Sempre sulla droga...sempre sulla censura
Anche la federazione internazionale dei giornalisti (FIJ) ha manifestato in una nota inviata al governo della Guinea Bissau la preoccupazione per l’integrita’ fisica dei professionisti guineensi che si occupano delle notizie di droga nel paese.
La Fij avrebbe fatto riferimento ai casi dei giornalisti Albert Dabo’, della radio guineense Bombolom fm e corrispondente dell’agenzia Reuters (ne abbiamo parlato in un recente post) e di Fernando Jorge Pereira, corrispondente del giornale portoghese Expresso.
Questi due giornalisti sono stati recentemente vittime di intimidazioni da parte di elementi legati al governo e delle forze di difesa e sicurezza dopo aver scritto articoli sulla droga in Guinea Bissau. La nota della FIJ e’ stata indirizzata al primo ministro, Martinho N’Dafa Cabi e al presidente guineense Nino Vieira, cosi come al presidente del parlamento Francisco Benante e a quello del tribunale supremo di giustizia, Maria do Céu Silva Monteiro.
La FIJ esorta le autorita’ a salvaguardare la liberta’ di espressione del pensiero e azionare meccanismi di protezione dei professionisti nell’attivita giornalistica.Tale situazione si collega tra l’altro a uno dei principali impegni presi, almeno di facciata, da parte del presidente Vieira, ovvero quello di combattere il narcotraffico, che costituisce una delle priorita’ dell’attuale governo.
La Guinea Bissau, infatti, ultimamente e’ stata piu’ volte citata da vari organi di stampa internazionali come il primo paese a livello di narcotraffico e anche l’agenzia delle Nazioni Unite l’ha citato come il principale luogo di smercio di droga nel traffico rivolto al mercato europeo, sfruttando principalmente Spagna e Portogallo.
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