giovedì, maggio 31, 2007

IL CORAGGIO di METTERE LA FACCIA

Scritto da Fernando Casimiro

“ Antonio Mazzitelli, responsabile dell’ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla Droga ad alla Criminalità nell’Africa Occidentale e Centrale, personaggio varie volte citato in questioni relative alla lotta del narcotraffico in Guinea Bissau, ha reagito, coraggiosamente, seppur in modo riassuntivo e generico, all’articolo di opinione intitolato (e pubblicato anche su NAMITIPENABULA) “CHI ACCUDIRA’ la GUINEA BISSAU?”, scritto da Domingo Pereira.

Ha saputo, il Signor Mazzitelli, rivolgersi ai guineensi, mostrando di avere considerazione per loro e la Guinea Bissau, comprendendo l’indignazione di coloro che non vogliono vedere questo paese trasformarsi in un Narco Stato e, per questo, chiedendo spiegazioni a chi di dovere.

Ieri, mi è giunto da parte sua questo messaggio:

“Miei cari,

Vorrei solo far sapere a voi che, al di là di tutto, io e tutto l’ufficio seguiamo con molto interesse quello che sta accadendo nel Paese, essendo che facciamo del nostro meglio per aiutare la Guinea Bissau ad affrontare il flagello del narcotraffico. In altre parole, state certi che la Guinea Bissau non è lasciata a se stessa.”

Il narcotraffico e la corruzione hanno dominato gli avvenimenti in Guinea Bissau, essendo che, nella misura in cui il cerchio si stringe, si lanciano strategie di charme, nel tentativo di mostrare al mondo che, di fatto, la autorità Bissau guineensi stanno facendo sforzi positivi di lotta a questa piaga.

Che spetti alle autorità agire, di questo non ho dubbi, ne posso criticare. Però, non posso rimanere indifferente a tutte queste mobilitazioni, quando vi sono chiare referenze di coinvolgimento diretto di alte figure dello Stato, legate al narcotraffico, che continuano tranquillamente i propri traffici, senza che nessuno faccia qualcosa, visto che, non vi è niente di meglio di una strategia di facciata per sviare le attenzioni dalle voci che girano di bocca in bocca per le strade di Bissau, sui principali signori del Narcotraffico in Guinea Bissau, strategia questa di routine, a cui siamo stati abituati nel corso degli anni ed a vari livelli.

Se la Guinea Bissau ha il Presidente che ha e che in passato fomentò i traffici di droga, la vendita di armi, che nel passato accettò che la Guinea Bissau diventasse deposito dei rifiuti industriali di altri paesi, in cambio di denaro; che accettò ricevere cittadini africani espulsi dalla Spagna, sempre in cambio di denaro; un Presidente che nel passato delegò a se stesso le decisioni riguardanti investimenti stranieri in Guinea Bissau, imponendo come condizione per qualsiasi accordo una commissione dello X%...oggi, con lo stesso Presidente a dirigere il destino del Paese, lui che lo scorso anno, senza consultare il popolo Bissau Guineense, decise di offrire un isola dell’arcipelago delle Bijagos alla Libia, per un investimento nell’area del turismo…non è difficile scorgere il tipo, la provenienza dei nuovi loschi affari.

Oggi è sempre più evidente l’espansione delle radici malefiche del potere di Nino Vieira, che ha trovato, in Baciro Dabò, Ministro dell’Interno da lui proposto, il supporto ideale per la strategia di copertura dei suoi affari.

Il tempo ci giudicherà

Continuiamo a Lavorare!”

mercoledì, maggio 30, 2007

OPERAZIONE ANTIDROGA

In GUINEA BISSAU

La Polizia della Guinea Bissau ha smantellato oggi una rete di narcotrafficanti stranieri, in possesso di una grande quantità di droga, 11 autovetture fuoristrada e circa un milione di Dollari in banconote false.

L’annuncio dell’operazione è stato dato dal Ministro dell’Interno Baciro Dabò, che dichiarato che l’intervento di polizia è stato attuato questa mattina all’alba, in tre quartieri periferici di Bissau. Secondo il ministro, gli arrestati sono cittadini di Togo, Costa d’Avorio, Nigeria, Porto Rico e Colombia, e nessun Bissau guineense è coinvolto in questa rete, pedinata da tempo dai servizi segreti Bissau guineensi.

Il Ministro non ha voluto lasciare dichiarazioni sulla droga sequestrata, limitandosi ad affermare che si tratterebbe di un grande quantitativo. Le vetture sequestrate sono state messe sotto custodia della Polizia, fino a nuovo ordine Governativo.

Sulla sorte dei 96 arrestati, il Ministro ha ammesso la possibilità di estradizione per gli elementi considerati pericolosi per la sicurezza del Paese.

Dabò ha affermato che è necessario ricollocare l’autorità dello Stato nel Paese, dove vige molta anarchia, fatto, che non è compatibile con la democrazia. Ammettendo che possa essere criticabile il modo con cui il Governo sta conducendo la lotta contro la criminalità, Dabò ha però aggiunto che la strategia adottata è necessaria, in questo momento. Negli ultimi giorni infatti, la Polizia Bissau Guineense ha realizzato diverse operazioni di rastrellamento nei quartieri di Bissau, arrestando persone sprovviste di documenti; operazione questa, criticata nel modo in cui è stata condotta, sia dalla popolazione che dalla Lega Guineense dei Diritti dell’Uomo (LGDH), che ha giudicato la modalità: prepotenza contro i cittadini.


BREVISSIMA CALCIO

I “Balantas” di Mansoa, campioni in carica Bissau guineensi, hanno rilanciato la lotta per il titolo 2007, vincendo sul campo del leader dell’attuale classifica, lo Sporting di Bissau, per 1 – 0, nella partita più importante della 19 giornata di campionato.

L’unica rete della partita è stata segnata al 92° minuto dal giovane Lamine Dansò, in un incontro intensissimo ed emozionante, disputato nello stadio Nazionale 24 di Settembre, in Bissau. Con questa vittoria, i Balantas di Mansoa accorciano a tre punti la distanza che li separa dalla prima in classifica (lo Sporting Bissau per l’appunto), quando mancano solo 3 giornate al termine del campionato.


ANCORA il BINOMIO

GUINEA BISSAU – COCAINA

Collocati nella struttura di due casse termiche, 48 chilogrammi di Cocaina, valutati intorno ai 2,1 milioni di Euro, sono stati sequestrati ieri all’Aeroporto di Lisbona.

Secondo un comunicato emesso dalla Direzione Generale della Dogane ed Imposte Speciali sul Consumo del Portogallo, la droga è stata trovata per puro caso. I Doganieri in servizio all’aeroporto di Lisbona, nel Terminal CARGO, hanno selezionato, per un controllo, una partita di merce costituita da 137 colli, per un peso totale di 3870 kg, contenente prodotti alimentari giunti dalla Guinea Bissau. Hanno trovato, in 2 casse termiche, la Cocaina, collocata all’interno della struttura stessa delle casse. La sostanza, di elevata purezza, era sufficiente per produrre 480 mila dosi individuali.

Dall’inizio dell’anno, le autorità portoghesi hanno sequestrato circa 6750 Kg di Coca.

Fonte: Correio da Manhà

BREVISSIMA

Le autorità della Guinea Bissau hanno deciso di imporre nuove regole per la concessione di esenzioni doganali nel porto di Bissau, mirando così ad impedire la perdita di preziose entrate nelle casse statali.

Tali perdite sono dovute all’applicazione di esenzioni dalle tasse doganali che non rispettano il quadro legale e vanno perciò a ledere gli interessi dello Stato.

Perciò, per garantire la concessione delle esenzioni doganali, nel rispetto delle leggi, il Ministero delle Finanze ha deciso che alle importazioni fatte nell’ambito di progetti di investimento privato, saranno applicate le tariffe previste dal Codice per gli investimenti. Gli emigranti avranno diritto solo all’esenzione dei diritti di importazione.

I corpi Diplomatici beneficeranno dell’esenzione totale dalle tasse.

ONG e missioni religiose ed umanitarie sono esenti da qualsiasi tipo di imposta doganale.

martedì, maggio 29, 2007

Candonga n°16

Il nuovo numero della Candonga


Candonga n°16

365 Post!!!

(foto NAMITIPENABULA)

Un Post per ogni giorno dell'anno, in 8 mesi...

dedicati, con passione e dedizione, a far conoscere, in italiano, la realtà ed i problemi della Guinea Bissau!!!

CONTINUIAMO A LAVORARE!!!

BREVISSIME

1) Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha consegnato oggi al Governo della Guinea Bissau due motovedette per un valore di 22 milioni di CFA, per l’appoggio allo sviluppo sanitario delle regioni insulari del Paese, in particolare nella lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria. Secondo l’ONU, queste tre malattie provocano ogni giorno, nei paesi in via di sviluppo, dai 15 ai 16.000 morti.

Le vedette appoggeranno le popolazioni dell’arcipelago delle Bijagos e delle isole adiacenti a Pexice e Jeta, a largo di Bissau, dove la popolazione, da tempo, lamenta mancanza di assistenza sanitaria, dovuta spesso alla difficoltà di accesso a questi territori.

2) La Guinea Bissau ed il Mozambico sono inclusi tra i 10 paesi che beneficeranno del credito di 200 mila milioni di CFA (350 milioni di Euro), messi a disposizione del Banco Islamico per lo Sviluppo (BID). I fondi, di cui beneficiano Benin, Egitto, Senegal, Mali, Guinea Conakry, Sierra Leone e Gambia, sono normalmente investiti nei più svariati campi, dalla lotta all’erosione costiera, all’accesso alla corrente elettrica, al risanamento degli impianti idrici, alla lotta contro la malaria. Il BID conta attualmente 56 paesi membri, sparsi tra Africa, Asia ed America del Sud. Il maggior finanziatore è l’Arabia Saudita.

3) Lo scrittore e giornalista Bissau guineense Joao Carlos Gomes, residente negli USA, ha chiesto alle autorità della Guinea Bissau l’apertura di un inchiesta per appurare la destinazione di 100.000 dollari, consegnati all’ambasciatore Bissau guineense Alfredo Lopes Cabral.

Secondo il giornalista, il denaro fu consegnato nell’Ottobre 2005 da Carlos Gomes Junior (all’epoca Primo Ministro) all’Ambasciatore, con l’obbiettivo di ottenere una nuova sede per poter riaprire una rappresentanza diplomatica della Guinea Bissau presso l’ONU, a New York, nonché per l’acquisto di tre veicoli per i servizi di ambasciata. Malgrado sia passato un anno e più, non esiste ancora nessuna sede diplomatica in New York, né indicazioni che i veicoli siano stati acquistati, e questo fa pensare che il denaro sia stato utilizzato per altro. Forse approfittando della confusione politica che regnava in Guinea Bissau, con relativi cambi di Governo, Lopes Cabral decise di utilizzare il denaro per altri scopi, tutti da chiarificare. Non è la prima volta che denaro pubblico investito per prestazioni di servizio ai cittadini Bissau guineensi residenti negli Stati Uniti, sparisca nel nulla…lasciando tutt’ora questi cittadini senza nessun tipo di appoggio diplomatico, da parte del loro paese.

Joao Carlos Gomes, invita a denunziare analoghi scandali anche in Lisbona, Dakar, Bruxelles e Bissau, come unico modo per porre fine al saccheggio delle casse dello Stato e contribuire a risanare, finalmente, la vergognosa situazione finanziaria in cui il paese si trova.

4) La Società Civile e le Forze Armate della Guinea Bissau hanno iniziato oggi a dibattere sulle condizioni indispensabili per una pace durevole.

L’incontro di 3 giorni è organizzato dalla WANEP (Rete West Africana per l’Edificazione della Pace), che ha riunito i Militari ed una decina di organizzazioni della Società Civile. “Il processo di riconciliazione all’interno delle Forze Armate è certamente benefico per la società, ma rischia di non essere determinante, se non coinvolge anche la Società Civile” ha detto il portavoce dell’organizzazione, che ha anche sottolineato come l’obbiettivo del seminario sia soprattutto quello di ascoltarsi nelle diverse sensibilità. L’incontro tratterà i temi della prevenzione dei conflitti, dell’inquadramento delle iniziative isolate, una analisi delle esperienze di riconciliazione nazionale in altri paesi della Sub Regione. La Guinea Bissau è il secondo paese dell’Africa occidentale ad accogliere un’iniziativa del genere, dopo il Burkina Faso. Il seminario ha beneficiato dell’appoggio della cooperazione tedesca e francese.

lunedì, maggio 28, 2007

CHI ACCUDIRA’ LA GUINEA BISSAU?

(foto NAMITIPENABULA-Giuseppe Negro)

Scritto da: Domingos Pereira (Mortunega)

Inviatomi da: Fernando Casimiro

“ Raccolto nei miei pensieri, meditai sulla nostra Guinea Bissau e fui invaso da un sentimento di tristezza. Sentii per un attimo la rassegnazione invadere la mia coscienza ed il mio spirito di lotta.

Guardai al passato e ricordai immagini avvilenti, le promesse vane di questo pezzo di mondo ipocrita e pensai, con amarezza alle pagine di speranza che si estendevano all’orizzonte del mio popolo. Mi sono rivisto quando entrai, per la prima volta, in Mansoa come guerrigliero…

In quel giorno indimenticabile vidi la speranza a portata di mano e sognai la felicità…tanta era l’ambizione ed il sogno di una vita migliore, tracciata nella sofferenza della lotta, per la nostra giovane Nazione.

Fù un sogno che durò poco. L’effimera speranza di uno stato protetto dal detto “Piccolo nelle dimensioni ma grande nella fama”, come disse il nostro leader immortale Amilcar Cabral, è caduta con la comparsa di un uomo, le cui ambizioni circoscritte alla ricerca della personale ricchezza e dal potere, hanno provocato vergogna e l’infrangersi dei sogni contro un muro.

Tutto iniziò una triste mattina del 14 Novembre del 1980. In poco tempo i tempi cambiarono e la disillusione passò ad imperversare nel nostro quotidiano; riforme selvagge e corrette si susseguirono; la morte dei compagni di lotta avvennero, le persecuzioni, la prigionia arbitraria, le torture, le esecuzioni sommarie, la dittatura, la corruzione, l’arricchimento illecito, l’appropriamento di beni pubblici, l’ingratitudine, popolarono l’orizzonte del nostro popolo e minarono le attese di una speranza legittima, forgiata da una lotta intrisa dei principi datici dal nostro Amilcar Cabral.

Avvenne il 14 Novembre e si interruppe il ciclo di speranza per il popolo della Guinea Bissau. Invece di speranze e sogni promessi, entrammo in un processo di retrocessione irreversibile e con conseguenze imprevedibili a medio termine.

Riprendendomi da questa meditazione incubo, ripresi forza nel corpo e trovai l’energia per scrivere e supplicare perché CI SI PRENDA CURA DELLA NOSTRA GUINEA BISSAU…per favore…AIUTATECI!

Una supplica che si giustifica, se teniamo conto dello stato attuale in cui vive il nostro Paese.

Dopo un breve tempo di speranze vissuto con le elezioni del 2004 e la vittoria del PAIGC di Carlos Gomes Junior nelle legislative, si è visto poco dopo il ritorno rocambolesco ed illegittimo del Generale nel paese, che si è fatto beffe della nostra sovranità, con le armi del potere e l’aiuto del suo amico e compagno di dittatura e di carneficina di innocenti, altro Generale Lantana Contè (Presidente della Guinea Conakry).

Il Generale è arrivato con un elicottero da guerra, scortato da mercenari, la follia ubriaca e ceca dei suoi sostenitori e complici, della Commissione Nazionale Elezioni (guidata da Aladje Manè) e dalla comunità internazionale, in particolare CPLP e CEDEAO, che hanno ricollocato il Generale sul piedistallo della presidenza guineense.

Senza vincere, il Generale è ritornato ad essere presidente della Guinea Bissau. La comunità internazionale ha sottoscritto la validità del suffragio del paradosso e della vergogna. Ma voglio che ricordiate questo mio presagio: Non ci saranno mai, in Guinea Bissau, elezioni libere, giuste e trasparenti …ad esse seguiranno, se non saranno prese misure per tempo, bagni di sangue o colpi di stato imposti dai Militari. Malgrado io sia apprensivo e contrariato, è questo il mio presagio per il futuro democratico del Paese. Questa resterà la regola del gioco, se nulla sarà fatto per invertire questa tendenza disastrosa, fatta di immanicamenti e colpi di forza, che continuano a minare la nostra giovane democrazia.

Oggi, la Guinea Bissau è un paese alla deriva, lasciato al suo destino ed ai capricci del Generale della morte, un paese ingovernabile e del “si salvi chi può”, e del gioco del magna magna, sia riguardo la droga , che sui conti pubblici. Oggi la Guinea Bissau è un paese di despoti e di sanguinari; un paese alla mercè dell’umore dei “Rambo” delle forze armate; un paese nelle mani di comandanti e squadroni di “marginali” che hanno trasformato le nostre forze armate in un ambiente corrotto, sanguinario, padrone e beneficiario dei traffici di droga, un paese esposto ed esibito al narcotraffico mondiale, un paese sempre più pino di delinquenti e peggiori personaggi di ogni specie.

E’ raro oggi, in un qualsiasi aeroporto di entrata in Europa, non assistere alla detenzione di un cittadino guineense, perché corriere della droga e\o di altre porcate legate al mondo degli stupefacenti. Il nome del nostro paese è menzionato per i peggiori motivi.

Ma stranamente, l’impassibilità impera nel Paese. Il silenzio è d’oro, ognuno guarda ai suoi conti e chiude gli occhi…

Si sa e si constata che esiste complicità interna ai nostri governanti, complicità attiva, e non passiva, che parte dai livelli più alti delle gerarchie statali (Presidente della Repubblica), passando per quelle militari, giungendo fino ai più bassi graduati del nostro esercito. I segni esterni di ricchezza sono evidentissimi nelle persone appartenenti ai due gruppi citati. Questi segnali sono scioccanti e contrastano fortissimamente con la povertà generalizzata che imperversa in Guinea Bissau. I guadagni che il traffico di Droga ed il riciclaggio dei guadagni ad esso collegati porta a questi personaggi sono, certamente, ben identificabili.

Adesso...mio Dio, quello che non si capisce è come tutta questa ingovernabilità e comparsa del narcotraffico possa passare per un paese dipendente, in tutto, dalla Comunità Internazionale, e NULLA è FATTO, come se la Guinea Bissau non fosse considerato un Paese facente parte delle altre nazioni del mondo.

Cosa ha fatto il tanto decantato progetto e le misure della UNODC per l’Africa Occidentale e Centrale; cosa fanno gli uffici delle Nazioni Unite e della CEDEAO in Guinea Bissau; cosa fanno gli uffici della GIABA e CENTIF presenti in Guinea Bissau, per denunciare e combattere senza tregua questo flagello e riscattare il nostro paese dall’incubo del narcotraffico e della corruzione?

Cosa fa il Rappresentante dell’ONU per combattere la droga nell’Africa Occidentale, il signor Antonio Mazzatelli, confortevolmente residente a Dakar e profumatamente pagato, per denunciare questa tremenda situazione che la Guinea Bissau vive?

Sono certo che, il Mazzatelli, sa che il signor Quecuto Manè, principale cervello del trasporto di oltre 2 tonnellate di Droga, di cui 680 chilogrammi furono intercettati e sequestrati a Djugudul dalla nostra brava Polizia giudiziaria, fu “riscattato” per mano militare dallo stesso Capo di Stato Maggiore della Marina della Guinea Bissau, Bubu Na Tchutu ed i suoi scagnozzi, tolto dalle mani della Polizia e scortato come un barone colombiano direttamente al nostro aeroporto ed imbarcato per Dakar, dove passeggia principescamente su un Cheyenne nuovo di zecca, passando da una festa all’altra nelle belle spiagge di Dakar. E saprà, il nostro caro signore, che questo individuo continua a mettere mano a questi traffici anche in Dakar, con il nostro Capo di Stato Maggiore, che egli dice essere suo zio!!?

Per questo il mio supplizio, perchè ci si prenda cura della Guinea Bissau o semplicemente la si cancelli dalla mappa delle Nazioni Unite o la si inserisca annettendola alla Colombia, come una delle sue provincia per il suo Narco Impero…e quando così sarà, spero di non avere l’opportunità di assistere a questo dolore.

Accudite la Guinea Bissau,…non per noi, vecchi e stanchi, ma per il futuro dei suoi figli.

Certo si può dire, chi conosce la nostra realtà, che non vi era altra da aspettarsi, quando si consegna, attraverso elezioni fraudolente e piene di sospetti, un paese carente di tutto ad un Generale il cui modus vivendi è la corruzione, l’arricchimento illecito, l’eliminazione fisica dei suoi avversari, il nepotismo, l’avidità di denaro e la ricchezza facile…infine, quando si consegna, in modo mafioso, un paese che viene emarginato, con legittime aspettativa, create da un Governo che prometteva bene, nonché competente, ad un Generale predatore che in 18 anni di suo malgoverno, ha lasciato un paese con un saldo negativo di disgrazie, miserie e ritardi socio economici a tutti i livelli, come raramente si è visto nel continente Africano.

In contropartita, a questo scenario di povertà e quasi distruzione in cui il Generale ha lasciato il paese, i conti bancari ed il suo impero immobiliare, si estendono dalla Guinea Bissau al Portogallo, passando per Belgio, Parigi, Dakar, Conakry e vari altri Off-Shores di riciclaggio di denaro sporco, proveniente da traffici illeciti.

Ancora una volta, oh mio (nostro) popolo supplico: PRENDETE IN MANO LA GUINEA BISSAU E SALVATE IL SUO POPOLO.

domenica, maggio 27, 2007

IL “MISTERO” dei 700 Kg di COCAINA…

VOLATILIZZATISI…in GUINEA BISSAU

Issuf Sanha, Ministro Bissau guineense delle Finanze, ha riconosciuto, davanti al Parlamento, che le Autorità NON SANNO DOVE SONO FINITI 700 CHILOGRAMMI di COCAINA, sequestrati nel Settembre 2006.

La delicata questione della droga in Guinea Bissau è tornata in Parlamento Giovedì, quando Sanhà ha riconosciuto che sono andati persi questi 700 kg di Coca, depositati sembra nei locali del Tesoro Pubblico.

Nel Settembre 2006, una operazione di Polizia portò al sequestro di 700 Kg di Cocaina ed all’arresto di 2 cittadini colombiani. Varie voci circolavano già a Bissau sulla supposta sparizione sia della droga che dei narcotrafficanti, malgrado il silenzio, a riguardo, la fece da padrone, dovuto a voci che davano coinvolti nel traffico, grandi nomi di personaggi del mondo politico e militare della Guinea Bissau. La situazione fu resa ancora più grave dopo che alcuni giornalisti furono minacciati, da personaggi anonimi, nel caso tentassero abbordare questioni relative al narcotraffico, nel paese.

Questo silenzio è stato finalmente rotto da Sanhà, che oltre a riconoscere questa “scomparsa” della Coca sequestrata, ha affermato anche che non esistono prove concrete che la Droga sia stata bruciata. A riguardo, Sanhà addossa le responsabilità all’ex Primo Ministro Aristide Gomes, al quale ha chiesto spiegazioni a riguardo.

Secondo l’allora ex Ministro delle Finanze Victor Mandinga, la cocaina in questione sarebbe stata incenerita durante una cerimonia alla quale assistettero sia la TV nazionale che vari agenti della Polizia Giudiziaria, che però smentisce categoricamente tale partecipazione…

Morale della questione…come sempre in Guinea Bissau, tutti dicono il contrario di tutto, e tutti fanno il contrario di tutto…mai nessuno è pronto ad assumersi delle responsabilità per le sue azioni, ma tutti sono disposti a scaricarle sugli altri.

Il risultato è che, 700 Kg di Cocaina sono, in un modo o nell’altro, probabilmente rientrati sul mercato, con buona pace dei narcotrafficanti e per la disgrazia di tutti quei giovani consumatori che distruggono la propria salute e la propria vita consumando questa porcheria.

Inoltre, se dal TESORO PUBBLICO si volatilizzano 700 Kg di merce, non v è più da stupirsi se spariscono milioni e milioni di Euro dai fondi pubblici!!!!

A voi, politicanti di ieri e di oggi, a voi politici e militari coinvolti nel traffico, a voi, narcotrafficanti…non resta che dire una sola cosa…VERGOGNATEVI!!!!!!!

BREVISSIME (2007-05-27)

1) Il Presidente della LGDH (Lega Guineense per i Diritti Umani), ha denunciato Venerdì la detenzione, da Febbraio, di 4 cittadini del Gambia , in Guinea Bissau, definendoli vittime di un “sequestro”.

Premettendo che la Guinea Bissau non deve violare le libertà fondamentali ed i diritti di qualsiasi cittadino esso sia, il Presidente della LGDH ha spiegato che i 4 gambiani, tra i quali figura Koukoy Samba Sagna, autore del colpo di stato tentato nel 1981 contro l’allora Presidente del Gambia Daouda Keiraba Diawara, sono magli arresti in condizioni deplorevoli, in un campo militare di Cumerè, nel nord-est della Guinea Bissau.

“Non abbiamo ancora avuto l’autorizzazione per poter far loro visita. Essi dovrebbero essere sottoposti a libertà vigilata, e non chiusi in cella, e l’integrità fisica, in particolare di Sagna, deve essere assolutamente preservata.

Dopo il fallito tentativo di Golpe, sventato dall’Esercito Senegalese, Sagna ed i suoi altri tre compagni, riuscirono a fuggire per rifugiarsi in Guinea Bissau.

2) La Procura Generale della repubblica della Guinea Bissau aprirà un inchiesta per appurare le responsabilità relative alla “scomparsa” di fondi pubblici, durante il Governo dell’ex Primo Ministro Aristide Gomes (2005 – 2007), che ha mancato di trasparenza e cattiva gestione delle finanze pubbliche, durante il suo mandato. Tra le accuse, mancanza di controllo delle spese pubbliche, mancato rispetto dei procedimenti legali nell’esecuzione di tali spese, cattiva gestione finanziaria ed attribuzione anarchica di fondi derivati dal Programma di Appoggio del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

sabato, maggio 26, 2007

BREVISSIME

1) La Sig.ra Domingas Melena, più conosciuta come Mana Mingas, sarà la prima donna a guidare una squadra di calcio nella prima serie del campionato della Guinea Bissau. Mana Mingas sarà alla guida dell’Atletico Club di Bissorà, e promette di costruire una squadra di successo.

2) La Polizia di Ordine Pubblico (POP) della Guinea Bissau ha arrestato ieri 648 persone, trovate senza documenti di identificazione, nel corso di un operazione di polizia realizzata ieri in Bissau, avvenuta all’alba ed eseguita per ordine del Ministro dell’Interno Baciro Dabò. 558 sono cittadini Bissau Guineensi; 90 gli stranieri. Le reazioni all’operazione, da parte dei cittadini e della Lega per i Diritti Umani sono divergenti a riguardo. I primi vorrebbero che le forze dell’ordine andassero a caccia di delinquenti, e non dei cittadini. La seconda, per ora ha espresso il suo disappunto su orari e modalità di attuazione dell’operazione, giudicata sproporzionata, visti gli obbiettivi.

3) La Orange Bissau, terza operatrice di telefonia mobile in Guinea Bissau, inizierà ad essere operativa sul mercato nazionale a partire da oggi, avanzando una serie di tariffe decisamente concorrenziali, rispetto le altre due reti già esistenti sul territorio nazionale (Guinetel e Areeba). Oltre al servizio offerto sulla rete mobile, l’operatrice senegalese legata a France Telecom, entrerà nel mercato della telefonia fissa e di internet.

4) Una Delegazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) è da martedì a Bissau per discutere con le autorità locali riguardo le esplorazioni di ricerca di giacimenti di petrolio e lo sfruttamento delle miniere di fosfati. In Guinea Bissau, nelle sue acque territoriali, vi è certamente presenza di petrolio, ma la sua qualità e raffinabilità sono ancora da comprovare. Per farlo sarà necessario un aumento degli investimenti sugli studi del sottosuolo e sulle analisi dei carotaggi eseguiti e dello stesso petrolio trovato. Le due imprese internazionali alle quali sono state date le concessioni per l’eventuale sfruttamento di giacimenti, hanno finora eseguito ben 18 trivellazioni, ma da nessuna di queste è fuoriuscito, per ora, petrolio di valore commerciale accettabile, né sono stati individuati giacimenti sufficientemente estesi che diano garanzie di resa economica sufficiente.

5) Il Ministro della Cultura, Gioventù e Sport della Guinea Bissau e l’Ambasciatore del Portogallo in Guinea, hanno inaugurato ieri il torneo di Tennis della cooperazione portoghese, che conta 150 partecipanti. Il torneo terminerà il 10 Giugno, e si pone, come obbiettivi, l’appoggio ai giovani atleti guineensi ed alla locale federazione Giuoco Tennis, in vista anche di un ammodernamento dei campi da gioco presenti all’interno dello Stadio Lino Correia. Al vincitore della competizione sarà assegnato un premio di 150.000 CFA (230 Euro)

venerdì, maggio 25, 2007

L’UNIONE EUROPEA TORNA A PESCARE

In GUINEA BISSAU

La Guinea Bissau e l’Unione Europea (UE) hanno firmato ieri un nuovo accordo sulla pesca, che prevede un compenso annuale al Governo Bissau guineense di 7,5 milioni di Euro.

L’accordo, i cui negoziati iniziarono nell’Ottobre 2005, permette la presenza di imbarcazioni da pesca del Portogallo, Spagna, Italia e Grecia nelle acque territoriali guineensi.

Il trattato entrerà in vigore a partire dal 16 Giugno prossimo. L’accordo prevede 37 licenze per la pesca del tonno (scese di 33 rispetto ai precedenti accordi), più altre 23 per navi con palangari di superficie, più altre 4 per navi per la pesca di cefalopodi e gamberi.

Come contropartita finanziaria l’UE pagherà annualmente 7,5 milioni di Euro, 35 % dei quali saranno destinati ad appoggiare le politiche guineensi nel settore, per una pesca sostenibile e responsabile, a cui verranno aggiunti 500.000 Euro per promuovere l’igiene ed il controllo fiscale all’interno delle acque territoriali del paese.

La Guinea Bissau si impegnerà inoltre, su compenso di un altro milione di Euro, a creare condizioni privilegiate per la UE nella pesca ai Cefalopodi ed ai Gamberetti.

Infine, il Governo di Bissau si impegna a denunciare immediatamente tutte le convenzioni e le licenze private, con un monitoraggio serio delle attività, in particolare, delle flotte senegalesi e cinesi.

giovedì, maggio 24, 2007

BREVISSIME

1) Il Governo della Guinea Bissau ha presentato oggi alla comunità internazionale il suo piano di risanamento finanziario, nel quale è prevista la presenza di osservatori esterni per quanto riguarda i conti pubblici, e la ripresa dei normali procedimenti di pagamento dei salari pubblici.

La presentazione del piano è avvenuta alla presenza di vari Ambasciatori, di rappresentanti di varie organizzazioni internazionali presenti in Bissau, e della stampa. Franco Nulli, delegato dell’Unione Europea in Bissau, ha detto che il risanamento dei conti pubblici è prioritario per il Paese, ed ha apprezzato il piano presentato, considerando lodevole l’idea di coinvolgere osservatori internazionali nella revisione dei conti.

2) L’Ambasciata dell’Angola in Guinea Bissau aprirà ufficialmente domani, in vista di un chiaro rafforzamento della cooperazione tra i due paesi.

MALTRATTAMENTI sui MINORI

In GUINEA BISSAU

I casi di violenze e maltrattamenti sui bambini sono in considerevole aumento in Guinea Bissau, ha detto oggi il Vice Presidente della Lega Guineense per i Diritti Umani (LGDH), Gentil Lopes, riferendosi anche a fatti accaduti di recente nella capitale Bissau.

Lopes racconta che, una donna ha provocato varie ferite da coltello sulla pianta dei piedi di un bimbo a lei affidato, dell’età di 8 anni, come castigo per essere andato a giocare a pallone con gli amici senza permesso.

Inoltre, il papà di un bimbo di 10 anni, ha bruciato le mani al figlio, in quanto questi rubò una banconota da 1000 CFA (1,5 Euro). Prima di dar fuoco alle mani del figlio, il padre, autore confesso del crimine, ha legato le mani del piccolo, ha posto sopra di esse della paglia, ha versato della benzina e poi ha dato fuoco, ha detto Lopes. Secondo i medici dell’Ospedale Nazionale Simao Mendes, il bimbo ha riportato ustioni di 3° grado, e non potrà recuperare il pieno uso degli arti bruciati.

Lopes ha affermato che, casi come questi si stanno verificando un po’ in tutto il paese, in quanto non esistono leggi che tutelino i bambini dai maltrattamenti e dagli abusi.

“Manca giustizia in questo paese. La popolazione sa che nessuno sarà mai adeguatamente castigato quando commette un crimine, e per questo, tutti risolvono le questioni familiari e non per conto proprio. Vi è una sorta di incoraggiamento al crimine, in questo paese”, ha aggiunto Lopes.

mercoledì, maggio 23, 2007

Candonga

BREVISSIMA

La Polizia Federale di FORTALEZA (BRASILE) ha arrestato ieri, all'Aeroporto Internazionale Pinto Martins, cogliendolo in flagrante, un cittadino Bissau Guineense che tentava di imbarcare su un volo per il Senegal 31 Kilogrammi di Cocaina, nascosti in tubetti di Crema per il viso. Scoperto, il trafficante (cui nome non è stato divulgato), è ora agli arresti presso la sede della sovraintendenza della Polizia Federale.
fonte: opovo.com.br

IL PRIMO PERIODICO BILINGUE

In GUINEA BISSAU

Un gruppo di professionisti della comunicazione sociale in Guinea Bissau ha lanciato, oggi, il primo giornale bilingue nel paese, in portoghese e francese, dedicato al mondo rurale ed ai guineensi in diaspora.

Secondo il direttore del giornale, che si intitola BANTADA di NOBAS, il settimanale sarà di informazione generale, dando però particolare attenzione alle questioni del mondo rurale, dove risiede la maggior parte della popolazione guineense.

Sulla nascita di un altro giornale, in un paese dove non si è abituati a leggere, il Direttore della testata ha affermato che non vi è alcun problema, visto il bisogno della popolazione di informazione.

Parallelamente al Settimanale sarà attivato anche un sito internet.

La lingua francese aiuterà i lettori francofoni nel mondo, a comprendere meglio le questioni che affronta il paese.

A questo scopo, il settimanale sarà venduto anche in Senegal, in modo che i lettori senegalesi ed i Bissau guineensi là residenti possano essere informati meglio su quanto accade in Guinea Bissau.

In Europa, si pensa di distribuirlo in Spagna, Francia, Portogallo e Germania.

Il settimanale costerà 500 franchi CFA (0,75 Euro), e la sua produzione sarà completamente finanziata da fondi privati.

BANTADA di NOBAS ( in italiano PALCO delle NOVITA’), si aggiunge ai settimanali Bissau guineensi NO PINTCHA, Diario de BISSAU, GAZETA de NOTICIAS e KANSARE’.

martedì, maggio 22, 2007

CASINO’ e MILIARDI alle BIJAGOS

INVESTIMENTO o DEVASTAZIONE?

Dopo Lisbona, Luanda, Maputo e Praia, Bissau potrebbe diventare il prossimo “obbiettivo” per l’impresario di Macau STENLEY HO e la sua GEOCAPITAL.

Nelle mire del Re delle Case da Gioco (Casinò) di Macau e Lisbona, vi è, in concreto, l’isola di Caravela, nell’arcipelago delle Bijagos, dove Ho vuole installare un complesso turistico con annesso Casinò.

Questo obbiettivo, ma non solo, è all’origine della visita dell’avvocato dell’imprenditore a Bissau (Almeida Santos, ex Presidente dell’assemblea della Repubblica Portoghese, grande amico di Nino Vieira ), accolto niente poco dimeno chè dallo stesso Nino, e dal Primo Ministro Cabi.

Ho, sta investendo somme considerevoli in Mozambico ed Angola, anche entrando in settori per lui “nuovi” come quelli delle infrastrutture, immobiliari e dell’Energia, approfittando delle privatizzazioni che questi governi stanno attuando, per esempio sulle centrali idroelettriche mozambicane o sui banchi popolari di credito in Angola.

In Capo Verde, Ho ha ultimamente perduto l’approvazione di un progetto che prevedeva la costruzione di un Hotel – Casinò (simile al progetto da lui proposto per le Bijagos) vicino la città di Praia; progetto rifiutato dalle autorità di quel paese.

Nella valle dello Zambesi, il miliardario sembra voglia mettere la mani sulle ricche miniere di carbone, presenti nella zona. L’interesse è forte anche nel settore della produzione di cotone.

Ricordiamo che le isole Bijagos sono RISERVA ECOLOGICA della BIOSFERA, dichiarate tali dall’UNESCO.

Che Nino Vieira stia svendendo l’Arcipelago delle Bijagos a compagnie petrolifere, miliardari o altro??

Terranno conto, i politici della Guinea Bissau, dell’impatto ambientale che potrebbero avere operazioni commerciali finanziarie azzardate??

Terranno conto, i Governanti della Guinea Bissau, dell’impatto sociale sul tranquillo popolo delle Bijagos??

Da così.....

(foto didinho.org -Iniziazione Bijagos)

...a così??

(Casinò di HO in Macau)

Riusciranno a controllare, i Governanti della Guinea Bissau, quelle “piaghe sociali” che nel mondo spesso accompagnano strutture alberghiere e Case da gioco?? (Prostituzione, Denaro Sporco, Droga, ecc…??)

Si studieranno dinamiche che permettano alle popolazioni coinvolte, di trarre i minimi benefici che queste operazioni finanziare e questi investimenti, potenzialmente possono portare? (Occupazione, Formazione Professionale, potenziamento di sistemi di comunicazioni e telecomunicazioni)

Si spera che, i Governanti Bissau guineensi, tengano conto di tutte queste cose…il rischio è, altrimenti, quello di SVENDERE la Guinea al miglior offerente, senza chiedere nessuna garanzia per la popolazione e l’ambiente in cui questa vive!!!

fonte: www.macauhub.com

BREVISSIME

1) Il Ministro spagnolo dell’Interno, Alfredo Perez rubalcaba ha annunciato Domenica che la scorsa settimana sono stati rimpatriati, nella notte, 600 immigrati che hanno tentato di entrare nelle Canarie…questo per dare un segnale forte ai trafficanti di uomini. Il Ministro ha ricordato che il Governo spagnolo userà la linea dura con tutti coloro che cercheranno di entrare illegalmente in Spagna. La notte scorsa, “con l’aiuto inestimabile del Governo del Senegal”, ha detto il Ministro, si è riusciti a rimpatriare un numero considerevole di cittadini di questo paese, insieme a persone provenienti da Marocco, Mauritania e GUINEA BISSAU. Negli ultimi 10 giorni, 750 persone sono ritornate al loro paese di provenienza. Il Ministro ha infine lodato la collaborazione di Senegal, Marocco, Mauritania, Guinea Conakry e Mali per l’aiuto dato nella lotta contro l’immigrazione clandestina su suolo Iberico…La Guinea Bissau non è citata!!

Fonte: http://reflexionescanarias.blogspot.com

2) Una delegazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI), realizzerà, da Mercoledì al 6 Giugno, una valutazione esaustiva della situazione macroeconomica dei conti pubblici della Guinea Bissau. Lo ha rivelato oggi alla stampa il Ministro Bissau guineense delle Finanze. La Delegazione procederà con la valutazione delle spese del 2006 ed analizzerà le possibili forme per finanziare il deficit nei pagamenti pubblici, registrato in questi ultimi anni. La delegazione avrà poi incontri con gli esportatori della castagna di Cajù e con gli importatori di Riso nel paese, cercando di incontrare soluzioni che creino equilibrio nel mercato dei due prodotti. Analisi economiche saranno effettuate anche per quanto riguarda il Petrolio ed i Fosfati.

3) La Guinea Bissau ha ricevuto oggi un finanziamento di 300.000 Euro dal Governo Francese. L’annuncio è stato fatto dall’Ambasciatore della Repubblica di Francia in Bissau, Jean François Parrot. Dall’incontro da questi avuto con il Primo Ministro Bissau guineense, a patto che il Governo si impegni negli sforzi di ridare credibilità alla Guinea Bissau, di fronte alla Comunità Internazionale, il diplomatico di Parigi ha fatto intendere che, questo finanziamento, non sarà l’unico.

lunedì, maggio 21, 2007

ARRESTATO GIORNALISTA BISSAU GUINEENSE..

In GUINEA BISSAU!!!

Fernando Jorge Pereira, corrispondente dell’EXPRESSO (settimanale Portoghese) in Guinea Bissau, è stato arrestato oggi dalle autorità di Polizia locali, mentre stava realizzando un reportage sul narcotraffico, nel sud del Paese. Nei dintorni del piccolo aerodromo di Bubaque, nell’arcipelago delle Bijagos, il delegato della Polizia “de Informaçao” di stato (PIE), Aliù Ducurè, ha proceduto all’arresto arbitrario del reporter, senza neppure identificarsi.

Già nel locale comando, Jorge Pereira era stato intimato a riconoscere di aver disobbedito alle autorità, cosa che non ha fatto, e che lo ha portato in carcere. “Non ho firmato nessuno dei documenti che mi hanno messo davanti. Quanto al funzionario del PIE, si è presentato a me senza divisa , né distintivo”.

Dopo alcune ore di tensione, il corrispondente dell’EXPRESSO è stato liberato, ma è obbligato a presentarsi domani, alle 09,00 locali, nuovamente presso la questura di Bubaque, per fornire altre dichiarazioni.

Al momento dell’arresto, il giornalista stava scattando fotografie all’aerodromo di Bubaque.

Secondo fonti ufficiali di Bissau e delle Nazioni Unite, nella regione, varie piste di atterraggio sono utilizzate per il trasporto della Cocaina, che arriva dall’America latina e dalla Guinea prosegue per l’Africa Occidentale, il Marocco e l’Europa.

L’EXPRESSO continuerà i suoi servizi, in continuità con quelli fatti nelle ultime settimane. Nei lavori già pubblicati, sono stati denunciati casi di narcotraffico che coinvolgono le strutture militari e politiche Bissau guineensi.

Si registra inoltre il fatto che, lo stesso delegato della PIE, Aliù Ducurè, ha minacciato varie volte il giornalista dell’EXPRESSO, rivelando di sapere perfettamente ciò che questi stava facendo lì.

Fonte: Settimanale EXPRESSO

Inviato da Fernando Casimiro

DOMENICA, per chi FOSSE in PORTOGALLO...
CONCERTO SOLIDALE
Inviato da Fernando Casimiro

SPETTACOLO di SOLIDARIETA' per AIUTARE LA PICCOLA SILVIA BEDSLEI, della GUINEA BISSAU, CHE SOFFRE DI GRAVI PROBLEMI CARDIACI.
Data: 27-05-2007 dalle ore 14,00 alle 20,00

Dove: FORUM LUISA TODI in SETUBAL

Costo biglietto: 5 Euro

Contatto: GORETH - 00351-968294241
FESTA tra i POPOLI!!
Un'interessantissima iniziativa della Parrocchia Murialdo di Milano, in collaborazione con il Comune e la Circoscrizione, giunta alla sua terza edizione!!! fare clic sul manifesto per ingrandirlo!!
Un momento di festa e di riflessione, per riunire insieme tutti i residenti (italiani e cittadini provenienti da Mali, Eritrea, Brasile, Marocco, Filippine, perù, Egitto, Sri Lanka etc...)di uno dei quartieri "difficili" di Milano, in un momento di riflessione e di festa insieme, per abbattere barriere e pregiudizi, nonchè scoprire ognuno, la ricchezza dell'altro. Veramente un esempio da seguire per tante altre realtà!!!!

GUINEA BISSAUSPAGNA

La cooperazione tra Spagna e Guinea Bissau abbraccia vari settori, soprattutto la pesca, dove Madrid ha un fondo di 370.000 Euro, ma non sempre il Governo Bissau guineense approfitta dell’appoggio spagnolo.

Malgrado Madrid abbia dimostrato disponibilità nell’appoggiare la Guinea Bissau in vari settori, le autorità guineensi hanno fatto poco in termini di “aggressività politica e diplomatica”, hanno detto i due Responsabili delle cooperazioni bilaterali dei suddetti paesi.

Prova ne è che, nel 2003 la Spagna e la Guinea firmarono un accordo di cooperazione, ratificato però dal Parlamento di Bissau solo nel 2006.

Nel documento, i due Governi concordavano di sviluppare una cooperazione specifica nei settori della Sanità, Educazione, Risorse Naturali, Pesca, Turismo ed Amministrazione territoriale.

Concretamente si è operato nel settore della Pesca, con la scuola di formazione per marinai guineensi, in Bolama, nell’ambito dello sviluppo della pesca artigianale. Qui il Governo spagnolo mise a disposizione 200 mila dollari, con la prospettiva di donarne altri 300.000 per il pagamento di uno studio sulla biomassa del Paese.

Al momento presente, la Guinea Bisau non dispone di uno studio sulle potenzialità delle sue risorse naturali.

Nel campo della Sanità, si sono aperti quei canali che hanno permesso, già a 6 bambini malati Bissau guineensi, di essere curati in Spagna (un accordo che Bissau ha già con il Portogallo).

Inoltre, giungono da vari ospedali Spagnoli, medicinali ed attrezzatura medica per l’ospedale nazionale Simao Mendes di Bissau.

Nel settore educativo, Madrid, attraverso borse di studio, vorrebbe incentivare l’educazione dei giovani Bissau guineensi.

L’accordo di cooperazione prevede anche la costruzione di 10 pozzi per acqua potabile nelle cittadine di Nhacra, Mansoa, Bissorà.

I settori degli affari esteri e dell’amministrazione territoriale sono, secondo i due Responsabili, “sensibili”, dovuto all’attenzione che Madrid dedica al problema dell’immigrazione clandestina. Madrid è disposta ad aiutare le autorità di Bissau in una campagna di censimento generale dei Guineensi residenti in Spagna, ed a permettere l’apertura, in territorio Spagnolo di una sede diplomatica della Guinea Bissau. Attualmente entrambi i paesi dispongono appena di consolati onorari a puro titolo di rappresentanza.

Infine, la Spagna punta su un grande progetto nel settore del Turismo.

Nel 1999, la Guinea Bissau contava un debito con il Governo Spagnolo per un valore di126 Milioni di Dollari.

ITALIA - AFRICA


In occasione della commemorazione della Giornata dell’Africa

e del cinquentenario dell’indipendenza del Ghana


CRA -2000

Centro di Riflessione Africa-2000

In collaborazione con

OMCVI – Associazione Donne Capoverdiane in Italia

NSANDA – Associazione Studenti Angolani in Italia

TABANKA Onlus

UNIVERSITA Roma Tre

Ha il piacere di invitarLa

Alla Conferenza

LEADERSHIP IN AFRICA: TRA CARISMA e GOVERNANCE

Amílcar Cabral, Kwame Nkrumha e altri

Giovedi 24 maggio 2007

Ore 17.00

Sala Marconi - Radio Vaticana

Piazza Pia, 3

Interverranno:

P. Federico LOMBARDI – Direttore Radio Vaticana, Portavoce del Papa

Albert MIANZOUKOUTA – CRA -2000 - Redattore Radio Vaticana

Jean Léonard TOUADI – Studioso Questioni Africane, Assessore alle Politiche Giovanili, ai Rapporti con le Università e alla Sicurezza del Comune di Roma

Filomeno LOPES – Studioso Questioni Africane, Redattore Radio Vaticana

Samia Yaba NKRUMAHFiglia di Kwuame Nkumah

Coordina:

Maria de Lourdes de JESUS – Giornalista RAI

Con il patrocinio del Decano degli Ambasciatori Africani in Italia

domenica, maggio 20, 2007

SPORT…SPORT…SPORT!!!

1) Una selezione costituita da giocatori che militano nel campionato di calcio della Guinea Bissau, parteciperà ad un torneo internazionale a favore della pace in Costa d’Avorio, dal 20 giugno al 1 Luglio.

Secondo Josè Medina Lobato, Presidente della Federazione Calcio Guinea Bissau (FFGB), la selezione guineense sarà una delle 16 a partecipare a questo torneo, organizzato dalla Unione delle Federazioni dell’Africa Occidentale (UFOA).

Il torneo, che festeggia i recenti accordi di Pace in Costa d’Avorio, mira anche a mettere in evidenza quei giocatori che militano nei campionati nazionali dei 16 paesi.

Le spese di viaggio e permanenza delle 16 squadre saranno completamente a carico della UFOA.

La Guinea Bissau, non può disputare, per i prossimi due anni, a nessuna competizione internazionale, sia a livello africano, sia FIFA, essendo stata “squalificata” per mancato pagamento della tassa di iscrizione alla Confederazione Africana Calcio.

Il nome della Guinea Bissau non compare infatti nella fase delle qualificazioni per la Coppa Africa 2008, che si disputerà in Ghana, e potrà solamente parteciparvi nel 2010, nell’edizione che si terrà in Angola.

2) Il Benefica di Bissau, uno dei club calcistici storici Bissau Guineensi, è tornato, venerdì in prima divisione, dopo diverse stagione di retrocessione , avendo questo anno raggiunto la vetta della classifica del campionato di seconda divisione A, con 24 punti.

Nella serie B lo Sporting Club di Bafata, ha vinto il girone con 13 punti e passerà, dal prossimo anno, a giocare anch’essa in prima divisione.

La serie C è stata dominata dall’FC BINAR (Parrocchia di Bula!!!) che ha chiuso il campionato con 20 punti. Il BINAR (villaggio a 20 Km da Bula) disputerà, per la prima volta, il campionato di Prima Divisione.

AUGURI a TUTTI e…COMPLIMENTI .

sabato, maggio 19, 2007

SEDE RAI IN AFRICA

È stata inaugurata ieri a Nairobi (Kenya) la sede di corrispondenza della Rai per l'Africa Sub-Sahariana. La sede sarà intitolata alla memoria di Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e Marcello Palmisano, operatori dell'informazione Rai uccisi in Somalia nel '94 e nel '95. La redazione è stata affidata ad Enzo Nucci, inviato speciale proveniente dal Tg3, per il quale ha seguito i conflitti nella ex Jugoslavia, Kossovo, Afghanistan, Iraq e autore di numerosi reportage da Congo, Zimbabwe, Somalia, Sudafrica, Iran. All’inaugurazione sono intervenuti tra gli altri Claudio Cappon, Direttore generale Rai, l’on. Patrizia Sentinelli, vice ministro degli Affari Esteri e l’Ambasciatore Armando Sanguini, Direttore Generale per i paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
Ricordiamo che la sede era stata fortemente voluta da Tavola della pace, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, UsigRai, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Nigrizia, Missione Oggi, Mosaico di pace, Misna, Redattore Sociale, Articolo 21, Megachip, promotori della campagna “Ho pagato il canone RAI. Voglio più…”.
A Enzo Nucci e all’intera redazione l’augurio di buon lavoro dall’intero staff di Namitipenabula

DIRITTI NEGATI

ai BISSAU GUINEENSI

Spagna. (Madrid)

Il gruppo parlamentare IU-ICV ha presentato una proposizione per rivedere la legge che permette la concessione dei visti per i ricongiungimenti familiari, richiesti negli ultimi 5 anni, da parte di cittadini di altre nazionalità in possesso dell’autorizzazione per risiedere in Spagna, che sono stati, da questa, penalizzati fortemente (Madrid, 16 Maggio 2007)

IU-ICV ha presentato la mozione al congresso dei Deputati, nella quale si richiama il Governo a trovare una soluzione all’arbitrarietà con cui l’Ambasciata Spagnola in Dakar (Senegal) nega i visti per i ricongiungimenti familiari a cittadini africani in possesso di autorizzazione per risiedere in Spagna. Per questo motivo, la Deputata Isaura Navarro ha chiesto all’esecutivo che “riveda le sollecitudini per i visti di ricongiungimento familiare presentati negli ultimi 5 anni, presentati da cittadini con autorizzazione per risiedere in Spagna, hai quali è stato negato arbitrariamente il visto”.

Navarro ha denunciato le irregolarità amministrative che, gia in Ambasciata si verificano, come per esempio il ritiro di fogli e documenti e l’asportazione di copie sigillate delle carte presentate. A conti fatti, l’autorizzazione per la concessione di tali visti può avvenire solo dopo un arduo processo, che esige, tra l’altro, la verifica della reale possibilità tanto di avere un tetto sotto cui stare, quanto dei mezzi economici per potersi mantenere, nonché di una situazione lavorativa stabile…

D’altro canto, IU-ICV, denuncia il tratto discriminatorio che applica l’Ambasciata in Dakar, ai cittadini di nazionalità Bissau Guineense. Navarro segnala che a queste persone “vengono negati in modo sistematico permessi e risoluzioni che autorizzano la richiesta di visto per risiedere in Spagna”.

Il rifiuto avviene per motivi arbitrari, come per esempio la presentazione della prova Osteometrica Radiografica, che permette di rilevare la reale età del richiedente, e che è obbligatoria anche se il richiedente presenta documentazione pubblica, legale e valida (Passaporto o altro) che attesti gli effettivi anni di vita di questi.

IU-ICV chiede che tale “prova” sia abolita, eccezion fatta nei casi in cui non vi siano altri mezzi per accertare l’età del richiedente e, in tal caso, l’Ambasciata spagnola dovrà fornire tutte le garanzie e le possibilità date in terra madre per autorizzare e realizzare tale prova.

Infine, la Navarro, ha chiesto al Governo che apra una rappresentanza diplomatica in Guinea Bissau, visto l’importante e significativo numero di cittadini provenienti da questo paese, che risiedono in Spagna, ma sono obbligati a far riferimento alla sede diplomatica senegalese.

fonte: isauranavarro.blogspot.com

TORTURE e MORTI

Nelle Prigioni della GUINEA BISSAU

Scritto da Fernando Casimiro

”Il Signor Pedro Dju è morto conseguentemente a colluttazione con un suo compagno di cella, che lo ha colpito alla testa con un bidone da 5 litri, pieno di acqua”

Questa è la spiegazione data dal Ministero dell’interno della Guinea Bissau, riguardo la morte di questo cittadino, arrestato giorni fa a causa di un contenzioso per dei terreni, con un altro cittadino.

Un Bidone…che ci fa un bidone in una cella?

La tesi del bidone impressiona, ma non convince coloro che sono andati a fotografare il cadavere.

Se il Ministero dell’Amministrazione interna, ha prove che sia il bidone, l’oggetto che ha causato la morte dell’uomo in questione, allora si agisca conformemente alla legge, tenendo conto dei supposti autori materiali del crimine.

Sempre più crimini di sangue in Guinea Bissau, visto che l’impunità incentiva i regolamenti di conti, essendo che impera la legge del più forte, del migliore, di quello che ha le armi in mano e che non esita ad uccidere il suo prossimo, in quanto uomini che non sanno valorizzare loro stessi, e per ciò valorizzano tutto il resto a loro volta.

Dobbiamo denunciare, esigere chiarimenti e responsabilità riguardo i crimini che avvengono nel paese. E’ nostra, di tutti i cittadini, questo compito.

VERBALE ANALISI della LEGA GUINEENSE dei DIRITTI UMANI

La Direzione Nazionale della Lega Guineense per i Diritti Umani, è stata con sorpresa avvisata ieri, 12 maggio 2007, di una ennesima morte avvenuta in circostanze misteriose nelle installazioni di detenzione delle nostre forze di difesa e sicurezza, questa volta a scapito del cittadino di nome Pedro Dju, di 36 anni, morto nell’istallazione della Seconda Squadra di Polizia di Ordine Pubblico, dove era stato incarcerato dal 7 Maggio, a causa di un contenzioso per il possesso della terra che lo opponeva ad un altro cittadino.

Con l’obbiettivo di constatare in loco la veridicità dei fatti, un alto responsabile del nostro ufficio si è recato nella camera mortuaria dell’Ospedale Nazionale Simao Mendes, dove la vittima è stata trasportata dalle autorità di Polizia, dopo la sua morte, avendo constatato varie ferite ed altri segnali che evidenziavano TORTURE. Dalle fotografie dalla Lega dei Diritti Umani, risaltano infatti segni di una aggressione brutale, crudele e barbara, che necessariamente hanno portato alla morte dell’uomo.

(foto LGDH)

Considerando che la Tortura ed altri trattamenti crudeli e degradanti sono pratica consolidata nei corpi di Polizia della Guinea Bissau;

Tenendo conto che l’atto perpetrato è di quelli punibili nei termini di legge in vigore nel paese, la Direzione della Lega dei Diritti dell’Uomo, riunitasi di urgenza, delibera il seguente:

Condannare con veemenza questo atto ignobile e vergognoso perpetrato per individui assassini che si nascondono dietro le uniformi delle nostre forze di difesa, per poter commettere impunemente i più macabri crimini;

Esigere dal Ministero dell’amministrazione Interna una rapida identificazione dei sospettati, per così garantire il loro giudizio ed un’effettiva condanna;

Responsabilizzare lo Stato della Guinea Bissau per la condotta disonorevole ed inaccettabile di alcuni agenti legati al Ministero dell’amministrazione interna, che hanno istituzionalizzato la pratica della tortura nelle squadre di Polizia, mettendo a rischio la sicurezza pubblica, l’integrità fisica dei cittadini e la pace, di cui il paese tanto ha bisogno;

Fare appello ai cittadini ed alla società in genere, a manifestare contro qualsiasi manovra, atta a ridurre o amputare le conquiste di democrazia e di diritti fondamentali, perché la tortura e gli assassini, sono contro i valori della democrazia;

Si solidarizza con la famiglia della vittima, garantendo che la Lega farà tutto il possibile perché gli assassini del Sig. Pedro Dju siano trovati e giudicati.

BISSAU, 13 Maggio 2007

La Direzione Nazionale