mercoledì, gennaio 31, 2007

100% VANDALISMO

La sede dell'Unione Nazionale dei Lavoratori della Guinea Bissau (UNTG) è stata oggetto di atti vandalici che hanno coinvolto l'intera struttura. Il tutto è avvenuto questa mattina all'alba. Il Segretario Generale della UNTG ha dichiarato alla stampa portoghese che i servizi igienici sono stati completamente distrutti, così come l'ufficio finanziario e quello suo personale...Gli altri locali sono stati danneggiati in modo minore. La cosa più interessante è che NON E' STATO RUBATO NULLA, se non una RADIO Portatile per ascoltare musica. Secondo il Responsabile della UNTG, l'assalto è particolarmente strano, in quanto i responsabili sono entrati anche nella sala dei computer, ma non hanno portato via niente. Quindi l'azione ha avuto il solo scopo di distruggere la sede sindacale.
Ricordiamo che la casa del Segretario Generale dell'UNTG fù bruciata da un incendio doloso non più di sei mesi fà.
BREVISSIME (31\01\2007)

1) Il Segretario di Stato portoghese per gli Affari Esteri e la Cooperazione, Cravinho, ha accolto con favore la decisione, da parte del Governo guineense, di ritirare il mandato di arresto nei confronti di Carlos Gomes Junior, giudicando tale gesto come segnale concreto della volontà di risolvere le divergenze attraverso il dialogo.

2) Il Presidente della Guinea Bissau, Joao Bernardo "Nino" Vieira, ha affermato oggi, durante un incontro con le organizzazioni della Società Civile, che l'instabilità politica stà minando le strutture nazionali e aggravando la povertà nel paese. Vieira riconosce che i molteplici problemi politici nel paese, sono conseguenza dell'incapacità di tutta la società guineense nel gestire pacificamente le divergenze politiche, nonchè nel saper creare consensi che permettano, a chi ne ha legittimamente diritto, di dare al popolo sicurezza e benessere
Il Presidente ha concluso il suo discorso appellando tutti a superare lo stato attuale delle cose per migliorare la vita della popolazione e ricordando di restare vigilanti di fronte alla tentazione ed alla tendenza di strumentalizzazione politica, cosa questa che và contro ogni democrazia e sviluppo; ha invitato tutti a superare le ferite e le fratture del passato, per costruire una vera pace, frutto di una reale ed effettiva riconciliazione nazionale.

3) Nelle scuole di Bissau è aumentato a 39 il numero dei professori portoghesi che insegnano, per conto della Cooperazione Portoghese, varie discipline ai ragazzi guineensi. Sparsi per i vari licei della capitale, educano gli studenti alla conoscenza del Portoghese, scienze, filosofia, biologia e matematica.
Il programma a cui cooperano è denominato PASEG (Programma di Appoggio al Sistema Educativo della Guinea Bissau ), ed è specifico per l'appoggio alle scuole superiori, fascia del sistema educativo guineense particolarmente fragile e spesso dimenticata dalle associazioni o organizzazioni nazionali e straniere, indirizzate prevalentemente a supportare le scuole elimentari.

martedì, gennaio 30, 2007

UNIONE AFRICANA:
ANCORA UN'ASSEMBLEA
DI AMICI.
Dalla NON INGERENZA
alla NON INDIFFERENZA!

Spunti di riflessione personali, meditati su uno scritto di Fernando Casimiro


Si è conclusa oggi l'ottava assemblea dell'Unione Africana, tenutasi da ieri in Addis Abeba, Etiopia.
L'incontro ha visto protagonista anche il nostro Romano Prodi (nella foto), unico invitato di tutta l'Unione Europea.
All'ordine del giorno le seguenti tematiche:
RELAZIONI TRA AFRICA ED EUROPA; MORATORIA UNIVERSALE SULLA PENA DI MORTE; IMPEGNI ASSUNTI CON IL FONDO GLOBALE PER LA LOTTA CONTRO LE EPIDEMIE; IL MULTILATERALISMO ED IL DIALOGO COME VIE PER RISOLVERE LE CRISI DI DARFUR E SOMALIA; SCIENZA, TECNOLOGIA E RICHIESTA SCENTIFICA PER LO SVILUPPO; ALTERAZIONI CLIMATICHE IN AFRICA.

L'impressione è che questi punti siano importanti ma solo conseguenti a questioni ben maggiori.
Trovo naturale che l'UA dibatta questioni che anche altri organismi internazionali esaminano...d'altra parte siamo nell'era della globalizzazione..

Ma tutti questi argomenti diventano futili se non ci si incammina nella strada che possa concedere requisiti necessari alla "comprensione, riconoscimento e valorizzazione dell'essere umano!"...Come può l'Africa progedire se prima non si imposta una crescita e sviluppo della coscienza umana, in modo da permettere che sia valorizzata (da tutti, Africani e non) la maggior ricchezza del mondo...l'uomo??

Francamente parlando,
IN AFRICA LA VITA UMANA VALE MOLTO POCO, e le conoscenze di ciò che è l'essere umano sono poche e deboli.
In Africa infatti (caro Prodi)
LA LIBERTA' DEI POPOLI E' UNA QUESTIONE QUASI SEMPRE DEFINITA DALLA CONVENIENZA DEL POTERE E DEI POTENTI!

L'U.A. lancia continuamente tematiche a livello continentale ma non riesce a concretizzare nulla di quanto discusso. Si passa continuamente a nuovi argomenti...neanche che quelli discussi la volta prima, i mesi prima, gli anni prima abbiano mai assunto concretezza...e tutto questo lascia nell'ombra tematiche ed azioni su punti vitali per il continente:
EDUCAZIONE, SALUTE, DIRITTI UMANI (a 360°), le MODALITA' di GOVERNO dei SINGOLI STATI....temi dai riscontri immediati e di facile constatazione ed attualità da parte di tutti.
Sono i fattori politici che rendono l'Unione Africana INOPEROSA su questi aspetti!
Perchè è sempre considerato il Potere al di sopra delle società.

In realtà la maggior parte dei paesi africani non sono "spazi di cittadinanza" ma "spazi del potere"...

Regolamenti dell'U.A. raccomandano la
NON INGERENZA NEGLI AFFARI INTERNI DEI PAESI MEMBRI...ed è per questo che le reali problematiche della gente non sono affrontate in quella sede...è per questo che non vengono alla luce i casi di mal governo, di dittature disastrose che tuttora esistono... L'U.A. lavora come una ONG...sulle emergenze...sociali, ambientali o politiche che siano...e non riesce a sentire il grido quotidiano della gente comune che fatica a sbarcare il lunario!

"Questa settimana, il Presidente della Commissione Africana Alfa Konarè, ha riconosciuto la
necessità dell'Africa di abbandonare il principio della NON INGERENZA nelle questioni interne agli stati membri, per attuare quello di NON INDIFFERENZA!!!

E non INDIFFERENZA significa AMICIZIA e SOLIDARIETA'...senza di queste il continente è destinato a camminare verso la catastrofe....
Allora, che l'UNIONE AFRICANA DIBATTA SU QUESTE COSE... e promuova questi requisiti come capacità di buon governo e di sana gestione delle relazioni tra governi e popolazione...

Peccato che quanto detto da Alpha Konarè, sarà preso come l'ultimo bel discorso di un politico alla fine del suo mandato, che non ebbe il coraggio di farlo quando era il momento di farlo...

Per la gente semplice dell'Africa, questa ennesima assemblea resta l'ennesimo incontro fatto a nome degli interessi di pochi, in alcuni casi dittatori in difesa delle loro dittature, indifferenti a salvaguardare i pricipi ed i valori universali ed i diritti umani, spesso proprio violati negli stessi paesi membri.

Kofy Annan, in pensione, ritornato in Ghana, suo paese natale, in un discorso disse che gli africani avrebbero dovuto essere i padroni del loro destino, condotto da loro stessi non solo in direzione della Libertà, ma anche del progresso e della prosperità....ma tutto ciò non è avvenuto...e la storia del continente ha visto i suoi stessi liberatori trasformarsi in oppressori e distruttori...le guerre hanno proliferato e le economie sono rimaste stagnanti...
SVILUPPO DI MIGLIOR QUALITA' e RISPETTO PER I DIRITTI UMANI e LO STATO DI DIRITTO...così si può uscire dal tunnel...

Ma serve una
NUOVA COSCIENZA UMANA, che deve essere formata, evoluta, sviluppata..solo così l'Africa vivrà una nuova tappa e recupererà il tempo perso e la speranza in uno sviluppo che legherà le risorse umane e naturali di questo continente che è, a conti fatti, il sostentamento del mondo, ed è stato la culla dell'umanità.

Il popolo africano soffre per le dittature, le guerre. Si muore di fame e di sete, di malattie spesso evitabili con semplici campagne di sensibilizzazione. Il POPOLO TUTTO dell'AFRICA spera in condizioni migliori di vita...ma che importa di tutto ciò ai loro governanti?

L'Africa è un continente in crisi...Ma è in Africa che si trovano le principali vie d'uscita alle crisi nel mondo.
Ed è per questo che non si può più essere indifferenti ai problemi dell'Africa e degli Africani!!...

CHI AGISCE, SI RELAZIONA, STRINGE ACCORDI, SFRUTTA, RESTANDO CONCENTRATO SU SE STESSO...PRIMA O POI CADE!
ITALIANI, STATUNITENSI, CINESI, EUROPEI, GOVERNANTI e POTENTI della TERRA...COSA CERCATE IN AFRICA?? NON CERTO IL BENE PER IL POPOLO DI QUESTO CONTINENTE... CONTINUIAMO A PROSCIUGARLO, SFRUTTARLO, DISTRUGGERLO, con la COMPLICITA' DEGLI STESSI GOVERNI LOCALI, TUTTI INDIFFERENTI AI DIRITTI MINIMI DELLA PERSONA E SOLO INTERESSATI A RIEMPIRE I PORTAFOGLI!!...e per questo VI ASSUMERETE TUTTE LE VOSTRE RESPONSABILITA'...e noi tutti, ne PAGHEREMO LE CONSEGUENZE.
BREVISSIME - 30\01\07

1) Il Segretario Generale dell'ONU, Ban Ki Moon (nella foto), ha applaudito alla "soluzione mutuamente accordata" che ha portato al ritiro del mandato di cattura nei confronti di Carlos Gomes Junior.
In una dichiarazione trasmessa da New York, il suo portavoce ha affermato che il Segretario Generale "saluta questo sviluppo positivo" e "esprime la sua gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a far si che le divergenze fossero risolte". Fà appello inoltre a tutte le parti politiche e sociali guineensi, perchè lavorino insieme per la pace, la stabilità e lo sviluppo nel loro paese.

2) Stampa Guineense comunica che Carlos Gomes Junior ha condizionato la sua uscita dalla sede ONU ed il suo ritorno a casa, con un documento che comprovasse di fatto che, il Governo avesse già desistito nel volerlo incarcerare. Rifiutatosi di uscire dal suo rifugio solo con promesse verbali, il leader del PAIGC avrebbe aggiunto che" bisogna cautelarsi, in quanto quelli sono capaci di tutto"...

3) La Guinea Bissau celebra oggi la "GIORNATA della DONNA GUINEENSE", una festa dedicata alle donne, in omaggio a TITINA SILA' ed a tutte le combattenti per la lotta all'indipendenza. Titina (Ernestina) Silà, morì il 30 Gennaio 1973, mentre si dirigeva in Guinea Conakry per partecipare ai funerali di Amilcar Cabral, morto la settimana prima, il 23 di Gennaio. Ad ucciderla, una imboscata di truppe portoghesi presso il Rio Farim...la sfortunata morì annegata. Sono state tantissime le donne che diedero la vita per l'indipendenza del Paese.

lunedì, gennaio 29, 2007

BREVISSIME

1) L'ex Primo Ministro della Guinea Bissau, Carlos Gomes Junior, ha lasciato il suo rifugio presso la sede ONU della Capitale guineense ed è tornato nella sua casa, in centro città.
Uscito dall'ONU intorno alle 17,00 di oggi, il leader del PAIGC non ha voluto rilasciare interviste.
Al momento del suo rientro a casa hanno assistito i rappresentanti della CEDEAO, del PNUD e l'ambasciatore del Senegal.

2) I sindacati della Guinea Conakry hanno deciso, sabato notte, di sospendere lo sciopero che dal 10 Gennaio ha paralizzato il paese, ed hanno invitato tutti i lavoratori a riprendere le loro occupazioni già da Lunedì prossimo. Lo stop e avvenuto grazie all'accordo siglato tra sindacati e Presidente della Repubblica, che prevede la nomina di un nuovo Primo Ministro a largo consenso; l'abbassamento dei prezzi di generi di prima necessità (come riso e prodotti petroliferi); nella creazione di una commissione di inchiesta per identificare e giudicare gli autori della strage del 22 gennaio dove, durante scontri tra manifestanti e polizia, sono morte 50 persone e centinaia sono rimaste ferite.

3) Il Primo Ministro della Guinea Bissau, Aristide Gomes, è giunto ieri a Cuba per una visita ufficiale durante la quale si incontrerà con il Presidente di transizione dell'isola, Raul Castro. In agenda, cooperazione tra i due paesi e sostegno alla Guinea Bissau, da parte del Governo cubano, nei settori dell'educazione e della sanità.
L'UGUAGLIANZA e L'AMICIZIA DEMOCRATICA

Scritto da Inacio Valentim
www.blog.comunidades.net/valentim/

"Secondo Remond Aron, l'immoralità democratica, nella prospettiva di Toqueville, consiste nel fatto dell'uguaglianza, nella democrazia, aver invertito il paradigma dei valori, visto che per l'uomo democratico, il valore economico è diventato principale e fondamentale. Quest'inversione dei valori ha contribuito all'apparizione dell'individualismo e dell'opportunismo. Per questo, dice Aron, "le società democratiche condurranno una tirannia assoluta o si manterranno politicamente libere". Questo accade perchè il grande problema non stà solo nelle istituzioni democratiche, ma nella natura umana stessa e nell'interpretazione che si da al senso della parola democrazia.
Nell'opinione di François Furet, citando Toqueville, "quello che crea più confusione negli spiriti è l'utilizzo che facciamo delle parole: Democrazia, istituzione democratica, governo democratico. In quanto non riusciamo a definirle chiaramente e non ci intendiamo sulla definizione, vivremo in una confusione di idee inestricabili, con grande vantaggio per demagoghi e despoti..."
L'allarme di Toqueville ha a che fare con il fatto che non sempre la parola è usata per il suo reale senso, e questo pregiudica la stessa democrazia, in quanto progetto e ideale da costruire.
Non si può limitare la democrazia semplicemente ad una prospettiva legislativa ed ancor meno a una prospettiva che segua l'impulso popolare, come fanno molte volte i populisti in nome della democrazia e della volontà del popolo.

Il principio democratico è strettamente legato alla libertà politica. Questa è quella sicurezza che l'individuo ha della sua opinione, in relazione al governo; sicurezza senza la quale la democrazia non avrebbe senso.

Autori come Manent difendono la tesi che la natura della democrazia moderna non è la politica, una volta che attacca tutto quello che era il presupposto dell'esistenza politica.
La democrazia moderna provoca una specie di disturbo, in quanto si mescola con le vecchie strutture, operando cambiamenti là dove nessun regime precedente è riuscito a far qualcosa.
Per questo, l'applicazione del principio di libertà politica è diventata una questione particolare di applicazione dell'indipendenza umana, visto che la libertà politica è in parte la conseguenza della necessità che gli uomini hanno di vivere insieme.
E' questa la necessità che obbliga gli uomini ad accettare il principio democratico, senza il quale non ci sarebbe libertà politica e, di conseguenza, la Democrazia.
La democrazia è perciò la conseguenza di una necessità umana.

Il problema democratico è tuttavia anche una questione di amicizia. La difficoltà dell'amicizia democratica risiede nel fatto che la democrazia non obbliga i suoi cittadini ad una vita di rispetto e amore per le istituzioni.
La Guinea Bissau vive adesso, con il caso "Carlos Gomes Junior", il paradigma del cittadino democratico davanti alle attuazioni delle istituzioni democratiche. L'uomo democratico è sopratutto preoccupato con la sua libertà e indipendenza che non con le cose pubbliche.
Eppure è solo accettando la libertà politica che gli uomini diventano amici, in democrazia, in quanto è in quest'ultima che essi accedono all" Humanum Commune" che li aiuta a dimenticare e supereare le convulsioni e gli impulsi dell'indipendenza assoluta ed il tentativo di trasformare l'uguaglianza formale in una uguaglianza reale.
La supposta buona volontà del Governo guineense in relazione a Carlos Gomes ed i buoni propositi comunicati dal rappresentante ONU in Bissau, sono una dimostrazione chiara che in democrazia non c'è uguaglianza reale, ma formale."

domenica, gennaio 28, 2007

E' disponibile il nuovo numero della Candonga

28 GENNAIO 2007
54 GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA.
Per non dimenticare coloro che soffrono a causa di questa malattia...
Per non dimenticare i nostri fratelli ricoverati a CUMURA...
Per non dimenticare le Suore che lottano ogni giorno per alleviare la sofferenza di molti...

PAROLE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II
DURANTE LA VISITA AI MALATI
DEL LEBBROSARIO DI CUMURA (Guinea Bissau)
Domenica 28 Gennaio 1990


"Miei fratelli e sorelle molto amati in Gesù Cristo,

La vostra presenza provoca in me tenerezza e compassione, sentimenti che sperimentava Gesù Cristo, quando riceveva i malati. Egli volgevalo sguardo verso la sofferenza umana, nelle piaghe sul corpo, e faceva rinascere, nel cuore degli uomini, la serenità, la fiducia ed il coraggio.
Io vorrei che anche questa visita avesse lo stesso effetto spirituale; e vorrei avere più tempo per conversare con ognuno di voi, perchè vi amo molto, soffro nel vedervi soffrire e tutti voglio confortare.

E per quale motivo vi amo? Perchè siete Persone, amate da Dio e dal Suo Figlio Gesù, che tanto ha sofferto per voi; e perchè la Chiesa Cattolica, come Gesù Cristo, vi ama e farà tutto il possibile in vostro favore.
Io stò per partire; ma dico al signor Vescovo (Mons. Settimio Ferrazzetta), che è vostro grande amico ed al quale si deve quest'ospedale in Cumura, e chiedo ai medici, agli infermieri e a quanti vi assistono, che vi facciano tutto il bene che il Papa vorrebbe farvi, se potesse restare qui con voi. E vi lascio, come ricordo, il messaggio che, da qui e adesso, dirigo a tutta la Chiesa, con un appello a vostro favore.

Non vi demoralizzate!!! La sofferenza ha sempre valore. E' capace di insegnare al mondo che cos'è un amore come l'amore di Gesù. E questa vostra vita serve ad aiutare gli altri, serve per ricevere e trasmettere forza morale; e se siete cristiani, potete trasmettere la forza rinnovatrice e l'allegria di Cristo. Egli resuscitò perchè tutti avessimo accesso alla vita eterna. La vostra sofferenza può rendere il mondo migliore, se sarete amici di Dio e gli uni con gli altri; se unirete la serenità, la fiducia, il coraggio ai progressi della medicina ed alla buona volontà di coloro che vi assistono con amore.

Io non vi dimenticherò e confido nel vostro ricordo amico. Pregherò per voi e confido nella vostra preghiera. E vi dò, di tutto cuore, la Benedizione Apostolica."

(testo tradotto da www.vatican.net -Libreria Editrice Vaticana -)

sabato, gennaio 27, 2007

GOVERNO RITIRA MANDATO DI DETENZIONE
a CARLOS GOMES JUNIOR


"Noticiaslusofonas", agenzia stampa in lingua portoghese specializzata in notizie sui paesi che utilizzano quell'idioma, ha diffuso oggi la notizia che il Governo guineense ha ritirato il mandato di cattura contro il leader del PAIGC, autorizzando il suo ritorno a casa, lasciando così la sede ONU di Bissauda dove è rifugiato da quasi tre settimane.

La decisione del Governo è stata comunicata ai giornalisti dal rappresentante del Segretario Generale dell'ONU, in Bissau, il nigeriano Shola Omorigie, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato sia il Ministro dell'Interno che quello della Giustizia.

Il responsabile dell'ONU ha dichiarato anche che il caso è passato ad essere di competenza del Ministero Pubblico, quello cioè che sin dal principio avrebbe dovuto aprirlo, e che Gomes può tranquillamente tornare a casa.

Secondo il responsabile ONU, Carlos Gomes Junior può tornare a casa oggi stesso, e chiedere protezione dalle forze dell'ordine, sia per se stesso che per la sua famiglia.

A Carlos Gomes è stata chiesta collaborazione con il Ministero Pubblico, che ha già messo all'opera squadre di investigatori per chiarire le cause della morte di Lamine Sanhà. Inoltre, il leader del PAIGC sarà convocato dalla Procura Generale della Repubblica per fornire chiarimenti in qualità di testimone.

Per il fatto di essere deputato del Parlamento, le autorità chiedono da subito la collaborazione di quest'organo politico, che rifiuta di togliere l'immunità parlamentare a Gomes Junior, richiesta fatta al solo scopo di "facilitare le indagini".

Per il responsabile ONU, il ritorno a casa di Carlos Gomes Junior, "simboleggia l'intento delle autorità guineensi di agevolare il processo di riconciliazione nel paese"

Nei prossimi giorni è prevista una riunione straordinaria dei massimi dirigenti (chiaramente Gomes incluso) del PAIGC.
27 GENNAIO
GIORNATA MONDIALE DELLA MEMORIA...

IN RICORDO DEI GENOCIDI DI IERI...
E DI OGGI!!!!






venerdì, gennaio 26, 2007


MA QUANTI DITTATORI CI SONO AL MONDO???

Testo scritto da Orlando Castro

NINO, DITTATORE AMICO, L'ANGOLA E' CON TE

"La notizia è questa: L'Angola appoggierà e sosterrà il sistema di comunicazioni pubbliche in Guinea Bissau.

Oltre a vari altri tipi di appoggi, dati a Nino Vieira, Eduardo dos Santos (Presidente dell'Angola), vuole ora esportare l'esperienza dittatoriale della MPLA , in questo caso relativamente ai media, in un paese dove la libertà è un miraggio.

Il vice Ministro delle Comunicazioni Sociali angolane, Manuel Miguel Carvalho, inizia oggi una visita di una settimana in Guinea Bissau, durante la quale firmerà un accordo di cooperazione nel settore delle comunicazioni sociali, con le autorità guineensi.

L'Angola appoggerà gli organi di comunicazione sociale pubblica guineense, ha affermato Joao de Barros, Segretario di Stato delle Comunicazioni Sociali in Guinea Bissau.

Appoggiare come?, Perchè ?

Questionando sulla tipologia di cooperazione, de Barros ha spiegato che le autorità angolane appoggieranno gli organi Bissau guineensi con materiali, formazione, programmi e riparazione di impianti.

Sul più importante motivo dell'accordo, de Barros non si è però pronunciato. In realtà, l'obbiettivo di questa intesa è la manipolazione dell'opinione pubblica, nel senso di democratizzare la diabolica e dittatoriale figura di Nino Vieira e dei suoi compari.

Durante la sua permanenza in Guinea Bissau, Carvalho visiterà i diversi organi di comunicazione sociale guineensi ed avrà una serie di incontri, principalmente con il Presidente Nino Vieira ed il Primo Ministro Aristide Gomes.

E' chiaro che il Governo di Luanda (capitale dell'Angola) ha tutto il diritto di stabilire accordi con chi vuole.

E' chiaro che la comunità dei paesi di lingua portoghese (CPLP) ha tutto il diritto di tacere.

E' chiaro che i media di Stato, angolani e Bissau guineensi, hanno tutto il diritto di applaudire l'ennesima cooperazione tra i dittatori.

Però è altrettanto chiaro che io ho il diritto e il dovere di pensare che tutti questi accordi hanno come obbiettivo ultimo il perpetuare i dittatori al potere."


Personalmente non conosco la realtà angolana e ho qualche nozione storica riguardo le sanguinose lotte di potere e\o liberazione, che hanno coinvolto questo bellissimo paese, ricchissimo di risorse naturali ma con un tasso di povertà tra i più alti dell'Africa!
Certamente, l'articolo mi fà capire che anche qui non si vive in un clima democratico!
Guinea Bissau, Guinea Conakry, Angola etc.. etc...
Ma quanti dittatori e dittature ci sono al mondo???

giovedì, gennaio 25, 2007


IL DIAVOLO FA' LE PENTOLE MA NON I COPERCHI??!!
(Manifestazione in Conakry - foto Kibarou - www.Kibarou.com)

L'agenzia stampa Conakry guineense KIBAROU, titolava ieri così questo articolo firmato dalla redazione:

OUSMANE CONTE' RICEVE DEI MILITARI BISSAU GUINEENSI ALL'IMBARCADERO DI SANSALE'.

L'articolo in questione smentisce le dichiarazioni di Ousmane Contè, figlio del Presidente della Repubblica di Guinea Conakry, Lansane Contè, e Capitano nelle file dell'Esercito del suo paese, a proposito dell'assenza di questi in Conakry, durante l'irruzione e agressione da parte di militari alla sede dei sindacati di Conakry, Lunedì 22 gennaio 2007.
Fonti sicure tra la popolazione della zona coinvolta, che vogliono restare anonime, hanno infatti confermato la presenza del Capitano alla guida del commando di berretti rossi dell'esercito della Guinea Bissau, che hanno assaltato la sede sindacale.
Secondo le fonti infatti, il contingente militare Bissau Guineense è sbarcato Domenica sera al porto di Sansalè, nella regione omomima con capoluogo la città di Kansar, confinante con il territorio della Guinea Bissau.
Da lì il gruppo di militari si è poi spostato a Conakry, dove ha perpetuato una delle azioni più violente e sanguinose (5 morti) che queste settimane di crisi abbiano visto.
A queste accuse il Capitano si difende che è facilmente verificabile la sua presenza a Kamsar da Sabato...ed è certamente vero (aggiunge la redazione!) in quanto era lì per accogliere il contingente militare Bissau Guineense, arrivato via mare e scortato successivamente su mezzi militari fino a Conakry. La redazione è stata infatti informata del passaggio di una colonna militare sulla strada che collega la città portuale alla capitale Conakry, intorno alle ore 22,00 di Domenica, nei pressi della località Dubrèka.
La redazione di Kibarou decise di non comunicare la notizia al pubblico Domenica scorsa, in quanto non ancora certa della veridicità dei contenuti.

"E' veramente il festival della menzogna...
Mente Ousmane Contè dicendosi estraneo alle sanguinarie vicende che coinvolgono il suo paese...
Mente suo padre, il Sig. Presidente della Guinea Conakry, facendo finta di nulla riguardo il coinvolgimento di membri della sua famiglia nel mantenimento del potere sul paese e sul popolo con ogni mezzo...
Mentono i vertici Militari della Guinea Bissau quando comunicano al mondo di essere estranei alle accuse fatte dall'agenzia stampa dell'ONU, l'IRIN, riguardo la presenza di militari Bissau guineensi in Conakry, a supporto della guardia presidenziale di Contè, chiamando bugiardi e sobbillatori coloro che, alla fine, hanno detto nient'altro che la verità...
...ed ancora menzogne, menzogne e menzogne...
Questi signori si ricordino però che IL DIAVOLO FA' LE PENTOLE E NON I COPERCHI...e che prima o poi la verità verrà alla luce, ed allora finiranno le loro menzogne e la libertà, la pace e la giustizià avranno finalmente la meglio!!!"

mercoledì, gennaio 24, 2007

BREVISSIME

1) Il Presidente della Repubblica Nino Vieira e il suo rivale sconfitto alle elezioni presidenziali del 2005, Malam Bacai Sanhà, si sono incontrati oggi per discutere sulla crisi politica che attraversa il paese, nonchè sulla situazione del leader del PAIGC Carlos Gomes Junior.
Malam ha definito la situazione vigente nel paese "preoccupante ma non allarmante". Ha ribadito inoltre che "dialogo, contenimento e ponderatezza" da entrambe le parti devono prevalere per poter uscire dalla crisi.

2)L'unione Nazionale dei lavoratori della Guinea Bissau (UNTG), il maggior sindacato del paese, ha comunicato oggi che il conflitto in Guinea Conakry stà provocando l'aumento dei prezzi di alcuni prodotti sul mercato nazionale.



3)L'impresa senegalese SONATEL ha vinto il concorso per l'attribuzione della terza rete di telefonia mobile in Guinea Bissau, in una corsa in cui hanno partecipato 5 gruppi internazionali.
In 5 mesi la "ORANGE BISSAU" diventerà il terzo operatore di telefonia mobile del paese, insieme alla GUINETEL ed alla sud africana AREEBA.
GUINETEL e AREEBA, insieme, servono 70.000 clienti nel paese, che ha un potenziale di 300.000.
La ORANGE - Sonatel, conta di coprire, con la sua rete, il 90% del territorio nazionale. La copertura partirà dalla capitale, Bissau, entro maggio 2007, per espandersi nei settori di Bula, Catiò, Bubaque e Biombo, con l'obbiettivo di coprire 37 settori amministrativi entro il 2010.
NINO VIEIRA e CARLOS GOMES:
NEGOZIARE COSA??


Scritto da Fernando Casimiro

"Oggi vorrei trattare un argomento sempre rimasto tra le righe, e che il popolo guineense conosce, in quanto in Guinea Bissau quasi nulla è segreto, ed anche quando lo è e si chiede di mantenerlo, questo passa di bocca in bocca e diventa "segreto" di tutti.

Il paese è ansioso per vedere i risvolti della disputa tra Nino e Gomes. Una questione ormai personale tra i due, iniziata nell'Ottobre 2005, 27 giorni dopo la presa di potere del Presidente che, abusando dei suoi poteri costituzionali, eliminò politicamente Carlos Gomes (allora primo Ministro) ed il suo governo legittimamente eletto dal popolo.

Amici e soci in passato, si diceva che Gomes era la "testa di ferro" di Nino... tanto per parlare, si discuteva a gran voce sulle strategie di affari di Nino che, comprava sopratutto immobili che intestava a nome di Carlos Gomes, in quanto non era consigliabile per lui, come allora presidente della Repubblica, avere beni intestati a suo nome.

Nino, per possedere tutto ciò che si dice possieda, dove ha preso tanto denaro? Dal suo stipendio? Da qualche eredità? E' chiaro che non è nulla di ciò. Semplicemente ha usato il denaro della Repubblica della Guinea Bissau, il denaro dei guineensi. Rubò!!

Fù lo stesso Nino a incoraggiare l'ascesa di Carlos Gomes nel PAIGC, per convenienza, all'epoca.

Con la guerra del 98\99, le relazioni tra i due si complicarono, e la sconfitta di Nino con l'esilio forzato in Portogallo, lasciò i suoi beni lì, dove e come stavano...ossia intestati a Carlos Gomes Junior.

Questo è ciò che tutti i guineensi sanno. Questo è ciò che non lascia dubbi sull'essere la prima motivazione per l'attuale braccio di ferro tra i due uomini.

Toccherà pertanto ai due implicati in questi affari, che senza dubbio hanno leso il patrimonio pubblico guineense, far chiarezza sui dettagli di questi affari allora realizzati.

Se Nino risolse tutto intestando i suoi beni a nome di Carlos Gomes, legalmente ciò che è a nome di Carlos Gomes appartiene a Carlos Gomes e sempre lo sarà, in quanto niente e nessuno può cambiare registri di proprietà e patrimonio.

Intanto, al Sig. Carlos Gomes si deve chiedere onestà e patriottismo, nel senso di chiarire le origini dei suoi beni, avendo come argomento i segreti che passano di bocca in bocca, in modo da difendersi dai sospetti che cadono su di lui in questo caso.

Tocca a Carlos Gomes denunciare i traffici illeciti di Nino Vieira e che sono a sua conoscenza ed ebbero la sua partecipazione, pena il restare eternamente macchiato per i suoi legami passati con Nino stesso.

Il paese è ansioso di sapere come si risolverà la situazione di rifugiato temporaneo a cui è passato Carlos Gomes, giunto all'ONU di Bissau essendo che, contrariamente all'approfittare delle sue dichiarazioni pubbliche di accusa a Nino di essere responsabile della morte di Lamine Sanhà e di altri membri della ex-giunta militare, Nino stesso, in questo momento, è vicino al riavere tutto quello che era suo e passò a nome di Carlos Gomes, costi quel che costi, includendo la stessa vita di Carlos Gomes Junior.
E' che il patrimonio posto in causa vale miliardi, in qualsiasi moneta esso sia!

Per Nino, questo è il secondo passo nel regolamento di conti con Carlos Gomes.

I guineensi sanno tutto ciò da molto tempo, alcuni stranieri anche...intanto, qui a Bissau restano gli atti di proprietà!
SOLDATI o MERCENARI???
POCO IMPORTA...


...nella realtà dei fatti, al di là delle smentite del Governo Bissau guineense, vi è la presenza di uomini armati, provenienti dalla Guinea Bissau, in territorio Conakry guineense, che sembrano essere tra i più violenti e sanguinari in questo scontro tra società civile e dittatura di Contè. Per tanto, dando credito alla notizia dell'agenzia stampa dell'ONU, l'IRIN, la "unica cosa certa" sbandierata dall'Esercito guineense, che "le frontiere sono chiuse...nessuno entra e\o esce", non è poi così' certa...e la frontiera tra i due Paesi non è perciò così sigillata!
Che l'Esercito Guineense impedisca allora che CHIUNQUE entri in Guinea Conakry ed allo stesso tempo sia comprensivo con la popolazione vicina che cerca rifugio presso la ex colonia portoghese!!

martedì, gennaio 23, 2007

TUTTO ed il CONTRARIO di TUTTO!

Il portavoce dello Stato Maggiore dell'Esercito Guineense smentisce la presenza di soldati della Guinea Bissau in Guinea Conakry.
In una conferenza stampa, il tenente colonnello Arsenio Baldè, a nome del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Tagmè Na Waiè ha affermato essere false le notizie messe in circolazione dall'agenzia stampa delle Nazioni Unite, riguardanti un commando dell'esercito Bissau guineense che starebbe appoggiando le forze leali al presidente della Guinea Conakry Lasana Contè.
Per Baldè, l'unica prova di questa falsa accusa sarà nel caso si trovi in territorio oltre frontiera un militare Bissau Guineense morto o catturato!!!!
Baldè ha inveito inoltre contro coloro che diffondono queste false notizie, "persone che amano solamente speculare per creare confusione ed instabilità nel paese".
SCAMBIO DI FAVORI. Ovvero...
GUINEA CONAKRY SUL PUNTO DI ESPLODERE.
(con l'aiuto del vicino di casa!?)
(panorama di Conakry)

Situazione sempre tesa in Guinea Conakry, dove al susseguirsi degli scontri tra manifestanti e polizia, che hanno purtoppo causato la morte di alcuni civili, si è aggiunto l'arresto, da parte della Guardia Presidenziale, dei 4 Capi sindacalisti, avvenuto ieri e conclusosi con la liberazione degli stessi dopo poche ore. Il mondo politico e di potere di Conakry si spacca sulla decisione (presa non si sà da chi!?) di arresto di questi, e mentre la polemica rode Ministri e Segretari, in strada continuano gli scontri e le manifestazioni di protesta, estesesi ormai su tutto il territorio nazionale. La violenza di Esetrcito e Polizia ha causato fino ad ora 23 morti. E mentre arrivano (finalmente!!) le condanne da Nazioni Unite, Unione Africana ed Unione Europea, fonti locali (www.kibarou.com) ed internazionali (www.misna.org ) danno notizia che l'ONU, conferma lo sconfinamento di 120 soldati dell'esercito della GUINEA BISSAU in territorio della Guinea Conakry per rinforzare le file della Guardia Presidenziale di Contè!!!
La cosa non stupirebbe: Nino Vieira e Contè sono entrambi Generali, Dittatori ed amici di lunga data!!! Note a tutti sono state le numerose e lunghe permanenze di "Nino"
(2005 Bissau: l'elicottero militare della Guinea Conakry porta NINO nel bel mezzo dello stadio cittadino)
(Foto de CARLOS GALVEIAS)
in Conakry, ospitato da Contè...il quale, ricordiamo, molto generosamente offrì un suo elicottero per riportare in Bissau "Nino" Vieira, di ritorno dall'esilio in Portogallo, - e per diversi giorni in attesa a Conakry per raggiungere Bissau - (elicottero militare della Guinea Conakry entrato illegalmente nei cieli di Bissau - l'allora governo di Carlos Gomes Junior NON aveva autorizzato lo spazio aereo - e "parcheggiato ", equipaggio incluso, una settimana, nel cortile della caserma detta "Marinha" , della Marina militare bissau guineense, situata nel centro di Bissau e davanti al palazzo ONU.) al momento del suo ritorno in patria ed, haimè, in politica, nel 2005.
(Nino acclamato dalla folla esce dal suo "taxi" arrivato da Conakry)
(Foto de CARLOS GALVEIAS)
Evidentemente "Nino" Vieira ha deciso di ricambiare il favore!!

*leggi Post precedenti!!!

BREVISSIME

1)Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri del Portogallo, Joao Gomes Cravinho, considera l'attuale situazione interna della Guinea Bissau come "internazionalmente scomoda", nel senso che pregiudica l'immagine stessa della Guinea. La dichiarazione alla stampa è stata fatta al termine della visita del Segretario in Guinea Bissau e di una serie di colloqui con leaders politici locali e con rappresentanti della società civile. Speranzoso che l'attuale situazione si risolva presto, il diplomatico portoghese ha auspicato che le autorità locali guardino ai veri problemi che vive il paese. Ha ribadito infine che la questione "Carlos Gomes Junior " è interna al paese e che pertanto sono le parti politiche e sociali guineensi che, come in tutto il mondo, dovranno risolverla.
Riguardo al Leader del PAIGC ha comunicato che è attualmente in una condizione temporanea di rifugiato e che, fino a quando resterà dov'è, l'opzione dell'ONU è quella di permettere contatti con avvocati, famiglia e medico...e non a politici.
Del suo colloquio con il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Tagme Na Wai, il Segretario ha comunicato che questi ha garantito che le autorità militari del paese lavoreranno sempre in ambito costituzionale.

2)Il Presidente della Guinea Bissau, Joao Bernardo Vieira ha esortato oggi gli organi del potere giuridico a lavorare perchè i cittadini siano responsabilizzati per le loro azioni, davanti alla giustizia ed alla società.

lunedì, gennaio 22, 2007

7° WORLD SOCIAL FORUM

NAIROBI 20/25 GENNAIO 2007

Segui il Social Forum Mondiale di Nairobi in diretta video cliccando sul link nell'apposita sezione.
Tra pochi giorni articoli, commenti e resoconti direttamente dai nostri inviati a Nairobi.
VENTI DI CEMBIAMENTO PER BISSAU E CONAKRY



Scritto da Fernando Casimiro.

" La Guinea Bissau e la Guinea Conakry sono paesi vicini, uniti da legami di fraternità tra i rispettivi popoli, una relazione che ha conosciuto momenti alti durante il percorso di liberazione da parte del PAIGC contro il colonialismo portoghese, dopo che Amilcar Cabral convinse l'allora presidente di Conakry, Sekou Tourè, della giustizia delle motivazioni del PAIGC nella lotta contro il colonialismo portoghese.

Non fù facile, ma Cabral riuscì ad essere convincente e guadagnò la fiducia di Tourè, che gli permise di installare il suo quartier generale nella capitale della Guinea, Conakry, e di definire così una strategia di lotta che sempre passò per quella terra.

Ai giorni nostri, queste due repubbliche con il nome di GUINE', differenziate alla lettera dal nome delle capitali, Bissau e Conakry, vivono momenti di instabilità con conseguenze imprevedibili per la regione occidentale Africana.

Due Repubbliche governate da due dittatori, entrambi Generali, amici di lunga data, soci e vicini.

Due paesi con potenzialità enormi, ma classificati agli ultimi posti negli indici di sviluppo umano.

Due paesi in cui il desiderio di cambiamento da parte del popolo, di tornare ad essere padroni della propria terra, si conferma ogni giorno di più.

E' necessario perciò che ci sia soliderietà, nel senso di appoggiarsi nei cambiamenti necessari a far sì che questi due popoli possano voltare pagina e liberarsi delle dittature che li opprimono.

E' necessario che il Mondo veda di buon occhio le iniziative di cambiamento esigite da parte di questi due paesi.

E' necessario che il Mondo condanni ed esiga la fine delle dittature e, per tanto, delle sue conseguenze.

C'è vento in Bissau, e sembra già arrivata la tempesta in Conakry (dove continua lo sciopero, gli scontri e, purtoppo i morti tra i civili - n.d.r. -)!

L'esempio di Conakry: azione del popolo...accompagnata, seguita e sostenuta in Bissau e viceversa... ed intanto, che le istituzioni internazionali rappresentate in questi due paesi, non restino indifferenti alla repressione, persecuzione ed intimidazione delle popolazioni, per mano degli agenti della dittatura.

E' ora di finirla con le dittature!
BREVISSIME

1)Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione del Portogallo, Joao Gomes Cravinho, ha dichiarato oggi, al suo arrivo a Bissau, che la situazione del leader del PAIGC, Carlos Gomes Junior è una QUESTIONE INTERNA AL PAESE.
La sola speranza, ha detto il Segretario, è che la situazione si risolva rapidamente.
Riguardo la sua visita, l'obbiettivo è quello di dialogare con le autorità guineensi per trovare soluzioni atte a promuovere il progresso economico, sociale e politico del paese.
Martedì sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica Nino Vieira e dal Primo Ministro Aristide Gomes.
Questa visita si inserisce nella strategia del Gruppo Internazionale di Contatto per la Guinea Bissau (GIC - GB) che ha come obbiettivo appoggiare il paese nel rafforzamento delle istituzioni nazionali, nel mantenimento delle leggi costituzionali, nel miglioramento e nelle riforme nei settori di sicurezza e difesa, giudiziario, nell'aministrazione pubblica e nelle strategie di sviluppo economico e sociale.
Il Gruppo è stato creato nel 2006 a New York con l'appoggio dell'ONU, della CPLP e della CEDEAO, e ne fanno parte, oltre a queste tre organizzazioni, anche rappresentanti di Angola, Brasile, Capo-Verde, Spagna, Francia, Gambia, Ghana, Guinea Conakry, Niger, Nigeria, Portogallo, Unione Africana, Unione Europea, Banco Mondiale e Fondo Monetario Internazionale.

2) La Guinea Bissau celebra domani la Giornata dei Combattenti per la libertà della Patria, una festa Nazionale che ricorda l'inizio della lotta armata contro la presenza coloniale portoghese nel territorio.

domenica, gennaio 21, 2007


LEGGERE LA GUINEA BISSAU
(in italiano!)



TITOLO: Leopoldo Pastori, il missionario monaco della Guinea Bissau (1939 - 1996)

AUTORE: Piero Gheddo

EDITORE: EMI

Data Pubblicazione: 2006

Pagine: 192







TITOLO: Poetica delle emozioni. I Bijagò della Guinea Bissau

AUTORE: Pussetti Chiara

EDITORE: Laterza

Data PUBBLICAZIONE: 2005

PAGINE: 267









TITOLO: Missione Bissau. I 50 anni del PIME in Guinea Bissau (1947 - 1997)

AUTORE: Piero Gheddo

EDITORE: EMI

Data PUBBLICAZIONE: 1999

PAGINE: 464



www.ernstschade.com
Consiglio vivamente questo sito del fotografo Ernst Schade, che dà particolare spazio alla Guinea Bissau, con bellissime foto in bianco e nero ed a colori che raccontano volti e momenti di vita della gente di Guinea Bissau...davvero belle!!!!

BREVISSIME

1) Il Portogallo lavorerà con la Comunità Economica dei Paesi dell'Africa Occidentale (CEDEAO) e con la Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP) per cercare di calmare le tensioni in Guinea Bissau. Lo ha annunciato ieri il Ministro degli affari esteri del Portogallo. Giunto per una breve visita in Guinea Bissau, il capo della diplomazia portoghese si è riunito con il Presidente della Repubblica guineense Joao Bernardo Vieira. Il ministro considera "scomodo" il contenzioso creatosi tra Carlos Gomes Junior ed il Presidente Nino Vieira, ma si è detto fiducioso in una soluzione a breve.

2) A Bissau, Lunedì, è previsto l'arrivo del Segretario di Stato del Portogallo per gli affari esteri e la cooperazione, Joao Gomes Cravinho. La visita in Guinea ha in programma contatti politici nell'ambito del Gruppo Internazionale di Contatto per la Guinea Bissau (GIC - GB) per discutere tra l'altro, dell'attuale crisi che attraversa il paese.

sabato, gennaio 20, 2007

BREVISSIME

1) Oggi, 20 Gennaio, è l'anniversario della morte del padre della Guinea Bissau, Amilcar Cabral. Riporto, tradotto, il pensiero di Fernando Casimiro:
" Cabral, caro compagno...
Quando sapremo valorizzare la tua dedizione, il tuo sacrificio e l'eredità che ci hai lasciato...solo allora cammineremo con le nostre gambe..
...eterna nostalgia...eterna gratitudine...eterno riferimento a te.
Son passati 34 anni da quando Amilcar Cabral fù barbaramente assassinato in Conakry.
Questo giorno, viene festeggiato in Guinea Bissau , chiamandolo "Giornata degli Eroi Nazionali", non solo per ricordare la data riferita a Cabral, ma anche per rendere omaggio ai nostri Eroi Nazionali ed ai combattenti ignoti.!"

2) Il Segretario esecutivo della Comunità dei paesi di Lingua Portoghese (CPLP), Luis Fonseca, ha affermato, venerdì, che la situazione di Carlos Gomes Junior è delicata e merita ponderazione, appellandosi a tutti coloro che possono contribuire a normalizzare la situazione nel paese.

3) Notizie da confermare indicano che il Ministero dell'Interno guineense avrebbe minacciato di chiudere la stazione radio privata "RADIO BOMBOLOM FM", in quanto questa inciterebbe all'instabilità nel paese."Non è la prima volta che quest' emittente viene chiusa o finisce in polemica con i poteri di turno, visto che, coraggiosamente dà una informazione corretta e libera ...un dato è certo: durante la guerra del 98\99 è stata la voce della "giunta militare"...cioè di Lamine Sanhà, Verissimo, Ansumane Manè, che sicuramente più non hanno possibilità di parlare ai suoi microfoni...niente di strano, mi sembra, se qualcuno la vuol vedere chiusa!!!"

LA DANZA DELLE PAROLE

Scritto da INACIO VALENTIM


"La situazione attuale del Sig. Carlos Gomes Junior, ricorda la terribile frase della Divina Commedia, in cui Dante Alighieri scrive: LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE.
In questo momento in Guinea, Carlos Gomes Junior non potrebbe troversi in un posto migliore, la sede dell'ONU, ma credendo alle sue ultime dichiarazioni, pare che questo luogo già non gli ispiri più fiducia, o che è negativo non solo per lui, ma per l'immagine stessa delle Nazioni Unite in Guinea.
Intanto, Nino ed i suoi "ninisti" possono godere di questa piccola vittoria sul signor Carlos Gomes e il PAIGC stesso, grazie al balletto delle parole dello stesso Deputato e leader dello storico partito guineense.
L'incoerenza di Carlos Gomes Junior stà tecnicamente salvando il potere giudiziario dal suo profondo naufragio, e stà politicamente riabilitando l'immagine stessa del general Presidente.
Il fatto che Carlos Gomes voglia imputare i giornalisti, responsabilizzandoli per le accuse che pendono su Nino Vieira, moralmente non rafforza il general Presidente, ma invece indebolisce se stesso ed il PAIGC per due motivi: primo perchè l'imputazione di responsabilità ai giornalisti è estemporanea, in quanto vi è tutto il tempo di rifiutarla se la verità dirà il contrario. Secondo, l'immagine politica del PAIGC viene macchiata, se il partito stesso non si distanzia dal suo leader riguardo a questa problematica.
E' bene perciò che nè Carlos Gomes, nè il suo partito optino per commettere errori di convenienza, in quanto in un clima di vendetta è da prendere seriamente anche la peggiore delle scelte possibili, e con essa, andremmo a premiare i grandi errori ninisti."

ARRIVA LA

CANDONGA!!!!



Altra novità per tutti gli amici di NAMITIPENABULA!!!

Parte il progetto "La Candonga", un inserto settimanale scaricabile e stampabile gratuitamente che offre una sorta di approfondimento, un quadro ordinato della realtà guineense .
Sperando di offrirvi un servizio utile e di vostro gradimento vi preghiamo di scusare eventuali imperfezioni grafiche...miglioreremo col tempo.
Saremmo lieti se ci aiutaste a perfezionarlo con consigli e suggerimenti.

Scarica Candonga

venerdì, gennaio 19, 2007

PURTROPPO ABBIAMO INDOVINATO!

La Guinea Conakry ha chiuso le frontiere con la Guinea Bissau a causa dell'instabilità (negli ultimi giorni a Conakry si sono registrati scontri tra polizia e manifestanti, con 5 persone rimaste uccise) che regna nel paese , provocata dal proseguo dello sciopero generale iniziato ben 10 giorni fà (vedi Post precedente "Vicini Agitati").
La chiusura della frontiera è stata decisa per impedire a numerosi cittadini dell'ex- colonia francese di fuggire e trovar riparo in Guinea Bissau.
E' confermato che non ci sono movimenti nè di persone e tantomeno di mezzi tra i due paesi, in quanto neppure la gente a piedi può espatriare.
E' accertato però che la frontiera - dogana in territorio della Guinea Bissau resta presidiata, anche se persone e veicoli non possono transitarvi.
Fonti dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) di Dakar - Senegal - confermano che la popolazione della Guinea Conakry stà cercando rifugio anche in Guinea Bissau.
Speriamo che la situazione riesca a sbloccarsi, in modo da permettere ai cittadini della Guinea Conakry di ritornare alle proprie case!
Preghiamo tutti per la PACE!!!
BREVISSIME

1) Il responsabile dell'Intelligence del Ministero dell'Interno Guineense, Anteiro Joao Correia è stato dimesso dall'incarico, per decreto firmato dal Presidente della Repubblica "Nino" Vieira. L'accusa e la motivazione di tale decisione è quella di aver informato il presidente del PAIGC Carlos Gomes Junior del imminente tentativo di arrestarlo, deciso dopo le accuse fatte da questi sul coinvolgimento del Presidente della Repubblica nell'assassinio di Lamine Sanhà.

2) Oltre trenta (30) giovani donne guineensi si sono rifugiate nelle Missioni della Chiesa Protestante del loro villaggio, per sfuggire al matrimonio combinato, ha rivelato oggi il settimanale portoghese "Expresso". La fuga è legata alla tradizione, molto forte sopratutto nel sud della Guinea, che vuole le ragazze di etnia Balanta obbligate a sposarsi accettando un matrimonio poligamico con uomini ben più vecchi di loro (spesso "regoli", cioè capi villaggio), appartenenti alla loro stessa famiglia.

giovedì, gennaio 18, 2007

SE LA PAROLA DI UN DITTATORE E' SINONIMO DI VERITA',
PRIMA VOGLIO LE MENZOGNE DEL POPOLO

Scritto e inviato da Fernando Casimiro

"Sarà necessario attendere molto per analizzare le parole proferite ieri da Nino Vieira riguardo le accuse che gli sono state fatte da Carlos Gomes Junior e dal PAICG in relazione all'assassinio di Lamine Sanhà?

Nino Vieira ha detto che conosceva il nonno di Lamine Sanhà, così come lo stesso Lamine e la sua famiglia...

Per il fatto di essere amico o conosciuto dalla famiglia di qualcuno assassinato, torturato, minacciato, perseguitato etc...costui è necessariamente estraneo in relazione a quanto accaduto?

Chi pensa di essere Nino Vieira per disprezzare la memoria ed il raziocinio dei guineensi e di chi si interessa della Guinea Bissau?

Perchè sarà che il signor generale, che ha visto tanti compagni di lotta (di liberazione dal Portogallo nel 73\74 n.d.r.) morire ammazzati non si sa da chi nei suoi regimi di governo, mai ha promosso inchieste per scoprire e punire i responsabili di queste morti?

Perchè sarà che dopo il conflitto armato del 98\99 tutti i paesi ed il mondo intero lo hanno appellato come dittatore, essendo state denunciate e mostrate varie situazioni del suo triste governo dal 1980 fino alla conclusione della guerra nel 98\99?

Perchè sarà che fino ad oggi il Sig. Generale non si è mai pronunciato in modo dettagliato sulle morti verificatesi durante la presidenza di Luis Cabral (1° presidente della Guinea Bissau), essendo al tempo il sig. Generale Commissario delle Forze Armate e successivamente Commissario principale del regime di allora? Come sempre, Nino Vieira presenta se stesso come un Santo, incriminando sempre quelli che lo circondano.

Penso che la disperazione stia visitando il Sig. Generale...Penso che sia ora che egli smetta di pregiudicare la Guinea Bissau ed i guineensi!

Durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2005, gli è stato imposto il silenzio dagli strateghi della sua campagna elettorale, felici per l'iniziativa e consapevoli che se lo avessero lasciato parlare oggi saremmo a conoscenza di molte verità che si raccontano in giro, visto che il Sig. Generale è bersaglio facile in questioni di dibattito pubblico...e questo i suoi consiglieri lo sapevano bene..e da qui il divieto di parola!!

Sig. Generale: lasci da parte i discorsi di circostanza e pensi a questo: Il popolo guineense, il vero padrone di questa terra chiamata Guinea Bissau, è da molto che la conosce, con le sue virtù ed i suoi difetti, Sig. Generale! A questo popolo, signore, non può più raccontare bugie e tentare inganni.

In una dittatura, una (1) bugia del popolo vale più che milioni di verità del dittatore, pronto a qualificare ciò che è menzogna e ciò che è verità, in base a quanto gli fà più comodo...

Che il nostro popolo si alzi. Che il nostro popolo si organizzi. Che il nostro popolo esca in strada sempre che sia necessario! Se il popolo reclama giustizia, deve avere giustizia...! E' necessario che il popolo torni ad essere il padrone della propria terra!"

SE ESISTESSE LA DEMOCRAZIA!!!
Articolo di opinione scritto da DJODJI
inviato da Fernando Casimiro.

"Non resisto alla tentazione di cominciare questo testo con una domanda: sarà che i guineensi lasceranno, un altra volta, cadere nel dimenticatoio le accuse di Carlos Gomes Junior sulle responsabilità nella morte di Lamine Sanhà'?

L'ONU ha chiesto ponderazione ai media della Guinea Bissau in modo da facilitare la risoluzione della crisi definita "molto delicata" .
Sarà che l'ONU vuol lasciare tutto come stà in Guinea Bissau? L'ONU chiede che l'impunità continui a regnare, le vite continuino ad essere spezzate..e l'unico che ha avuto il coraggio di denunciare rischia di essere esiliato a migliaia di chilometri dalla Guinea in asilo politico, in modo da permettere a Nino Vieira, pubblicamente accusato di assassinio, di continuare a guidare il destino del popolo guineense, assecondando i gusti della comunità internazionale, figura istituzionalmente inesistente, ma conosciuta come gruppo di paesi dalla capacità bellica elevata, che prosciugano le risorse naturali di altri stati meno "poderosi" e con ignoranti a governarli, in modo da facilitare questa estorsione.
Questo è il prezzo che la suddetta comunità internazionale copre, per il cosiddetto mantenimento della pace nel mondo!!! Una pace MARCIA, mantenuta per interessi, capace di annichilire e zittire tutti coloro che si oppongono a questo marciume.
Stiamo assistendo ad una nuova colonizzazione globale, con metodi simili a quelli degli antichi coloni, ma di dimensione maggiore.

Il popolo guineense, egli si, padrone e signore dei destini della patria, si spera esiga, senza stancarsi, tutti i chiarimenti a riguardo, rispettando i cammini di giustizia, denunciando e rigettando tutti i possibili abusi politici. Il popolo guineense non può accettare di continuare ad essere guidato da individui sui quali pendono sospetti ed accuse pubbliche di tale gravità, figure da cui ci si aspettava difesa e garanzia di sicurezza nazionale. Un individuo ha affermato che se non si reagisce prontamente ad una ingiustizia sopra l'altra, quando arriverà il tuo turno potrà essere tardi per reagire". Per questo il nostro popolo deve uscire in strada, ma senza vandalismi, esigendo responsabilità ai suoi dirigenti, su qualsiasi cosa, ma principalmente in ciò che si relaziona con la sua qualità della vita e la sua sicurezza personale (del popolo n.d.r.).

E cosa si può aspettare il popolo dalle principali figure coinvolte in questo caso?

1) Cominciando dal Presidente della Repubblica, il popolo guineense non può accontentarsi delle sole dichiarazioni fatte da lui ieri (17\01\07) alla stampa, in cui dice di conoscere da sempre la famiglia del defunto Lamine Sanhà (motivo per cui mai avrebbe potuto volerlo morto n.d.r). Nel nostro paese si dice che "si cussa muri i cussa cu matal" (se qualcosa muore è perchè qualcosa lo ha ucciso) e, in questo caso, interessa al popolo sapere CHI ha ucciso Lamine Sanhà, che Nino conosca i bisnonni o meno. Non ci interessa sapere chi è o è stato amico dei genitori, degli zii o cugini di Lamine Sanhà..Fino ad oggi abbiamo assistito a Figli che uccidono Padri, o i padri le madri e cosi via!!!!
Se Nino vuole veramente chiarire la VERITA' su Sanhà, Verissimo, Ansumane Manè, in qualità di presidente della Repubblica, unico guineense pubblicamente accusato e responsabilizzato, dovrà avere la dignità ed il coraggio di collocare l'immunità presidenziale di cui gode, a disposizione del Procuratore Generale della Repubblica o di qualche istituzione internazionale credibile che voglia scoprire la verità, accettando così di collaborare con la giustizia come qualunque altro cittadino guineense. Qualcuno crede che Nino farà mai un gesto simile?? Aspettiamo seduti e passiamo oltre.

2) Dal Dott. Carlos Gomes Junior, il popolo guineense deve esigere maggior responsabilità politica. Un politico che è stato Primo Ministro scelto dal popolo e leader storico del maggior partito guineense, NON può nè deve lanciare accuse pubbliche, contro il rappresentante primo dello Stato Guineense, senza poi poter e voler dar prova delle accuse. Gomes ha sempre dichiarato di collaborare con la giustizia, e di volerlo fare anche in questo caso, visto che la giustizia pone le regole basiche di uno stato di diritto e non permette manipolazioni da parte del potere politico.
Fin qui applausi a Gomes dicendogli che questo è cio che il popolo vuole da lui come da ogni altro politico che voglia veramente servire il paese...
Ma se Carlos Gomes accetta di fare la fine di tutti i politici guineensi: piegarsi ed uscire di scena muto e a testa bassa, sparendo in esilio politico con un discreto conto bancario, in qualche altro paradiso terrestre, lasciando il popolo che lo ha eletto a soffrire per questa alleanza tra il dittatore e la comunità internazionale, con l'unico obbiettivo di prosciugare le nostre risorse naturali, allora, lì, ucciderà politicamente la sua stessa persona. [...] Gli dico in tutta sincerità che, se accetterà di partire, abbandonando così l'ardua lotta contro l'istituzionalizzazione della dittatura nel nostro paese, meglio sarebbe stato restarsene tranquilli e non aver mai messo mani e testa in politica.

3)Al Ministro della difesa, se non fosse un ministro di un paese come il nostro e non facesse politica per il solo rimpinzare lo stomaco, non sarebbe neanche il caso di chiedere le dimissioni. Il Sig. Ministro ha dato prova di non conoscere le regole basilari che riguardano le sue funzioni, e di essere lì solo per volontà del potere politico. Se questo vergognoso ed incompetente uomo non si dimettesse, toccherebbe al popolo esigere le sue dimissioni. Penso che il popolo non debba aspettare altri errori da parte di questo Ministro, perchè maggiori dichiarazioni di ignoranza e stupidità politica non possono venir fuori. O, pubblicamente, si chiariscono le ragioni della sua firma in calce al mandato di arresto illegale del presidente del maggior partito politico del paese, o il popolo non deve essere "gentile" con lui. Conviene che il popolo non dimentichi che, etimologicamente parlando, Democrazia significa "potere nelle mani del popolo". Per questo, se la dittatura tornasse in Guinea Bissau, il principale responsabile sarebbe il popolo, per non aver reagito ed impedito che fratelli guineensi vengano arrestati senza accuse formali, altri siano trovati morti senza sapere il perchè etc.. Il nostro popolo non può tollerare atti come quello di questo Ministro, interessato NON a difendere il paese, ma il dittatore che gli ha concesso potere.

4) Dal Procuratore generale della Repubblica il popolo si aspetta semplicemente che applichi le la legge, così come deve essere in una società democratica e di diritto. Che non permetta interferenze del potere politico, e tantomeno dell'ONU. Quest'istituzione, se vuole, ha solo il diritto di pregare per l'integrità fisica di Gomes Junior. Non deve interferire nelle decisioni giudiziarie guineensi. Il Sig. Procuratore ha tutti i poteri necessari per far luce sulle morti di cui Gomes addita, come responsabile, Nino Vieira. Nulla può, nè deve impedire al Procuratore Generale della Repubblica di cercare la verità. Le questioni riguardanti la sicurezza personale di Gomes non possono, in nessun caso, essere usate come scusanti per impedire o interrompere le indagini. Con la collaborazione dell'ONU e dello stesso Carlos Gomes, Questi può essere ascoltato nel luogo in cui si è rifugiato, o l'ONU deve negoziare l'entrata di militari stranieri in servizio per l'ONU stessa, per proteggere adeguatamente il trasferimento di Carlos Gomes presso la Procura generale della Repubblica, sempre che sia necessario. Adesso chiedo: che paese è la Guinea Bissau? Solo perchè si è accusato pubblicamente il Presidente della Repubblica, non si può circolare in sicurezza, nemmeno per spostarsi in Procura a rilasciare dichiarazioni!!

5) Mi dirigo anche alla società civile guineense, facendo i complimenti per l'immediata condanna pubblica per la morte di Lamine Sanhà, e per le altre azioni programmate, che non si sono potute realizzare nella totalità...penso però che il messaggio di civismo e rigetto dell'impunità sia giunto a destinazione. Spero non vi fermiate qui e che continuiate ad essere vigilanti, perchè il paese non sembra avere prospettive rosee.

A tutti i guineensi, non dobbiamo dimenticare la nostra responsabilità nella difesa dei valori basilari di democrazia e diritto civico. Non possiamo continuare a permettere che dei nostri fratelli siano assassinati in modo così brutale...e poi dimenticarci di tutto. Che la memoria di tutti quelli che sono stati vittime delle proprie idee e posizioni politiche, resti ben viva in noi, ricercando sempre la verità sulla loro morte ed impedendo così che altre vite siano falciate in modo così assurdo."

Djarama Guinè Bissau

mercoledì, gennaio 17, 2007

SI o NO?!?!?!?!

Secondo agenzie stampa Guineensi:
Il presidente del PAIGC Carlos Gomes Junior avrebbe SMENTITO la notizia dell'agencia portoghese Lusa, che lo vedeva accusare il Presidente Joao Bernardo Vieira di essere all'origine della morte di Lamine Sanhà. Nonostante la smentita sembra comunque che, nei negoziati in corso per l'uscita di Carlos Gomes dalla sede ONU di Bissau, il potere esiga da questi scuse ufficiali. Non si sà se questa condizione nei negoziati è stata aggiunta dal Governo o dalla Presidenza della Repubblica o dall'ONU stessa. Un primo incontro di mediazione si era svolto il 12 Gennaio tra il Presidente "Nino" ed il rappresentante ONU in Guinea Bissau...
Oggi inoltre lo stesso Presidente della Repubblica ha considerato come "maligne" le dichiarazioni del leader del PAIGC contro la sua persona, ed ha rifiutato qualsiasi responsabilità sul caso che stà agitando la vita politica del paese.
Staremo a vedere.......