BREVISSIME
1) Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha consegnato oggi al Governo della Guinea Bissau due motovedette per un valore di 22 milioni di CFA, per l’appoggio allo sviluppo sanitario delle regioni insulari del Paese, in particolare nella lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria. Secondo l’ONU, queste tre malattie provocano ogni giorno, nei paesi in via di sviluppo, dai 15 ai 16.000 morti.
Le vedette appoggeranno le popolazioni dell’arcipelago delle Bijagos e delle isole adiacenti a Pexice e Jeta, a largo di Bissau, dove la popolazione, da tempo, lamenta mancanza di assistenza sanitaria, dovuta spesso alla difficoltà di accesso a questi territori.
3) Lo scrittore e giornalista Bissau guineense Joao Carlos Gomes, residente negli USA, ha chiesto alle autorità della Guinea Bissau l’apertura di un inchiesta per appurare la destinazione di 100.000 dollari, consegnati all’ambasciatore Bissau guineense Alfredo Lopes Cabral.
Secondo il giornalista, il denaro fu consegnato nell’Ottobre 2005 da Carlos Gomes Junior (all’epoca Primo Ministro) all’Ambasciatore, con l’obbiettivo di ottenere una nuova sede per poter riaprire una rappresentanza diplomatica della Guinea Bissau presso l’ONU, a New York, nonché per l’acquisto di tre veicoli per i servizi di ambasciata. Malgrado sia passato un anno e più, non esiste ancora nessuna sede diplomatica in New York, né indicazioni che i veicoli siano stati acquistati, e questo fa pensare che il denaro sia stato utilizzato per altro. Forse approfittando della confusione politica che regnava in Guinea Bissau, con relativi cambi di Governo, Lopes Cabral decise di utilizzare il denaro per altri scopi, tutti da chiarificare. Non è la prima volta che denaro pubblico investito per prestazioni di servizio ai cittadini Bissau guineensi residenti negli Stati Uniti, sparisca nel nulla…lasciando tutt’ora questi cittadini senza nessun tipo di appoggio diplomatico, da parte del loro paese.
Joao Carlos Gomes, invita a denunziare analoghi scandali anche in Lisbona, Dakar, Bruxelles e Bissau, come unico modo per porre fine al saccheggio delle casse dello Stato e contribuire a risanare, finalmente, la vergognosa situazione finanziaria in cui il paese si trova.
L’incontro di 3 giorni è organizzato dalla WANEP (Rete West Africana per l’Edificazione della Pace), che ha riunito i Militari ed una decina di organizzazioni della Società Civile. “Il processo di riconciliazione all’interno delle Forze Armate è certamente benefico per la società, ma rischia di non essere determinante, se non coinvolge anche
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