sabato, maggio 19, 2007

TORTURE e MORTI

Nelle Prigioni della GUINEA BISSAU

Scritto da Fernando Casimiro

”Il Signor Pedro Dju è morto conseguentemente a colluttazione con un suo compagno di cella, che lo ha colpito alla testa con un bidone da 5 litri, pieno di acqua”

Questa è la spiegazione data dal Ministero dell’interno della Guinea Bissau, riguardo la morte di questo cittadino, arrestato giorni fa a causa di un contenzioso per dei terreni, con un altro cittadino.

Un Bidone…che ci fa un bidone in una cella?

La tesi del bidone impressiona, ma non convince coloro che sono andati a fotografare il cadavere.

Se il Ministero dell’Amministrazione interna, ha prove che sia il bidone, l’oggetto che ha causato la morte dell’uomo in questione, allora si agisca conformemente alla legge, tenendo conto dei supposti autori materiali del crimine.

Sempre più crimini di sangue in Guinea Bissau, visto che l’impunità incentiva i regolamenti di conti, essendo che impera la legge del più forte, del migliore, di quello che ha le armi in mano e che non esita ad uccidere il suo prossimo, in quanto uomini che non sanno valorizzare loro stessi, e per ciò valorizzano tutto il resto a loro volta.

Dobbiamo denunciare, esigere chiarimenti e responsabilità riguardo i crimini che avvengono nel paese. E’ nostra, di tutti i cittadini, questo compito.

VERBALE ANALISI della LEGA GUINEENSE dei DIRITTI UMANI

La Direzione Nazionale della Lega Guineense per i Diritti Umani, è stata con sorpresa avvisata ieri, 12 maggio 2007, di una ennesima morte avvenuta in circostanze misteriose nelle installazioni di detenzione delle nostre forze di difesa e sicurezza, questa volta a scapito del cittadino di nome Pedro Dju, di 36 anni, morto nell’istallazione della Seconda Squadra di Polizia di Ordine Pubblico, dove era stato incarcerato dal 7 Maggio, a causa di un contenzioso per il possesso della terra che lo opponeva ad un altro cittadino.

Con l’obbiettivo di constatare in loco la veridicità dei fatti, un alto responsabile del nostro ufficio si è recato nella camera mortuaria dell’Ospedale Nazionale Simao Mendes, dove la vittima è stata trasportata dalle autorità di Polizia, dopo la sua morte, avendo constatato varie ferite ed altri segnali che evidenziavano TORTURE. Dalle fotografie dalla Lega dei Diritti Umani, risaltano infatti segni di una aggressione brutale, crudele e barbara, che necessariamente hanno portato alla morte dell’uomo.

(foto LGDH)

Considerando che la Tortura ed altri trattamenti crudeli e degradanti sono pratica consolidata nei corpi di Polizia della Guinea Bissau;

Tenendo conto che l’atto perpetrato è di quelli punibili nei termini di legge in vigore nel paese, la Direzione della Lega dei Diritti dell’Uomo, riunitasi di urgenza, delibera il seguente:

Condannare con veemenza questo atto ignobile e vergognoso perpetrato per individui assassini che si nascondono dietro le uniformi delle nostre forze di difesa, per poter commettere impunemente i più macabri crimini;

Esigere dal Ministero dell’amministrazione Interna una rapida identificazione dei sospettati, per così garantire il loro giudizio ed un’effettiva condanna;

Responsabilizzare lo Stato della Guinea Bissau per la condotta disonorevole ed inaccettabile di alcuni agenti legati al Ministero dell’amministrazione interna, che hanno istituzionalizzato la pratica della tortura nelle squadre di Polizia, mettendo a rischio la sicurezza pubblica, l’integrità fisica dei cittadini e la pace, di cui il paese tanto ha bisogno;

Fare appello ai cittadini ed alla società in genere, a manifestare contro qualsiasi manovra, atta a ridurre o amputare le conquiste di democrazia e di diritti fondamentali, perché la tortura e gli assassini, sono contro i valori della democrazia;

Si solidarizza con la famiglia della vittima, garantendo che la Lega farà tutto il possibile perché gli assassini del Sig. Pedro Dju siano trovati e giudicati.

BISSAU, 13 Maggio 2007

La Direzione Nazionale