sabato, gennaio 30, 2010

CSM della GUINEA BISSAU PROMETTE LOTTA SENZA SOSTA AL NARCOTRAFFICO

Il Capo di Stato Maggiore delle Forze armate della Guinea Bissau JOSE ZAMORA INDUTA, ha confermato che esistono prove che indicano una rinnovata attivita' dei narcotrafficanti in Guinea Bissau.
La dichiarazione di ZAMORA INDUTA e' una reazione a seguito di una operazione dei militari del battaglione Quebo, sud del paese, che hanno intercettato una manovra di presunti narcotrafficanti, nei villaggi di Medina de Baixo, Praia de Ga-Tumane, nella regione di quinara'.
Sono stati fermati infatti 4 individui, un iracheno ed un tunisino con passaporto tedesco e due guineensi risultati essere 2 ufficiali del Servizio di Sicurezza Presidenziale.
Zamora Induta ha affermato che da ben 2 settimane i militari stavano sulle tracce di questa gente e seguivano movimenti sospetti atti a permettere attracco di barche ed atterraggio di piccoli aerei dediti al trasporto di droga.
ZAmora Induta ha anche affermato che la detenzione dei narcotrafficanti non dovrebbe essere compito dell'esercito, ma che l'azione e' giustificata in quanto il Paese non dispone di strutture capaci di far fronte alla rete dei narcotrafficanti.
Inoltre, Zamora Induta ha affermato il coinvolgimento nel Narcotraffico di personaggi legati allo "Stato".
Tutti e 4 gli arrestati negano, sino ad ora, qualsiasi coinvolgimento con il narcotraffico, dichiarandosi giornalisti in visita turistica!!

FONTE: JORNALDIGITAL
FERMATO AEREO SOSPETTO in GUINEA BISSAU

Un aereo di piccole dimensioni e' stato fermato ieri sera a Bubaque, nell'arcipelago delle Bijagos, zona turistica ma altresi' considerata propizia ai movimenti dei narcotrafficanti.
Le autorita' militari che hanno sequestrato il mezzo, sospettto di pratiche illegali, hanno passato il caso al Procuratore Generale della Repubblica, che ha attivato i meccanismi giuridici per appurare i sospetti di narcotraffico.

FONTE: JORNALDIGITAL
ARRESTI DI NARCOTRAFFICANTI IN GUINEA BISSAU

L'esercito della Guinea Bissau ha arrestato giovedi quattro individui presso il villaggio di Medina de Baixo, nel sud del paese, sospettati di traffico di droga. Accusati di narcotraffico, i 4 sono attualmente sotto interrogatorio. Tra gli arrestati vi e' un alto ufficiale del Ministero dell'Interno, un cittadino di origine Bissau Guineense e e due uomini originari dell'Iraq e della Tunisia, ma aventi nazionalita' tedesca.
Malgrado le svariate scusanti che i 4 hanno cercato di propinare ai militari, durante l'arresto, i trafficanti sono stati trovati in possesso di apparecchi di illuminazione utilizzati solitamente per facilitare gli atterraggi di aerei, nonche' di un auto con doppia immatricolazione, una Bissau Guineense e l'altra della Guinea Conakry. Le targhe erano collocate in modo alternato nella stessa vettura.

FONTE: JORNALDIGITAL

mercoledì, gennaio 27, 2010

LOTTA AL RICICLAGGIO DI DENARO: APERTO CONVEGNO A BISSAU

AGIAFRO) - Bissau, 27 gen. - Si e' aperto oggi a Bissau un seminario sulla lotta contro il riciclaggio dei proventi del narcotraffico, organizzato dal Gruppo intergovernativo di azione contro il riciclaggio in Africa occidentale (Giaba). Al dibattito, che si concludera' domani, intervengono soprattutto esperti e protagonisti dell'azione di contrasto al traffico di stupefacenti. Si parla anche di narcotraffico e finanziamenti di attivita' terroristiche. (AGIFRO) .

FONTE: AGI - www.agi.it

martedì, gennaio 26, 2010

GUINEA BISSAU ed UNICEF INSIEME PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI di SALUTE ED IGIENE

Il Governo della Guinea Bissau e l'UNICEF hanno firmato ieri un protocollo per un finanziamento di oltre 1,5 milioni di dollari da destinare alle iniziative inerenti la Salute e l'igiene dei bambini ed all'accesso all'acqua potabile. Gli interventi previsti mireranno sopratutto a modificare il comportamento e le abitudini "non salutari ed igieniche" dei bambini in eta scolare.
Permettere che i bambini imparino a lavarsi le mani regolarmente, sensibilizzarli all'uso della toeletta o latrina e bere acqua pulita sono tra gli obbiettivi principali e prioritari del protocollo, che mira ad aumentare del 20% in piu il numero della popolazione che pratichi abitudini igieniche raccomandabili per la salute. Le misure applicative del protocollo saranno applicate in 650 scuole, dove saranno costruiti pozzi, servizi igienici, e centri di Salute. Tutto questo anche in vista di prevenire nuovi focolai di Colera (endemica in Guinea) , che ancora nel 2008 provoco' la morte di oltre 200 persone.

FONTE: SIC.SAPO.PT

venerdì, gennaio 22, 2010

CINA DONA UN MILIONE DI DOLLARI PER LA COSTRUZIONE DEL PALAZZO DEL GOVERNO A BISSAU

Il Governo cinese ha donato ieri a quello della Guinea Bissau, più di un milione di Dollari per equipaggiare il palazzo del Governo, che sta per essere costruito dalla cooperazione cinese a Bissau.
Nel nuovo edificio si insedieranno diversi ministeri e l'ufficio del Primo MInistro.
Per il Inistro egli affari esteri della Guinea Bissau, Adelino Mano Queta, l'aiuto della Cina è una ennesima dimostrazione della solidarietà di Pechino per la Guinea Bissau. Ha inoltre annunciato che saranno stipulati ulteriori accordi tra Bissau e Pechino entro la fine dell'anno.
USA PREOCCUPATI PER POSSIBILI LEGAMI TRA AL QAEDA e TRAFFICO DI DROGA IN GUINEA BISSAU

Gli USA invieranno in Guinea Bissau, in Febbraio, un procuratore di Giustizia che lavorerà con le autorità Guineensi nella lotta al crimine organizzato.
La decisione è stata presa ieri, dopo un incontro tra Governo Bissau Guineense e l'amministrazione Obama.
Oltre al cooperare nella lotta al crimine organizzato internazionale, si lavorerà anche nel riformare tutto il settore della sicurezza.
Dopo la firma dell'accordo, durante una cerimonia che ha vuto luogo presso il Ministero degli affari esteri, L'ambasciatore degli USA residente a Dakar, Marcia Bernicap, si è incontrata con il Capo di Governo Carlos Gomes Junior.
Si è riconosciuto che il terrorismo ed il traffico di droga rappresentano la maggior preoccupazione degli USA rispetto la sub regione dell'Africa Occidentale, Guinea Bissau inclusa.
Marcia Bernicap ha rivelato che l'amministrazione USA dispone di prove evidenti del legame esistente tra trafficanti di droga dell'Africa Occidentale e la rete terroristica di Al Qaeda del Magreb; un legame molto pericoloso per la sicurezza della Regione ma non solo.
Riguardo la riapertura ell'ambasciata USA in Bissau, i tempi saranno ancora medio lunghi in quanto il ritorno della diplomazia avverrà in modo graduale.
In questa prospettiva, sarà presto aperta una grande bibliteca USA in Bissau, ed anche i Peace Corps torneranno ad essere presenti nel paese.

FONTE: JORNALDIGITAL.COM

domenica, gennaio 17, 2010

MARIA LUISA VIOTTI VISITA LA GUINEA BISSAU

La Presidente per la configurazione specifica della commissione ONU per il consolidamento della pace in Guinea Bissau, Maria Luisa Viotti, sara' a Bissau dal 18 al 21 Gennaio, ha annunciato un comunicato UNIOGBIS.
Il viaggio della diplomatica brasiliana in Guinea Bissau mira ad una serie di incontri per valutare ed eventualmente rivedere il piano strategico di consolidamento per la pace nel paese.
In accordo con UNIOGBIS, la visita della Presidente e della sua commissione ha l'obbiettivo specifico di discutere con le autorita' nazionali e con i principali attori coinvolti nel processo di riaffermazione della pace in Guinea, le priorita' delle attivita' della commissione dell'ONU per il 2010
UNIOGBIS e' un organo intergovernativo del consiglio dell'assemblea generale e del consiglio di sicurezza dell'ONU, creato nel 2005 con il fine di appoggiare gli sforzi delle persone coinvolte nel processo di consolidamento della pace nel paese, attraverso la formulazione ed il coordinamento di strategie integrate ed alla mobilitazione di risorse tecniche e finanziarie.

FONTE: NOVASDAGUINEABISSAU. BLOGSPOT.COM
SCIPERO DELLA GUINE' TELECOM A BISSAU?

I funzionari della Guine Telecom, senza salario da 12 mesi, minacciano di scollegare i sistemi di comunicazione con l'esterno sa la loro situazione non sara' rapidamente risolta, ha detto Guerra Sambu, portavoce del comitato sindacale dell'impresa Lusoguineense.
"sono 12 mesi che i funzionari Guine Telecom non ricevono salario e l'amministrazione si e' dimostrata incapace di risolvere il problema. anche il Governo e la Portugal Telecom, partner della compagnia di comunicazione guineense, sono rimasti passivi di fronte a tale problema" ha affermato il portavoce Sambu, il quale afferma che a suo parere, tale atteggiamento e' parte di una premeditata strategia per far fallire l'azienda.

Fonte: dn.sapo.pt

mercoledì, gennaio 13, 2010

I "MULI" della GUINEA BISSAU: NUOVA OCCUPAZIONE PER I DISPERATI DI QUESTA TERRA

Per chi non lo sapesse, sono chiamate "MULE" quelle donne latino americane, per lo più colombiane, che trasportano ovuli di Cocaina nello stomaco dal loro paese negli USA o in Europa. Donne e Uomini che, con gravi rischi per salute e chiaramente anche quello di prendersi parecchi anni di galera in caso siano presi, per disperazione e bisogno di denaro intraprendono questo viaggio ad altissimo rischio nel mondo dello spaccio internazionale di Droga...mondo in cui è facile entrare ma difficilmente uscirne...VIVI in caso di marcia indietro.
Per approfondimenti consiglio la visione del film MARIA FULL OF GRACE

Notizia del 12 Gennaio che a metà Dicembre 2009, all'aeroporto Augusto Severo della città di NATAL, in Brasile, è stato pizzicato un ragazzo di 30 anni, proveniente dalla Guinea Bissau, con lo stomaco pieno di ovuli di Coca...
Alla Polizia, dopo l'intervento chirurgico allo stomaco per estrarre gli ovuli non espulsi naturalmente, l'uomo ha dichiarato di essere stato contattato da uno sconosciuto, di aver poi ingoiato le capsule con la droga che stava a quel punto cercando di "trasportare" ...in GUINEA BISSAU, dove avrebbe poi ricevuto adeguata ricompensa in denaro. Quasi 1 Kg di Coca nello stomaco, contenuto in 49 capsule ingerite.
(FONTE della NOTIZIA: TRIBUNADONORTE.COM.BR)

L'articolo stampa si conclude qui...ma gli interrogativi aumentano e diventano inquietanti: quanti Bissau guinensi o Brasiliani o colombiani trasportano in qusto modo la droga dal Sud America alla Guinea Bissau??
Ma poi: Questa droga certamente NON si ferma in Guinea Bissau ma da qui prosegue la sua corsa mortifera verso l'Europa...
Ho paura del fatto che possa, a questo punto, essere molto probabile che vi siano, in partenza dalla Guinea Bissau verso altre terre, atri "MULI"...altri poveri Cristi che trasportano nel loro stomaco Droga, e quindi morte...e quanti potrebbero essere questi giovani Bissau Guineensi?
Non so se è già stato studiato il fenomeno....non so se i ragazzi Bissau Guineensi che si lasciano intrappolare in questo gioco siano tanti o pochi.
Certo, per i trafficanti, non è difficile in Guinea trovare disperati disposti ad ingoiare anche 100 capsule di droga a viaggio, in cambio di denaro, vestiti o altro.
Chiedo allora alle autorità competenti, ai governi, alle famiglie Bissau guineensi: state allerta e NON SOTTOVALUTATE il problema, ma monitorizzatelo...per poterlo estirpare alla radice...
I giovani della Guinea Bissau NON MERITANO ANCHE QUESTO INFAME TRANELLO..NON MERITANO IL RISCHIO DI CADERE ANCHE IN QUESTA ENNESIMA TRAPPOLA DI TRAFFICANTI SENZA SCRUPOLI.


Scritto da COORDINATORE

domenica, gennaio 10, 2010

VIDEO INTERVISTA AL FOTOREPORTER E GIORNALISTA MARCO VERNASCHI SUL NARCOTRAFFICO IN GUINEA BISSAU

(IN INGLESE)

Per visualizzare il filmato vai a questo sito

http://www.pbs.org/frontlineworld/blog/2009/06/guinea_bissau_a.html

Vi invito inoltre a visitare il sito web di questo giornalista e fotografo.
Reportage fotografici davvero belli e interessanti anche in Guinea Bissau.

Clicca su: www.marcovernaschi.com

sabato, gennaio 09, 2010

IL REGNO DELLA COCA: LA GUINEA BISSAU

di Marco Vernaschi - 8 gennaio 2010
La Guinea Bissau è il nuovo crocevia mondiale del traffico della polvere bianca. Un business che finanzia i terroristi. E in due anni ha devastato il paese africano. Rendendo una generazione schiava. Fino alla guerra per il controllo del business che ha visto massacrare il capo dello Stato. Sotto il Senegal, in Africa occidentale, c'è uno staterello semisconosciuto più piccolo della Svizzera e con solo un milione e mezzo di abitanti: la Guinea Bissau.
Ma adesso quest'ex colonia portoghese - indipendente dal 1974 - sembra destinata a far parlare di sé, essendosi trasformata in un crocevia del traffico di cocaina dal Sudamerica all'Europa.

Gruppi paramilitari e terroristici come Hezbollah, Al Qaeda e le Farc colombiane hanno infatti 'investito' sulla Guinea Bissau con grandi risultati. La droga, che viene da Venezuela, Colombia e Brasile, transita indisturbata grazie ad un arcipelago di novanta isole, un governo e un esercito profondamente corrotti e una totale mancanza di controlli. Insomma, il sogno di ogni narcos. La polizia possiede una sola automobile e i sessanta agenti incaricati di combattere i signori della droga possono fare poco o nulla contro criminali equipaggiati con tecnologie avanzatissime, mezzi di trasporto veloci e armi da guerra.

Ma non si tratta soltanto di una questione criminale. Quello che preoccupa di più la comunità internazionale, infatti, è il ruolo crescente - in questo business - dell'estremismo islamico. In Guinea Bissau si è insediata da tempo una potente rete illegale libanese che amministra i proventi del commercio di cocaina per finanziare le attività di Hezbollah nella terra dei Cedri, con l'approvazione dei mullah che hanno concesso una fatwa speciale per benedire il traffico. Il quartier generale di questa rete è nella capitale del Paese, Bissau: è un grande albergo di lusso, il Palace Hotel, un edificio rosa e bianco con un pretenzioso colonnato ionico, sulla costa, a soli cinque minuti dall'aeroporto. Appartiene al miliardario libanese Tarek Arezki e qui, nel gennaio 2008, i servizi segreti francesi hanno arrestato Ould Sinda e Ould Sidi Chabarnou, due terroristi maghrebini di Al Qaeda che in Mauritania avevano trucidato a sangue freddo una famiglia di turisti francesi.

Oggi la più grande fonte di risorse illegali di Hezbollah è proprio il traffico di droga gestito attraverso la diaspora libanese, un network di comunità ramificato in Africa Occidentale e America Latina. Quando la droga raggiunge le coste della Guinea Bissau, viene suddivisa in piccoli carichi che sono spediti verso il Marocco e il Senegal via mare, o attraverso la Mauritania via terra per poi valicare il Sahara e raggiungere le sponde del Mediterraneo. Interi convogli armati attraversano la regione del Sahel, controllata da gruppi di terroristi posizionati in tutta la regione sahariana. La centrale libanese basata a Bissau alimenta il business direttamente alla fonte, trattando con le Farc colombiane, per conto degli sciiti di Hezbollah, mentre le cellule sunnite di Al Qaeda fanno pagare ai trafficanti una sorta di dazio quando i contrabbandieri attraversano i loro territori, in Mauritania. In pratica, si arricchiscono tutti.

Mentre la supervisione e l'organizzazione finanziaria del traffico è concentrata nelle mani dei libanesi, la manovalanza è fornita da una gang locale composta da guineani e nigeriani, coordinati in Guinea Bissau da un locale, Augusto Bliri. Qui Bliri è una leggenda vivente: da ragazzo è riuscito a emergere da Reno, il peggiore degli slum che circondano la capitale, e ha sfruttato la cocaina per costruirsi un impero economico. Oggi, ancora giovane e rampante, gira per la città a bordo di un fiammante Hummer giallo, mentre i suoi vecchi amici continuano a vivere nelle baraccopoli imprigionati dal crack, la droga sintetica sbarcata nel Paese assieme alla cocaina solo due anni fa.

Già, il crack. Prima del 2007, in Africa occidentale era sconosciuto: oggi i cristalli maledetti composti dagli scarti della raffinazione della coca - la stessa piaga che venti anni fa fece esplodere le periferie delle metropoli statunitensi - sono diventati uno dei problemi sociali più gravi in Guinea Bissau, dove non esistono strutture per contrastarne il dilagare. Costa pochissimo e dà dipendenza in tempi rapidi, creando altre schiavitù e nuovi drammi. La prostituzione, quasi inesistente fino al 2007, adesso è aumentata e ha fatto moltiplicare il numero di sieropositivi. Come Sadia, una prostituta di vent'anni che passa le sue giornate a fumare 'quisa', il nome locale del crack. Inizia alle 10 del mattino, quando si sveglia, per poi passare la notte a battere. Ha bisogno dei soldi per drogarsi. E non usa preservativo con i suoi clienti, per la maggior parte occidentali che lavorano per le ong, l'Onu o le ambasciate.

La storia di Sadia è uguale a quella di Nadi, Fatima, Carolina e Rosa: farsi di crack qui è comune come da noi fumare una sigaretta. Nessuno ne conosce la pericolosità, i danni a lungo termine sono ignorati, non ci sono centri di prevenzione o recupero. Persino a livello statistico manca qualunque stima della generazione perduta. Perché in poco più di ventiquattro mesi il narcotraffico è riuscito a devastare questo piccolo paese. Ha corroso le strutture sociali e ha scatenato una lotta di potere che ha provocato un'instabilità politica impressionante...CONTINUA...

CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU:

www.antimafiaduemila.com




Tratto da: L'espresso

FONTE: www.antimafiaduemila.com

venerdì, gennaio 08, 2010

LE SFIDE DELLA GUINEA BISSAU

Un Reportage della TV BRASIL sulla Guinea Bissau
Per vedere il filmato digita il link qui sotto!!!

http://tvbrasil.ebc.com.br/reportebrasil/video/1511/

Fonte: diariodaafrica.blogspot.com

giovedì, gennaio 07, 2010

BISSAU GUINEENSE, CON FERRARI, RESIDENTE IN SVIZZERA E...PIRATA DELLA STRADA
UNA SINGOLARE NOTIZIA

SAN GALLO - Il tribunale cantonale di San Gallo ha condannato a una pena pecuniaria di 300 mila franchi un pirata della strada multimilionario, cittadino della Guinea Bissau, che a bordo della sua Ferrari aveva violato più volte il codice della strada, sfrecciando all'interno dei centri abitati sangallesi a oltre 100 chilometri orari.
In prima istanza il tribunale distrettuale di Rorschach aveva condannato il facoltoso ferrarista, peraltro recidivo, a versare una somma di 90 mila franchi. In quell'occasione l'africano aveva chiesto di essere prosciolto affermando di godere dell'immunità diplomatica. A Berna però non figuravano accreditamenti a suo nome.

FONTE: www.cdt.ch

martedì, gennaio 05, 2010

GUINEA BISSAU: LA PRIORITA' DEI VESCOVI E' LA LOTTA ALLA POVERTA'.

Il popolo guineense difficilmente avra' una pace duratura se non saranno risolte le carenze sociali che affettano la maggior parte della popolazione. Questa e' la principale preoccupazione dei Vescovi della Guinea Bissau per il nuovo anno.
Nel loro messaggio rivolto al paese, i Vescovi si mostrano particolarmente preoccupati per l'aumento della poverta'.
Don PEDRO ZILLI lamenta, in una intervista, che la giustizia continua ad essere applicata ai margini della legge e dice che e' necessario progredire maggiormente nella costruzione della democrazia, per mantenere la stabilita' politica nel paese.
"Sono in Guinea Bissau dal 1985 e da sempre questo paese e' stato povero, ma le difficolta' e le sofferenze mi sembrano aumentate anziche' diminuite.
Noi speriamo che il paese resti stabile, che abbia tranquillita' sufficente perche' si possa lavorare e portare benefici al nostro popolo" afferma il vescovo di Bafata'che auspica inoltre che il popolo guineense sappia trarre i migliori benefici possibili dagli aiuti della comunita' internazionale.

FONTE: WWW.RR.PT
DIECI NAVI FERMATE PER PESCA ILLEGALE IN ACQUE BISSAU GUINEENSI

Il primo Ministro della Guinea Bissau, Carlos Gomes Junior, ha annunciato ieri il fermo di 10 barche straniere per pesca illegale nella zona economica esclusiva guineense, affermando che tale situazione e' la prova della pirateria nelle acque del paese.
"La cattura di queste navi e' la prova della pesca illecita nel paese e per questo abbiamo fatto appello alla comunita' internazionale perche' ci aiuti con mezzi, non solo per il controllo della nostra ZEE, ma altresi' per la lotta al narcotraffico" ha dichiarato Gomes.

Fonte : LUSA.PT

lunedì, gennaio 04, 2010

HUMAN DEVELOPMENT REPORT: GUINEA BISSAU 4 PAESE PIU' POVERO AL MONDO!


Esiste una statistica, Human Development Report , che viene stilata ogni anno e che riporta dati relativi alla situazione economica e sociale dei Paesi di tutto il mondo.
Sotto riporto i Paesi più poveri del mondo secondo l' HDR.

5 - Sierra Leone: intorno ai 700 dollari PIL pro capite
Colpita da una micidiale guerra civile iniziata dal Fronte Rivoluzionario Unito, e da innumerevoli colpi di stato durante gli anni '90 per gli interessi economici legati alle risorse minerarie del Paese, è una delle nazioni più povere del mondo.
La Sierra Leone è ricca di diamanti, che hanno fatto nascere anche un imponente mercato nero legato alla loro commercializzazione. Nonostante le numerose attività estrattive, il bilancio statale rimane misero ed inadatto a fornire i servizi di base alla popolazione, che vive in condizioni di povertà totale.

4 - Guinea-Bissau: intorno ai 500 dollari PIL pro capite
Stato che si è sentito nominare nel 2009 per l'uccisione del presidente Vieira compiuta da militari vicini a Tagmé Na Waié, maggiore dell'esercito morto in un attentato dinamitardo. L'economia è basata su agricoltura e pesca, ma la Guinea-Bissau possiede anche giacimenti di petrolio e bauxite che non vengono però sfruttati per l'assenza di strutture idonee e di denaro da investire. Uno dei principali prodotti da esportazione, l'anacardo, è stato colpito nel 2005-2006 da un'invasione di locuste che non si è stati in grado di controllare e prevenire per mancanza di denaro.

3 - Burundi: intorno ai 400 dollari PIL pro capite
Piccolo stato africano con quasi 9 milioni di abitanti che confina con il Rwanda, la Tanzania ed il Congo. Il Paese è stato uno dei protagonisti nello scontro etnico tra hutu e tutsi che ha visto coinvolto anche il Rwanda.
L'economia è principalmente di tipo agricolo, ma la siccità che spesso colpisce la zone rende molto difficile ottenere stabilità e cibo. Circa l'80% della popolazione vive con circa 1 dollaro americano al giorno.

2 - Liberia: intorno ai 350 dollari PIL pro capite
Repubblica che si trova sulla costa Ovest dell'Africa, è uno dei Paesi più poveri in assoluto di tutto il mondo. Esportazioni quasi nulle, investitori che hanno lasciato il Paese ormai da anni, guerre per i diamanti e le guerre civili del 1989-1996 e 1999-2003 hanno ridotto questo Paese in ginocchio. Il tasso di disoccupazione si attesta al 50%.
L'economia interna è principalmente basata sull'agricoltura (banane, patate, cocco, caffè, caucciù), ma la LIberia può contare anche su eccellenti risorse minerarie come ferro, magnetite, oro e diamanti.

1 - Congo: intorno ai 300 dollari PIL pro capite
Repubblica centro-africana con un PIL pro capite di circa 300 dollari. Guerre civili, conflitti armati per via del petrolio. Il governo è basato sul culto della personalità di Sassou Nguesso, che governa la nazione dal 1979. Fino all'inizio degli anni 2000, non c'erano settori come giornalismo e informazione.
Nonostante il Congo disponga di riserve di diamanti, oro, stagno, ferro, uranio, petrolio, rame ed altri minerali, la maggior parte delle attività di estrazione sono affidate a multinazionali estere, ed i proventi derivanti finiscono nelle mani di pochissime persone.

FONTE:www.ditadifulmine.com

sabato, gennaio 02, 2010

IN AUMENTO L'USO DI CONTRACCETTIVI IN GUINEA BISSAU

Guinea Bissau: cresce l’uso di contraccettivi, programmi d’aiuto UNFPA

Scritto da ROSARIA DI PRATA

Nel mondo sono ancora molte le nazioni considerate del Terzo mondo o in via di sviluppo. Numerosi loro problemi sono legati alla fame e sono spesso associati a malattie non curabili a causa della mancanza di medicinali. La povertà cammina sullo stesso sentiero dell’alto tasso di alfabetizzazione e il numero in crescita costante della popolazione è dato anche dalla mancata conoscenza di mezzi di contraccezione. Il tema è stato spesso dibattuto, nei Paesi sottosviluppati le persone vivono condizioni di grande indigenza e le famiglie sono molto numerose, arrivano a generare anche sette o otto figli, ma posseggono i mezzi per garantir loro un futuro, quindi è alto il tasso di mortalità in età infantile.

In Guinea Bissau la diffusione dell’uso della contraccezione sta dando risultati molto positivi e questo dato è rilevato anche dall’ONU. Spiegare il tema della ‘contraccezione’ a queste popolazioni non è sempre facile perché ci si scontra con una cultura e con delle tradizioni completamente differenti dal mondo occidentale. L’uso dei contraccettivi impedisce anche la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, quindi permette di abbassare la mortalità legata all’AIDS. Parallelamente alla divulgazione informativa riguardo ai contraccettivi è da rilevare che per affrontare questo tema è necessaria molta delicatezza, sono anni che in questi luoghi la campagna di sensibilizzazione è stata costantemente seguita, e ora da qualche tempo inizia a dare i suoi frutti. È importante riuscire a trasmettere a questi popoli anche il valore della difesa e della tutela di una nuova vita, occorre essere in grado di potere offrire un futuro sereno a partire innanzitutto dal cibo e dall’istruzione, senza dimenticarsi della salute. Molte donne guineiane sono sieropositive: dando alla luce dei bambini trasmetterebbero loro il virus e poche vite riescono a essere salvate quando lo stadio della malattia è troppo avanzato. (CONTINUA....)

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SCRITTO DA ROSARIA DI PRATA SU:
http://periodicoitaliano.info

FONTE: PERIODICOITALIANO.INFO
CONCERTO DI BENEFICENZA A FAVORE DELLA DIOCESI DI BAFATA ( Guinea Bissau)


Il giorno 3 gennaio 2010 alle ore 20.00, l'Azione Catollica Diocesana con il patrocinio dell'Arcivescovato di Acerenza presso l'auditorium dell'ITCG di Palazzo San Gervasio, organizza il 1° concerto di beneficenza pro Diocesi di Bafata ( Guinea Bissau), con la cantante Viola Valentino. Il ricavato della beneficenza sarà consegnato da S.E. il Vescovo Ricchiuti al Vescovo di Bafata, nel suo viaggio a fine gennaio.