martedì, giugno 12, 2007

BREVISSIME (ARMATE!!)

1) I funzionari della Stamperia Nazionale della Guinea Bissau (INACEP), non ricevono salario da quasi 5 anni, ha detto oggi il presidente del sindacato che rappresenta la categoria, Monteiro da Cunha.

“Sono 58 mesi che non riceviamo lo stipendio, ma la cosa peggiore è che nessuno dice nulla riguardo al fatto che otterremo i nostri soldi. Dal 2000 riceviamo visite di governanti e politici che ci fanno promesse che poi non mantengono” Il debito dello stato con la Stamperia Nazionale, ammonterebbe a circa 1,5 milioni di Euro. La INACEP stampa, tra molte cose, anche il Bollettino Ufficiale di Stato.

CONTRO LA PROLIFERAZIONE delle ARMI LEGGERE

2) La proliferazione delle armi, nelle mani dei civili e degli ex governanti, preoccupa gli specialisti ed il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito della Guinea Bissau, Tagme Na Waie, che ha fatto appello alla consegna volontaria delle armi.

Secondo il Segretario esecutivo dell’ONG Alternag, esistono circa 1.000.000 di armi leggere e di piccolo calibro nelle mani della popolazione civile della Guinea Bissau (1.300.000 abitanti). Secondo questo responsabile, la situazione è aggravata e preoccupante ancor più con il proliferare del traffico di Droga; due cose che, messe insieme, possono creare situazioni incontrollabili. L’ONG, che cerca di sensibilizzare la popolazione in raccolte volontarie delle armi, ha portato avanti un progetto nella cittadina di Bigene e dintorni, a riguardo, ed ha raccolto in poco tempo più di 40.000 armi, che sono state distrutte e bruciate pubblicamente, in modo da scoraggiare la popolazione a procurarsene altre. D’altro canto, il CSM, Tagme Na Waie, ha affermato che molti ex governanti sono in possesso di armi appartenenti all’esercito, date a costoro nel momento in cui svolgevano pubblica funzione, in conformità alla legge che permette la consegna di armi, al Governante che ne faccia richiesta. Una volta terminato l’incarico, quasi nessuno restituisce il “prestito”, lamenta Tagme!

Un consiglio?...Cambiate la legge e…ritirate le armi leggere e non, anche agli attuali politici e governanti…se l’Esercito difende lo Stato (e non i suoi interessi), ogni uomo politico può dormire sonni tranquilli, senza tener nascosta la pistola sotto il cuscino o il mitra nell’armadio.