e cadono. Non pochi muoiono, altri si rompono le ossa, soprattutto delle braccia e delle gambe.
Iango, otto anni, ha un femore rotto. Il dr. Augusto gli da i medicinali necessari per attenuare il dolore e poi, con l'ambulanza offertaci dagli Amici di Rho (Progetto Anna), viene trasportato all'ospedale centrale per l'ingessatura.
Sarita ha la febbre alta. Ha solo pochi mesi e la prima impressione é che sia molto denutrita. É figlia di due giovanissimi sieropositivi. L' ha portata qui la nonna, perché la mamma ormai é andata. Mi guarda e piange. Io prego dentro di me: "Signore dacci sempre un cuore grande e accogliente, a costo di dimenticare noi stessi, e facci trovare il necessario per salvare questi bambini". Uno dei medici la porterá al Centro di diagnosi e poi sapremo cosa potremo fare. La nostra trepida speranza é che non sia contagiata e che possiamo aiutarla a vivere!
Isnaba é un bambino di cinque anni, fin troppo sveglio. Rincorrendo una gallina, ahimé piú veloce di lui, é scivolato e si é prodotto, su un ginocchio, una vistosa escoriazione che adesso si é infettata ed é molto brutta. Queste infezioni, se non curate a tempo e a dovere, possono essere invase da larve di mosche, con danni ai tessuti spesso irreparabili. Ma qui ormai é salvo.
Barai e Madi sono gemelli di circa tre anni, denutriti e con malaria. Quando sono nati lo stregone del villaggio aveva decretato che, essendo gemelli, si trattava di esseri umani solo in apparenza, perché in realtá erano spiriti che dovevano essere abbandonati nella foresta per restituirli al mondo degli altri spiriti da cui erano venuti. Ma la mamma non aveva accettato e per metterli in salvo era fuggita in cittá. Qui vive di elemosine.
Ieri abbiamo ricevuto i 500 Euro che Rosetta ci ha mandato e cosí anche per lei e i suoi due frugoletti, come per altri poveri, ci sará sempre un piatto di cibo a disposizione.
A proposito di bambini condannati a... tornare nel mondo degli spiriti, l'avventura del piccolo Ribana, portato qui perché pieno di parassiti intestinali, ha del miracoloso. Essendo nato con i piedini difettosi, era certo per tutti che veniva dal mondo degli spiriti e che lá doveva tornare. Cosí un giorno fu trasportato segretamente sulla spiaggia dell'oceano per essere portato via dall'alta marea. Ma i due fratellini piú grandi avevano capito tutto ed erano andati a cercarlo e l'avevano riportato a casa tutto bagnato ma salvo. Sono stati molto ingiuriati e anche battuti da parenti creduloni, ma la mamma ha preso quanto era accaduto, come un'indicazione venuta da Dio e se l'é tentuo. Quando il blocco operatorio sará pronto, questo bambino potrá essere facilmente operato e ritornare normale.
All'ultimo momento hanno portato Mano, un ragazzetto che si contorce dai dolori. Era andato a pescare con suo padre e vicino alla spiaggia, al momento di saltare in acqua, aveva messo il piede sopra una razza nascosta nella sabbia ed era stato seriamente ferito dal suo velenoso pungiglione. Bisogna somministrargli un calmante e trovare il siero appropriato e poi, curato ogni giorno, a poco a poco, guarirá.
E la lista potrebbe continuare: i bambini in attesa di visita medica sono, in questo momento, una quarantina. C'é anche Mara, una bambina morsicata ieri da un serpente velenoso entrato nella capanna. L'hanno portata da un "curandeiro" che con un decotto di radici l'ha salvata. Adesso ha solo bisogno di ricuperare le forze.

I bambini che possono pagare visite mediche e medicine, pagano un minimo. Molti non hanno proprio niente. Per quelli attingiamo dal fondo delle "Adozioni Clinica Bôr", messoci a disposizione da Voi, Amici buoni e fedeli.
I Vostri aiuti vanno qui. Dio Vi ricompensi!

Ogni tanto qualche amico mi chiede se abbiamo bisogno di qualcosa. Eccome! Soprattutto per avere sempre un piccolo capitale pronto per le emergenze. Per esempio per pagare le infermiere o per tenere sempre in perfetta efficienza i generatori o la cucina o la lavanderia, o i pannelli solari. O per lastricare il cortile per evitare la polvere.

Chi volesse darci una mano può farlo come ha fatto finora: ho sempre ricevuto tutto.

Adesso Vi lascio, ancora una volta con tanta riconoscenza e la gioia profonda di averVi come amici. Ci rivediamo per Natale. Intanto auguro a tutti ferie felici, anche a chi resta in casa...come me. Vi accompagno tutti con la mia preghiera perché ogni Vostro giorno quaggiù sia benedetto e ricco di cose belle e buone.

Vostro
P. Ermanno Battisti

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P. Ermanno Battisti
C.P. 20 BISSAU Guinea-Bissau Africa occidentale
tel: 00245 662 XX XX oppure 00245 723 XX XX
fax: 00245 25 XX XX

sabato, giugno 16, 2007

BREVISSIME

1) I Ministri Bissau guineensi della Finanza e dell’Interno, sono partiti oggi da Bissau per una visita ufficiale in angola, su espresso invito dei loro omologhi. La visita, che inizierà Lunedì, servirà a consolidare accordi bilaterali nei campi degli affari e della sicurezza, in particolare riguardo un “accordo per facilitare i finanziamenti”, destinato a promuovere l’investimento del settore privato angolano in Guinea Bissau, ed un possibile aiuto nella stabilizzazione dei conti pubblici. Il Governo Angolano sarà invitato ad investire anche nel settore agricolo, in particolare nella trasformazione di Caju, frutta e verdure, così come nella pesca e nel turismo.

2) L’ONU ha attribuito alla Guinea Bissau il premio 2007 del UNDP per la miglior relazione sullo sviluppo umano. Il premio sarà consegnato Sabato a New York, al direttore generale per la cooperazione guineense, Artur Silva, responsabile dell’elaborazione del documento premiato. Il testo, intitolato “RIFORME POLITICHE PER RILANCIARE GLI OBBIETTIVI DEL MILLENNIO PER LO SVILUPPO DELLA GUINEA BISSAU” , affronta le cause dello scarso sviluppo umano nel paese. Le cause sono attribuite a 3 grandi fattori: scarsa produttività, scarsità degli investimenti e delle risorse, scarsa diversificazione dell’economia e gli ostacoli nello sviluppo dei settori agricoli e della pesca, nonché la fragilità della governabilità. Nel testo sono indicate poi alcune possibili strade da seguire per uscire dalla crisi e raggiungere gli obbiettivi prefissati per il 2015. Tra le chiavi essenziali per incentivare lo sviluppo, il documento sottolinea particolarmente quella della qualità del Governo del paese, che dovrà attuare tutte le riforme necessarie per rafforzare lo Stato e la sua stabilità, in particolare nel settore delle Forze Armate e nel sistema elettorale. Il documento difende anche la necessità di creare capacità nazionali, nei campi della prevenzione e gestione dei conflitti, e la modernizzazione delle capacità amministrative e funzionali dello Stato, con particolare riguardo per il settore dell’educazione e della sanità, privilegiando l’inserimento sociale delle fasce più deboli della popolazione. Scontate le misure per stabilizzare la macroeconomia ed il risanamento delle finanze pubbliche. Necessario, attrarre investimenti da parte dei paesi esteri, dando forti segnali di stabilità. Secondo il testo infine, la Guinea Bissau ha potenzialità umane importanti, e la sua stabilità etnica permetterà di costruire, con il tempo, uno Stato di Diritto che garantisca uno sviluppo durevole.

giovedì, giugno 14, 2007

BREVISSIME

(foto NAMITIPENABULA)

1) La Cina concederà aiuti economici alla Guinea Bissau per un valore di 3 milioni di Euro, nell’ambito del protocollo di aiuti finanziari, firmato oggi a Bissau tra i due paesi. Il fondo messo a disposizione è destinato ad aiutare a superare le difficoltà nei conti pubblici, che impediscono ai dipendenti statali di ricevere il salario. Durante la cerimonia, l’Ambasciatore cinese in Bissau, ha anche consegnato altri 300.000 euro a favore dei rifugiati Guineensi, presso la frontiera con il Senegal, sfollati a causa del conflitto con i ribelli della regione senegalese della Casamance.

2) La Francia ha offerto oggi, al Governo della Guinea Bissau, 300.000 Euro per risanare i conti pubblici del paese e permettere il pagamento dei salari arretrati ai dipendenti statali. La somma è stata consegnata in occasione della firma della convenzione sugli aiuti eccezionali ai conti pubblici, firmata dal Ministro delle Finanze Bissau guineense e l’Ambasciatore francese in Bissau.

3) Il Sindacato Nazionale dei Professori della Guinea Bissau (SINAPROF), ha minacciato oggi di boicottare le prove finali dell’anno scolastico in corso, a partire dalla prossima settimana, nonché di non consegnare i voti agli alunni, sino a quando non saranno pagati i salari arretrati. I professori inoltre chiedono un aumento dello stipendio, che non ricevono da più di 6 mesi, nonché fornitura di materiale didattico e scolastico, carente oramai da ben tre anni!

4) Un gruppo di immigrati clandestini che si nascondevano su un isola dell’arcipelago delle Bijagos, in attesa del momento propizio per raggiungere le isole Canarie (Spagna) è stato scoperto e fermato dalla polizia. Ad annunciarlo il Ministro dell’Interno Baciro Dabò, che ha dichiarati l’arresto, da parte della polizia, di 46 persone che erano nascoste nell’isola di Tchedena da inizio mese. Alcune di queste persone, originarie di Ghana e Senegal, sono probabilmente facenti parte di una rete di traghettatori che, su piccole imbarcazioni, cercano di raggiungere le coste delle isole spagnole.

mercoledì, giugno 13, 2007

PERCHE’ LA STORIA TENDE SEMPRE A RIPETERSI IN GUINEA BISSAU?

(foto NAMITIPENABULA)

Scritto da Djodji (il primo)

Inviato da Fernando Casimiro

“Con la musica di Salif Keita chiudo la mia giornata. Vado nella mia stanza, preoccupato per il mio paese ed il mio popolo. Da un po’ di tempo sono pervaso da un presentimento che mi lascia preoccupato. Certamente non sarà una novità per molti guineensi, ma a me preoccupa molto.

Spero di sbagliarmi, ma ho l’impressione che la storia stia tramando di ripetersi, in Guinea Bissau. La storia tende a ripetersi al punto di portare il Generale sanguinario a tornare nel mio Paese e, per giunta, al potere. Come se non bastasse, questa maledetta storia che tanto tende a ripetersi, ha riportato, nell’agenda politica del nostro paese la parola TRAFFICO. Questa volta non si tratta di armi, ma di Droga! E’ solo cambiato il prodotto, perché un trafficante resta sempre un trafficante, indipendentemente dal prodotto in causa. Quello che mi preoccupa è che vi è sempre lo stesso modus operandi… La storia, tendente al ripetersi, ha chiamato in causa la comunità internazionale, che ha dato indicazioni per chiudere il cerchio intorno a questi delinquenti in Guinea Bissau. E questa è, per lo meno, la volontà di molti guineensi, stanchi di vedere il nome del Paese al centro dell’attenzione internazionale, come zona di transito di questo male che infesta il mondo.

Sarà che le indagini sono cominciate seriamente? Io sono convinto che, chiudendo il cerchio, ci saranno alcuni dei personaggi “IN” del nostro paese a restare impigliati nella rete, a cominciare dal nostro onnipotente Generale, dalle mani macchiate del sangue dei suoi fratelli. E’ appena un mio presentimento…ma è proprio questo che più mi preoccupa. Sapete perché? Perché la storia ha già dimostrato che fu la relazione finale delle indagini sul traffico di armi che portò il paese all’ultima guerra civile, che resterà per sempre nella memoria dei guineensi che la vissero. Ora domando: che male abbiamo fatto a Dio? Perché la storia si ostina a ripetersi nel mio piccolo paese? Il mio popolo è stanco di soffrire. Basta!!! Il mio popolo ha già pagato abbondantemente con il suo proprio sangue la sua liberazione, e tre decenni di retrocessione e sofferenza. Perché la storia insiste nel ripetersi? Ciò che inoltre mi inquieta, è immaginare chi sarà il prossimo Ansumane Manè. Perché la storia insiste nel mantenere alcuni personaggi al potere? Perché?

Perché la Guinea Bissau ha generato figli che persistono nel fare del male ai propri fratelli di sangue e patria?

Perché?, Perché?, Perché?

Djarama Contributo"

martedì, giugno 12, 2007

BREVISSIME (ARMATE!!)

1) I funzionari della Stamperia Nazionale della Guinea Bissau (INACEP), non ricevono salario da quasi 5 anni, ha detto oggi il presidente del sindacato che rappresenta la categoria, Monteiro da Cunha.

“Sono 58 mesi che non riceviamo lo stipendio, ma la cosa peggiore è che nessuno dice nulla riguardo al fatto che otterremo i nostri soldi. Dal 2000 riceviamo visite di governanti e politici che ci fanno promesse che poi non mantengono” Il debito dello stato con la Stamperia Nazionale, ammonterebbe a circa 1,5 milioni di Euro. La INACEP stampa, tra molte cose, anche il Bollettino Ufficiale di Stato.

CONTRO LA PROLIFERAZIONE delle ARMI LEGGERE

2) La proliferazione delle armi, nelle mani dei civili e degli ex governanti, preoccupa gli specialisti ed il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito della Guinea Bissau, Tagme Na Waie, che ha fatto appello alla consegna volontaria delle armi.

Secondo il Segretario esecutivo dell’ONG Alternag, esistono circa 1.000.000 di armi leggere e di piccolo calibro nelle mani della popolazione civile della Guinea Bissau (1.300.000 abitanti). Secondo questo responsabile, la situazione è aggravata e preoccupante ancor più con il proliferare del traffico di Droga; due cose che, messe insieme, possono creare situazioni incontrollabili. L’ONG, che cerca di sensibilizzare la popolazione in raccolte volontarie delle armi, ha portato avanti un progetto nella cittadina di Bigene e dintorni, a riguardo, ed ha raccolto in poco tempo più di 40.000 armi, che sono state distrutte e bruciate pubblicamente, in modo da scoraggiare la popolazione a procurarsene altre. D’altro canto, il CSM, Tagme Na Waie, ha affermato che molti ex governanti sono in possesso di armi appartenenti all’esercito, date a costoro nel momento in cui svolgevano pubblica funzione, in conformità alla legge che permette la consegna di armi, al Governante che ne faccia richiesta. Una volta terminato l’incarico, quasi nessuno restituisce il “prestito”, lamenta Tagme!

Un consiglio?...Cambiate la legge e…ritirate le armi leggere e non, anche agli attuali politici e governanti…se l’Esercito difende lo Stato (e non i suoi interessi), ogni uomo politico può dormire sonni tranquilli, senza tener nascosta la pistola sotto il cuscino o il mitra nell’armadio.

SOMIGLIANZE del 1998 con il 2007 (foto NAMITIPENABULA)

Scritto da Wana Blus

Inviato da Fernando Casimiro

“ La guerra del 1998 è cominciata con la pressione della Comunità Internazionale perché si investigasse sul traffico di armi dirette in Casamance, così come perché si appurassero responsabilità a tale traffico, fatto che provocò l’entrata in scena di capri espiatori, presunti colpevoli per sorbirsi la purga!

L’esonero dell’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito fu lo stoppino per il sorgere di rivalità, fino ad allora tenute a bada. Si arrabbiarono i “camerati” ed i segreti vennero a galla, i colpevoli erano conosciuti e sappiamo tutti quale fu il risultato.

L’esilio forzato del Generale , che orientando la sua macchinazione già a partire dai Portoghesi, finanziò ed incentivò un presidente che portò solo dissapori e lasciò brutti ricordi, così come la costruzione del palazzo del popolo e la residenza per gli antichi combattenti; così come la costruzione della sede della BCEAO fu di responsabilità legittima del PAIGC… ed in 18 anni di Presidenza…cosa ha lasciato il Sig. Generale in segno del suo passaggio…sarà che la gente ricorda qualcosa?

Eppure, utilizzando al meglio il suo fantoccio Yalà, manovrandolo come strumento perché, alla fine la gente acclamasse e chiedesse il suo ritorno, utilizzando Dollari e CFA a palate, il Generale è riuscito nel suo intento. Ma è veramente riuscito? Chi compra la pace con i soldi presto o tardi paga il conto…il feticcio si rivolterà contro il fattucchiere e la sua persona brucerà nelle mani dei suoi tanto conclamati “alleati”.

Oggi, guarda caso, resosi conto che i fondi non sono eterni, e non si possono a vita soddisfare i propri alleati “comprati” all’inizio con i soldi, il Generale opta per nuove giocate, basate sull’intriga …e adesso, lo stoppino, è il traffico di droga.

Si miei signori, la droga è la maledizione di oggi, per cui si corrompe e si mette a rischio il futuro delle nostre generazioni, senza pensare ai malefici che tutto ciò porterà alla società, come prostituzione, delinquenza etc…

Noto che vi è una forte pressione, da parte della Comunità Internazionale, perché si appurino le responsabilità su questa questione, nonché una certa urgenza…ma perché sarà mai che il traffico di droga, così, improvvisamente ha iniziato a passare per le nostre coste, traffico in vertiginoso aumento, che utilizza navi, aerei ed altri mezzi…perché solo con l’arrivo di sua Eccellenza, questo fenomeno è emerso a tal punto?

Sarà che sono stati presi accordi che hanno ipotecato la nostra Patria in nome del lucro più totale?...I presunti patrioti sono ora già alla ricerca di un altro capro espiatorio su questa problematica, che sembra sia stato identificato tra le fila dei graduati militari…sarà che una nuova crisi salterà fuori con l’esonero di certi capi dell’Esercito, accusati di essere alla testa del traffico di stupefacenti?

Questa è la mia preoccupazione come guineense; fin dove arriveremo… è risaputo che i milioni in gioco sono molti e questi suddetti pseudo comandanti della droga sono ben intrallazzati; presto vedremo quale sarà il risultato finale, una volta che abbiamo, al presente, eserciti quasi privati, che servono ciascuno un suo padrone: chi dà loro più soldi!

Le similitudini sono molte, non solo in termini sociali; basti pensare agli aiuti dati militarmente dal Senegal e Guinea Conakry nel 98, ed all’attuale sparata sulla Federazione Guinea \ Senegal…su cosa si basa il Presidente Senegalese per una tanto ardita proposta?. Certamente non è una proposta di poco conto e, di sicuro, un giorno scopriremo che cosa i due stanno preparando. Federazione significherà carta bianca perché la Guinea diventi l’orto del Senegal?

Signor Generale ,ponga una mano sulla coscienza e non ci metta in una situazione che neppure lei riuscirà poi a gestire…o sarà che i piani sono già ben delineati?

Anche se così fosse, mostri amore per la sua patria, se già non si è lasciato accecare dalla vendetta, tanto da non vedere altri mezzi per raggiungere i suoi obbiettivi…A chi serve il signore? Appena al desiderio di vendetta?

Kada Kusa Ku si cumsada, ma i ta tem si fim (ogni cosa ha un inizio ed una fine!)

Riflettiamo, per il bene della Guinea e…occhi aperti mia gente!

lunedì, giugno 11, 2007

BREVISSIME

1) Il Ministero delle Finanze della Guinea Bissau e l’ECOBANK, hanno firmato oggi un accordo che prevede che l’istituto di credito riceva tutto il denaro delle imposte doganali incassate dagli uffici di Bissau. Negli uffici della Dogana, in Bissau, sarà inoltre aperto uno sportello a tale proposito, su cui fare i versamenti. Analoga iniziativa sarà attivata a Gabù, dove transita tutto il traffico merci diretto in Guinea Conakry e Sierra Leone.

2) Il Governo della Guinea Bissau ha iniziato oggi il processo di riforma delle Forze Armate, con l’entrata in scena di una commissione interministeriale che dirigerà il progetto di ridimensionamento dell’Esercito. Tale riforma, non solo sarà benefica per la stabilità politica e militare del paese, ma soddisferà una delle richieste esplicite avanzate dalla comunità internazionale, per poter sbloccare i vari aiuti economici di cui il Paese ha bisogno. Gli occhi dei paesi donatori, sono infatti puntati su tale riforma, da cui ci si aspettano grandi risultati.

3) Il Procuratore Generale della Repubblica della Guinea Bissau, ha annunciato che è stata aperta un’inchiesta sulla scomparsa degli ormai famosi 674 chilogrammi di Cocaina. A riguardo, si segnala anche l’esonero dal suo incarico per il Direttore della Polizia Giudiziaria, Orlando Silva. Sabato, il Governo, ha consegnato nelle mani del Procuratore, una relazione atta a far luce sulle circostanze che hanno portato alla scomparsa dei 6 quintali di droga. Nella relazione, emerge che vari membri del precedente governo sono stati invitati a dare la loro versione sui fatti.

domenica, giugno 10, 2007

Candonga 17

sabato, giugno 09, 2007

G8: le solite promesse?

I leader del G8 hanno deciso di destinare 60 miliardi di dollari entro il 2010 al Fondo globale per la lotta all’Aids, alla malaria e alla tubercolosi, malattie di cui solo in questi tre giorni di colloqui tra i Grandi sono morte 24 mila persone, soprattutto bambini.
Il G8 ha anche confermato, nella dichiarazione finale, gli impegni assunti nel 2005 a Gleneagles (Scozia) per raddoppiare a 50 miliardi di dollari entro il 2010 il totale degli aiuti ai Paesi più poveri, di cui la metà destinati al Continente africano.
La decisione, annunciata con grande enfasi dal cancelliere tedesco Angela Merkel, non ha convinto le Ong e tanto meno la rock star Bono Vox, grande sponsor della causa africana, che hanno accusato i Grandi di vendere fumo negli occhi, ripromettendo soldi già promessi ma non ancora stanziati.
Secondo i loro calcoli, il G8 “deve” ancora 30 miliardi di dollari e con l’annuncio di oggi il gap tra quanto promesso e quanto dato si riduce di soli tre miliardi.
La mancanza di chiarezza ha fatto infuriare Bono, che in questa tre-giorni a Heiligendamm ha condotto un lavoro diplomatico parallelo a favore dell’Africa. «Il documento non è leggibile in nessuna lingua», ha attaccato il leader degli U2. «Credono che non sappiamo leggere o contare? Vogliamo un linguaggio verificabile e cifre verificabili. Oggi non li abbiamo avuti».
Alcune Ong hanno anche accusato l’Italia, insieme al Canada, di avere fatto ostruzionismo. Prodi ha negato, spiegando che avendo ricevuto dal governo Berlusconi tre anni di arretrati delle somme già impegnate, l’Italia ritiene che si debbano prima pagare i debiti mantenendo le promesse. Anche la Merkel ha respinto le critiche. «Siamo consapevoli dei nostri obblighi e vogliamo rispettare tutte le promesse che abbiamo fatto. E lo faremo», ha assicurato il cancelliere tedesco.
(fonte Reuters Italia)
Numeri senza controllo…progetti senza verifiche…accuse e menzogne…
Sicuramente c’è un particolare che viene dimenticato costantemente: coi numeri e coi soldi si può giocare a proprio piacimento, con il rispetto della vita e della dignità umana no!

venerdì, giugno 08, 2007

QUARTIERE di BISSAU IN LOTTA

CONTRO LO SMANTELLAMENTO in LOCO

di ORDIGNI ESPLOSIVI

La popolazione di un quartiere di Bissau, è insorta ieri contro un progetto delle autorità, che prevede di far brillare, in modo controllato, vari ordigni esplosivi conservati in un arsenale militare in disuso, presente in quella zona.

Una ONG specializzata nelle operazioni antimine, la LUTCAM, sta lanciando appelli attraverso le radio della Capitale, esortando la popolazione del quartiere INTERRAMENTO e delle zone limitrofe perché si allontanino dalle loro case per un raggio di 2 Km, in modo da prevenirsi dagli inconvenienti dell’operazione.

Un membro della popolazione, Marcelo Indi, ha però affermato che tutti gli abitanti del quartiere non concordano con il progetto delle autorità, che prevede l’innesco controllato di mine anti-carro ed altre svariate munizioni.

Secondo la LUTCAM, l’incomodo per la popolazione si ridurrebbe a molto rumore e, causa esplosione, ad eventuali schegge vaganti, tenendo conto che, tra i vari ordigni, vi sono anche bombe aeree da 500Kg di potenza. Proprio per questo è stato chiesto alla gente, per qualche ora, di allontanarsi dalle case, ha detto la Lutcam.

Gli abitanti del quartiere, dal canto loro, non accettano la richiesta delle autorità, né quella dei tecnici della Lutcam, in quanto si ha paura di lasciare le proprie case, non solo per gli effetti dell’operazione, ma altresì per l’elevato rischio di furti, favoriti dall’assenza dei padroni di casa! E’ ovvio che, comunque, la paura che le onde d’urto delle esplosioni, e le schegge da esse provocate possano danneggiare le abitazioni, è forte tra la popolazione, che ha già vissuto, a riguardo, sulla propria pelle, gli effetti della Guerra del 1998\99.

Prova a tranquillizzare gli animi il presidente del Centro Azione Anti-Mine (CAMI), che giudica i timori della popolazione infondati, cercando di minimizzare la paura di molti, che temono per Bissau, la stessa sorte dell’arsenale di Maputo (Mozambico), esploso improvvisamente poco tempo fà, provocando oltre 30 morti nella zona.

Malgrado tutte le rassicurazioni, la popolazione resta sulla sua linea e, per ora, i lavori sono stati sospesi, in attesa di una decisione finale.