giovedì, agosto 30, 2007

"NON TI PAGO"


Gli ex combattenti guineensi che avevano servito la truppa coloniale portoghese hanno minacciato di citare in giudizio il governo portoghese a una corte internazionale, per richiedere il pagamento delle pensioni a cui affermano di aver diritto.
Nella dichiarazione all'agenzia Lusa, Regino Marques Vieira, presidente dell'associazione Antigos Combatentes portoghese (AACP) in Guinea Bissau, ha affermato che "la pazienza dei soci si è ormai esaurita..."


"Sono 34 anni che siamo costretti ad attendere che i portoghesi ci paghino per gli anni di sacrifici nella lotta armata, nella quale difendemmo con onore e bravura la bandiera del Portogallo" ha detto Regino Vieira.

Per il responsabile dell' AACP, che conta su circa 10 mila soci, la situazione è "disperata" e l'unica soluzione sembra essere un reclamo a una corte costituzionale, l'Unione Europea o il tribunale dell'Aja.

Regino Marques Vieira ha parlato anche a proposito della visita ufficiale in Portogallo del primo ministro della Guinea Bissau Martinho N'Dafa e delle promesse fatte in precedenza. Tra l'altro ha citato gli "Accordi di Argel", che prevedevano per gli ex combattenti un reintegro nella vita civile e la pensione dopo l'indipendenza della Guinea Bissau, nel 1974.

"Nulla di questo è intanto passato sulla carta e ora lo stato del Portogallo ci viene a dire che non può pagarci perchè non appartenenti alla cassa di previdenza sociale e non abbiamo nazionalità portoghese. Questo è ridicolo per un paese come il Portogallo" ha affermato molto critico e amareggiato Vieira.

Regino Vieira ha poi annunciato che l'AACP ha già reclutato due avvocati, uno in Guinea Bissau e uno in Europa, per studiare una eventuale contesa contro lo stato portoghese.

"Il Portogallo deve avere un altro atteggiamento ora che presiede l'Unione Europea, la luce dei diritti dell'uomo, materia particolarmente cara agli europei" ha commentato Regino Vieira, concludendo con un monito: "Tutto quello che il Portogallo deve fare, conclude, è ppagare prima che il caso arrivi in Tribunale".

Fonte Digital quotidiana/Lusa