sabato, maggio 19, 2007

DIRITTI NEGATI

ai BISSAU GUINEENSI

Spagna. (Madrid)

Il gruppo parlamentare IU-ICV ha presentato una proposizione per rivedere la legge che permette la concessione dei visti per i ricongiungimenti familiari, richiesti negli ultimi 5 anni, da parte di cittadini di altre nazionalità in possesso dell’autorizzazione per risiedere in Spagna, che sono stati, da questa, penalizzati fortemente (Madrid, 16 Maggio 2007)

IU-ICV ha presentato la mozione al congresso dei Deputati, nella quale si richiama il Governo a trovare una soluzione all’arbitrarietà con cui l’Ambasciata Spagnola in Dakar (Senegal) nega i visti per i ricongiungimenti familiari a cittadini africani in possesso di autorizzazione per risiedere in Spagna. Per questo motivo, la Deputata Isaura Navarro ha chiesto all’esecutivo che “riveda le sollecitudini per i visti di ricongiungimento familiare presentati negli ultimi 5 anni, presentati da cittadini con autorizzazione per risiedere in Spagna, hai quali è stato negato arbitrariamente il visto”.

Navarro ha denunciato le irregolarità amministrative che, gia in Ambasciata si verificano, come per esempio il ritiro di fogli e documenti e l’asportazione di copie sigillate delle carte presentate. A conti fatti, l’autorizzazione per la concessione di tali visti può avvenire solo dopo un arduo processo, che esige, tra l’altro, la verifica della reale possibilità tanto di avere un tetto sotto cui stare, quanto dei mezzi economici per potersi mantenere, nonché di una situazione lavorativa stabile…

D’altro canto, IU-ICV, denuncia il tratto discriminatorio che applica l’Ambasciata in Dakar, ai cittadini di nazionalità Bissau Guineense. Navarro segnala che a queste persone “vengono negati in modo sistematico permessi e risoluzioni che autorizzano la richiesta di visto per risiedere in Spagna”.

Il rifiuto avviene per motivi arbitrari, come per esempio la presentazione della prova Osteometrica Radiografica, che permette di rilevare la reale età del richiedente, e che è obbligatoria anche se il richiedente presenta documentazione pubblica, legale e valida (Passaporto o altro) che attesti gli effettivi anni di vita di questi.

IU-ICV chiede che tale “prova” sia abolita, eccezion fatta nei casi in cui non vi siano altri mezzi per accertare l’età del richiedente e, in tal caso, l’Ambasciata spagnola dovrà fornire tutte le garanzie e le possibilità date in terra madre per autorizzare e realizzare tale prova.

Infine, la Navarro, ha chiesto al Governo che apra una rappresentanza diplomatica in Guinea Bissau, visto l’importante e significativo numero di cittadini provenienti da questo paese, che risiedono in Spagna, ma sono obbligati a far riferimento alla sede diplomatica senegalese.

fonte: isauranavarro.blogspot.com