martedì, luglio 31, 2007

Brevi:

1) Un uomo guineense di 45 anni è stato fermato dalla polizia portoghese all'aeroporto di Lisbona, condotto subito all'ospedale, nello stomaco dell'uomo sono stati ritrovati 76 ovuli di cocaina, per un totale di 720 grammi di polvere bianca.

2) Il capo del dipartimento dell'ONU per la lotta alla droga e al crimine nell 'Africa Occidentale, Antonio Mazitelli, ha analizzato oggi con le autorità guineensi la situazione del commercio di droga nel paese.
Uno dei problemi sollevati da Mazitelli, che durante la sua visita nel paese è stato ricevuto dal ministro della giustizia, Carmelita Pires, e dal Procuratore Generale della Repubblica, Fernando Jorge Ribeiro, è quello dell' "impunità", per la mancanza di prigioni nel paese. Denunciando il corridoio transatlantico che fa della GuineaBissau e di Capo Verde il ponte di passaggio della droga tra il Brasile e l'Europa, Mazitelli ha detto che la Comunità Internazionale è molto vigile sul problema e sta prendendo con i governi di questi due paesi, accordi per uscire da questa situazione.

Missioni Cattoliche vittime di vandalismo.

Il ministro degli interni ha annunciato oggi che le missioni cattoliche godranno di una protezione speciale, essendo state vittime negli ultimi tempi di aggressioni vandaliche.
Bacirò Dabò ha preso questa decisione in seguito alla preoccupazione mostratagli dal vescovo Josè Camnate sulla situazioni delle missioni cattoliche. Nell'incontro tra i due si è parlato della crescente ondata di vandalismo nel paese, del vertiginoso e preoccupante aumento del traffico di droga e di come la chiesa cattolica si impegna per aiutare con tutti i mezzi la popolazione. Conscio del lavoro della sua chiesa il vescovo Camnate ha quindi chiesto una maggiore attenzione al lavoro dei missionari e una maggiore protezione alle missioni che ultimamente sono state oggetto di atti vandalici e furti.

La Libia investe in Guinea-Bissau

Luiz Carvalho


La LAP , Libya Africa Investimentos Portofolio, investe quasi 3 milioni di euro in Guinea-Bissau per l'esplorazione di miniere di bauxite, nella regione di Boè, che potranno contribuire alla nascita di migliaia di posti di lavoro nel paese.
La LAP si occuperà inoltre di costruire collegamenti tra la Guinea Bissau e il Mali e successivamente anche col Burkina Faso, così come della costruzione di una diga idroelettrica a Saltinho, a est, e di un porto nell'area di Buba, a sud.
Il primo ministro Martinho N'Dafa Cabi ha promesso tutto l'appogio possibile da parte del governo agli investitori libici.
In Maggio di quest'anno, il presidente libico Mouammar Kadhafi e quello guineense João Bernardo "Nino" Vieira, avevano siglato una serie di accordi per finanziare lo sviluppo nei settori delle opere pubbliche, agricoltura, trasporti, commercio e altro ancora.
Nel 2005 la Libia comprò il più grande hotel di Bissau, il Bissau Hotel appunto, trasformato nel Lybia Hotel, annunciando programmi di sviluppo in campo agricolo, nello specifico, per la produzione della canna da zucchero nella regione di Biombo.

Grande contributo del Centro Medico Dom Settimio Ferrazzetta per la populazione di Bissau

Riceviamo e pubblichiamo da : madrugadagb.org


In tutta Bissau è bloccata la distribuzione dell'acqua per mancanza di energia elettrica ed il Centro Medico Dom Settimio Ferrazzetta della Cooperativa Madrugada e l'unico in grado di garantire l'acqua per la popolazione della capitale! Queste le parole del dott. Gabriel Cà, direttore del Centro Medico:

Ola amigos

Enviamos para voces estas imagens da procura de agua em toda a Cidade de Bissau em que falta AGUA em toda a Cidade, porque nao ha corrente eléctrica para encher os depositos para distribuir ao publico.
O Centro Médico de Antula é o grande polo de atracçao de toda a Cidade em busca de agua. Milagres de Dom Settimio!!!

Cordialmente
Equipa da MADRUGADA

Questo costituisce il ringraziamento più grande a quanti hanno contribuito con la loro solidarietà, in particolare al sig. Lonardi della termosanitaria "La termica" di Villafranca che ha donato tutto l'impianto idraulico e le cisterne e al Rotary club e V.I.S.P.E. di Saronno che hanno realizzato il pozzo, grazie anche alla sensibilità di Padre Dionisio del P.I.M.E. di Milano e ad Ermanno d'Andrea.

lunedì, luglio 30, 2007

GUINEA BISSAU E ITALIA

Annuncio ai naviganti...Abbiamo intenzione di creare un ulteriore ponte tra l'Italia e la Guinea Bissau e lo vorremmo fare anche e, soprattutto, attraverso le parole dei bissau guineensi. per questo motivo vorremmo fare una sorta di mappatura, di censimento dei bissau guineensi in Italia, ma non limitandoci al semplice dato numerico/statistico ma approfondendo storie, situazioni e personalità dei bissau guineensi in Italia.

Perciò vi facciamo un appello: se siete bissau guineensi in Italia, o conoscete comunità più o meno grandi di bissau guineensi in Italia, fatecelo sapere, così da poter realizzare servizi, reportage e dare ulteriore voce alla popolazione di questa splendida terra.
Grazie a tutti,
lo staff di Namitipenabula

venerdì, luglio 27, 2007

CONTRO LE MINE

La Guinea Bissau ha bisogno di 60 mila dollari americani per la rimozione delle 8000 mine interrate nella zona di Buruntuma, situata non lontano dalla frontiera con la guinea Conakry, durante la guerra d’indipendenza (1962-1974) .Le mine antiuomo e altri ordigni esplosivi interrati durante la guerra di liberazione nazionale continuano a fare vittime nella zona di Buruntuma, ha dichiarato giovedi il ministro degli anziani combattenti e di liberazione della patria Isabelle Buscardine,« Il governo deve chiedere l’appoggio finanziario dei suoi partner per poter procedere all’opera di sminagio della zona di Buruntuma o la popolazione continuera’ a essere maledettamente vittima di queste mine e di questi esplosivi» ha dichiarato al ritorno da una tournée di due giorni nella zona.
Isabelle Buscardine ha invitato le popolazioni locali a vigilare per evitare nuovi drammi soprattutto in questo periodo di lavoro nei campi. La Buscardine ha poi chiesto al capo del villaggio di sensibilizzare i villaggi che queste mine rappresentano per la loro integrita’ fisica.
Le operazioni di sminaggio sono partite due settimane fa particolarmente grazie al finanziamento del governo americano, il cui ammontare non e’ stato specificato.
Il governo della Guinea Bissau ha invitato i suoi partner per lo sviluppo a contribuire economicamente per contrastare un pericolo forte che sin dal termine della guerra di liberazione ha causato diverse vittime.

LA CAMPAGNA ANTI MINE
Per il suo impegno, nel 1997, alla Campagna internazionale per la messa al bando delle mine è stato conferito il Premio Nobel per la Pace con la seguente motivazione: "Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di conferire il Premio Nobel per la Pace 1997, in parti uguali, alla Campagna Internazionale per la Messa al Bando delle Mine (ICBL) ed alla sua coordinatrice, Jody Williams, per il lavoro svolto a favore della definitiva interdizione e rimozione delle mine antipersona.

Brevi:

1) Continua la cessione delle quote del BAO, come già anticipato ieri, anche Carlos Domingos Gomes ha ceduto le sue quote della Banca guineense, in questo caso alla Ecobank. Conferma però di aver venduto solo una parte delle sue azioni e di voler rimanere nel BAO, secondo Gomes altri azionisti si starebbero preparando a cedere le loro quote.
La cessione delle quote di Gomes fa seguito alla cessione della totalità delle azioni di Montepio Geral alla Geocapital del magnate cinese Stanley Oh.

2)L'ex direttore generale dell'impresa di elettricità e acqua (EAGB), Renè de Barros, è stato ieri scagionato dal tribunale di Bissau dall'accusa di peculato, amministrazione dannosa e furto di fondi,più di 200 milioni di franchi CFA.
D'accordo con l'avvocato Amine Saad, il tribunale regionale di Bissau ha sentenziato che tutto "è stato frutto di false informazioni", scagionando così da qualsiasi accusa Renè de Barros.

3)I nove commerciati guineensi rivenditori di gasolio, tutti di età trai 25 e i 27 anni detenuti in Senegal e accusati di collaborare con i ribelli del Casamance sono stati ieri liberati, dietro pagamento di una cauzione di 3 milioni di franchi CFA.

Fonte:noticiaslusofonas

giovedì, luglio 26, 2007

Transazioni economiche...


(foto: consulenza finanziaria.net)

Montepio Geral cede la quota azionaria che deteneva del Banco dell'Africa Occidentale (BAO) ,in Guinea Bissau, al gruppo Geocapital del magnate cinese Stanley Oh.
La decisione, secondo indisrezioni sarebbe maturata in seguito alla decisione del Consiglio d'Amministrazione della Banca guineense di concentrare la maggior parte delle attività principali del gruppo che si svilluppano su territorio nazionale.
La Montepio Geral deteneva il 15% delle quote della Banca ma i termini economici dell'accordo non sono stati resi noti.
Lo sforzo richiesto per gestire istituzioni finanziarie in Africa, come appunto la BAO in Guinea Bissau e la BDC in Mozambico, è elevatissimo. Anche in Mozambico la Montepio Geral era azionista della BDC ma recentemente ha ceduto tutte le sue quote al gruppo sudafricano della First National Bank, mentre per ora detiene ancora la sua partecipazione azionaria nella Cassa Economica di Capo Verde.
La Geocapital ora al 30% del capitale, mira ad arrivare al 60 % delle quote diventando così l'azionista di maggioranza ed assumendo il controllo della Banca guineense.
Attuali azionisti sono l'impresario guineense Carlos Domingos Comes con il14%, suo figlio Carlos Gomes Junior ,leader del Paigc ed ex primo ministro con il 15,95% (sarebbero entrambi interessati a cedere parte delle loro quote), Banco Efisa con il 15% e convinto a mantenerlo, Gonçalo Siqueira Braga, membro del consiglio di amministrazione con il 7,27% e infine l'International Finance Corporation (legata alla Banca Mondiale) con il 15%, mentre il restante 30% sarebbe in mario a vari piccoli azionisti.
Attualmente il Bao ha quadro stabilimenti nel paese, oltre all'allargamento della rete delle agenzie , ilprogetto di espansione della Banca comprende anche l'istallazione di servizi di multibank e sportelli automatici per il pagamento ,novità assoluta nel paese, oltre alkla costruzione di un sito web e di una rete rapida per la gestione dei servizi.

Fonte: noticiaslusofonas.com

mercoledì, luglio 25, 2007

GRAZIE DA NAMITIPENABULA


IL 25 novembre dello scorso anno, il nostro supermega coordinatore scrisse questo post...

[...] visto che il traguardo è oramai prossimo, colgo d'anticipo tutti , nel festeggiare i 1000 passaggi in un mese e mezzo di vita del nostro Blog. Un traguardo bello...non per chi ha creduto in questo strumento (anche) ma sopratutto per la Guinea Bissau...Tante persone ogni mese si interessano dei problemi del paese, della sua gente....leggono commenti, notizie aggiornate e curiosità sulla Guinea Bissau...NAMITIPENABULA stà diventando davvero un ponte tra L'italia e la vita in Guinea...un ponte certo virtuale, ma che a suo modo sensibilizza (o almeno vorrebbe) la nostra gente ai problemi di questa terra....1000 passaggi in un mese e mezzo...possono essere 8000 in un anno...ma possiamo crescere ancor di più, per continuare ad essere, nel mare della rete, lo spazio (forse) più completo ed aggiornato, in lingua italiana, sulla Guinea Bissau!!!

beh...a distanza di otto mesi festeggiamo un altro grande risultato...i 9000 contatti..siamo andati belìn oltre le più rosee previsioni, come si dice in questi casi...e il nostro unico pensiero va a voi, fedeli lettori di NAMITIPENABULA...grazie per seguirci numerosi e compatti...grazie soprattutto per l'interesse per le problematiche della terra che amiamo...

continuate a seguirci e ripetendo quello che è diventato il nostro slogan ormai, CONTINUIAMO A LAVORARE

INTANTO, AUGURI NAMITIPENABULA

Brevi:

1) L' ex direttore generale della Polizia Giudiziaria, Orlando Silva, licenziato a Giugno a causa delo scandalo che lo aveva colpito, ricordiamo che fu ritenuto responsabile della sparizione di 650 kg di droga confiscata ai narcotrafficanti, è stato oggi nominato dal presidente del parlamento Francisco Benante, nuovo segretario generale del Parlamento.

2) Il primo ministro Martinho N'Dafa Cabi parteciperà ad agosto in Sud Africa al Congresso Nazionale Africano (ANC), sarà lì in qualità di vice presidente del partito africano per l indipendenza di Guinea Bissau e Capo Verde (PAIGC).
Dopo questo incontro il primo ministro Cabi dovrebbe recarsi anche in Portogallo in visita ufficiale su invito del primo ministro portoghese Josè Socratès.

martedì, luglio 24, 2007

Crisi di acqua e energia

(foto: legambiente.it)

Il nuovo direttore generale dell'impresa di acqua e elettricità della Guinea-Bissau (EAGB), Mario Pires, ha garantito che entro 3 mesi i rifornimenti di acqua e elettricità nella città di Bissau saranno regolarizzati.
L'ex primo ministro, ora direttore dell EAGB spiega che i disguidi sono dovuti ad avarie che avrebbero colpito alcuni generatori, riferisce inoltre che gli impiegati sono da 8 mesi senza stipendio per un ammontare di 320 milioni di franchi CFA (circa di 490 mila euro) e l'azienda si appresta a mettere in atto il programma di risanamento definito tra il governo guineense e la Banca Mondiale.
Sono più di due mesi che la capitale è senza acqua e elettricità e i servizi sanitari hanno lancitao l'allarme per l insorgere di infezioni e problemi intestinali.
Per minimizzare la situazione, il governo ha dato ordini al ministro delle risorse naturali, Soares Sambu, di distribuire acqua alle popolazioni attraverso autocisterne.
Molte famiglie da Bissau si sono spostate all'interno del paese alla ricerca di acqua.


fonte: Lusa

Guinè Telecom in crisi

(foto tecnozoom.it)

La Guinè Telecom è vicina al collasso.
Proprietaria del 40% delle quote azionarie della Guinè Telecom è la Portugal Telecom, quest'ultima potrebbe sospendere i suoi investimenti perchè accusano il governo guineense di non voler negoziare il pagamento dei servizi offerti all'azienda guineense dai colleghi portoghesi.
In una nota inviata al ministro dei trasporti e delle comunicazioni della Guinea Bissau, l'azienda portoghese avverte di chiudere alcuni servizi nel paese per risparmiare costi.
Nel documento si parla di salari non pagati e debiti crescenti verso le imprese fornitrici, con conseguenze disastrose per le comunicazioni nel paese, nella stessa si richiede un incontro urgente tra l' azienda portoghese e quella locale per cercare di trovare una soluzione al gravissimo problema.
La direzione portoghese dell'impresa avverte il governo di Bissau che l'attuale situazione non può durare ancora a lungo, altrimenti la Guinè Telecom è condannata a un sicuro fallimento così come la gemella che si occupa della telefonia mobile, con il conseguento licenziamento di 300 operai.
Nel documento si avverte inoltre che questo possibile fallimento dell'impresa influirà molto sulle possibilità di investimento straniero nella regione, sarebbe la prima volta nella storia che un impresa di comunicazione fallisce per mancato intendimento tra l'investitore locale e quello straniero.
Ricordiamo che secondo un accordo del Luglio 2004, il 60 % della Guinè Telecom appartiene allo stato guineense e il restante 40% alla Telecom Portugal.

Ricordando la fondamentale importanza che ha la comunicazione per lo sviluppo di un paese speriamo che le parti giungano presto ad un accordo.

Brevi :

Per favorire fiducia e rispetto tra le diverse categorie sociali è nato in questi giorni ‘Voix de la paix’ (Voce della pace), progetto dell’ Inep (Istituto nazionale di studi e ricerca) in collaborazione con l’Alleanza internazionale per il consolidamento della pace (Aicp); il presidente Joao Bernardo Nino Vieira ha sottolineato che “lo sviluppo socio-economico del paese deve passare attraverso il consolidamento della pace e della riconciliazione nazionale”.

Fonte : Misna

lunedì, luglio 23, 2007

Sempre sulla droga...sempre sulla censura


Anche la federazione internazionale dei giornalisti (FIJ) ha manifestato in una nota inviata al governo della Guinea Bissau la preoccupazione per l’integrita’ fisica dei professionisti guineensi che si occupano delle notizie di droga nel paese.
La Fij avrebbe fatto riferimento ai casi dei giornalisti Albert Dabo’, della radio guineense Bombolom fm e corrispondente dell’agenzia Reuters (ne abbiamo parlato in un recente post) e di Fernando Jorge Pereira, corrispondente del giornale portoghese Expresso.
Questi due giornalisti sono stati recentemente vittime di intimidazioni da parte di elementi legati al governo e delle forze di difesa e sicurezza dopo aver scritto articoli sulla droga in Guinea Bissau. La nota della FIJ e’ stata indirizzata al primo ministro, Martinho N’Dafa Cabi e al presidente guineense Nino Vieira, cosi come al presidente del parlamento Francisco Benante e a quello del tribunale supremo di giustizia, Maria do Céu Silva Monteiro.
La FIJ esorta le autorita’ a salvaguardare la liberta’ di espressione del pensiero e azionare meccanismi di protezione dei professionisti nell’attivita giornalistica.Tale situazione si collega tra l’altro a uno dei principali impegni presi, almeno di facciata, da parte del presidente Vieira, ovvero quello di combattere il narcotraffico, che costituisce una delle priorita’ dell’attuale governo.
La Guinea Bissau, infatti, ultimamente e’ stata piu’ volte citata da vari organi di stampa internazionali come il primo paese a livello di narcotraffico e anche l’agenzia delle Nazioni Unite l’ha citato come il principale luogo di smercio di droga nel traffico rivolto al mercato europeo, sfruttando principalmente Spagna e Portogallo.

domenica, luglio 22, 2007

Il Grand Hotel della droga


Pubblichiamo da www.peacereporter.net
Articolo di Matteo Fagotto


In balia dei cartelli sudamericani, la Guinea Bissau è il primo esempio di narco-Stato al mondo.

Che cos'è un narco-Stato? La risposta migliore è sintetizzata nelle parole di un diplomatico europeo, residente in Guinea-Bissau, sentito da PeaceReporter dietro garanzia dell'anonimato: “Qui non ci sono istituzioni, i salari dei dipendenti pubblici vengono pagati ogni 4-5 mesi, non c'è acqua e l'elettricità manca da 16 anni. Non c'è neanche una prigione, la polizia ha in dotazione tre radio e due auto, ma senza la benzina per farle partire. La comunità internazionale ha dimenticato questo Paese, e si limita a interventi dell'ultimo minuto per pagare gli stipendi alle Forze Armate e evitare colpi di stato”. La Guinea-Bissau, una guerra civile alle spalle e nessun futuro davanti, è finita alla mercé dei signori della droga. Che l'hanno trasformata in uno dei centri di stoccaggio di stupefacenti più importanti al mondo.

( Il palazzo presidenziale a Bissau, distrutto durante la guerra civile e mai ricostruito)


Storia. Ex-colonia portoghese indipendente dal 1974, la Guinea-Bissau non è mai stata un Paese particolarmente fortunato: una lunga serie di colpi di Stato (l'ultimo nel 2003) e due guerre civili ne hanno minato la stabilità interna e lo sviluppo economico. La principale esportazione è la sconosciuta noce di acagiù e, nonostante i manghi crescano spontanei per le vie della capitale Bissau, il Paese deve inportarne il succo dall’Olanda, vista l’assenza di qualsiasi attività produttiva.
Non stupisce che i cartelli della droga abbiano fatto della Guinea-Bissau il loro paradiso. Qui, i carichi provenienti dall’America Latina, dal Marocco o dall’Asia vengono stoccati e spediti in Europa. “La mancanza di strutture fa sì che i trafficanti in Africa corrano rischi molto ridotti, sia per eventuali sequestri sia in termini giudiziari, se venissero arrestati”, dichiara a PeaceReporter Antonio Mazzitelli, responsabile dello United Nations Office on Drugs and Crime per l’Africa centrale e occidentale.

(Isole di mangrovie al largo della costa)

Profitti. A favorire i signori della droga ci si mette anche la natura: la miriade di isole di mangrovie situate sulla costa sono dei nascondigli ideali per i carichi provenienti via mare, mentre per quelli via aerea sono sufficienti le improvvisate piste d’atterraggio costruite durante la guerra civile. “Per far atterrare un Antonov o un Gulfstream basta un km di pista in terra battuta – continua Mazzitelli – Sono aerei che costano 700 mila dollari e possono caricare due tonnellate e mezzo di droga, per un valore di 150 milioni di dollari”.
Profitti enormi, una piccola parte dei quali rimane nel Paese per ‘comprare’ polizia e ufficiali. “E come potrebbe essere altrimenti – confida la nostra fonte anonima – Stiamo parlando di somme enormi in uno stato dove non c’è un euro. Per opporsi al potere della droga bisogna essere un eroe, e neanche quello basta: minacce e intimidazioni contro chi combatte il traffico sono sempre più frequenti”. A giugno, il capo della polizia è stato inspiegabilmente sostituito, nonostante avesse contribuito al sequestro di due partite di cocaina complessivamente superiori a 1200 chili. Per la cronaca, metà del carico sequestrato è inspiegabilmente ‘scomparso’, e la commissione d’inchiesta creata per indagare sull’accaduto ha messo sotto accusa l’ex-premier e i ministri di Difesa, Finanze e Giustizia.

Traffico. I margini di guadagno sono talmente alti che nel commercio si sono inseriti anche alcuni freelance, europei o africani con regolare permesso di soggiorno che acquistano tre o quattro chili di droga alla volta per venderla in Europa. Secondo i dati dell’Onu., nel 2005 un chilo di cocaina in Africa occidentale costava 16 mila dollari, in Europa 42 mila all’ingrosso. Per la vendita al dettaglio, i prezzi salgono fino a 80 mila dollari.
Lo scorso aprile, l’Unione Europea ha creato un’agenzia ad hoc per combattere il traffico di droga. In quattro mesi, la task-force ha portato al sequestro di 5 tonnellate di droga provenienti dalle Americhe. Un buon risultato, ma una goccia nel mare se comparato con le almeno 200 tonnellate di stupefacenti che, secondo i dati dell’Interpol, transitano ogni anno in Africa occidentale.

(Una partita di droga sequestrata a Bissau)


Problemi.
Per rendersi conto della gravità della situazione, basti pensare che la droga sequestrata nell’ultimo anno in Guinea-Bissau aveva un valore pari al 10 percento del Pil del Paese. I trafficanti la fanno da padroni, tanto da permettersi di girare per le strade di Bissau senza armi. Il fenomeno è così grave da mettere in pericolo le stesse istituzioni. “In un Paese così povero, un politico sostenuto dai trafficanti con qualche milione di dollari quanti voti si compra? E, una volta al potere, cosa fa?”, continua il diplomatico. Senza contare che la Guinea-Bissau deve affrontare anche altri problemi: l’instabilità politica, il traffico di minori verso i Paesi circostanti e le incursioni dei ribelli della vicina Casamance, per esempio. Troppo per uno stato, anzi un narco-stato, ormai liquefatto. “Narco sì, ma dov’è lo stato? – conclude ironica la nostra fonte – Quali servizi offre la Guinea-Bissau ai suoi cittadini? Qui manca tutto, di conseguenza viene meno il ‘contratto’ tra cittadini e Stato. Che incentivo ha la gente a rispettare le leggi?”
Problemi non risolvibili senza un intervento della comunità internazionale. Che, come gesto di buona volontà, potrebbe cominciare col ricostruire l’unica prigione del Paese, distrutta durante la guerra civile. Da allora, tutti i delinquenti del Paese vengono ospitati in celle di fortuna all’interno del ministero del Commercio…

sabato, luglio 21, 2007

Una bella Iniziativa...

NOVITA' BLOG

Per venire incontro ai nostri lettori, per permettere uno scambio più proficuo per il blog e per avere una veste un po' più "istituzionale", da oggi abbiamo il nostro indirizzo mail:
namitipenabula@libero.it
A questo indirizzo potete mandare domande, informazioni, richieste, curiosità, notizie, video, foto....insomma tutto quello che può servire per il nostro blog...saremo lieti di rispondervi e di poter interagire con voi...
Lo staff di namitipenabula

Africa's drugs gateway to Europe

Un video di Channel 4 sulla Guinea Bissau...indicazione del nostro fedele amico Fernando Casimiro

Guarda il video

venerdì, luglio 20, 2007

Paz


Il presidente della Guinea Bissau João Bernardo «Nino» Vieira ha presieduto oggi al lancio di una campagna per la promozione del dialogo con l'obiettivo di consolidare la pace nel paese.
L ’iniziativa è co-organizzata con l’Instituto Nacional de Estudos e Pesquisa (INEP) della Guinea Bissau e Aliança Internacional para a consolidação da Paz, presieduta dall’ex presidente della Finlândia, Marti Athisaari.

Il presidente guineense ha ammesso che la guerra civile del 1998-99 ha fatto retrocedere il paese in tutti gli aspetti. Vieira ha esortato il promotori della iniziativa lanciata oggi, denominata Voce della pace a promuovere i valori tradizionali della convivenza pacifica tra i differenti gruppi etnici della Guinea Bissau per materializzare l ideale.

Anche il rappresentante del segretario generale delle nazioni Unite in Guinea Bissau, Shola Omorigie ha sottolineato l’ importanza dell’iniziativa e ha lanciato un appello alla comunita’ internazionale affinche’ appoggi l’idea.

La cerimonia si e’ tenuta alla presenza dei rappresentanti di tutte le comunita’ della Guinea Bissau, di vari elementi delle confessioni religiose, impresari, politici, persone selezionate nelle citta’ e nei villaggi e il corpo diplomatico tra i quali l’ambasciatore del Portogallo, Manuel Paes Moreira.

Brevi

L’ambasciata portoghese a Bissau si dice preoccupata per l’aumento della criminalita’ che sta colpendo la comunita’ portoghese residente a Bissau (soprattutto professori) e ha manifestato questa preoccupazione oggi al commissariato di ordine pubblico locale.
L’assalto a un giovane cooperante portoghese stamattina e’ infatti uno dei tanti dei recenti episodi di delinquenza nei confronti dei portoghesi: anche infatti un altro portoghese aveva subito il furto del passaporto e di un cellulare.
L’ambasciata ha spiegato all’agenzia Lusa di aver avuto informazioni riguardanti gli assalitori: dovrebbe trattarsi di un gruppo di adolescenti che trova negli stranieri di pelle bianca le vittime preferite.

Imbarcazioni americane verserebbero “regolarmente prodotti inquinanti nelle acque della Guinea-Bissau”: lo ha dichiarato – citato da un’agenzia di stampa locale - Lawrino Anden, portavoce dei villaggi della regione di Kinara, nel sud del paese, in occasione della visita nella zona del primo ministro Cabi. “Navi appartenenti a una compagnia americana che sfrutta la bauxite nella vicina Guinea gettano ogni giorno prodotti pericolosi nelle acque del fiume Cassini”, ha precisato il portavoce, aggiungendo che questo potrebbe comportare “gravi conseguenze sull’ambiente”. Il capo del governo ha promesso urgenti provvedimenti, attivando il ministero dell’Amministrazione interna e della Difesa. Per il momento non è noto se siano state avviate ricerche per valutare il grado di inquinamento né se le autorità della Guinea-Bissau intendano protestare con il paese vicino, in cui opera la società americana. FONTE MISNA

Francisco Fadul chiede le dimissioni del governo.

Francisco Fadul chiede le dimissioni del governo e lo scioglimento del parlamento. L'ex primo ministro guineense Francisco Fadul ha chiesto nella giornata di ieri con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, le dimissioni dell'attuale governo e lo scioglimento del Parlamento e l'attuazione delle elezioni legislative che erano previste per Marzo 2008 (rimandate al 2009 per "mancanza fondi").
Nella lettera Fadul, leader del partito per "la Democrazia, lo sviluppo e la cittadinanza" (PADEC) afferma che il governo di Cabi è "illegittimo e illegale".
Il leader del PADEC contesta i dirigenti dei partiti che formano il governo, molti accusati di vari reati. L' unico dei partiti che firmarono il patto di stabilità che secondo lui ha la legittimità di governare è il PAIGC.
Fadul ha accennato alle polemiche esistenti tra i dirigenti di PRS e PUSD con i reclami alla corte contro la presenza di queste due formazioni nel "Patto".
Sempre nella lettera Fadul, è molto critico con il governo ,parla di salari e pensioni non percepite, menziona la politica disastrosa che ha portato alla rovina del commercio dell'anacardo e l'aumento del traffico e del consumo di droga in tutto il paese.
Inoltre accusa il governo di non aver ancora messo le mani sugli speculatori del prezzo della benzina, che si è triplicato negli ultimi tempi.
Continua Fadul parlando della crisi di acqua e luce in Bissau definita "senza nessuna spiegazione ragionevole" dal governo e la nomina dell'ex primo ministro Mario Pires a capo dell'impresa che gestisce acqua e elettricità in Guinea-Bissau (EAGB) è un'altra delle sue preoccupazioni.
A fronte di questi scenari, il leader del PADEC vede soltanto una via d'uscita, il Presidente Joao Bernardo Nino Vieira deve dimettere il governo, sciogliere il Parlamento e formare un esecutivo di iniziativa presidenziale con il compito di organizzare e realizzare le elezioni legislative di Marzo 2008.
Fadul in conclusione tiene a precisare che per la rappresentanza parlamentare , il PADEC non è disposto ad entrare in questo esecutivo.

giovedì, luglio 19, 2007

Brevi:

1) Contrastare la cecità da cataratta, difusissima in Guinea Bissau, è l'impegno del direttore generale della sanità Placido Cardoso che con l'aiuto dell'associazione inglese "Sight Service International" provvederà alla formazione di infermieri e tecnici e all'acquisto di alcuni autoveicoli.
Cardoso ha denunciato la precarietà del sistema oculistico nel paese, che ha alte carenze di strumentazione e personale, disponendo di un solo medico oftalmologo nel servizio pubblico, all'ospedale "Simao Mendes" della capitale.

2) Il presidente Joao Bernando Vieira ha annunciato che le prossime elezioni legislative e presidenziali saranno posticipate al 2009 per "mancanza di fondi". Il capo della commissione nazionale ellettorale Al Adji Malam Mane conferma che l'attuale situazione economica del paese non consentirà di svolgere le elezioni precedentemente fissate per Marzo 2008.
Il presidente sostiene che "il paese sta recuperando credibilità interna e verso l'estero. Per questo motivo il governo rimarrà in carica per un altro anno ancora".


Fonte:Misna

mercoledì, luglio 18, 2007

QUINDICI ANNI...


Oggi è il 19 luglio: per l’Italia questa è una data luttuosa, che ricorda costantemente un triste anniversario. Quest’anno sono 15. Quindici come gli anni che sono passati dalla morte dei magistrati Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e Paolo Borsellino, (appunto, 19 luglio 1992). Con loro persero la vita i ragazzi delle scorte.
Si parlava nel post precedente dei pericoli che corrono i giudici chiamati a intervenire su vertenze delicate. Ebbene, questi due magistrati, impegnati ad affrontare un avversario duro come la mafia, i loro rischi hanno scelto di correrli, pur di seguire ideali pagati a caro prezzo.
Senza cadere nella retorica, una semplice riflessione: può sembrare un post completamente slegato rispetto al contesto, ma personalmente non la penso così. Ricordate quando dedicammo la copertina della Candonga ai ragazzi di Locr,i con lo striscione E ora ammazzateci tutti?
Lo facemmo accomunando la ribellione di quei giovani con quella del popolo guineense, consapevoli che il sacrificio di una vita umana per un ideale come quello della giustizia non debba mai essere reputato inutile.
Ricordando loro e creando un ponte, seppur triste, tra Guinea Bissau e Italia, il solito invito: CONTINUIAMO A LAVORARE E NON ARRENDIAMOCI!

Giornalisti in pericolo


Il rappresentante del segretario generale dell' Onu in Guinea Bissau, Shola Omerigie, ha fatto sapere ieri di seguire la situazione delle intimidazioni ai giornalisti che scrivono sul traffico della droga nel paese.
L' intervento di Omerigie é una risposta agli appelli del corrispondente Reuters nel paese, Albert Dabo, già interpellato due volte dalle autorità guineensi.
Il rappresentante del segretario generale ONU ha evidenziato la volontà di collaborazione con l 'UNODC (Governo ONU contro le droghe e il crimine organizzato) e ha assicurato che discuterà con la Comunità internazionale per trovare la forma migliore di aiuto per la Guinea Bissau.
Omerigie non ha tralasciato infine di sottolineare anche i pericoli che corrono le figure di magistrati e giudici che tengono i processi contro i commercianti di droghe.

Fonte Lusa

martedì, luglio 17, 2007

I complici e... l'attivista

Mario Sa Gomes, attivista e presidente dell’associazione guineense in difesa delle vittime di errori giudiziali, ha denunciato il governo e l'esercito per la complicità nel traffico di droga ed è stato costretto a nascondersi dopo che i soldati, avevano provato a raggiungerlo nella propria abitazione. Mario Sa Gomes aveva detto ad una stazione radiofonica locale mercoledì scorso: “Se desideriamo combattere efficacemente contro il narcotraffico, dobbiamo allontanare dalle cariche tutti gli ufficiali dell’esercito e tutti i ministri implicati nel traffico. Il riferiemnto neanche tanto velato era soprattutto a Tagme Na waie (nella foto con Nino Vieira), a cui anche il nostro collaboratore Didinho ha “dedicato” un editoriale. http://www.didinho.org/CUMPLICES.htm

Due giorni...per la salute

Il direttore generale dell’ Organization African Occidental person of Saúde (OOAS), Kabai Joner, è arrivato ieri a Bissau per una visita di due giorni per la preparazione dell’ottava Assemblea generale dei ministeri della salute in Guinea Bissau. Durante il soggiorno nel paese, Kaba Joner si incontrerà con le autorità guineensi per l’organizzazione dell’assemblea: oggi incontrerà il primo ministro Martinho N’dafa Cabi e il ministro degli affari esteri, Maria of the Noble Conceição Cabral, mentre domani incontrerà il ministro della salute, Eugénia Saldanha.L’OOAS è stata fondata nel 1987 per i capi di stato e di governo della CEDECAO (la comunità economica deglistati dell’Africa occidentale) con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute della popolazione della regione e di approntare delle comuni soluzioni ai problemi del settore. Il principale obiettivo dell’organizzazione è comunque quello di combattere il virus della malaria, della tubercolosi, controllare le epidemie e incrementare la speranza di vita dei bambini. Fonte Noticias lusofonas

sabato, luglio 14, 2007

Le "brevi"

1) Gli Stati Uniti hanno riaperto sabato scorso un ufficio diplomatico in Guinea Bissau, dopo un decennio di assenza. Washington chiuse la sua missione diplomatica a Bissau più di dieci anni fa, poco prima dello scoppioi della guerra civile, ma ha continuato a mantenere relazioni diplomatiche con l’ex colonia portoghese attraverso la sua ambasciata nel vicino Senegal.
“La riapertura di questo ufficio” – ha detto l’ambasciatore statunitense in Senegal, Janice Jacobs – “getta le basi per la riapertura dell’Ambasciata Usa a Bissau”. L’ambasciatore si é detto inoltre preoccupato del perdurare del traffico di droga nel paese. (Fonte Reuters)

2) Oltre allo spagnolo, lingua ufficiale, e al francese, adottato di recente come idioma di Stato perché parlato nei paesi vicini ma in realtà poco conosciuto dalla popolazione locale, la Guinea Equatoriale ha deciso di adottare il portoghese come terza lingua ufficiale per poter entrare nella Comunità delle nazioni di lingua portoghese (Cplp) e, nel lungo periodo, ottenere da queste appoggio sul fronte economico e sanitario. L’ex colonia spagnola abitata da oltre mezzo milione di persone, attualmente ‘osservatore associato’ della Cplp, dovrebbe facilmente ottenere il consenso al pieno ingresso nella Comunità da parte dei suoi Stati membri (Angola, Brasile, Capoverde, Guinea Bissau, Mozambico, Portogallo, Sao Tomé e Principe e Timor est).
Fonte Misna

venerdì, luglio 13, 2007

Calendario Polizia 2008, ancora un anno dalla parte dei bambini

Anche nel 2008 - come già nell'anno precedente - il popolarissimo Calendario della Polizia devolverà una parte dei proventi delle vendite al progetto dell'UNICEF per il contrasto allo sfruttamento economico dei bambini in Guinea Bissau.

Il progetto si focalizza sulla prevenzione del fenomeno del traffico di minori, purtroppo ancora molto diffuso in questo piccolo paese africano, il sesto più povero al mondo, e sul reinserimento familiare per le giovanissime vittime sottratte al giogo del traffico.

Nel solo 2007 le vendite del Calendario della Polizia hanno contribuito con circa 270.000 euro alla attività di contrasto al traffico in Guinea Bissau e alla formazione dei poliziotti di frontiera guineani, il principale presidio a tutela di 20.000 bambini a rischio.

Il calendario, dal titolo "Autoscatto...Noi ci vediamo così" è in vendita al costo di 6 € (versione da tavolo) o 7 € (versione da parete) esclusivamente presso le Questure di tutta Italia, previa prenotazione che deve avvenire entro il 20 settembre 2007 rivolgendosi ai rispettivi Uffici per le relazioni con il pubblico (URP).

Testimonial speciale del calendario è Mario Porfito, il celebre 'Ispettore Ramaglia' del serial tv "La Squadra", Goodwill Ambassador dell'UNICEF Italia. Porfito ha recentemente svolto un viaggio sul campo con l'UNICEF proprio in Guinea Bissau, scrivendo un coinvolgente diario di viaggio.

sabato, luglio 07, 2007

UN SALUTO...UN AUGURIO...
UN ARRIVEDERCI.
Poche parole per esprimere un grazie a Eddy, Dory, Fufu e Dome per questa fantastica avvantura durata 10 mesi, che si chiama NAMITIPENABULA!...un blog nato da una fantastica esperienza vissuta insieme a voi, insieme ai nostri compagni di viaggio...una esperienza nata da una passione grande per una terra ed un popolo, quello della Guinea Bissau...una esperienza vissuta con la voglia di dar voce a questa splendida gente, con la speranza sempre viva di un futuro di PACE, LIBERTA', GIUSTIZIA! Una esperienza che NON può e NON deve essere interrotta...perchè NAMITIPENABULA è un piccolo sogno, faticosamente divenuto realtà, che unisce persone ed enti in Italia, Portogallo, Guinea Bissau.
L'Augurio è quello di NON mollare...ma di trovare nuove modalità per mantener vivo questo spazio di idee e riflessioni, che merita di "esistere" ancora a lungo, in un panorama di spazi che idde ne danno poche e di valori anco
r meno.
Ci siamo esposti tanto...quanto scritto ha attirato a sè plausi e critiche...a volte anche insulti!...siamo sulla buona strada...il nostro mitico collaboratore Fernando Casimiro lo ha insegnato a tutti noi! Allora, continuiamo ad avere il coraggio delle idee e dei valori grandi...senza paura...
Dal profondo del cuore vi auguro di continuare ad essere "CALDI" e a non diventare "TIEPIDI".
Seppur lontani fisicamente...CONTINUIAMO A LAVORARE
!!!!
VIVA la GUINEA BISSAU!!!!!

ULTIME FOTO...
dall'album dei RICORDI

(foto NAMITIPENABULA)










SEMPRE LE STESSE VOLPI

INTORNO ALLA CAROGNA!

L’ex Primo Ministro della Guinea Bissau, Mario Pires, è stato ieri nominato Direttore Generale dell’Impresa Elettricità ed Acqua (EAGB) della Guinea Bissau, con l’obbiettivo di risolvere la questione della mancanza di luce ed acqua che colpisce la capitale da più di un mese e mezzo.

Come è possibile concedere incarichi ufficiali di dirigenza di servizi pubblici, ad un uomo che, nel 2003, minacciò il Paese intero di Guerra Civile (allora era Primo Ministro), se il Partito del SUO presidente Kumba Yalà non avesse vinto le elezioni…dicendo questa frase a poche settimane dal voto, in piena campagna elettorale, in televisione?...Un IRRESPONSABILE….potrà mai risolvere VERAMENTE i problemi dell’EAGB???....Ed intanto a mangiare sono sempre i soliti!!!

ECCO UN'ARTICOLO in ITALIANO SULL'OPERATO di QUESTO SIGNORE, IN PASSATO:

Guinea Bissau: avviata la transizione dopo il colpo di stato

MISNA | United Nations' Integrated Regional Information Network |

Inter Press Service (IPS)

martedì, 16 settembre, 2003


Guinea Bissau

"I militari della Guinea Bissau hanno intrapreso questa azione perché il governo ha violato i principi fondamentali della costituzione e si è dimostrato incapace di risolvere i problemi economici" - ha detto Verissimo Correia, il generale dell'esercito che ha condotto il colpo di stato di domenica scorsa.

La destituzione del governo del Primo Ministro Mario Pires e l'arresto del Presidente Koumba Yala sembra comunque - secondo fonti Misna - "un golpe indolore". Altre fonti richiamano le preoccupazioni della comunità internazionale e dell'Onu affinchè non vi siano atti di violenza ma sottolineano anche come il colpo di stato, pur sovvertendo l'ordine costituzionale, è stato
salutato positivamente dai politici e dalla stessa popolazione locale.

IPS news riporta che nell'ex colonia portoghese l'insofferenza popolare regnava sovrana da tempo: gli stipendi degli operai e dei militari, non venivano pagati da undici mesi, le elezioni erano continuamente rinviate. L'economia della Guinea Bissau, prevalentemente agricola, è passata da una crisi all'altra e dopo la guerra civile del 1999 che ha devastato le infrastrutture del paese il processo di democratizzazione non ha avuto il sostegno della Comunità Internazionale.

Per ora - riferisce
Misna - sarà monsignor José Câmnate Na Bissign, vescovo di Bissau, a guidare il Consiglio nazionale di transizione voluto dai golpisti con il compito di elaborare il percorso del governo guidato dal colonnello Verissimo Seabra Correia, attuale presidente ad interim. Il leader militare ha incontrato i rappresentanti dei partiti politici e della società civile e al termine dell'incontro il colpo di Stato è stato definito come la "miglior soluzione" al caos costituzionale, alla turbolenza sociale, alle frodi elettorali e alle violazioni dei diritti umani che caratterizzavano la vita del piccolo Paese africano.

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OTTO Foto...
dall'album dei RICORDI

(foto NAMITIPENABULA)









venerdì, luglio 06, 2007

GRAZIE

"Ho un vecchio amico che sta per partire e stanotte ritorna via. E' il momento dei baci, dei saluti ed abbracci e gli auguri di buona fortuna niente lacrime prego, che c'è altro da fare e stasera non piange nessuno io mi ungo la gola e preparo il bicchiere in onore del vecchio...Marco"
E' il testo di una canzone dei Modena city ramblers...si chiama il Bicchiere dell'addio...non si tratta di un addio il nostro, ma comunque, a mio parere rendeva bene...
Che dire...ha detto tutto Eddy...coordinatore, il nome con il quale ti sei firmato in tutti questi post non rende bene...io ci metterei INIZIATORE DI UN SOGNO...perchè questo in realtà sei stato per tutti noi...ci hai fatto incamminare verso la strada incantata della Guinea Bissau e dopo gli insegnamenti, gli aiuti, le collaborazioni, hai pensato bene di lasciarci camminare da soli per raggiungere qualche altro che ha bisogno di una spinta...
noi speriamo di essere all'altezza...di aver davvero appreso tutti i tuoi insegnamenti e le tue parole...c'è poco da dire: le qualità dell'uomo Marco non si discutono; si tratterebbe di enunciare una serie di aggettivi al positivo per disegnare un uomo che non ha bisogno di parole, ma bastano le scelte intraprese durante la sua vita per raccontarlo. Dicevo, l'uomo Marco non si discute; ma ancor più sorprendente è stato il coordinatore Marco: più ripenso a quell'avventura estiva e più ritengo che se la cooperazione, il volontariato e il sociale prendessero anche solo la metà delle tue qualità...bè, qualcosa andrebbe meglio...
perciò, a margine di queste parole dettate dall'ammirazione e dall'affetto per te, penso che l'intero staff di Namitipenabula non possa far altro che dirti:
GRAZIE
SETTE FOTO...
dall'Album dei RICORDI

(foto NAMITIPENABULA)








giovedì, luglio 05, 2007

BREVISSIME

1) Trenta Ufficiali delle Forze Armate della Guinea Bissau beneficeranno di un anno formativo in Brasile, nei settori agricoli, pesca ed allevamento, per potersi così successivamente inserire nella vita attiva. I 30 saranno selezionati tra gli ufficiali superiori in età avanzata e pronti a lasciare le caserme, una volta rientrati dal Brasile.
Il progetto si inquadra nell’ambito di un programma di riforma delle Forze Armate della Guinea Bissau, concordato con la Comunità Internazionale. I 30 ufficiali dovranno restare in Brasile almeno un anno e riceveranno un sussidio di 10.000 Euro durante la formazione e, terminati i corsi, riceveranno materiali per poter avviare piccole unità di produzione o altro.

2) Il Governo degli USA ha chiesto ieri spiegazioni alle autorità della Guinea Bissau, riguardo il recente esonero del Direttore Generale della Polizia Giudiziaria Orlando Silva, in seguito ad una polemica relativa al famoso sequestro di droga. Gli USA, chiedono i motivi che hanno portato a tale decisione, dichiarando che la persona esonerata non ha commesso nulla di errato e che, anzi, tale misura governativa suscita serie preoccupazioni. Il Governo esonerò in Giugno Orlando Silva ed un altro collega dal loro incarico, ma non specificò le motivazioni. Gli USA dichiarano massima fiducia nell’integrità e nelle capacità delle persone esonerate, ha fatto sapere l’Ambasciatore nord americano residente a Dakar, che ha affermato che codesto esonero è un passo indietro nella lotta al narcotraffico nel paese. L’Ambasciatore visiterà nei prossimi giorni la Guinea Bissau, dove chiederà il punto della situazione sull’impegno del Governo guineense nella lotta al traffico di Droga. Gli USA, chiedono infine che, colore che sostituiranno i due esonerati, siano persone forti e sufficientemente esperti per poter assumere tale incarico.

CINQUE FOTO...
dall'Album dei RICORDI

(foto NAMITIPENABULA)