martedì, giugno 19, 2007

CARTA APERTA AL SIGNOR MINISTRO dell’INTERNO

della REPUBBLICA della GUINEA BISSAU

Scritto ed inviato da Fernando Casimiro

“Sig. Maggiore Baciro Dabò

Questa lettera avrei già dovuto pubblicarla lo scorso 1 giugno, ma cause di forza maggiore me lo hanno impedito.

Comincio con il dirle che so che il Sig. Ministro è uno specialista nel negare le proprie azioni, fatto a cui siamo abituati da tempo e che perciò non ci stupisce.

Le ho scritto per dirle, nella sua qualità di stratega del Sig. Generale Presidente, che sono venuto a conoscenza, nella notte del 31 maggio scorso, di una cospirazione da lei orchestrata, mirata all’eliminazione fisica della mia persona!

L’informazione mi è arrivata da Bissau, attraverso una fuga di notizie da un gruppo di persone con cui il Sig. Ministro si è riunito.

Dalla sua bocca, Sig. Ministro, sono uscite parole come:” e’ un bersaglio facile da uccidere. Suo fratello lo è già stato, ora tocca a lui…”

Come le ho detto sin dall’inizio, il Sig. Ministro è abituato a dare il detto per non detto, ma io ho totale fiducia nella fonte che mi ha contattato, per avvertirmi dell’intenzione di eliminarmi.

Voglio dire a lei ed al suo padrone che, vivendo in un paese chiamato Portogallo, e sapendo che voi conoscete dove vivo, sono certo che non sarebbe difficile per voi orchestrare qualsiasi atto contro la mia persona. Per questo ho deciso, dal 1 Giugno, di segnalare alle autorità portoghesi di questa cospirazione, come già fatto anche in altre occasioni in cui mi avete minacciato di morte.

Il Sig. Baciro Dabò non è che un assassino, ripeto, un assassino, ed il tempo proverà tutto ciò.

Ricordo che sono responsabile di quello che dico e scrivo, e non negherò quanto sopra, nel caso fossi processato per il termine utilizzato.

La Guinea Bissau continua ad essere un paese diretto da un mostro che ha uno stratega operativo di nome Baciro Dabò, con il compito di eliminare gli incomodi di un regime che, con il tempo, si è specializzato nell’eliminazione delle voci ad esso scomode.

Come già scrissi molte volte, il mio lavoro è una missione per il resto della mia vita, per questo non è la morte che mi preoccupa, ma ciò che devo fare finché sarò in vita, per compiere la missione che ho davanti.

Voglio dire a lei ed al suo Mandante che assassinare qualcuno non sarà mai un atto di coraggio…ma tutto il contrario!

Siate responsabili e gettate la maschera. Confessate i vostri peccati che sono molti…!!”

Testo Originale su: www.didinho.org