venerdì, giugno 22, 2007


BISSAU a SECCO

I grandi centri urbani della Guinea Bissau sono a corto di acqua, normalmente fornita dalla Impresa Nazionale di Elettricità e Acqua (EAGB). La situazione stà portando alla disperazione la popolazione.
In Bissau, l'acqua non esce dai rubinetti...e questo è normale...da più di un mese e mezzo (per chi può permettersi un rubinetto ovviamente!!!), e così la popolazione utilizza tutte le forme possibili ed immaginabili per rifornirsi del prezioso liquido.
Carovane di donne, dal mattino alla sera, riempiono i loro secchi nei pozzi disponibili, o la comprano da venditori con taniche a decine, caricate su carriole...sempre acqua presa dalle poche fonti funzionanti o da pozzi privati. Un solo grido, è sulla bocca di tutti: Soccorreteci...aiutateci ad avere acqua!
Famiglie intere percorrono ogni giorno decine di chilometri per poter riempire una tanica d'acqua, alzandosi magari alle 4 di mattina per non trovare troppa coda. E danno una mano le donne, i bambini ed anche gli uomini. Visto poi che le fonti pubbliche sono a secco, molti antichi pozzi in disuso sono riutilizzati per rifornirsi di acqua, con tutti i rischi per la salute che ciò comporta, visto il precario stato di igiene di questi "fori", carichi di batteri a volte mortali.
Malgrado ciò, si preferisce correre il rischio di ammalarsi, piuttosto che restare senza acqua per lavarsi, bere e cucinare. In molte case, i panni sporchi sono ammucchiati da quasi un mese!
La mancanza di acqua preoccupa anche il Direttore dell'Ospedale Nazionale Simao Mendes di Bissau, che vede grossi rischi di epidemie di diarrea cronica, malattie intestinali e Colera. Con l'arrivo della stagione delle piogge e la mancanza di acqua nelle falde, il rischio di epidemie è molto alto.
Non solo Bissau vive questa situazione drammatica. Città come Gabù e Mansoa vivono lo stesso problema.
Se non si troveranno presto soluzioni durevoli, la crisi di acqua potabile e luce diventerà, nel tempo, cronica e senza via di uscita, con tutte le conseguenze sociali e sanitarie che ciò comporterà.