martedì, ottobre 24, 2006

…UN ASCOLTO SORDO!!

UNA RICCHEZZA PER TUTTI!!! (da leggere con calma)

Amici, che insofferenza ascoltare questi programmi in TV. L’incapacità di ascolto reciproco sembra mancare completamente? Che strano, ma quei due cerchietti ai lati della testa a cosa servono? Non capisco più…che rumoreeee!

Le volte in cui ho suonato in pubblico è stata meravigliosa la risposta istintiva di chi ascoltava. L’uomo è capace di comunicare con poco; anche se quel poco è frutto di ore di studio, di ore di sconforto, ore di tecnica e infine momenti liberatori di pura musica, eppure nel momento in cui si è davanti agli “Ascoltatori”, ti giochi tutto in alcuni minuti ed è la Musica (nel senso più alto del termine) ad aprire le orecchie (in caso contrario “..a chiuderle”) .

E’bellissimo, non so neppure come accada, ma ci son delle dichiarazioni d’amore reciproche, che non hanno bisogno di parole. L’obiettivo sarebbe quello di “comunicarsi” a vicenda, pubblico e musicista; ci si sente insieme parte di un tutto, emozionati soggettivamente in maniera diversa ma facenti parte di un attimo di Verità. Che meraviglia!! A volte ho pensato alla Musica come a quel Soffio dello Spirito Santo, o chiamiamolo come volete, quella voce che parla all’uomo che appartiene a qualsiasi religione e a qualsiasi cultura, toccandolo nel profondo del suo animo e graziandolo di verità profondamente umane. Non si sa come, che meccanismi misteriosi vengano in atto e perché al di là della tecnica e della maestria, la Musica ti vibra, ti smuove, ti parla e ti schiude l’orecchio, così che finalmente ASCOLTI perché il tuo essere si Fida, così istintivamente, del bene che ne sta per ricevere. La nostra anima lo riconosce e fa lei il suo lavoro, si apre all’ascolto della Bellezza.

Allora, perché non ci ascoltiamo più? Perché si strumentalizza tutto a fini personali, proiettati sempre e solo su se stessi. Qual è la via d’uscita di una società e una cultura che se da una parte si riveste di termini ormai deprivati del loro senso, (DEMOCRAZIA, MULTICULTURALISMO, DIALOGO INTERCULTURALE, ACCOGLIENZA, DONO, AMICIZIA, APERTURA MENTALE, GIUSTIZIA, LIBERTA’, VERITA’), dimostra di non avere nessun interesse e nessuna voglia di Conoscenza nei confronti di quella che, NON è LA CULTURA altrui, ma la struttura mentale, la dimensione psichica e spirituale dell’ESSERE UMANO. Forse questo tipo di ricerca e di conoscenza potrebbe dare tante risposte alle nostre domande?

Faccio parte di una società sorda?

Come capire l’Altro, o come capire tutto ciò che non si capisce, se non si comincia a conoscere la complessità dell’essere umano, che non è solo un omino con degli occhi e delle braccia che cammina, e che fa atti buoni o cattivi?

Ridurre a così poco un Essere, che viene definito “perla degli occhi di Dio”, non è accettabile!

Anch’io ho iniziato a non Sentire più.. Non ho voglia di inquinare la mia mente di polemiche inutili nelle quali riconosco ora la rabbia, le strumentalizzazioni religiose, i discorsi su un terrorismo di cui le prime vittime sono i fratelli musulmani. L’Africa in questo mi ha aiutato, e quel poco che abbiamo trascorso in Guinea, mi ha regalato uno Sguardo diverso. Perché mi sono resa conto di una cosa fondamentale e cioè che la struttura mentale e la dimensione spirituale dell’essere umano, sono cose assai complesse, e la possibilità PERSONALE di evolversi, di crescere nel tempo “misterioso” della nostra Vita, cammina di pari passo con la scoperta di essere Amati. Comunque l’uomo conosca questa verità rivoluzionaria, non importa. Ma questo scoperta personale è capace di cambiare il corso distruttivo e a volte autodistruttivo dell’Uomo.

“ Teniamo questo tesoro in vasi di creta”, non smetto mai di dimenticare questo versetto…e forse è la frase con cui mi scontro di più. Perché Tu, hai permesso che fossimo tesori al contempo così fragili?

La storia continua a non insegnare niente, se non a ripetere gli stessi errori. Le bombe si chiamano “intelligenti”, ma bombe restano. Le nostre rivoluzioni portano alla fine un tornaconto personale, e le vittime restano sempre lì, continuano ad esserci. Oggi vedo cosa sta dietro nel voler mettere in evidenza quelle differenze che volutamente dividono, ma che non fanno parte di una religione o di un Dio, ma di inganno in cui l’UOMO cade. E’ il caso di scandalizzarsi per il burqua? E’ il caso di strumentalizzare il velo? E’ il caso di scandalizzarsi per la poligamia? Che ridere, è pensare che la nostra cultura, quella che tanto sbandieriamo come portatrice di “libertà”, viene fuori da un percorso simile. Fino a 70 anni fa in Italia esisteva il delitto d’onore, simile alla lapidazione esistente nei paesi arabi. Piuttosto sarebbe più onesto denunciare ciò che è ingiustizia, senza utilizzare gli episodi per scontri fra umanità. Certamente non chiudere gli occhi, né cadere in quel relativismo pericoloso che tutto va bene e tutto è giustificabile. Ma in virtù di quella Chiamata alla Responsabilità: Ascoltare l’Altro per Rispondere, Ascoltare se stessi per conoscersi e conoscere l’Altro.

Io credo che più che scandalizzarsi sarebbe, utile per una crescita reciproca, discuterne certamente ma ricordandosi sempre che chi è il nostro interlocutore, ha una dignità altissima, invece percepisco sempre, nei fasulli “confronti” televisivi, un Pregiudizio che domina le discussioni e una compassione non richiesta.

In TV, si invita il capo delle comunità musulmane in Italia e invece di fare domande utili per conoscere di più chi non si conosce, si fanno domande sugli attacchi terroristici!?! Non è strumentalizzazione?

Le domande dei giornalisti sono spesso ambigue e ben costruite. Si invita in Tv il ministro donna, che esprime nel suo modo di porsi all’Altro, il simbolo della donna “libera”, “autonoma e indipendente”, che ha vinto le lotte contro le ingiustizie nei confronti delle donne, ma che si dimentica che ancora nel nostro occidente ben difeso, ci sono donne che sono vittime di gravi abusi e violenze. Compiaciuta di essere scortata dalla polizia, attacca altre donne uguali a lei ma con il velo, di essere vittime di una religione islamica maschilista. Che miseria! Vedo già il consenso di mezza Italia. E’molto facile così! Risultato: le opinioni degli ascoltatori manipolate da un’informazione di parte, che non risponde ai suoi valori più alti e che invece di farci crescere si diverte a farci cadere nei tranelli.. e siamo, oggi il Caino e domani l’Abele.

Ma l’informazione non nasceva dallo “smuovere le coscienze” ponendo degli interrogativi e stimolando la curiosità del conoscere, del sapere, non nasce dal sentimento di giustizia che dà voce a quel grido che il cuore dell’UOMO lancia.

Al contempo vedo un occidente che si è costruito i suoi burqua, e lo denuncio. Relazioni umane che nascono fra gli schermi dei pc, si comunica in internet senza aver visto e toccato mai il volto o la mano di chi comunica con noi. Abbiamo come burqua uno schermo, siamo diventati interlocutori senza volto, ci abbiamo mai pensato? Del resto il “coordinatore”Marco ci aveva parlato di questa magnifica invenzione dell’uomo: quella di relazionarsi con l’Altro…a DISTANZA!!. Non ci avevo mai pensato…E poi i nostri burqua facciali??. Dai su, non prendiamoci in giro..! L’uomo occidentale non ha più il diritto di invecchiare, e si è inventato di tutto per far apparire la pelle sempre bella giovane ed elastica: certo curarsi è segno di rispetto verso se stessi, ma sui nostri bei burqua di pelle botulinosa, tirata e plasticosa..ne avrei da dire.

Amici non sento Musica; solo rumore…..per nulla !!

by Francesca Gatteàu

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Cara Francesca,
Non rispondo quasi mai alle emails, perchè il mezzo è brutto, perchè il mezzo mi ha stancato, perchè me ne arrivano + o - 30-40 al giorno.
Ma mi costringi a risponderti. Non sono daccordo sul fatto che noi siamo uguali ai musulmani, o agli africani, o agli arabi. (che sono tre cose diverse) Come cose diversa sono l'occidente ed i cristiani. In primis siamo diversi fisicamente, poi siamo figli di culture diverse, abbiamo dei percorsi storici che s'incrociano ma sono diversi. Il punto non è paragonarsi per cercare punti di incontro o di scontro... il punto è accettare che siamo diversi, con diversi percorsi storici... Poi non è vero neanche che le religioni sono uguali tra di loro.. Anch'esse sono diverse e spesso legate ai percorsi storici dei popoli. Anzi la religione in senso stretto (religare) lega un popolo. L'unica vera religione (che non è una religione appunto) è quella che non obbliga, ma attrae (la bellezza salverà il mondo appunto...) la bellezza infatti ci attira verso il Bello. Tutto il resto è costrizione... e la costrizione viene dalla PAURA, una paura fottuta... il Burka ad esempio è causato dalla paura (ci sono due tipi di paure: interna ed esterna), la paura d'invecchiare come dici tu, la paura di relazionarsi non avendo una barriera come il PC... il Sud del mondo ci attacca per Paura... attacca le nostre convinzioni, ci invade... e noi abbiamo Paura, e reagiamo per Paura e con Paura... Ora chi è che sbaglia di più?
Tutti abbiamo paura, noi.. loro.. io voi ...essi tutti.... In questo senso siamo profondamente uguali, ciò che muove l'uomo, gli interessi, la politica, la religione... spessissimo è la Paura, di essere ammazzato, annientato, di non sopravvivere. Quando uno ha una Paura mortale fa cose incredibili inusitate, che mai avrebbe il coraggio (si può dire?) di fare... per questo in questa muliculturalità alla quale siamo costretti, e che ci fa tremare, ci comportiamo automaticamente... cercando di imporre il nostro (ognuno di noi fa così) modello culturale, schema di pensiero senza accettare l'altro, e quel che ne è alla radice, senza accettare se stesso. Noi abbiamo paura dell'altro perchè sappiamo che noi non abbiamo fondamento.. cioè, se io ho un fondamento che è inattaccabbile, imperituro, l'altro non mi potrà mai scalfire.. ma non è così nè per noi nè per loro... Anche loro sono ammaliati dal nostro mondo e ne hanno paura allo stesso tempo...
Non tutti vediamo le cose allo stesso modo, per alcuni ci vuole tempo, altri mai le vedranno... ma incazzarsi ci toglie il lume a noi stessi e a tutti intorno.
Il burqa viene da una Paura dell'uomo nei confronti della donna, anche l'infibulazione ha la stessa radice di paura... ma non si combattono vietandole così.. sarebbe un divieto imposto su una paura: una bomba... ma liberando l'uomo da quella paura profonda... Anche la poligamia è sbagliata perchè ingenera ed è ingenerata da paure, cose che schiavizzano.. stesso discorso di prima... non ci si libera così.. dall'oggi al domani... Ora se anche l'occidente "moderno" ha le sue paure e non le riconosce non vuol dire che dobbiamo assumere per buone quelle altrui, ci basterebbe iniziare ad accettare ognuno le nostre (che sarebbe il modo migliore per combatterle). La donna in molti posti in Africa e in gran parte dell'odierno Islam non vale nulla, è una vi adi mezzo tra il mondo animale e l'uomo... questo è ingenerato e ingenera paure, schiavitù profonde...
accettiamoci (come diceva Jack di Londra) che ne abbiamo tutti di bisogno...
abbiamo un cuore in questo identico

Marco

1:17 PM  
Blogger coordinatore said...

Ottima riflessione Marco...ma chi sei???
Continua a partecipare a questo Blog...sarà ancora più arricchente per tutti!!!
Grazie di cuore!!

6:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

cara franci e cari tutti,
non posso che concordare con ciò che hai scritto e porvare lo stesso
profondo sdegno che tu provi.
L'informazione distorce e confonde la realtà, perchè mediaticamente "fa più
notizia" lo scandalo del velo o il "fondamentalismo" che migliaia di
credenti musulmani tolleranti e aperti.
Insomma c'è un'altra realtà, ma rimane nascosta, perchè non fa troppo
spettacolo.
Siamo alla continua ricerca di qualcosa che stupisca, scandalizzi piuttosto
che provare a capire veramente, guardare oltre l'apparenza, e magari
informarci davvero.
anche sulla questione del velo, il dibattito è acceso, ognuno scalcia per
"dire la sua" ma pochi parlano con cognizione di causa... sta a noi, se
vogliamo, non "berci" le puntate di discutibili giornalisti, ma cercare
altre fonti, di studiosi, di esperti; o parlare direttamente con le persone
interessate, che il velo lo portano e non lo vivono come un'imposizione, ma
come una scelta personale per esprimere la propria fede e rispettare una
tradizione in cui credono.
La realtà è multisfaccettata, per fortuna!!
Un bacio grande
a prestooo!!
Vale

11:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Caro coordinatore, è stata Francesca a mettere la risposta che le ho dato via e-mail... io non sapevo neanche che esistesse il blog. Ma anche se l'ha fatto senza il mio consenso la perdono ugualmente.
Una volta tanto Internet non viene usato come Infernet..
Caomplimenti per il blog..
MArco

2:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

P.S. Volevo segnalare un sito interessante sull'Etiopia dove sono stato io (ognuno tira l'acqua al suo mulino)

http://www.occhiperlafrica.org/

2:55 AM  
Blogger coordinatore said...

Grazie per l'informazione!!!

10:18 AM  

Posta un commento

<< Home