martedì, ottobre 31, 2006


UN PENSIERO PROVOCATORIO...VERO o FALSO???

ecco un commento duro...discutibile...provocatorio...che ne dite??? Forse conviene tacere e ciascuno rifletta su quanto leggerà.

"L' (IM) PATTO del SILENZIO ( di F. Casimiro)

Quanto più si utilizza il silenzio come arma di cospirazione, sia essa cosciente (poò voler dire conveniente); sia per indifferenza... tanto più aumenterà la sofferenza del nostro popolo nella sua lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Come dico sempre...la vita ha senso se, con noi ed al di là di noi, qualcun'altro può vivere.
Mi dicono che, nell'interesse del paese, si deve dar tregua...dar tempo a coloro che governano... perchè l'immagine della Guinea bissau non sia pregiudicata in relazione alla necessità vitale di aiuti esterni (stranieri!!!)
Mi dicono alcuni, che sbaglio nel dire ciò che dico ed in questa forma...quando il silenzio delle grandi istituzioni sociali, incluse quelle religiose, mostrano che nel paese c'è pace sociale...il che dimostrerebbe che il paese vive in una stabilità mai vista prima...a tutti i livelli.
In realtà, questi argomenti, servono solo ai politicanti per sostenere il tipo di governo di cui la Guinea è vittima.
In realtà è strano TUTTO QUESTO SILENZIO IN GUINEA BISSAU, quando miracoli non se ne vedono e la miseria continua a perseguitare il nostro popolo in tutti gli angoli deve esso fugge dagli atti di condanna che la sovranità di uomini diabolici ha provocato e provoca.
E' strano il silenzio delle istituzioni come la chiesa...sia essa Musulmana o Cattolica, per citare le 2 più importanti in Guinea.
Senza pretendere che le chiese si mettano a far politica, non possiamo non considerare queste come comunità di fedeli costituite da esseri umani, cittadini con diritti e doveri, uomini e donne che, indipendentemente dalla fede spirituale, vivono la realtà quotidiana del loro paese.
RESTANDO PASSIVI...in un silenzio cospirativo...che non denincia la FAME, gli ABUSI, le INGIUSTIZIE, le PERSECUZIONI DI ESSERI UMANI...molti di questi fedeli vivono nella NON attuazzione di uno dei capi saldi dei loro credo: AIUTARE GLI UOMINI A LIBERARSI DAL PECCATO!!!
Per me, il denunciare è positivo, nel senso che aiuta ad invertire positivamente situazioni reali conosciute da tutti, che nel silenzio e nella cospirazione continuano invece a pregiudicare molti dei nostri fratelli.
L'uomo, normalmente, riconosce il suo errore solo se qualcuno gli fà notare che lo sta commettendo....questo dovrebbe essere il compito delle chiese in Guinea Bissau, essendo esse istituzioni rispettate, e con influenze positive nella comunità nazionale e perciò capaci di educare....sensibilizzare.
Mi lascia costernato il fatto che le chiese abbiano smesso di fare esortazioni...di denunciare situazioni inammissibili, lasciando intendere che la Guinea si è trasformata in un "Paradiso"!(?)
Voglio che sia chiaro che questo testo è un voler manifestare la mia indignazione di fronte alla passività davanti a situazioni che, per una questione di fede, le chiese non dovrebbero lasciar passare come se di un "patto di silenzio" si trattasse.
Se così fosse ...si sappia che stà avendo un grande impatto negativo nella vita della nostra gente.
Se le chiese si chiuderanno nel silenzio...che potremo aspettarci dal nostro popolo?
CHE DIO CI ASCOLTI E PERDONI I NOSTRI PECCATI
Sia chiaro tutto il mio rispetto e considerazione per la chiesa Musulmana e Cattolica...ma se siamo figli di Dio fate qualcosa per aiutare il nostro popolo.
Questa indignazione deriva da una analisi della realtà, ma NON VUOLE PORRE IN CAUSA L'IMPORTANTE RUOLO CHE LE CHIESE HANNO ed l'IMPORTANTE LAVORO CHE ESSE SVOLGONO IN GUINEA BISSAU.
SPERO SI USI BUON SENSO NELL'INTERPRETARE IL TEMA LANCIATO."

Ed ora...a voi i commenti!!!
Ne parleranno due giorni e poi...

Sono 854 milioni le persone nel mondo che soffrono la fame e il loro numero non è mai calato dal 1990-1992. Lo afferma il Rapporto annuale della FAO sullo stato di insicurezza alimentare nel mondo (Sofi), presentato oggi a Roma. A dieci anni dal Vertice mondiale dell'alimentazione di Roma che aveva promesso di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015 il numero degli affamati è anzi aumentato. "A dieci anni di distanza, ci confrontiamo con una triste verità, non c'é nessun progresso verso quell'obiettivo" - ha ammesso Jaques Diouf, direttore generale della Fao.
Un obiettivo planetario per il 2015 e la fame non e' che non si dimezza, ma aumenta...potremmo parlarne per giorni di ste cose, caro coordinatore...ma e' lo stesso discorso dell'ONU...

sabato, ottobre 28, 2006

LA PACE CHE CI CONVIENE


Per quanto si dice e si vede, la Guinea Bissau è calma, molto calma, per il buon gusto di una tranquillità sociale e politica. Nelle strade della capitale ed all'interno del paese, continua la vita di sempre del popolo guineense. Il sole castigatore degli dei pagani, che tende a non tramontare, fustiga la memoria del passato per coloro che ancora l'hanno e fustiga la memoria del presente per quelli che, per il semplice fatto di pensare al futuro si sentono frastornati e pentiti di essere venuti al mondo in questo punto del pianeta.
La Guinea Bissau stà per essere dimenticata, perchè durante molti anni ha abituato il mondo a parlare di lei a partire da fatti violenti e tristi. Il problema..non è che tutto ciò è sparito.
Quello che che è scomparso è il protagonismo che questi fatti rivestivano al paese...protagonismo che ora è DISSIMULATO nella "PACE non PACE", ossia, nella pace che conviene fin quando la cosa va a favore dei "SOLITI"....
I partiti all'opposizione sono spariti e tra tutte le coalizioni si torna ad essere "amichetti", facendo perdere in questo modo il peso delle proposte specifiche, e creando un gran calderone sulle idee sociali e politiche, a vantaggio di un potere ancor più possibilmente, maggiormente ripartito.
Il popolo, abituato a parlare di politica solo sotto campagna elettorale, vive il suo momento "sabbatico" nell'attesa che tutte le promesse fatte siano, presto o tardi, in qualche modo, concretizzate, dimenticando tutte le altre, NON mantenute.
Ed in aggiunta, la comunità internazionale si congratula di non aver avuto di questi tempi alcun tipo di spargimento di sangue "VISIBILE"...poco importa se il sangue che invece CONTINUA A SCORRERE è fatto dal "LATTE O DALLE LACRIME DI CHI PATISCE LA FAME"...quello che importa è che si continui a vivere la "PACE non PACE"...quella che CONVIENE !!!!!

TESTO SCRITTO da INACIO VALENTIM e tradotto in italiano

giovedì, ottobre 26, 2006


BREVISSIME TRISTISSIME
Il Sr Jean Dricot, responsabile UNICEF in Guinea Bissau, in una riunione ha dichiarato che, gli ultimi dati parlano di 1500 bambini ogni anno infettati per l'HIV - AIDS in Guinea Bissau, ricordando che di questi solo l'1% riceve cure adeguate.
Nel paese è in avvio più di una campagna per effettuare trattamenti pediatrici e prenatali.
L'ONU ha lanciato "BRASIL +7" che, grazie all'appoggio del governo brasiliano, mira a dare accesso ad informazioni per la prevenzione del contagio e trattamenti per sieropositivi.
Altre associazzioni come la ONG Cielo e Terra (dove opera la Dott. Fanny che molti di voi conoscono) e la Comunità di S. Egidio, stanno lavorando su progetti di intervento per impedire la trasmissione del virus da madre a feto...la prima, monitorando quanti più casi possibili...in collaborazzione con S.Egidio che, attraverso l'avvio di un progetto denominato "DREAM", ha fatto si che ad inizio Ottobre nascesse in Guinea Bissau la prima bimba SANA nata da madre SIEROPOSITIVA.
Malgrado questi sforzi incoraggianti, i dati del ministero della salute parlano chiaro:
Entro il 2008 100.000 guineensi saranno affetti da HIV (6,6% su 1,5 milioni di abitanti)
fino al 2005 830 casi di bimbi nati vivi da madre sieropositiva e, a causa della malattia, più di 9000 orfani.
Alle associazioni internazionali governative e non diamo tutto l'appoggio necessario ed auguriamo buon lavoro e tanto coraggio e forza.

martedì, ottobre 24, 2006

…UN ASCOLTO SORDO!!

UNA RICCHEZZA PER TUTTI!!! (da leggere con calma)

Amici, che insofferenza ascoltare questi programmi in TV. L’incapacità di ascolto reciproco sembra mancare completamente? Che strano, ma quei due cerchietti ai lati della testa a cosa servono? Non capisco più…che rumoreeee!

Le volte in cui ho suonato in pubblico è stata meravigliosa la risposta istintiva di chi ascoltava. L’uomo è capace di comunicare con poco; anche se quel poco è frutto di ore di studio, di ore di sconforto, ore di tecnica e infine momenti liberatori di pura musica, eppure nel momento in cui si è davanti agli “Ascoltatori”, ti giochi tutto in alcuni minuti ed è la Musica (nel senso più alto del termine) ad aprire le orecchie (in caso contrario “..a chiuderle”) .

E’bellissimo, non so neppure come accada, ma ci son delle dichiarazioni d’amore reciproche, che non hanno bisogno di parole. L’obiettivo sarebbe quello di “comunicarsi” a vicenda, pubblico e musicista; ci si sente insieme parte di un tutto, emozionati soggettivamente in maniera diversa ma facenti parte di un attimo di Verità. Che meraviglia!! A volte ho pensato alla Musica come a quel Soffio dello Spirito Santo, o chiamiamolo come volete, quella voce che parla all’uomo che appartiene a qualsiasi religione e a qualsiasi cultura, toccandolo nel profondo del suo animo e graziandolo di verità profondamente umane. Non si sa come, che meccanismi misteriosi vengano in atto e perché al di là della tecnica e della maestria, la Musica ti vibra, ti smuove, ti parla e ti schiude l’orecchio, così che finalmente ASCOLTI perché il tuo essere si Fida, così istintivamente, del bene che ne sta per ricevere. La nostra anima lo riconosce e fa lei il suo lavoro, si apre all’ascolto della Bellezza.

Allora, perché non ci ascoltiamo più? Perché si strumentalizza tutto a fini personali, proiettati sempre e solo su se stessi. Qual è la via d’uscita di una società e una cultura che se da una parte si riveste di termini ormai deprivati del loro senso, (DEMOCRAZIA, MULTICULTURALISMO, DIALOGO INTERCULTURALE, ACCOGLIENZA, DONO, AMICIZIA, APERTURA MENTALE, GIUSTIZIA, LIBERTA’, VERITA’), dimostra di non avere nessun interesse e nessuna voglia di Conoscenza nei confronti di quella che, NON è LA CULTURA altrui, ma la struttura mentale, la dimensione psichica e spirituale dell’ESSERE UMANO. Forse questo tipo di ricerca e di conoscenza potrebbe dare tante risposte alle nostre domande?

Faccio parte di una società sorda?

Come capire l’Altro, o come capire tutto ciò che non si capisce, se non si comincia a conoscere la complessità dell’essere umano, che non è solo un omino con degli occhi e delle braccia che cammina, e che fa atti buoni o cattivi?

Ridurre a così poco un Essere, che viene definito “perla degli occhi di Dio”, non è accettabile!

Anch’io ho iniziato a non Sentire più.. Non ho voglia di inquinare la mia mente di polemiche inutili nelle quali riconosco ora la rabbia, le strumentalizzazioni religiose, i discorsi su un terrorismo di cui le prime vittime sono i fratelli musulmani. L’Africa in questo mi ha aiutato, e quel poco che abbiamo trascorso in Guinea, mi ha regalato uno Sguardo diverso. Perché mi sono resa conto di una cosa fondamentale e cioè che la struttura mentale e la dimensione spirituale dell’essere umano, sono cose assai complesse, e la possibilità PERSONALE di evolversi, di crescere nel tempo “misterioso” della nostra Vita, cammina di pari passo con la scoperta di essere Amati. Comunque l’uomo conosca questa verità rivoluzionaria, non importa. Ma questo scoperta personale è capace di cambiare il corso distruttivo e a volte autodistruttivo dell’Uomo.

“ Teniamo questo tesoro in vasi di creta”, non smetto mai di dimenticare questo versetto…e forse è la frase con cui mi scontro di più. Perché Tu, hai permesso che fossimo tesori al contempo così fragili?

La storia continua a non insegnare niente, se non a ripetere gli stessi errori. Le bombe si chiamano “intelligenti”, ma bombe restano. Le nostre rivoluzioni portano alla fine un tornaconto personale, e le vittime restano sempre lì, continuano ad esserci. Oggi vedo cosa sta dietro nel voler mettere in evidenza quelle differenze che volutamente dividono, ma che non fanno parte di una religione o di un Dio, ma di inganno in cui l’UOMO cade. E’ il caso di scandalizzarsi per il burqua? E’ il caso di strumentalizzare il velo? E’ il caso di scandalizzarsi per la poligamia? Che ridere, è pensare che la nostra cultura, quella che tanto sbandieriamo come portatrice di “libertà”, viene fuori da un percorso simile. Fino a 70 anni fa in Italia esisteva il delitto d’onore, simile alla lapidazione esistente nei paesi arabi. Piuttosto sarebbe più onesto denunciare ciò che è ingiustizia, senza utilizzare gli episodi per scontri fra umanità. Certamente non chiudere gli occhi, né cadere in quel relativismo pericoloso che tutto va bene e tutto è giustificabile. Ma in virtù di quella Chiamata alla Responsabilità: Ascoltare l’Altro per Rispondere, Ascoltare se stessi per conoscersi e conoscere l’Altro.

Io credo che più che scandalizzarsi sarebbe, utile per una crescita reciproca, discuterne certamente ma ricordandosi sempre che chi è il nostro interlocutore, ha una dignità altissima, invece percepisco sempre, nei fasulli “confronti” televisivi, un Pregiudizio che domina le discussioni e una compassione non richiesta.

In TV, si invita il capo delle comunità musulmane in Italia e invece di fare domande utili per conoscere di più chi non si conosce, si fanno domande sugli attacchi terroristici!?! Non è strumentalizzazione?

Le domande dei giornalisti sono spesso ambigue e ben costruite. Si invita in Tv il ministro donna, che esprime nel suo modo di porsi all’Altro, il simbolo della donna “libera”, “autonoma e indipendente”, che ha vinto le lotte contro le ingiustizie nei confronti delle donne, ma che si dimentica che ancora nel nostro occidente ben difeso, ci sono donne che sono vittime di gravi abusi e violenze. Compiaciuta di essere scortata dalla polizia, attacca altre donne uguali a lei ma con il velo, di essere vittime di una religione islamica maschilista. Che miseria! Vedo già il consenso di mezza Italia. E’molto facile così! Risultato: le opinioni degli ascoltatori manipolate da un’informazione di parte, che non risponde ai suoi valori più alti e che invece di farci crescere si diverte a farci cadere nei tranelli.. e siamo, oggi il Caino e domani l’Abele.

Ma l’informazione non nasceva dallo “smuovere le coscienze” ponendo degli interrogativi e stimolando la curiosità del conoscere, del sapere, non nasce dal sentimento di giustizia che dà voce a quel grido che il cuore dell’UOMO lancia.

Al contempo vedo un occidente che si è costruito i suoi burqua, e lo denuncio. Relazioni umane che nascono fra gli schermi dei pc, si comunica in internet senza aver visto e toccato mai il volto o la mano di chi comunica con noi. Abbiamo come burqua uno schermo, siamo diventati interlocutori senza volto, ci abbiamo mai pensato? Del resto il “coordinatore”Marco ci aveva parlato di questa magnifica invenzione dell’uomo: quella di relazionarsi con l’Altro…a DISTANZA!!. Non ci avevo mai pensato…E poi i nostri burqua facciali??. Dai su, non prendiamoci in giro..! L’uomo occidentale non ha più il diritto di invecchiare, e si è inventato di tutto per far apparire la pelle sempre bella giovane ed elastica: certo curarsi è segno di rispetto verso se stessi, ma sui nostri bei burqua di pelle botulinosa, tirata e plasticosa..ne avrei da dire.

Amici non sento Musica; solo rumore…..per nulla !!

by Francesca Gatteàu

SPORT GUINEENSE ..e DINTORNI


Notizia curiosa di pochi giorni fà ma trovata solo ora.
Sono spariti, a Parigi, 13 atleti facenti parte della delegazione guineense composta da 59 elementi che hanno partecipato ai giochi della LUSOFONIA (dei paesi cioè, che parlano lingua portoghese -Portogallo, Guinea Bissau, Sao Tome e Principe, Angola, Mozambico, Brasile, Capo Verde e Timor Est -), che si sono svolti dal 7 al 15 Ottobre a Macau (ex colonia portoghese in Cina).
Fatto scalo a Parigi, 10 giocatori di calcio e 3 di pallavolo sono letteralmente scomparsi facendo perdere ogni traccia.
La direzione generale dello sport Guineense è irritata con il presidente del comitato olimpico della Guinea Bissau e con il capo della delegazione inviata a Macau
, definendo questo episodio "intollerabile" e promettendo indagini accurate a riguardo .
Partecipato a incontri di calcio, basket, pallavolo, beach volley e atletica, la nostra nazionale della Guinea Bissau ha riportato in patria, oltre a 13 persone in meno, una sola medaglia di Bronzo!!!
BRAVI TUTTI COMUNQUE e...i migliori AUGURI di BUONA CONTINUAZIONE a chi è TORNATO IN PATRIA e a chi (suppongo) ha deciso di "CAMBIARE ARIA"!!!!

lunedì, ottobre 23, 2006



Ragazzi questa si che è una notizia!!!! La più famosa catena di fast food è giunta a BULA e qui ho le prove che addirittura le vacche usate per gli hamburger sono guineensi 100%...............................per un secondo ci avete quasi creduto hè???!!!
Invece, curiosando nella rete ho scoperto che Bula è anche una marca di abbigliamento, nonchè una nota località turistica delle isole FIJI
BREVISSIME
E' giunta oggi la notizia che un gruppo di giornalisti guineensi ha dato vita alla prima testata giornalistica economica della Guinea Bissau, dopo 32 anni di indipendenza.
Il giornale, titolato COMDEV/Negocios, nasce con l'obbiettivo di presentare al mercato interno ed internazionale le risorse e le opportunità di investimento presenti nel paese.
L'idea (diciamo pure il "tentativo") sembra interessante e, a patto che non sia uno strumento in più per attirare altri "PESCECANI" nel paese, può essere un mezzo per aiutare lo sviluppo nazionale.
Alla redazione di COMDEV/Negocios gli auguri più sentiti per il loro nuovo lavoro.


Scusate le facce ma dopo una notte "brava" era davvero impossibile offrire una posa migliore alle 8 di domenica mattina,anzi alle 8 di notte!!..perchè la domenica ,la mattina comincia minimo per le 10,30. Vabbè comunque ecco le foto del banchetto fatto ieri mattina difronte alla chiesa di San Michele (Giuseppini) a Foggia.Durante la messa c'è stata la nostra testimonianza fatta da Fulvio,mentre la sera prima io(Eddy) e Domenico avevamo fatto un'altra testimonianza alla veglia per la "giornata missionaria". Altro banchetto era stato fatto domenica scorsa dove al posto di Fulvio c'era la Doriana-Amuchina,ma non ci sono foto di repertorio,scusateci.
Da oggi iniziamo una serie di testimonianze nei corsi di catechismo e con alcuni gruppi giovanili
..... poveri ragazzi direte voi ... e .. avete ragione!! Comunque ,giusto per la cronaca,ad oggi i
bambini guineensi avrebbero a disposizione 485€ per i giochi estivi 2007.......
........ma noi non molliamo!!!

domenica, ottobre 22, 2006



COSA HANNO IN COMUNE LA CHIABOTTO e SUOR ADA???

Visitate il sito internet : WWW.ASSOCIAZIONEPERISCOPIO.IT e lo scoprirete....magari contribuendo generosamente alle belle iniziative che questa associazione porta avanti.
CAMBIO AI VERTICI ONU in GUINEA BISSAU

Ieri a Bissau è giunto il nuovo rappresentante ONU nel paese, il diplomatico nigeriano Shola Omoregie, che va a sostituire il mozambicano Joao Bernardo Honwana.
Il nuovo arrivato ha detto ai numerosi giornalisti presenti in aeroporto al suo arrivo, di voler prendere il tempo necessario per conoscere meglio la realtà della Guinea Bissau e poter quindi iniziare a lavorare.
A lui, NAMITIPENABULA, augura, di cuore, un buono e profiquo lavoro a favore del popolo guineense.

sabato, ottobre 21, 2006


Ecco un vero maestro della riparazione auto...


...ma non è sempre detto che gli allievi superino il maestro...
con certi personaggi bisogna accontentarsi!!

1 NOVITA' BLOG:

Come potete vedere sotto la sezione "link" sulla destra,abbiamo la prima novità del nostro blog...novità gentilmente offerta dalla sapiente e paziente dory, per gli amici "amuchina's woman" .
Allora passo alla spiegazione ,"sostanzialmente" ( e qui ci sta tutto) è il meteo di Bissau,così per sentirci ancora un pò lì.Il bambino vedrete cambierà abbigliamento in base al tempo,così come cambierà il cielo alle sue spalle, i numeri sotto stanno ad indicare partendo dalla prima riga rispettivamente gradi centigradi,percentuale di umidità e in verde l'orario di rilevamento;seconda riga N-E-O-S indicano le direzioni del vento e il numero decimale la pressione dell aria.
Bè fantastico no?...un ringraziamento a dory amuchina e mi raccomando basta poco ciascuno per collaborare tutti a questo blog e renderlo qualcosa di speciale....e come disse il saggio....NON SIATE TIEPIDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!

P.S. Non passate sul blog leggete e andate via,ricondatevi sempre di lasciare un commento,è importante l'opinione di tutti e solo con il dialogo possiamo scambiarci conoscenze e informazioni..alla prox!

Grazie doryyyy

BREVISSIME....(al 20\10\06)


Ieri, agenzie stampa africane, hanno divulgato la notizia che il Segretario Generale del Sindacato dei lavoratori della Guinea Bissau (UNTG), Sr Desejado Lima da Costa, minaccia nei prossimi giorni un ennesimo sciopero generale, se il governo non paga almeno 3 mesi di salario arretrato ai dipendenti dell'amministrazione pubblica.
Intanto, altre agenzie, riportano l'intenzione del governo di Aristide Gomes e del presidente "Nino" di aumentare ancor più gli accordi bilaterali con la Cina (che stà letteralmente invadendo i paesi Africani!!).
Nei paesi che circondano la Guinea la situazione non è rosea:
Le Cavallette minacciano Mauritania, Senegal e Mali..
Scontri in Casamance stanno spingendo centinaia di Persone in Gambia
Proprio in Gambia il governo è stato da poco sciolto dall'attuale presidente
In Sierra Leone già 78 morti di Colera (sopratutto nella capitale Freetown) e più di 1000 casi accertati.

venerdì, ottobre 20, 2006

Metto come articolo il commento della Gatteàu al primo articolo sperando che capisca come si usa il blog,nn era difficle fare il post,dai Francè ce la puoi fare..tuoi devoti eddy e domenico

"oooooooohhhh..finalmete ce l'ho fatta!! ci sono anche io..non so neppure come ma sono riuscita a registrarmi. Bella questa idea di mantenerci in contatto tramite internet ogni giorno. ma credo che la costanza giornaliera sarà messa a dura prova, comunque non importa..ci proviamo ed è un buon modo per avere notizie fresche sui movimenti e sulle novità che ognuno degli amici che scriverà, potrà comunicarci!! caro coordinatore.. risuona in noi la domanda " e la ritorno CHE FARETEE?? CHE FAREEETTTEEE??? CHE FAREMOOOOOOOO?" EDDY continua a mantere vivo l'entusiasmo e ce lo dimostra cercando di mantenerci in contatto, di non farci perdere nelle nostre quotidiane proiezioni; io ,non è giorno che non pensi a una delle persone che ho conosciuto, la mia testa frullaaa..ne uscirà qualcosa di concreto, in maniera tale che non siano solo pensieri "a distanza" ?? farò in modo che esca..qualcosa di più!! Sono contenta di "conoscere" Pietro e Patrizia. Patrizia ha girato quel bellissimo video che abbiamo visto a Roma, Vero?? Bene!! Credo che sia proprio lei!! e mi complimento, perchè a Roma ne rimasi colpita per la sensibilità con cui sono state riprese alcune immagini. Tra le altre cose senza conoscervi mi siete venuti in mente più volte durante il periodo trascorso in Guinea. Spero tanto di conoscervi presto!!caro Eddy come faccio a inserire le foto?? già x scrivere ho impiegato 4 gg...mi stavo per arrendere. Anche la tua e-mail non mi è stata molto d'aiuto : ) ..sono un pò impedita con il pc. Abbracciami la mia Amuchinaaaa e VENITEEEEEEE!! mi raccomando!! ci sentiamo presto ..via blog"
Francesca Gatteàu di patate

giovedì, ottobre 19, 2006








PARLANDO di GUERRA....

Forse per la prima volta queste immagini su un blog italiano....
Il posto lo riconoscerete di certo...è il CIFAP di Bissau.
Avete contemplato la croce...vi siete soffermati pensierosi sulla targa posta in un'ala dell'istituto che vide morire decine di persone e che fù la speranza per molte migliaia di altre...
Queste foto, conservate in archivi di comunità giuseppine , le ho scaricate da siti Guineensi, residenti in patria o in diaspora.
Queste immagini accompagnano articoli di monito per il popolo della Guinea Bissau, ricordandogli gli orrori della guerra, le scelte sbagliate del passato, gli errori del presente ed un avvertimento per il futuro...KA' BO DISKICI GUINE' (non dimenticare...Guinea!!)
Forse, meditando su queste immagini, Bob avrebbe scritto comunque il testo di WAR.
A noi il dovere di riflettere su queste foto...di far nostre le sofferenze di ogni uomo, di costruire la pace e di rifiutare ogni tipo di guerra.

" Sotto il nero della pelle nera,
Rosso è il mio sangue come il tuo sangue,
rosa la mia carne come la tua carne,
e la mia anima come la tua anima
furono tratte dalla stessa essenza"

(canto popolare del Madagascar)

BREVISSIME:

Il personale infermieristico ha sospeso dopo un giorno lo sciopero di 48 ore cominciato ieri per protestare contro il prolungato mancato pagamento degli stipendi. Allo sciopero, proclamato dai sindacati nazionali, avevano aderito l’80% dei circa 2.000 iscritti alle associazioni di categoria. La sospensione della protesta è stata decisa dopo che il governo presieduto da Joao Bernardo Vieira si è impegnato a pagare circa la metà dei salari arretrati, pari a circa 250 milioni di franchi Cfa (poco più di 380.000 euro). Gli arretrati riguardano soprattutto bonus maturati negli ultimi 20 mesi e i compensi per le infermiere neo-assunte. La Guinea Bissau è uno dei paesi più poveri del mondo, in cui i circa 1,4 milioni di abitanti hanno subito negli ultimi trent’anni innumerevoli colpi di stato e rivolte civili e militari. Nonostante lo sciopero, tuttavia, gli ospedali hanno garantito ai pazienti più bisognosi un’assistenza minima. FONTE: www.misna.it

War


Bob Marley War

«What life has taught me
I would like to share
With those who want to learn…»
Until the philosophy which holds one race superior
and another inferior, is finally and permanently
discredited and abandoned…
That until there are no longer first class and second
class citizens of any nation.
Until the co lour of a man skin is of no more
significance than the colour of his eyes…
That until there basic human rights are equally
guaranteed to all, without regard to race…
That until that day, the dream of lasting peace,
world citizenship and the rule of international
morality will remain in buy a fleeting
illusion to be persued, but never attained...
And until the ignoble and unhappy regime that now
hold our brothers in Angola, in Mozambique, in
South Africa, in subhuman bondage, have been
toppled utterly destroyed...
Until that day the African continent will now know
peace. We Africans will fight, if necessary,
and we know we shall win,
as we are confident in the victory
of good over evil,
of good over evil...

Traduzione:

«Ciò che la vita mi ha insegnato
Vorrei condividerlo con coloro
Che vogliono imparare...»
Finché la filosofia che considera una razza superiore
e un’altra inferiore non sarà finalmente
screditata e riprovata...
Finché in nessuna nazione vi saranno più cittadini di
prima e di seconda classe...
Finché il colore della pelle di un uomo non avrà più
valore del colore dei suoi occhi...
Finché i diritti umani fondamentali non saranno
ugualmente garantiti a tutti, senza distinzione di razza...
Fino a quel giorno, il sogno di una pace duratura,
la cittadinanza del mondo e le regole della morale
internazionale resteranno solo una fuggevole
illusione, perseguita e mai conseguita...
E finché l’ignobile e drammatico regime che oggi
opprime i nostri fratelli in Angola, in Mozambico,
in Sudafrica, con le sue disumane catene, non sarà
rovesciato e totalmente spazzato via...
Fino a quel giorno il Continente africano non conoscerà
pace. Noi africani, combatteremo, se necessario,
e sappiamo che vinceremo,
poiché confidiamo nella vittoria
del Bene sul Male,
del Bene sul Male...

Bye -Alessio

mercoledì, ottobre 18, 2006

finalment ce l'agghj fatt!!!tutto sudato per scrivere sto post...vabbè che amma fà.comunque grande iniziativa del ragazzo computer del gruppo di Foggia,almeno così chi è a conoscenza di sto blog,ci può mettere al corrente delle varie esperienze africane della propria vita e le iniziative di volontariato.

Due guineensi su tre vivono in povertà assoluta!



Il Sr Balima (i volontari estivi 2006 lo hanno conosciuto di persona durante la visita all'ONU), rappresentante del PNUD in Guinea Bissau, in occasione della giornata per la riduzione della povertà e della fame scrive ieri:

" La Guinea Bissau continua ad occupare una posizione di sviluppo molto precaria, con una evoluzione relativamente bassa dell'economia ed una crecsita del PIL intorno al 2 %."
Secondo la relazione sulla situazione del paese, rispetto agli "obbiettivi del millennio" al di là della povertà assoluta che coinvolge due guineensi su tre, la FAME ancora persiste in Guinea, come conseguenza di una congiuntura economica debilitante, motivata dall'attività agricola del Caju, principale prodotto di esportazione del paese, e dalle cicliche crisi politico militari.
"Questa situazione, unita all'instabilità politico - istituzionale del paese, non ha aiutato il processo di miglioramento delle condizioni di vita del popolo guineense."
Citando situazioni concrete, Balima ricorda la "lenta" progressione nel campo dell'educazione, nella quale persistono la disuguaglianza tra i sessi, con i ragazzi in netta "supremazia" ; le morti durante i parti per mancanza di attenzioni elementari durante la gravidanza ed il parto stesso; l'aumento di malattie come l'AIDS, tubercolosi e Malaria.
Altra questione allarmante e la scarsa accessibilità all'acqua potabile, nonchè un livello basso di pulizia ed igiene sia delle aree urbane che delle case private.
La speranza di vita resta sui 45 anni, sopratutto per la scarsa copertura dei servizi sociali, assistenziali, sanitari.

-testo rivisitato tratto da un articolo del giornalista ORLANDO CASTRO-


BREVISSIME :


L’80% delle infermiere ha aderito allo sciopero proclamato dal sindacato per protestare contro i mancati pagamenti (in alcuni casi si arriva anche a venti mesi di arretrati!) di bonus e aumenti vari.Se non si troverà una soluzione,entro il fine settimana, verrà proclamato uno sciopero di sette giorni.

martedì, ottobre 17, 2006

C’è spazio per il dono nella nostra società globale?
Ho l’impressione che i due termini siano tra loro inconciliabili. L’economia si fonda sullo scambio di beni e servizi di pari valore; e la globalizzazione non fa che esasperare la diffusione di questi rapporti, soppiantando la tradizione. Non solo. Il superamento degli spazi e l’accorciamento dei tempi (entrambi presupposti della globalizzazione), hanno come risvolto la de-localizzazione delle relazioni sociali, di lavoro, di consumo, di comunicazione. Chi è lontano appare vicino, si fa “prossimo” anche se è distante; ma allo stesso tempo, chi è prossimo, vicino, rischia di sembrare lontano e perciò “estraneo”, altro da me. Inevitabilmente il legame solidaristico si smaglia. La società globale, insomma, spersonalizza ed allenta la solidarietà.

Emblematica la partecipazione alle sofferenze e ai disagi dell’altro con aiuti in denaro in forme “a distanza”, con carta di credito o sms o altro.

Il DONO invece è l’esatto contrario della contabilità economica. In linea di principio, l’attesa della restituzione e l’obbligo di ricambiare sono presenti tanto nel rapporto di mercato quanto nel dono. Ma mentre nel primo appaiono espliciti, nel dono restano impliciti.









Lo scambio di mercato poggia sulla restituzione di quel che si è ricevuto: do ut des; non farlo, rifiutarsi di ri-cambiare, equivale a violare un contratto, a prendersi qualcosa senza concedere nulla. Il DONO, di contro, vive e si alimenta nell’attesa di una restituzione che potrebbe anche non avere mai luogo. Il suo scopo non è ottenere qualcosa in cambio di qualcosa, ma dare e offrire per mantenere vivo, aperto, possibile, un legame, una relazione; che diviene condizione per l’esistenza della società e della solidarietà.

Nel rapporto di mercato, tutto è chiaro ed esplicito fin dapprincipio, senza misteri o\e ambiguità; lo scambio economico non lascia residui di sorta: si esaurisce con l’atto. Nel DONO invece, c’è un resto, un valore aggiunto, una sorta di “grazia”; qualcosa di inatteso, di indeterminato, che rinnova incessantemente il rapporto e rinsalda il legame.

Che ne è dunque del dono nella società globale? Col pessimismo della ragione si potrebbe sostenere che tende a sparire o a sopravvivere in nicchie sempre più anguste ed esclusive, come i rapporti familiari e il mondo circoscritto degli affetti; finchè fanno argine, fin quando resistono.

In verità, i segnali sono contrastanti. Da un lato, è evidente che il mercato agisce da monopolista, fagocitando paesi, territori e ambiti della vita sociale che un tempo restavano estranei alla sua influenza. Con l’attrattiva del benessere e del consumismo, l’economia fa terra bruciata intorno a sé, sin dall’epoca della rivoluzione industriale. Ammette la compresenza di logiche concorrenti purchè non entrino in competizione con il mercato, a patto che non ne riducano la competitività.

Altrimenti, tende ad assimilare il diverso, a ridurre ciò che le è alieno ai suoi schemi funzionali. E’ quanto sta accadendo, da qualche anno a questa parte, con il volontariato e il terzo settore. Così, dall’originaria matrice di un volontariato fondato sul principio della gratuità e sul dono si è gradualmente approdati, dapprima all’affidamento alle organizzazioni volontarie di compiti di sostituzione e supplenza dell’azione pubblica, collettivamente condivisa e, in parte condivisibile, e poi all’introduzione di formazioni miste, “bastarde”, che assorbono nella forma dell’IMPRESA (economica o sociale, importa fino a un certo punto) ciò che ne era in precedenza distinto. E dalla forma alla finalità il passo è breve; con il risultato che, quando sarà finalmente compiuto, sparirà o si assottiglierà di pari misura lo spazio della solidarietà e della promozione dei diritti dei soggetti deboli ed esclusi.

Ma fondamentalmente con il risultato di abdicare a due primarie “funzioni latenti” dell’azione e del volontariato: quella della denuncia delle inadempienze e delle violazioni (da cui la formula che “solidarietà è legalità”) e quella dell’esempio che rende possibile “produrre solidarietà per mezzo della solidarietà”.

D’altro canto vi sono anche segnali positivi. A fianco all’individualismo esasperato, malgrado questo o forse per opposizione a questo, crescono le APPARTENENZE ai gruppi di aiuto delle più diverse forme; crescono le associazioni a difesa dei diritti, dell’ambiente, delle religioni, della pace, di lotta ai fondamentalismi ottusi della globalizzazione delle merci e dei costumi; crescono altresì, anche se non sempre in chiave di promozione delle identità, delle pluralità di appartenenze e di modi di essere, i localismi; e si affaccia per contrasto la ricerca di nuove identità, di nuovi stili di vita, di nuove affiliazioni, la disponibilita’ ad impegnarsi con PASSIONE e GRATUITA’ e CORAGGIO per e CON gli ALTRI (disagiati, minori, disabili, malati, popoli) ed alla FEDE, chiaramente accostata alle espressioni più genuine di dono e gratuità.

Se è così, allora forse il problema è la soluzione; in larga parte, è da addebitare alla nostra incapacità di interpretare correttamente il nuovo e di aggregare questo composito e variegato mosaico di espressioni ed esigenze: di dare sicurezza dove c’è incertezza; di armonizzare l’autoaffermazione individuale, che peraltro abbiamo lungamente assecondato, con il desiderio di comunanza, l’esclusiva preoccupazione per sé con l’altruismo.

Lo si può fare soltanto con l’esempio e con i risultati. Ed è la cosa più difficile, perché implica un lavoro accanito ed incessante di interpretazione e di aggregazione, di ricostituzione, su basi affatto nuove, del gusto della PARTECIPAZIONE e del senso di APPARTENENZA.

“ ….ogni amore autentico richiede sacrificio. Non abbiate paura allora quando l’amore è esigente. Non abbiate paura quando l’amore richiede sacrificio. …”

Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani di Auckland – 22 Novembre 1986

N.B.: Questo testo è liberamente rivisitato da uno scritto di G. B. Sgritta (CARITAS)


Mi sembrava doveroso inserire tra i primi post,uno sulla terra che tanto amiamo e in cui tanto crediamo...beh eccola qui...ed ecco a voi un pò di numeri:

Superficie: 36.120 km2

Capitale: Bissau

Lingue: Portoghese (ufficiale), Creolo, lingue africane

Sistema politico: Repubblica

Indipendenza: 24 settembre 1973 (proclamata dalla Guinea-Bissau), 10 settembre 1974 (riconosciuta dal Portogallo)

Capo dello stato: Joao Bernardo 'Nino' Vieira (dal 2005)

Capo del governo: Aristides Gomes (dal 2005)

Religioni: religioni tradizionali 50%, Musulmani 45%, Cristiani 5%


POPOLAZIONE

Abitanti: 1.416.027

Gruppi etnici: Africani 99% (Balanta 30%, Fula 20%, Manjaca 14%, Mandinga 13%, Papel 7%), Europei and mulatti inferiori all'1%

Crescita demografica: 1,96%

Tasso di fertilità: 4,93 figli per donna

Mortalità infantile: 10,7%

Speranza di vita: 46,61 anni

Alfabetizzazione: 42,2%

Prevalenza Hiv: 10% (17.000 infetti e 1.200 morti secondo le stime per il 2001)


ECONOMIA

Prodotto interno lordo: 1,101 miliardi di dollari

Reddito annuo pro capite: 800 dollari

Inflazione: 4%

Risorse naturali: pesce, legname, fosfati, bauxite, argilla, granito, pietre calcaree, giacimenti non utilizzati di petrolio

Risorse agricole: riso, granturco, fagioli, manioca, noci di agaciù, arachidi, semi di palma, cotone, legname, pesce

Debito estero: 941,5 milioni di dollari

lunedì, ottobre 16, 2006

Ecco una cosa interessante:
Il 27 Ottobre sarà presentato a Torino il volume "In Madrelingua"...tra i tanti testi raccolti ve ne sono due in creolo della Guinea Bissau!!!
La presentazione sarà fatta al Centro interculturale di Torino in Corso Taranto 140 alle ore 20,45.



In MadreLingua
Poesie e racconti del mondo in Italia
A cura di Francesco Vietti
368 pp.
Euro 18,00
ISBN 88-89862-29 -7
Legatura in filorefle


“Volevano una mappa degli idiomi parlati sotto la Mole e sono stati accontentati. Un inventario degli stranieri residenti nel nostro paese così dettagliato come neppure il censimento aveva delineato. Ecco dunque 50 finestre sugli stranieri che abitano tra noi, portatori di cultura e non solo di bisogni essenziali. Una ricchezza dunque, invece del solito problema. Per la capitale italiana del multiculturalismo, carica di sfide e di contraddizioni, di proposte e problemi, è un altro punto nella partita per l’integrazione.”

Francesca Paci, La Stampa

“Aber das ergibt keinen Sinn, in keiner Sprache.
Der Fremde, wem ist er fremd?”
“Ma questo non ha senso, in nessuna lingua.
Lo straniero, a chi è straniero?”
Alessandro Chiodo, italiano a Berlino

Questa antologia è un gesto di accoglienza da parte degli scrittori che ne hanno permesso la realizzazione, braccia aperte a noi che la leggiamo.
Se la lingua è il luogo dove ci sentiamo a casa, allora scegliere di abitare una lingua che non è quella materna, e ancor più scrivere nella lingua dell’altro, è un segno chiaro di ospitalità. Significa adottare la lingua del paese in cui si è stabilito di vivere, e forse anche lasciarsi adottare da questa.
Le parole di questi scritti, che si possono leggere seguendo un proprio itinerario, si offrono come domande, aprono al dialogo, solleticano la curiosità del lettore verso i mondi che in queste pagine trovano posto. Ci si ritrova presi nel gioco di cercare ciò che resta dell’originaria lingua materna e che è conservato e preservato in qualche modo nella lingua altra.
Silvia De Marchi


A cura di Francesco Vietti, laureato in lingue straniere, si occupa di progetti di valorizzazione delle “culture della migrazione” e tiene laboratori di alfabetizzazione per studenti stranieri.

Progetto grafico di Chen Li, artista e calligrafa cinese.

Carissimi...dopo 20 minuti di chiamata sul cellulare con EDDY sono riuscito a capire come si usa un blog!!!
Sono felicissimo di questa iniziativa e spero possa essere di aiuto per tutti noi che amiamo questa bella terra che è la Guinea Bissau.
Nel panorama nazionale questo credo sia il primo vero Blog sulla Guinea Bissau.
Non per questo dobbiamo dimenticare gli altri siti amici:
www.solidarieta-guineabissau.com
www.guinea-bissau.it
E per festeggiare il tutto vi mando un'altra bella foto scattata da Francy Gateau
Saluti....
Coordinatore
In attesa che il buon demagistrisssss impari a pubblicare i post,e in attesa che qualcuno ci risponda,(per ora sono solo con marco,aiutatemi)...vi posto foto del coordinatore e articolo di una Gatteàu...a voi:

“”Dio ci ha preceduto, ha messo nel cuore di ogni uomo il Seme dello Spirito”.

Questa frase, detta da Don Josè Camnate, uomo d’immensa umanità e vescovo di Bissau, mi ha talmente colpito da accompagnarmi durante tutto il resto dei giorni trascorsi in Guinea. Emozionata, toccata al cuore da questo speciale incontro, al quale sono susseguiti poi incontri di non minore intensità, inizio a guardare i bambini, gli animatori, le donne gravide, gli uomini al mercato, i lebbrosi, i malati e mi chiedo: cosa mi distingue da loro? Non sono fatta, forse, della stessa carne? Non sono, forse, anatomicamente uguale? Non provo forse le stesse emozioni, se pur per motivi diversi? Serena o triste, speranzosa o scoraggiata, cosa è che mi distingue?

Non nasco dalla stessa volontà divina? Dio, ha desiderato me come ha desiderato loro: Nela, Bruno, Chilandia, Vania..?!?

Se pur la diversità e forse la lontananza per cultura, educazione e modo di concepire la vita, sembra in taluni casi incolmabile, lotto in quei giorni con il Pregiudizio e il Giudizio, le catene che bloccano la volontà del conoscere l’Altro; quel Diverso da me…lo Straniero.

E così mi butto e decido di vivere a fondo questa esperienza, di curare la mia paura, di combattere il pregiudizio cambiando lo sguardo verso questi uomini uguali e lontani da me, cercando ciò che abbiamo in comune, ciò che non ci divide, ciò che non ci separa, ciò che è Pace…e NON E’ GUERRA!!! Questa esperienza, regalandomi l’opportunità di lavorare con i guinensi, è divenuta una buona occasione per osservare il mondo da un altro punto di vista, da un’altra realtà e non essere semplice osservatrice.

Appena arrivata in Guinea ho avuto la sensazione di essere stata catapultata dentro un documentario, ma nel tragitto, sul camioncino, da Bissau (la “città”capitale) a Bula (la campagna), ho il tempo di rendermi conto che non è un sogno, né sono immagini televisive quelle che vedo…in Guinea ci sono proprio io!!!...e sono io la Straniera. Il pesce fuor d’acqua. Accolta e al contempo osservata per ciò che portavo addosso (le scarpe, i pantaloncini e una maglia), o meglio, per il semplice fatto di essere bianca (“Branco Pelele” dicevano i bambini rincorrendoci).

La povertà è tanta, troppa. Fa male vederla, toccarla, leggerla sul volto della gente: speranze troppe volte deluse, promesse fallite, obbiettivi mancati.

La polizia ci ferma e per lasciarci passare vuole le penne (per scrivere), gliene lasciamo una ventina. Nei giorni seguenti vado nei villaggi con Suor Ada (70 anni, 26 di missione in Guinea e tre ernie al disco); donna dalla forza impressionante, mai stanca e sempre sorridente…mentre noi giovani ragazze, dopo solo 3 ore boccheggiavamo dal caldo, dalla fame e dalla stanchezza.

Nei villaggi incontri un’umanità incredibile.

Creature di Dio che ancora muoiono di parto, che ancora non sanno leggere e scrivere, bambini che muoiono di morbillo, uomini che non conoscono la loro età, relazioni sociali complicate, affettività distrutte e disordinate, sguardi persi negli orrori delle guerre civili che spesso e purtroppo noi occidentali intellettuali e pluri-laureati appoggiamo in-consapevolmente.

Ma MAI sorrisi negati, mai abbracci rifiutati, e le strette di mano sempre calorose.

I bambini, poi, capaci di spezzettare il panino che ricevevano (già diviso a metà) con me, (certo magra, ma non denutrita).

Dentro gli occhi, dietro i volti, dentro i cuori ancora la luce del sorriso, la cordialità aperta, la fiducia.

Ma allora cosa ho io per meritarmi di più?

Certamente, delle differenze ci sono, eccome. Di fondo c’è una cosa che mi separa ... di netto. Ma non è la diversità di religione, n’è il modo di affrontare la vita che mi distingue (in Italia esistono stessi atteggiamenti e stesse mentalità, celate da un buon vestito e da superbie intellettuali che credono di aver capito tutto dell’uomo e del mondo, ma senza ... ahimé ... conoscere nulla di se stessi).

La vera differenza sta in un’Ingiustizia che amaramente esiste tra i popoli in Via di Sviluppo e quelli del Terzo Mondo, e così deve essere chiamata…una TERRIBILE INGIUSTIZIA!!

Dopo aver ascoltato alcune storie personali, ho pensato che se fossi stata nelle loro stesse condizioni, non sarei salita su un gommone pieno di profughi, ma sul primo pezzo di legno che galleggiava nell’oceano; mi sarei aggrappata con tutta me stessa e pensando alla meta avrei sbattuto i piedi fortemente. Forse, come qualche scrittrice italiana, avrei avuto (ma dalla parte opposta, quella dell’Altro), la sua stessa Rabbia e il suo stesso Orgoglio. Quella Rabbia maldestra e orgoglio malriposto che sta all’origine delle guerre più infami, capace di risvegliare la belva della violenza che è in ogni uomo, e ancor di più in colui che si sente vittima di un’ingiustizia. Quella rabbia che scatena l’inquietudine dove la Ragione depone le armi alla Paura e chiude le porte alla Speranza.

Credo piuttosto ad un uomo che 2000 anni fa è venuto al mondo per caricarsi delle mie miserie, della mia in-consapevolezza per restituirmi la coscienza, mi ha fatto scoprire di essere “un tesoro in vaso di creta”, mi ha dato Dignità, rendendosi Lui uguale a me mi ha reso uguale a Lui, ha reso Sacra la mia Vita, mi ha reso Libera. Si è fatto Responsabile di me, e Chiama l’uomo ad essere Responsabile: perché se la Vita è Sacra non può esserlo solo per me o per chi ritengo simile a me, ma anche per l’Altro. Per tutti coloro che questa sacralità non l’hanno scoperta. Per tutti coloro che continuano a lasciarsi morire, o che lasciano morire.

E’stato bellissimo incontrare i missionari, testimoni di questa presa di Responsabilità indicata da Cristo e da tanti altri Santi e uomini illuminati (Gandhi, M.L.King, Mandela, Dalai Lama, Madre Teresa di Calcutta).

P. Jeorge segue la costruzione dei pozzi nei villaggi, promuove e sostiene l’attività agricola nelle tabanche e la gratitudine della gente nei suoi confronti è grandissima. P. Gino a Bambadinca rappresenta l’esperienza di una condivisione totale della vita con la gente: un’esperienza che ha una sua luce, perché si concentra sul valore della prossimità e stimola a cercare cammini da fare insieme agli africani, ma… con le loro gambe e il loro passo.

Suor Valeria dedica la sua vita ai lebbrosi e “non sa se è felice”, ma sa che l’unica cosa che ha Senso è “..dare la Vita per causa Sua” . Ogni giorno con la sua delicatezza d’animo prende i monconi dei lebbrosi, cura le piaghe, accompagna a morire i malati di Aids, recupera nei villaggi di Cumura (che significa “luogo Maledetto” a causa della lebbra) i lebbrosi che muoiono perché non provano dolore (un dolore che in questo caso salverebbe). Restituisce Dignità a chi l’ha perduta.

Quello che mi ha colpito di loro e dei discorsi del vescovo è stato quell’atteggiamento di carità che ricevuto dal Cristo, restituiscono all’umanità sola. Quell’atteggiamento che non nega all’Altro, seppur Diverso e lontano da sè, la sua profonda umanità.

La loro Evangelizzazione era caratterizzata da questo sguardo: vedere nell’Altro l’impronta di Dio; riconoscergli la sacralità della sua Vita.

Forse le Guerre, quelle mondiali, quelle “intelligenti”, quelle “Sante” e di religione, economiche e di supremazia (a partire da quelle familiari e interiori) potrebbero essere placate se si riuscisse a vedere nell’Altro la presenza di Dio; un Mistero che non sempre è traducibile in termini Razionali. Si provasse, una volta tanto, ad avere quello sguardo di carità che ci fa nella diversità, figli di un unico Padre e fratelli di tutti gli uomini del mondo.””

Ok ok nn sarà la foto più bella che abbiamo ma era l'unica in cui comparivamo tutti,compreso quell'uomo a destra in maglia bianca che tanto ha dato alla riuscita della nostra esperienza.
Ok ci eravamo ripromessi di sentirci, di vederci, di mandarci email,ma per ora sembra che ognuno sia tornato ai propri agi e dis-agi e riusciamo a sentirci molto poco o quasi niente.
Visto che con le mail nn è stata cosa,nn capisco perkè con un blog dovrebbe essere diverso,ma...tentar non nuoce!...Credo che tutti sappiate cos'è un blog,ognuno scrive quello ke vuole e poi si può commentare tutto di tutti...beh se vi va io questo l'ho iniziato,possiamo parlare di Africa, di noi,sfottere il demagistrissssss..tutto quello ke vogliamo...ovviamente, se vi và!!...potrebbe essere un modo carino e spontaneo per rimanere in contatto,visto che in Guinea eravamo tutti pieni di buone intenzioni sul mantenere i rapporti.
Per le due torinesi,capisco le difficoltà tecnologiche ,però secondo me se vi impegnate insieme,mano nella mano e vi concentrate,ce la potete fare ad usare il vostro amico PC..nn è difficle,nn è vostro nemico...cmq questa è la mia idea ..per aderire basta registrarsi al sito del blog www.blogger.com,ci vogliono 5 secondi,no forse meno..poi mi comunicate il nik e vi abilito a scrivere sul blog...è un idea ...potrebbe diventare un bel diario di gruppo..e sai le cazzate che ne potrebbero venir fuori..eheh..vabbè io voglio provarci..credo che fra un2-3 gg lo cancellerò perchè nessuno ha aderito...nn farà niente...però se vi va SMENTITEMI!!..ne sarei contento!
Per ora ciao ciao e un batcho baloha a tutti!!