lunedì, gennaio 22, 2007

VENTI DI CEMBIAMENTO PER BISSAU E CONAKRY



Scritto da Fernando Casimiro.

" La Guinea Bissau e la Guinea Conakry sono paesi vicini, uniti da legami di fraternità tra i rispettivi popoli, una relazione che ha conosciuto momenti alti durante il percorso di liberazione da parte del PAIGC contro il colonialismo portoghese, dopo che Amilcar Cabral convinse l'allora presidente di Conakry, Sekou Tourè, della giustizia delle motivazioni del PAIGC nella lotta contro il colonialismo portoghese.

Non fù facile, ma Cabral riuscì ad essere convincente e guadagnò la fiducia di Tourè, che gli permise di installare il suo quartier generale nella capitale della Guinea, Conakry, e di definire così una strategia di lotta che sempre passò per quella terra.

Ai giorni nostri, queste due repubbliche con il nome di GUINE', differenziate alla lettera dal nome delle capitali, Bissau e Conakry, vivono momenti di instabilità con conseguenze imprevedibili per la regione occidentale Africana.

Due Repubbliche governate da due dittatori, entrambi Generali, amici di lunga data, soci e vicini.

Due paesi con potenzialità enormi, ma classificati agli ultimi posti negli indici di sviluppo umano.

Due paesi in cui il desiderio di cambiamento da parte del popolo, di tornare ad essere padroni della propria terra, si conferma ogni giorno di più.

E' necessario perciò che ci sia soliderietà, nel senso di appoggiarsi nei cambiamenti necessari a far sì che questi due popoli possano voltare pagina e liberarsi delle dittature che li opprimono.

E' necessario che il Mondo veda di buon occhio le iniziative di cambiamento esigite da parte di questi due paesi.

E' necessario che il Mondo condanni ed esiga la fine delle dittature e, per tanto, delle sue conseguenze.

C'è vento in Bissau, e sembra già arrivata la tempesta in Conakry (dove continua lo sciopero, gli scontri e, purtoppo i morti tra i civili - n.d.r. -)!

L'esempio di Conakry: azione del popolo...accompagnata, seguita e sostenuta in Bissau e viceversa... ed intanto, che le istituzioni internazionali rappresentate in questi due paesi, non restino indifferenti alla repressione, persecuzione ed intimidazione delle popolazioni, per mano degli agenti della dittatura.

E' ora di finirla con le dittature!