sabato, marzo 28, 2009

ALCUNI AGGIORNAMENTI DELL'AGENZIA MISNA SUL POST-UCCISIONE VIEIRA E TAGME NA WAIE
Ecco il link
http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=241665

lunedì, marzo 23, 2009

MESSAGGIO IMPORTANTE

FEDELI AL NOSTRO PROPOSITO DI ESSERE ANCHE UN BLOG DI SERVIZIO, PUBBLICHIAMO QUESTA MAIL DI UNA DONNA CHE COME NOI HA LASCIATO UN PEZZO DI CUORE A BULA.... SPERANDO CHE LE SUORE O QUALCUNO PER LORO POSSA RISPONDERE ALLA NOSTRA AMICA


Salve!non so chi leggerà questa e-mail, ma vorrei tanto che la legessero Irma Ada e Irma Elda e le Suore di Bula!

Sono Elisa Mauti,sono venuta nell'estate del 2007 insieme al Diacono Antonio Carnevale,a prestare servizio di volontariato.

Ho provato molte volte a chiamare,fino alla settimana scorsa,ma nulla!mi dice che il numero non è raggiungibile!!Per questo fatto sono molto dispiaciuta,vorrei tanto avere vostre notizie...vorrei tanto sapere a che punto sono i lavori dell'ospedale!

Mi mancate tutti,dal primo all'ultimo,ma in particolar modo il piccolo Julio:è sempre nei miei pensieri!Spero che qualcuno mi risponda al più presto!!!
!!Grazie mille

sabato, marzo 21, 2009

Presidente ad interim, poteri limitati nel nominare i capi militari.

Il presidente della Repubblica della Guinea-Bissau, Raimundo Pereira ha detto che ha oteri limitati nella scelta dei nomi nel nuovo governo per la leadership militare del paese.
"Un presidente non può avere tutti i poteri come un normale presidente. E 'normale che la nostra Costituzione limiti i poteri del presidente, perché è un presidente che lavora per un periodo, principalmente per la preparazione delle elezioni", ha detto Raimundo Pereira.
Il presidente ha parlato al paese Venerdì sera presso l'aeroporto a Bissau Osvaldo Vieira, dopo essere tornato da una visita di lavoro in Burkina Faso e Libia. "Noi come istituzione, dobbiamo rispettare la Costituzione", ha detto Raimundo Pereira.
Il Consiglio dei ministri della Guinea-Bissau ha approvato una settimana fa la nomina di Zamora capo di Stato maggiore generale delle forze armate del paese, in seguito alla morte del generale Tagmé In Waié all'inizio del mese. Il Consiglio ha inoltre proposto la nomina a colonnello Antonio Indjai come Vice Capo di stato maggiore generale delle Forze Armate.
La Costituzione della Guinea-Bissau, tuttavia, non dà al presidente il potere di promulgare i nomi proposti dal governo.
Raimundo Pereira, ha lasciato il paese Lunedi per partecipare a una riunione speciale della Comunità economica e monetaria dell'Africa occidentale (UEMOA) in Burkina Faso, da lì verso la Libia per cercare sostegno per il paese.
Al UEMOA ha istituito un fondo speciale di circa 152 milioni di euro per sostenere nel corso dei prossimi anni per la stabilizzazione in Guinea-Bissau. In Libia, Raimundo Pereira ha chiesto un sostegno per l'attuazione delle elezioni presidenziali nel paese.

Fonte: expresso.pt

giovedì, marzo 19, 2009

RICEVIAMO E PRONTAMENTE PUBBLICHIAMO...

Cari amici di Namitipenabula,
volevo segnalarvi una bella iniziativa che verrà pubblicizzata anche dalla prossima settimana su La Fabbrica del Sorriso a favore della Guinea Bissau ed in particolare di un nuovo centro per la Lotta alla trasmissione Materno-Infantile dell'HIV a Bissau
ecco il link: http://www.enzob.org/pagine.php?pagina=30

mercoledì, marzo 18, 2009

Il programma del governo della Guinea Bissau, guidato da Carlos Gomes Junior, è stato approvato con 67 voti a favore e 29 astensioni.

Hanno votato a favore nel programma di governo tutti i membri presenti in aula del Partito d'Indipendenza di Guinea e Capo Verde (PAIGC), principale formazione politica del paese, mentre i membri del Partito per il rinnovamento sociale (PRS) e dell’Alleanza democratica si sono astenuti. A favore del governo anche i due membri del Partito Repubblicano di Indipendenza per lo sviluppo (PRID) e l’unico esponente del Partito Nuova Democrazia.

Gli obiettivi principali sono il buon governo, la stabilità politica e lo stato di ammodernamento e di crescita economica. “Le autorità militari sono qui chiamate a prendere una struttura repubblicana e costituirsi come fattore importante nel mantenere l'integrità e la coesione interna" recitava una parte del documento.

lunedì, marzo 16, 2009

PANAPRESS ANNUNCIA: CARLOS GOMEZ JUNIOR CANDIDATO ALLE PRESIDENZIALI

L'attuale primo ministro della Guinea Bissau, Carlos Gomes Junior, vuole candidarsi per le elezioni presidenziali nel suo paese, in programma tra circa due mesi.
Lo assicura la Panapress, a cui una fonte sicura a Bissau avrebbe confidenzialmente rivelato le intenzioni del leader del Partito africano per l'Indipendenza della Guinea e Capo Verde (PAIGC), principale partito nel paese.
L'unica figura che potrebbe affrontare il leader del PAIGC – prosegue Panapress - è l'ex-presidente Kumba Yala
Dopo l'assassinio di Joao Bernardo "Nino" Vieira, il presidente dell’Assemblea Nazionale, Raimundo Pereira, membro del PAIGC, ha assunto la carica di Presidente della Repubblica ad interim fino alle prossime elezioni presidenziali.

venerdì, marzo 13, 2009

ECCO IL PROGRAMMA DI GOVERNO
Il Primo Ministro della Guinea Bissau, Carlos Gomes Junior, ha presentato oggi in Parlamento il suo programma di governo per i prossimi quattro anni. Gli obiettivi principali sono il buon governo, la stabilità politica e lo stato di ammodernamento e di crescita economica. L'Assemblea Popolare Nazionale della Guinea-Bissau, si è riunita in prima sessione legislativa il 27 febbraio
Tuttavia, gli incidenti registrati nel paese all'inizio di marzo, che ha causato la morte del Presidente João Bernardo Vieira e il capo delle Forze Armate, Tagmé In Waié, hanno portato alla sospensione del lavoro di deputati in Parlamento. La sanità, l'istruzione, la giustizia e per il pagamento dei salari ai dipendenti pubblici sono gli altri punti di forza del programma di governo della Guinea per lo sviluppo del paese.

"Le autorità militari sono qui chiamate a prendere una struttura repubblicana e costituirsi come fattore importante nel mantenere l'integrità e la coesione interna", aggiunge il documento. Il programma presentato sarà discusso in Parlamento lunedì.

giovedì, marzo 12, 2009

GHEDDAFI IN GUINEA BISSAU

Il leader libico e presidente dell'Unione africana, Muammar Gheddafi, è arrivato oggi a Bissau, dopo l'assassinio del presidente "Nino" Vieira e il capo delle Forze Armate.
Lo ha detto all' agenzia Lusa una fonte del Ministero degli Affari Esteri
Vi aggiorneremo sui risvolti della sua permanenza in Guinea Bissau

martedì, marzo 10, 2009

IN CORSO I FUNERALI DI NINO VIEIRA

Sono in corso i funerali del presidente João Bernardo ‘Nino’ Vieira, dopo che per tutta la notte il feretro è rimasto nella camera ardente allestita presso l’Assemblea nazionale.
Alla cerimonia sono presenti diverse delegazioni straniere, tra cui una italiana.
Domenica nel corso dei funerali di Batista Tagme na Waie, il capo delle forze armate ucciso poche ore prima di Vieira, il ministro della Difesa Artur Silva ha rivolto un appello alla popolazione, alle forze vive del paese e alla comunità internazionale per rafforzare le istituzioni democratiche.

domenica, marzo 08, 2009

SVOLTI I FUNERALI DI TAGME NA WAIE
Si sono svolti questa mattina a Bissau i funerali del capo di stato maggiore delle Forze Armate, il generale Batista Tagme Na Waie, ucciso in una esplosione. Il presidente ad interim Raimundo Pereira,il premier Carlos Gomes Junior e altri leader del paese hanno partecipato ai funerali.
Il ministro della Difesa ha detto che le forze armate della Guinea Bissau collaboreranno per arrestare l'autore del delitto, non appena possibile. Ha inoltre ribadito che i militari vogliono attenersi alla Costituzione, senza ulteriori colpi per delegittimare il colpo e la stabilità nel paese.

sabato, marzo 07, 2009

Rassegna:

Giura nuovo presidente ‘ad interim’

Ha giurato come capo di stato ad interim durante una cerimonia di insediamento svoltasi a Bissau Raimundo Pereira, presidente dell’Assemblea nazionale: lo hanno confermato fonti locali precisando che la procedura, prevista dalla Costituzione, è stata avviata durante una riunione a porte chiuse svoltasi oggi in parlamento.

Poco prima di prestare giuramento alla carta fondamentale, Pereira ha rivolto un discorso al paese attraverso la televisione di stato affermando che “è un momento delicato per il paese” e chiamando tutti alla “responsabilità per il bene comune”.

Dal canto suo l’esercito “ha confermato che si sottomette al potere politico e che la morte del presidente non costituisce un colpo di stato” ha dichiarato il capo del gruppo parlamentare del Partito africano di indipendenza della Guinea Bissau e di Capo Verde Antonia Mendes Pexeira.

Intanto, da Addis Abeba dove si è riunito d’urgenza sulla questione, il Consiglio pace e sicurezza dell’Unione Africana ha stimato che l’uccisione del presidente Joao Bernardo Vieira “non costituisce allo stato attuale un colpo di stato”.

Il consiglio ha condannato all’unanimità “ogni episodio di violenza e tutti i tipi di attacco contro le istituzioni” e diffuso un appello alla calma per evitare che la situazione si deteriori ulteriormente”.

Poco prima l’UA aveva annunciato l’invio di un rappresentante speciale nel paese “per analizzare le condizioni attuali del paese e contribuire a una soluzione pacifica della crisi”. Condanne per l’uccisione di Vieira sono giunte anche dalla comunità per lo sviluppo dell’Africa Australe (Sadc) attraverso il capo di stato sudafricano e presidente dell’organismo Kgalema Motlanthe secondo cui “nessuna parola può esprimere l’indignazione di questi atti odiosi”.

Ferme condanne per l’assassinio sono giunte da Francia, Stati Uniti, Benin, Unione Europea, Onu, Brasile, Portogallo e altri: “L’uccisione di un presidente costituisce un atto contro la democrazia e un crimine contro la stabilità e la pace di un paese” ha precisato in un comunicato la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), annunciando il prossimo invio di un rappresentante in Guinea per indagare le circostanze della morte di Vieira.


fonte: internazionalia.net

Dopo un mezzo golpe, anche la Guinea Bissau sprofonda nel caos

Tutto il mondo civile condanna l’omicidio del presidente della Guinea Bissau Joao Bernardo “Nino” Vieira, assassinato all’alba del 2 marzo da un gruppo di soldati che lo hanno stanato dal palazzo presidenziale e lo hanno giustiziato per vendicare la morte del capo di stato maggiore dell’esercito, Tagme Na Waie, vittima poche ore prima di un’esplosione che ha distrutto l’edificio in cui si trovava, situato all’interno del quartier generale dell’esercito.

Nel comunicato diffuso subito dopo, i vertici militari hanno esplicitamente incolpato Vieira dell’attentato al generale Waie, assicurando però che quello in atto non era un colpo di stato poiché, nel rispetto della costituzione, la carica presidenziale vacante sarebbe stata assunta ad interim dal presidente del parlamento.

Così è stato. Il 3 marzo Raimundo Pereira, presidente dell’Assemblea Nazionale, ha giurato fedeltà alla costituzione durante una cerimonia svoltasi nell’aula parlamentare a porte chiuse. Poco dopo il Consiglio dei ministri riunitosi in sessione straordinaria ha quindi avuto parole di lode per il comportamento dell’esercito, annunciando sette giorni di lutto nazionale e l’avvio di un’inchiesta affidata alla Procura generale per far luce sui fatti che hanno portato al duplice omicidio.

Pur condannando l’accaduto, il Consiglio di Pace e Sicurezza dell’Unione Africana convocato d’urgenza ad Addis Abeba ha confermato che quanto accaduto a Bissau non “costituisce allo stato attuale un colpo di stato”, il che non esclude l’eventualità di sanzioni: ad esempio, la temporanea sospensione del paese dall’UA, un provvedimento previsto dallo statuto dell’organismo panafricano quando a rappresentare una nazione è un governo che abbia assunto il potere violando le regole costituzionali.

È la terza volta in pochi mesi che l’UA si trova a discutere sulle misure da adottare nei confronti di uno stato membro. Ad agosto si è trattato della Mauritania dove un colpo di stato militare ha deposto presidente e premier. Si è trattato di un ‘golpe bianco’, vale a dire senza spargimento di sangue: i suoi esecutori lo hanno giustificato sostenendo che la corruzione dilagante e il deficit di democrazia nel paese richiedevano un atto di forza.

Lo scorso dicembre è stata la volta della Guinea Conakry. Alla morte per malattia del presidente Lansana Contè, dittatore al potere per 24 anni trascorsi saccheggiando le risorse nazionali e reprimendo brutalmente l’opposizione, l’esercito, con un altro golpe incruento, ha sospeso la costituzione e imposto un governo militare, promettendo di combattere la corruzione e di portare il paese alle urne entro il 2009.

Anche a Bissau i militari promettono una svolta salutare: “il paese potrà ora essere rilanciato – ha dichiarato il portavoce dell’esercito nel comunicato che annunciava la morte di Vieria – quest’uomo ha bloccato tutto lo slancio di questo piccolo stato”.

Probabilmente è per la stessa ragione – porre fine a una dittatura priva di scrupoli – che alcuni giorni or sono in Guinea Equatoriale un commando ha attaccato la capitale Malabo approfittando di una visita all’estero del presidente Obiang Nguema. Il tentativo è fallito. La Guinea Equatoriale è il terzo produttore di petrolio dell’Africa subsahariana. Ma la speranza di vita alla nascita, uno dei più eloquenti indicatori di sviluppo, è soltanto di 50 anni; inoltre il tasso di mortalità materna è tra i più alti del mondo, 680 decessi ogni 100.000 bambini nati vivi, e così pure quello di mortalità infantile, che è del 123 per mille. In effetti i proventi delle esportazioni finora sono serviti soprattutto ad arricchire Nguema, al potere dal 1979 grazie a un colpo di stato.

Quanto a Bissau, petrolio, fosfati e minerali preziosi potrebbero dare benessere ai suoi abitanti che sono meno di 1,6 milioni. Invece la speranza di vita alla nascita è di 45 anni, il tasso di mortalità materna è addirittura di 1.100 decessi ogni 100.000 bambini nati vivi e quello di mortalità infantile e di 124 per 1.000. L’Indice dello sviluppo umano compilato ogni anno dall’Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo la colloca al 175esimo posto, seguita solo da Burkina Faso e Sierra Leone.


Fonte: loccidentale.it

venerdì, marzo 06, 2009

GOMEZ JUNIOR CONTINUA DIALOGO COI MILITARI

Il Primo Ministro della Guinea-Bissau, Carlos Gomes Junior, ha detto ieri che il suo governo continuerà il dialogo con i militari per dimostrare l’apertura per ristabilire la pace e la stabilità nel paese, dopo gli assassinii del presidente Joao Bernardo "Nino "Vieira e il Capo di stato maggiore generale delle Forze Armate, il generale Batista Tagme Na Wai. Gli ufficiali dell'esercito hanno rispettato l'ordine costituzionale che ha consentito al presidente dell'Assemblea Nazionale, Raimundo Pereira, di essere investito per il posto di presidente ad interim della Repubblica per l'organizzazione delle prime elezioni presidenziali entro 60 giorni. "Ci permetterà di migliorare le condizioni dei militari nei quartieri e introdurre il programma di riforma del settore della sicurezza e difesa", ha proseguito il Primo Ministro, dopo un'audizione con il nuovo capo di Stato, Raimundo Pereira. Per l'organizzazione delle prossime elezioni, ha detto che è statopromesso un sostegno finanziario da parte delle delegazioni della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), la Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) e l'Angola, che è stata ricevuta in passato a Bissau. "Colgo l'occasione per invitare le persone a mantenere la calma e la serenità, perché a poco a poco la situazione si sta normalizzando", ha detto il capo del governo-Bissau guineese. Il governo ha creato una commissione presieduta dal Procuratore generale per effettuare indagini e stabilire responsabilità per la morte di Nino Vieira e Tagme Na Wai.

giovedì, marzo 05, 2009

IL SENEGAL PROPONE UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE

Il Ministro degli Affari esteri senegalese, Cheikh Tidiane Gadio, ha proposto oggi l'organizzazione di una conferenza internazionale sulla situazione in Guinea-Bissau, dopo gli assassini del presidente "Nino" Vieira e Tagmé na Waié.
Per il ministro senegalese, il Senegal è disposto a ospitare la conferenza, che dovrà esaminare concretamente cosa fare per porre fine alla crisi in Guinea Bissau.
"Non è possibile lasciare agli spacciatori di droga il controllo della vita politica della Guinea-Bissau", ha affermato Gadi, in allusione al presunto coinvolgimento dei circoli dei narcotrafficanti del Sud America nell'attuale crisi del paese africano.

mercoledì, marzo 04, 2009

PER DISTRARSI UN PO'
ci allontaniamo un attimo dal dramma in Guinea Bissau, per segnalarvi questo progetto che ci è stato segnalato...

Vi vorremmo segnalare il nostro progetto di cooperazione allo sviluppo ed alla solidarietà denominato “Alin’lì” che stiamo realizzando nella regione OIO intorno a Farim ed in collaborazione con la missione cattolica dei Missionari OMI.
Si tratta di una rete di 13 presidi sanitari costruiti in altrettanti villaggi con lo scopo di avvicinare un servizio di primo soccorso alle popolazioni più distanti dal centro.
13 come i comuni della XI Comunità Montana del Lazio che partecipano all’operazione.
Per notizie più specifiche sul progetto
www.cmcastelli.it
I SERVIZI TELEVISIVI DELLA RADIO TELEVISIONE PORTOGHESE MOSTRANO DIVERSE IMMAGINI, TRA CUI LA CASA DEVASTATA DELL'EX PRESIDENTE VIEIRA


http://tv1.rtp.pt/noticias/?headline=20&visual=9&tm=7&t=Guine-Bissau-viveu-dia-calmo-apos-atentado-contra-Nino-Vieira.rtp&article=206057

http://tv1.rtp.pt/noticias/?headline=20&visual=9&tm=7&t=Mulher-de-Nino-Vieira-tera-pedido-asilo-politico-a-Portugal.rtp&article=205941

http://tv1.rtp.pt/noticias/?headline=20&visual=9&tm=7&t=Bissau-esta-a-viver-uma-noite-tranquila.rtp&article=205942

http://tv1.rtp.pt/noticias/?headline=20&visual=9&tm=7&t=Missao-da-CPLP-avalia-situacao-em-Bissau.rtp&article=205980

http://tv1.rtp.pt/noticias/?headline=20&visual=9&tm=7&t=A-Guine-Bissau-tem-um-presidente-interino.rtp&article=206055
IL "GRUPPO DI RIO" (Unione di 23 stati del sud America) HA CONDANNATO IERI L'ASSASSINIO DEL PRESIDENTE DELLA GUINEA BISSAU e DITAGME NA WAIE

Cidade do México, 04 Mar (Lusa) - O Grupo do Rio, que reúne os governos de 23 países latino-americanos condenou na terça-feira os assassínios do Presidente da Guiné-Bissau, João Bernardo "Nino" Vieira e do chefe militar, general Batista Tagmé Na Wai.


Na sua reunião na capital do México, país que assegura o secretariado "pró tempore", o Grupo do Rio subscreve, em comunicado, o apelo da comunidade internacional para que a Guiné-Bissau "possa superar com a maior brevidade esta crise política".

O apelo do Grupo do Rio é no sentido que o retorno à normalidade se faça "dentro da ordem constitucional e na base do estado de direito e da democracia".

O Grupo do Rio é integrado por Argentina, Belize, Bolívia, Brasil, Colômbia, Chile, Costa Rica, Cuba, Equador, El Salvador, Guatemala, Guiana, Haiti, Honduras, Jamaica, México, Nicarágua, Panamá, Paraguai, Peru, república Dominicana, Uruguai e Venezuela.

Fonte: RTP.PT
IL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL' ONU HA FATTO APPELLO, IERI, AL MANTENIMENTO DELL'ORDINE COSTITUZIONALE in GUINEA BISSAU


Nova Iorque, 04 Mar (Lusa) - O Conselho de Segurança das Nações Unidas apelou terça-feira à manutenção da ordem constitucional na Guiné-Bissau e condenou os assassínios do presidente do país e do chefe de Estado-Maior das Forças Armadas.


"Instamos o governo, os líderes políticos e o povo da Guiné-Bissau a permanecerem calmos, a conterem-se e a manterem a estabilidade, a ordem constitucional, o respeito pelo Estado de Direito e pelos procedimentos democráticos", referem, numa declaração, os 15 membros do órgão máximo da ONU.

Fonte: RTP.PT

martedì, marzo 03, 2009

GIOVEDI' I FUNERALI DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA GUINEA BISSAU, TAGME NA WAIE


Bissau, 03 Mar - O funeral do Chefe do Estado-Maior General das Forças Armadas (CEMGFA) da Guiné-Bissau, Tagmé Na Waié, morto domingo num atentado à bomba, realiza-se quinta-feira em Bissau, disse à Agência Lusa o comandante Zamora Induta.

"Estivemos a concertar com o Governo, ainda hoje, o funeral do general Tagmé Na Waié será quinta-feira de manhã, em Bissau", disse Zamora Induta, vice-chefe do Estado-Maior da Armada e responsável do comité que coordena os assuntos militares desde o desaparecimento do CEMGFA.

O general Tagmé Na Waié morreu domingo vítima de um atentado à bomba.

A data do funeral do Presidente guineense, "Nino" Vieira, assassinado a tiro segunda-feira durante um ataque à sua residência, ainda não foi divulgada.
SUL CORPO DEL PRESIDENTE DEFUNTO NINO VIEIRA, TROVATE FERITE PROVOCATE DA ARMA DA FUOCO e COLPI DI MACETE


Bissau, 03 Mar (Lusa) - O Presidente da Guiné-Bissau, João Bernardo "Nino" Vieira, morreu vítima de ferimentos provocados por pelo menos três balas e o corpo apresentava golpes de catana, disseram a agência Lusa fontes diplomáticas.

"O Presidente sofreu pelo menos um tiro no estômago e dois no tórax", afirmou uma das fontes.

"Eles foram disparando até darem conta que ele morreu", acrescentou.

"Foi baleado até à morte", disse a fonte, sublinhando que "Nino" Vieira foi ainda "vítima de golpe de catana em várias partes do corpo, incluindo a cabeça".

Uma outra fonte diplomática contactada pela Agência Lusa informou que o corpo do chefe de Estado guineense estava situado numa sala da casa com uma porta de acesso às traseiras.

Segundo a mesma fonte, o corpo encontrava-se encostado a uma parede ao lado da porta que dava acesso ao exterior.

As fontes diplomáticas afirmaram que a primeira-dama da Guiné-Bissau Isabel Vieira assistiu à morte do marido e que depois o grupo atacante a deixou sair da sua residência, encontrando-se em lugar desconhecido, mas bem.

As mesmas fontes garantiram que o Presidente foi atacado por um grupo de militares e que a guarda presidencial resistiu ao ataque pelo menos durante uma hora.

O grupo que atacou "Nino" Vieira entrou na residência do chefe de Estado "por volta das 05:30 locais (mesma hora de Lisboa", disse uma fonte diplomática.

O outro corpo retirado da casa do Presidente "Nino" Vieira era do adjunto de segurança e informações não confirmadas dão conta da existência de mais vítimas mortais durante o ataque.

Fontes militares afirmaram, por seu lado, que na noite de domingo "Nino" Vieira esteve reunido com militares para discutir a situação provocada no país com o assassínio do chefe das Forças Armadas, Tagmé Na Waié, horas antes do ataque contra a sua residência.

Fonte: LUSA
RAIMUNDO PEREIRA, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO DELLA GUINEA BISSAU, ASSUME OGGI LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AD INTERIM.
NUOVO PRESIDENTE, ELETTO ENTRO 60 GIORNI

Bissau, 03 (Lusa) - O presidente da Assembleia da República da Guiné-Bissau, Raimundo Pereira, assume hoje a chefia de Estado interina do país numa cerimónia a decorrer no Parlamento guineense às 15:00, disse fonte da Assembleia Nacional Popular.

Neste momento, Raimundo Pereira está a presidir ao debate de urgência no Parlamento sobre o Estado da Nação, após os assassínios do Presidente "Nino" Vieira e do chefe das Forças Armadas, general Tagmé Na Waié.

A Constituição da República da Guiné-Bissau estabelece que o presidente da Assembleia Nacional assume interinamente a chefia de Estado em caso da morte do Presidente da República, sem que seja necessário qualquer acto para iniciar funções.

No âmbito do artigo 71º da Constituição, o presidente do parlamento guineense, Raimundo Pereira, é o Presidente da República interino, na sequência do assassínio, segunda-feira, do chefe de Estado, João Bernardo "Nino" Vieira.

O número três do mesmo artigo estabelece que o "novo Presidente será eleito no prazo de 60 dias".

Fonte LUSA

LE TESTIMONIANZE DA BISSAU DEI VOLONTARI DELLA DIOCESI DI FOGGIA-BOVINO E DI SOLIDAUNIA onlus


Giusy Di Girolamo (volontaria come assistente all’economato della Curia di Bissau)

Ciao carissimi,

abbiamo avuto un fine settimana movimentato. Scrivo a tutti perchè non mi è possibile farlo altrimenti.

Ieri sera sul tardi prima di avviarci in aeroporto per accompagnare 18 volontari che stavano qui da noi già dal primo di febbraio, abbiamo sentito degli spari e cosi prima di partire ho telefonato a P. Davide Sciocco responsabile di Radio Sol Mansi per sapere se si poteva uscire.

Mi ha detto chè c'era stata un a sparatoria che non circolavano macchine ma che la strada per l'aeroporto era libera e che l'aereo non era

rientrato a Lisbona ma stava per atterrare a Bissau.

Così ci siamo messi in macchina, per la precisione quattro toyota cariche di persone e di valige e siamo andati all'aeroporto.

Lasciati loro lì con la certezza che l'aereo sarebbe ripartito, siamo tornati in curia.

Questa mattina dalle quattro e mezza si sentivano colpi di bazuca e mitra. Tutto fino alle sei e mezza. Comunicavamo fra di noi solo con gli SMS e quindi sapevamo che gli spari venivano dal palazzo presidenziale in centro città.

Alle 8.30 le radio hanno dato la notizia che il presidente era stato ucciso. Non si può uscire con le macchine, è permesso circolare solo ai militari e alle autoambulanze. La situazione sembra tranquilla, perchè fortunatamente, dallo stato maggiore militari c'e' stata una dichiarazione che si sottomettono al governo in carica,eletto da circa due mesi e che quindi non ci sarà nessun colpo di stato.

La notizia è rassicurante. Noi stima tutti bene, non abbiamo avuto alcuna conseguenza, se non quella di non poter uscire.

Spero tanto che tutto torni presto alla normalità, per poter continuare con la massima serenità il nostro lavoro.

Vi abbraccio tutti e a risentirci presto Giusi


Don Ivone Cavraro (sacerdote fidei-donum a Bigene che si è trovato a Bissau proprio il giorno degli omicidi)

Sono arrivato a Bissau ieri sera: per oggi avevo in programma di concludere le operazioni per le adozioni di tre seminaristi. Come le altre volte, alloggio in Curia, sulla via che comunica il centro città con l’aeroporto e il nord del paese. Ieri sera, 1 marzo, c’è stato l’attentato al capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Batista Tagme na Waie. Il generale aveva perso la vita in seguito alla potente esplosione. Alle ore 4.20 di notte sono stato svegliato da esplosioni ripetute di bombe, seguite da raffiche di arme da sparo. Poi il silenzio. Questa mattina, il Vicario Generale della Diocesi, Pe. Domingos, che dimora nella casa del Vescovo in centro città, ci ha informati che il presidente è rimasto ucciso dai soldati nell’attentato della notte. Attualmente (scrivo nel pomeriggio) la situazione è tranquilla: i responsabili della uccisione al Presidente hanno incontrato le forze governative lasciando capire che non vogliono destabilizzare il paese. Questo è un buon segno. Sulla strada non circola nessuna macchina: le persone vanno a piedi vestro il centro città, altri escono dalla città per cercare accoglienza in case di conoscenti. La televisione funziona regolarmente, la radio anche. In particolare, la radio più diffusa è Radio Sol Mansi, emittente diocesana, con sede proprio qui in Curia. Non ha alcun problema a trasmettere, anzi è riuscita a mandare in onda alcune interviste con rappresentanti del governo. Alcune comunità di Suore telefonano preoccupate in Curia, per sapere come comportarsi. Per il momento è meglio rimanere nelle missioni, senza uscire sulle strade, soprattutto per noi missionari, che comunque siamo anche “stranieri”. Non abbiamo conoscenza di situazioni problematiche in altre parti del paese. La linea telefonica funziona con difficoltà. La linea internet ha funzionato molto poco nel mattino, era regolare nel primo pomeriggio, attualmente è non funzionante. Spedirò queste informazioni appena posso riutilizzare il collegamento in internet. Alcuni amici mi hanno spedito email con richiesta di informazioni a proposito, mando queste righe a loro e anche a chi sta leggendo in questo momento. La preghiera è la cosa più importante: non esiste pericolo per noi, ma il popolo guineense, ancora una volta, rimane indebolito da tutto questo. Il Signore conceda pace! Pace nei cuori di ogni persona, pace tra le varie etnie, pace in tutta questa povera nazione. Don Ivo

Rassegna stampa:

Corruzione, traffico di armi, droga ed esseri umani nel piccolo Stato africano

Guinea Bissau: un contrasto che viene da lontano tra presidente e capo esercito

Alle spalle anche motivi etnici: il primo appartenente ai pepel, il secondo ai balante

Dal nostro inviato Massimo A. Alberizzi

Joao Bernardo Vieira (Ap)
Joao Bernardo Vieira (Ap)
Battaglia lunedì mattina per le strade di Bissau, capitale della Guinea omonima, nell’Africa occidentale. Il presidente Joao Bernardo Vieira, detto Nino, è stato ammazzato da un gruppo di soldati che l’accusava di aver fatto uccidere domenica, con un attentato spettacolare, il capo di Stato maggiore dell’esercito, generale Batista Tagme na Waie. Il generale aveva perso la vita quando una potentissima carica d’esplosivo aveva fatto letteralmente a pezzi la sua residenza all’interno del quartier generale dell’esercito. Tagme na Waie era rimasto gravemente ferito e in serata era morto.

ATTENTATO - Un attentato difficile da organizzare e che i sostenitori dell’alto ufficiale hanno attribuito immediatamente al presidente, l’unico in grado di mettere a segno un colpo così grosso. Così lunedì mattina è scattata la rappresaglia. Un gruppo di soldati ha dato l’assalto alla presidenza e ha falciato a colpi di mitra Vieira. Tra i due uomini passava una forte rivalità. Il generale Na Waie aveva già organizzato nel 1999 un colpo di Stato contro Vieira, allora presidente andato al potere anche lui con un golpe. Nel novembre scorso un gruppo di militari aveva dato l’assalto alla residenza presidenziale, ma era stato respinto. Vieira aveva risposto organizzando una propria milizia (poi sciolta) accusata a sua volta di voler eliminare il capo di Stato maggiore.

ETNIE - Vieira, 69 anni, vent’anni fa considerato un eroe nazionale per aver partecipato alla guerra di liberazione contro i portoghesi, dopo vari colpi di Stato e defenestrazioni era stato eletto nel 2005, con un processo che gli osservatori internazionali avevano giudicato libero e democratico, ma che era stato duramente contestato dall’opposizione. Veniva dal gruppo etnico pepel, che vive sulla costa, uno dei più piccoli del Paese. Batista Tagme na Waie, che invece appartiene alla tribù balante, una delle più grosse, aveva criticato il presidente anche perché aveva già «regnato» con il terrore dal 1980 al 1999, ed era stato cacciato proprio grazie al colpo di Stato cui aveva partecipato.

SITUAZIONE - La situazione a Bissau è assai confusa. Un portavoce dell’esercito ha negato che le forze armate abbiano tentato un colpo di Stato. «In tre mesi», ha detto un portavoce, «ridaremo il potere ai civili». Le radio, comunque, non sono state chiuse e la televisione continua a trasmettere regolarmente. Le strade sono deserte e le saracinesche dei negozi sbarrate. Ex colonia portoghese, la Guinea Bissau, all’indipendenza, nel 1974 era un Paese piuttosto ricco, poi è piombato nella povertà più assoluta. Da qualche anno è diventato un centro di traffici illeciti che hanno provveduto all’enorme ricchezza del presidente assassinato: soprattutto droga, oltre che armi ed esseri umani. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, ormai gran parte della cocaina prodotta in Sudamerica transita dall’ex colonia portoghese. I cartelli colombiani l’hanno eletta a loro seconda patria. Nazioni Unite, Unione africana e Unione europea hanno condannato le violenze e auspicato un immediato ritorno alla democrazia.

Massimo Alberizzi

Fonte:corriere.it

lunedì, marzo 02, 2009

ANCHE IL GOVERNO DELLA SPAGNA CONDANNA GLI ATTENTATI ED OFFRE COLLABORAZIONE

Governo espanhol condena atentado e oferece cooperação
[ 2-Mar-2009 - 17:27 ]

O Governo espanhol condenou hoje o “brutal atentado” que custou a vida ao Presidente da Guiné-Bissau, "Nino" Vieira, expressando “condolências ao Governo e ao povo guineense” e manifestando disponibilidade para cooperar com o país.

Fonte: NOTICIAS LUSOFONAS
SETTE GIORNI DI LUTTO

Il Consiglio dei Ministri della Guinea Bissau, riunito a tiutolo straordinario, ha proclmanato sette giorni di lutto per la morte del Presidente Nino Vieira, assassinato questa mattina.
Il governo di Carlos Gomez junior ha determinato i funerali di stato, in data ancora da decidere, sia per Vieira che per il generale João Baptista Tagme Na Waie.
CHIUSE LE FRONTIERE TRA GUINEA BISSAU e SENEGAL e GUINEA CONAKRY, FINO A NUOVO ORDINE


Militares encerram fronteiras com Senegal e Guiné-Conacri


Os militares da Guiné-Bissau mandaram hoje encerrar todas as fronteiras marítimas, terrestres e aéreas com o Senegal e com a Guiné-Conacri "até nova ordem", disse um porta-voz do Exército.


Segundo o major Samuel Fernandes, o comité militar que está a gerir a situação nos quartéis deu ordem às guardas fronteiriças para serem encerrados todos os postos que dão acesso à Guiné-Bissau, a partir do Senegal ou da Guiné-Conacri.

A ordem abrange os postos de fronteiras terrestres, marítimos e aéreos, indicou ainda Samuel Fernandes, sublinhando que esta medida será observada "até nova ordem".

Contactado pela agência Lusa, Adelino Cabral, director-geral dos Serviços de Emigração, Estrangeiros e Fronteiras, disse que a ordem do fecho das fronteiras não partiu daquele departamento.

O encerramento das fronteiras entre a Guiné-Bissau e os dois países vizinhos foi decretada na sequência dos assassínios do Presidente guineense, João Bernardo "Nino" Vieira, morto na sua residência por desconhecidos, e do Chefe do Estado-Maior General das Forças Armadas, general Tagmé Na Waié, domingo à noite, num atentado à bomba.

FONTE: NOTICIAS LUSOFONAS
LA MOGLIE DI VIEIRA E' SALVA

E' salva e al sicuro la vedova del presidente della Guinea Bissau, Joao Bernardo Vieira, assassinato stamane da un gruppo di militari.
Lo riferisce il presidente senegalese Abdoulaye Wade aggiungendo che la signora, attualmente ospitata presso l'ambasciata d'Angola a Bissau, verra' presto trasferita.
DUE OMICIDI MISTERIOSI: L'OPINIONE DI RADIO FRANCE INTERNATIONAL SULLE MORTI DI TAGMA E VIEIRA IN GUINEA BISSAU

Deux assassinats mystérieux

par RFI

Article publié le 02/03/2009 Dernière mise à jour le 02/03/2009 à 18:52 TU

Le président bissau-guinéen Joao Bernardo Vieira a été assassiné lundi matin. Il a été abattu quelques heures après l’attentat qui a tué, dimanche, le chef de l'Etat-major des forces armées Tagmé Na Waié. L'armée assure qu'elle « respectera l'ordre constitutionnel et la démocratie » dans ce pays très instable d'Afrique de l'Ouest, dirigé pendant vingt ans par le président Vieira. Le gouvernement de Bissau a décrété un deuil national de sept jours et a demandé au parquet de « former une commission d'enquête pour tirer au clair les circonstances de la mort » des deux dirigeants.



Ce sont donc deux meurtres en quelques heures en Guinée-Bissau : d'abord le chef d'Etat major des armées, puis le président qui a été assassiné ce lundi matin. Joao Bernardo « Nino » Vieira est tombé sous les balles d'un commando d'hommes armées, vers 5 heures du matin. Ce que l'on sait à l'heure actuelle, c'est que la mort du chef d'état-major, Tagmé Na Waye, tué dans sa caserne dimanche lors d'un

attentat à la bombe, a entrainé une opération de représailles de la part de ses partisans, opération qui s'est soldée par la mort de Nino Vieira. Selon nos informations, un groupe de fidèles du chef d'état major assassiné a quitté dans la nuit la caserne de Mansoa pour venir à Bissau. Et ce sont ces hommes qui ont encerclé le palais présidentiel.

Il semblerait, toujours selon nos informations, que le président Vieira aurait voulu fuir son palais après la mort de son chef d'état-major mais il en aurait été empêché par un groupe de soldats. Il faut savoir que le général Tagme na Waye avait imposé des hommes à lui, au sein de la garde présidentielle. Toujours est-il que lundi matin, entre quatre et cinq heures, des tirs et des explosions ont retenti pendant plusieurs minutes dans l'enceinte du palais, puis on apprenait que le président Vieira avait été abattu d'une rafale de mitraillette.

Cette fin tragique n'est pas surprenante aux yeux de beaucoup de Bissau-guinéens car Nino Vieira et Tagmé Na Waié étaient depuis de longues années des ennemis des ennemis jurés, mais qui avaient opté pour une forme de cohabitation au retour de Nino Vieira au pouvoir en 2005. Cohabitation qui avait du plomb dans l’aile depuis quelques mois. Et leur querelle n'était pas un secret. En novembre dernier des soldats avaient tiré sur la résidence du président qui avait attendu en vain l'aide de l'armée, et en janvier Tagmé Na Wayé accusait, à son tour, la milice proche du président d'avoir voulu l'assassiner.

Reste que la mort du président ouvre une nouvelle période d'incertitude à Bissau, pays chroniquement instable depuis dix ans. Pour l'heure, l'armée assure qu'elle respectera l'ordre constitutionnel et la démocratie. Les généraux se sont réunis, ce lundi, avec le premier ministre Carlos Gomes Junior. S'ils s'entendent pour préserver, comme ils le disent, les règles démocratiques, ce serait théoriquement le président du parlement Raimundo Pereira qui assurerait l'intérim au poste de président. En attendant à Bissau chacun retient son souffle. La situation était calme lundi en début de l’après-midi, comme l'explique cet habitant :

Un habitant de Bissau



02/03/2009

Cette guerre des chefs qui s'est terminée en bain de sang, est l'un des nombreux symptômes de l'instabilité politique chronique que traverse le pays depuis plusieurs mois. On écoute à ce propos Idrissa Diallo, le président du Parti de l'unité nationale (PUN), une formation d'opposition.

Idrissa Diallo

Président du PUN

« C'était un acteur majeur pour le pays qui a connu une histoire tragique. »



02/03/2009

Joao Bernardo Vieira, surnommé "Nino" le petit, était le personnage clé de l'histoire politique bissau-guinéenne. C'était à la fois un fin politique et un homme doté d'un courage physique que ses adversaires lui ont toujours reconnu. Entré au Parti africain pour l'indépendance de la Guinée-Bissau et du Cap-Vert (PAIGC) d'Amilcar Cabral en 1962, il devient rapidement incontournable. Réputé pour son audace et ses qualités de commandement, Vieira s'impose rapidement comme le leader de l'aile militaire du PAIGC qui mène alors une lutte d'indépendance contre la puissance coloniale portugaise.

En 1974, c'est lui qui proclame l'indépendance du pays. Six ans plus tard, il renverse le président Luis Cabral, avant de se faire élire une première fois en 1981. Il est à son tour renversé en mai 1999, après un soulèvement militaire mené par son ex-bras droit Ansumane Mané. Il part alors en exil à Conakry chez son ami le président guinéen Lansana Conté. Il fait son retour triomphal en 2005 et remporte la présidentielle alors que le pays sombre dans la pauvreté et le chaos. Depuis, Vieira était politiquement isolé, il avait perdu l’essentiel de ses appuis politiques au sein du PAIGC et il avait contre lui une grande partie des forces armées.

Condamnations de la communauté internationale

Les réactions des chancelleries ne se sont pas faites attendre. Les Etats-Unis, l'Union européenne ou encore la France condamnent, avec la plus grande fermeté, ces assassinats. Condamnation également du président sénégalais Abdoulaye Wade qui a rendu hommage à son homologue bissau-guinéen. L'ancienne puissance coloniale, le Portugal, dit se tenir prêt « pour aider à maintenir l'ordre constitutionnel ».

Du côté des institutions africaines, des émissaires sont sur le départ pour Bissau. La Communauté des pays de langue portugaise (CPLP) va envoyer une délégation, avec à sa tête le secrétaire d'Etat portugais aux Affaires étrangères. Mardi, la Communauté économique des Etats de l'Afrique de l'Ouest (CEDEAO) va dépêcher une délégation de ministres des Affaires étrangères. Enfin, l'Union africaine (UA) a dénoncé un acte « lâche et odieux ».

Fonte RFI.FR
REPORTER DELLA RADIO BISSAU GUINEENSE PINDIQUITI DESCRIVE PER LA BBC NEWS QUANTO SUCCESSO NELLA CAPITALE OGGI


I saw Bissau rocket attack'

A young supporter of President Vieira at an election rally in November
President Vieira won elections in 2005
Braima Camara is a reporter for a privately-owned radio station in Guinea-Bissau, Radio Pindiquiti.

He described to the BBC the scenes in the capital on the morning that President Joao Bernardo Vieira was killed.

Everyone is keeping indoors. The people are afraid.

Children are not at school. The shops are closing.

The military are patrolling the streets.

Everyone is waiting for news from the local radio stations.

The problem is they are not broadcasting - the military will not allow it - so nobody knows what is happening, or whether it is safe to go outside.

The government has not said who is behind this killing.

The ministers are in a meeting. We are waiting for a statement.

Some people are angry. But some are also happy.

Remember - more than 70% of people in Guinea-Bissau did not want Vieira to be president.

I cannot see much sadness in their eyes.

This is normal here. We have seen our leaders killed before.

This is a very different society.

Under mango tree

I am at the president's private house. I have been here since early this morning.

I was woken by a colleague calling me at around 5am. He said there was something going on, so I rushed here to the house, which is about 600m from the presidential palace.


JOAO BERNARDO VIEIRA
File pic of Guinea-Bissau President Joao Bernardo Vieira
1939: Born
Electrician by trade
Key figure in struggle against Portuguese colonial rule
1980: Came to power in coup, as head of armed forces
1994: Won country's first multi-party elections
1999: Overthrown after sacking army chief
2005: Returned from asylum to win presidential election

Obituary: President Vieira
When I arrived, people were running around everywhere.

I watched from a position very close to the house, under a mango tree.

I saw a rocket being fired.

The house was largely destroyed, and the soldiers entered the building.

Later, I saw the car come and take the president's body away to the hospital.

They also took one of his bodyguards, who was killed in the assault.

I spoke to a military commander who led the operation.

He said that when the soldiers entered the building, the president was still alive.

They talked to the president. They asked him if he was responsible for the killing of army chief of staff General Batista Tagme Na Wai.

The president confirmed this. He told the soldiers that he could not work with the general.

After the confession, they shot him. That is what I was told.

His wife and children were taken to the UN representative.

The soldiers are not allowing anybody into the house. I hear they have looted the building.

The hospital will not let us in to see the body.

The ministers are meeting and we are all waiting for an announcement this evening.

FONTE: BBC NEWS
IL PRESIDENTE DELLA UNIONE EUROPEA DURAO BARROSO CONDANNA L'ASSASSINIO DI NINO VIEIRA DICHIARANDO DI AVERE AVUTO VERSO DI LUI GRANDE STIMA PERSONALE.

"Con tutto il rispetto per un uomo assassinato, vi era da avere davvero poca stima per un uomo come Vieira, dittatore e soggiogatore di un popolo intero per diversi anni....Barroso...non diciamo stupidaggini!!!!!" (NDR coordinatore)


Durão Barroso condena assassinato de Nino Vieira por quem tinha "grande estima pessoal"
publicado 15:51 02 Março '09



Bruxelas, 02 Mar (Lusa) - O Presidente da Comissão Europeia, Durão Barroso condenou hoje, em Bruxelas, "firmemente" o assassinato do Presidente "Nino" Vieira, por quem tinha "uma grande estima pessoal", bem como a violência na Guiné-Bissau.


José Manuel Durão Barroso exprimiu através de um comunicado de imprensa "a sua grande preocupação" pelos acontecimentos ocorridos em Bissau, na madrugada de domingo para segunda-feira, e que provocaram as mortes do Presidente da República, João Bernardo Vieira e do Chefe do Estado Maior das Forças Armadas, General Tagme Na Waye.

"Foi com uma profunda tristeza que tomei conhecimento da notícia do assassinato do Presidente "Nino" Vieira, por quem tinha uma grande estima pessoal, enquanto patriota e figura histórica da luta pela independência e pela unidade do seu país", declarou o presidente da Comissão Europeia.

Durão Barroso afirma ainda estar "extremamente preocupado" com as informações que chegam da Guiné-Bissau e faz questão de "condenar firmemente os ataques assassinos que tiveram lugar esta noite e que fragilizam ainda mais a situação social e politica do país e de toda a sub-região".

O presidente do executivo comunitário lançou "um apelo à calma e ao respeito da ordem constitucional nestes momentos extremamente difíceis, bem como ao respeito estrito dos Direitos Humanos".

"Os autores destes atentados devem ser perseguidos e devem responder perante a justiça", acrescentou.

Durão Barroso assegurou que a Comissão Europeia, em conjunto com a CEDEAO (Comunidade Económica dos Estados da África Ocidental), a União Africana, e as Nações Unidas, "continuará a seguir com muita atenção a evolução dos acontecimentos" e lembra a firme vontade da União Europeia de apoiar a Guiné-Bissau "no longo caminho de reformas da governação democrática no qual se empenhou, e nomeadamente na Reforma do seu Sector de Segurança".

João Bernardo "Nino" Vieira foi assassinado hoje por militares depois de no domingo um atentado à bomba ter provocado a morte do chefe de Estado-Maior-General das Forças Armadas, general Tagmé Na Waie.

A União Europeia tem vários programas de apoio à Guiné-Bissau, nomeadamente uma missão no país que está a ajudar, desde Junho de 2008, a reforma do sector de segurança.

Fonte RTP.PT
PORTOGALLO PRONTO AD ACCOGLIERE LA VEDOVA DEL PRESIDENTE VIEIRA

Guiné-Bissau
Portugal aceitará acolher mulher de "Nino" Vieira se for solicitado
Lisboa, 02 Mar (Lusa) - Portugal aceitará um eventual pedido de acolhimento da viúva do Presidente da Guiné-Bissau, hoje morto num ataque à sua residência, disse à Agência Lusa a porta-voz do Ministério dos Negócios Estrangeiros (MNE).

"Se nos for feito o pedido, não será recusado", disse Paula Mascarenhas, questionada pela Lusa sobre a possibilidade de Isabel Vieira viajar para Portugal na sequência do atentado que hoje vitimou o seu marido, João Bernardo "Nino" Vieira.

fonte RTP.PT
IL PRESIDENTE DEL PORTOGALLO RIPUDIA I DUE ATTENTATI CHE HANNO UCCISO IL CAPO DI STATO MAGGIORE ed IL PRESIDENTE DELLA GUINEA BISSAU


Cavaco Silva repudia atentados que mataram o Presidente da Guiné-Bissau



O Presidente da República enviou uma mensagem de condolências ao presidente da Assembleia Nacional Popular da Guiné Bissau, Raimundo Pereira, onde repudia "veementemente"o atentado que matou o homólogo guineense Nino Vieira.


Cavaco Silva lamenta "os trágicos e deploráveis atentados" que vitimaram o Presidente

fonte: RTP.PT
Il PRIMO MINISTRO DELLA GUINEA BISSAU CARLOS GOMES JUNIOR APRE UN'INCHIESTA SULL'ASSASINIO DEL PRESIDENTE VIEIRA

O primeiro-ministro da Guiné-Bissau, Carlos Gomes Júnior, garante que a ordem constitucional do país vai ser restabelecida após o ataque que provocou a morte de Nino Vieira. O Conselho de Ministros decretou a criação de uma comissão de inquérito para investigar os atentados que mataram o Presidente guineense e o Chefe de Estado-Maior General das Forças Armadas.

FONTE: RTP.PT
COMUNICATO UFFICIALE UFFICIO STAMPA ONU SU SITUAZIONE in GUINEA BISSAU

United Nations Nations Unies

Bureau pour la Coordination des Affaires Humanitaires
Bureau régional de l’Afrique de l’Ouest
Revue de presse
SPECIAL GUINEE BISSAU
3 mars 2009
Avant propos
Cette revue de presse, préparée par l’unité communication du bureau régional d’OCHA pour l’Afrique de l’ouest, n’est pas exhaustive et ne reflète pas nécessairement les vues des Nations Unies.


Guinée-Bissau: l'armée "respectera l'ordre constitutionnel" (état-major)

BISSAU, 2 mars 2009 (AFP) - L'armée bissau-guinéenne "respectera l'ordre
constitutionnel et la démocratie", ont affirmé lundi les officiers de
l'état-major dans un communiqué publié quelques heures après la mort du
président Joao Bernardo Vieira, tué par des militaires.
"L'armée, fidèle à son devoir, respectera l'ordre constitutionnel et la
démocratie", affirment les officiers supérieurs de l'état-major qui se sont
réunis lundi matin.
"L'état-major des forces armées annonce que le chef d'état-major des
forces, le général Tagmé Na Waié, a été victime d'un attentat qui l'a tué. Par
ailleurs, l'armée annonce la mort du président Nino Vieira survenue ce matin",
affirme le communiqué.
"Les militaires informent par ailleurs que la situation est sous contrôle
et lance un appel à la population à rester calme", selon leur texte.
Le président Vieira a été tué par balles, tôt lundi, par des militaires, en
représailles à un attentat à la bombe qui a coûté la vie dimanche soir au
général Na Waié, avait auparavant annoncé à l'AFP le responsable des relations
extérieures de l'armée.
Guinée-Bissau: le président Vieira tué par des militaires (responsable armée)
BISSAU, 2 mars 2009 (AFP) - Le président bissau-guinéen Joao Bernardo
Vieira a été tué tôt lundi par des militaires, en représailles à un attentat à la bombe qui a coûté la vie dimanche soir au chef d'état-major de l'armée, a annoncé à l'AFP le responsable des relations extérieures de l'armée.
"Le président Vieira a été tué par l'armée au moment où il tentait de fuir sa maison attaquée par un groupe de militaires proches du chef d'état-major Tagmé Na Waié tôt ce matin, vers 4H00 (locales et GMT)", a déclaré ce porte-parole, le capitaine de frégate Zamora Induta.
"C'était l'un des principaux responsables de la mort de Tagmé", a accusé ce responsable militaire.
Il a ajouté que le président essayait de s'enfuir quand il avait été "fauché par des balles tirées par ces militaires" a-t-il dit.
"Le pays va démarrer maintenant. Cet homme a bloqué tous les élan dans ce petit pays" a déclaré l'officier.
Joao Bernardo Vieira, dit "Nino", 69 ans, a passé quasiment 23 ans à la tête de la Guinée-Bissau. Il avait été réélu à la présidence de ce pays ouest-africain en 2005, neuf ans après la fin de la guerre civile (1998-99) qui l'avait chassé du pouvoir.
Le chef d'état-major des forces armées, le général Tagmé Na Waié, avait été mortellement blessé dimanche soir vers 20H00 dans un attentat à la bombe contre le quartier général de l'armée, selon son chef de cabinet, le lieutenant-colonel Bwam Nhamtchio.
Le 23 novembre, un groupe de militaires avaient mené une attaque, de nuit, contre la résidence du président Vieira, qui avait fait deux morts au sein de sa garde.
Selon un témoin joint par l'AFP, des scènes de pillage dans la résidence privée du président ont eu lieu.
"Nous avons vu des militaires retirer de la résidence privée du président tout ce qu'ils pouvaient prendre avec eux, ses effets personnels, le mobilier, tout" a déclaré ce témoin.
str-aye/lbx/phv
Mort du président Vieira: "la démocratie qu'on assassine" (Cédéao)
LAGOS, 2 mars 2009 (AFP) - "C'est la démocratie qu'on assassine", a déclaré lundi à l'AFP le secrétaire exécutif de la Communauté économique des Etats d'Afrique de l'ouest (Cédéao) Mohamed Ibn Chambas, à l'annonce de la mort du président bissau-guinéen Joao Bernardo Vieira, tué à l'aube par des militaires.
"Ce qui s'est passé est très grave. Nous voulons consolider la démocratie, la paix et la sécurité dans cette région (l'Afrique de l'Ouest). Alors la mort d'un président, d'un chef d'état-major, est une nouvelle très grave", a déclaré M. Chambas.
Ce dernier devait s'entretenir dans la matinée avec le président nigérian Umaru Yar'adua, président en exercice de la Cédéao.
Le président Vieira a été tué tôt lundi par des militaires, en représailles à un attentat à la bombe qui a coûté la vie dimanche soir au chef d'état-major de l'armée, le général Tagmé Na Waié, a annoncé à l'AFP le responsable des relations extérieures de l'armée.
Il a été tué "par l'armée au moment où il tentait de fuir sa maison attaquée par un groupe de militaires proches du chef d'état-major Tagmé Na Waié tôt ce matin, vers 4H00 (locales et GMT)", avait précisé le capitaine de frégate Zamora Induta.
jlh/phv
Le chef de l’armée tué à Bissau, tirs et explosions
02/03/2009
Par Alberto Dabo
BISSAU (Reuters) - Des tirs d'armes automatiques et de fortes explosions ont retenti à Bissau quelques heures après la mort du chef de l'armée dans une attaque, rapporte un correspondant de Reuters.
Les tirs provenaient apparemment du quartier général de l'armée où le général Batista Tagme Na Wai a trouvé la mort dimanche soir et où au moins cinq autres officiers ont été blessés, selon un témoin.
L'attaque de dimanche a été menée par un groupe qui n'a pas été identifié. Des témoins ont entendu une forte explosion due selon eux à un lance-roquettes RPG.
Des diplomates ont précisé que le général Na Wai se trouvait à l'intérieur du bâtiment quand l'explosion s'est produite.
L'armée a rapidement investi la zone à la recherche des assaillants.
"Nous allons poursuivre les assaillants et nous venger", a dit le porte-parole des forces armées, Samuel Fernandes.
Après l'attaque de dimanche soir, l'armée a ordonné aux journalistes de deux stations de radio privées de la capitale, dont Radio Bombolom, de cesser leurs émissions "pour leur propre sécurité".
La télévision nationale a également cessé d'émettre.
Le général Na Wai avait fait partie de la junte qui avait renversé dans les années 1990 Joao Bernardo "Nino" Vieira, alors dirigeant militaire avant d'être élu président en 2005.
RIVALITÉS
"On m'a confirmé qu'il avait été tué", a déclaré un diplomate.
La Guinée-Bissau, ancienne colonie portugaise située au sud du Sénégal, est régulièrement le théâtre de coups d'Etat et de conflits. Le pays est aussi désigné comme une plaque tournante du trafic de cocaïne de l'Amérique du Sud vers l'Europe.
Début janvier, une grave crise a opposé l'armée à la garde présidentielle Aguentas, une milice de 400 hommes recrutée par le ministre de l'Intérieur après une attaque de soldats dissidents contre la résidence du chef de l'Etat le 23 novembre.
Des membres de la milice avaient alors tiré - sans le toucher - sur le général Na Wai, toujours très critique vis-à-vis du président Joao Bernardo Nino Vieira.
La garde avait expliqué qu'il s'agissait d'un accident et démenti une tentative d'assassinat mais l'armée avait ordonné le démantèlement de la milice.
A la suite du raid, des officiers de l'armée ont ordonné aux deux stations de radio privées de Bissau de cesser leurs émissions et la télévision nationale a interrompu ses retransmissions.
Pour les analystes, l'instabilité politique est exacerbée par les trafiquants de drogue qui tirent avantage de la côte très découpée du pays et de ses aérodromes isolés pour acheminer leurs marchandises par bateau ou par avion.
Ces observateurs jugent que les cartels ont les moyens financiers d'obtenir la coopération de hauts responsables de l'armée ou du gouvernement.
Guinée-Bissau: recensement général financé par l'ONU et le Brésil

BISSAU, 1 mars 2009 (AFP) - Une opération de recensement général a démarré dimanche en Guinée-Bissau, petit pays lusophone d'Afrique de l'ouest où les dernières données sur la population datent de 1991, a-t-on appris auprès de l'Institut national des statistiques (INEC).
Plus de 2.000 agents ont été mobilisés pour cette opération financée par le Fond des nations unies pour la population (FNUAP), le Brésil et le gouvernement bissau-guinéen, à hauteur de 5 millions de dollars US, a précisé son coordinateur, Victor Da Silva.
"L'opération est très importante pour le gouvernement mais aussi pour nos partenaires qui s'en serviront pour connaître le nombre exact de notre population et ses besoins", a déclaré le président Joao Bernardo Vieira, à la tête d'un pays pauvre et dépendant de l'aide.
Le dernier recensement remontait à 1991 et les résultats n'avaient été rendus publics que deux ans plus tard en 1993.
La population totale était alors estimée à 1,3 million d'habitants, de la capitale, Bissau, jusqu'aux îles Bijagos.
Dans le rapport de l'INEC sur ce pays rural, particulièrement pauvre, on lisait il y a 16 ans: "60% de cette population vit dans les centres urbains dans des bidonvilles où ils pratiquent des activités informelles, petits commerce, artisanat notamment".
aye/lbx/bmk
Guinée-Bissau: désarmement des miliciens de la garde présidentielle
BISSAU, 6 jan 2009 (AFP) - Le chef d'état-major des forces armées de
Guinée-Bissau, le général Tagmé Na Waie, a ordonné mardi le désarmement des miliciens affectés à la garde présidentielle, a-t-on appris auprès de l'état-major.
"Nous avons récupéré pour le moment une centaine de fusils d'assaut et 4 lance-roquettes RPG", a indiqué le chef de cabinet du chef d'état-major, le lieutenant-colonel Bwam Namtchio.
"L'armée se réserve le droit de faire des descentes partout où les aguentas (miliciens) se trouveraient pour récupérer les armes qu'ils détiennent" et qui ont été "mises à leur disposition par le ministre de l'Intérieur", a précisé un communiqué de l'état-major.
Le chef d'état-major des forces armées en Guinée-Bissau, le général Tagmé Na Waie, a affirmé lundi à l'AFP avoir échappé à une tentative d'assassinat menée par ces miliciens aguentas.
Interrogé à ce sujet par l'AFP, le ministre de la Défense, Marciano Silva Barbeiro, a répondu: "Je n'ai pas été informé officiellement de cette affaire. Je l'ai appris comme tout le monde par la radio".
Un responsable des aguentas, l'adjudant Albino Bogró, a pour sa part démenti que ses hommes aient tenté de tuer le général Na Waie: "C'est juste un incident qui vient d'un tir accidentel, au moment du passage de la voiture du chef d'état-major", a-t-il déclaré.
"Nous n'avons aucune intention de tuer qui que ce soit. C'est un simple accident. Le tir est parti sans que le soldat ait l'intention de le faire"
a-t-il assuré.
Quatre soldats aguentas ont été arrêtés et ont été entendus par les enquêteurs, selon une source de l'état-major.
Les aguentas sont un groupe formé à Conakry pendant la guerre civile de
1998/9 en Guinée-Bissau pour soutenir le président Joao Bernardo Vieira qui faisait face à un soulèvement d'une partie de son armée.
aye-cpy/dp
Guinée-Bissau : Tirs contre la résidence du président Nino
par RFI
Article publié le 23/11/2008 Dernière mise à jour le 23/11/2008 à 15:35 TU
Au lendemain d'élections législatives qui ont été largement remportées par l'ancien parti unique, le PAIGC, des soldats ont tiré contre la résidence du président Joao Bernardo « Nino » Vieira dans la nuit de samedi à dimanche, à l'arme lourde et à l'arme automatique. Le président sénégalais Abdoulaye Wade a lancé un appel aux mutins pour qu'ils rentrent dans leurs casernes. La situation serait redevenue calme. Ces événements surviennent alors que le pays attend toujours la formation d'un gouvernement après la large victoire de l'ex-parti unique, le PAIGC (le Parti pour l'indépendance de la Guinée-Bissau) aux législatives de la semaine dernière. La Guinée-Bissau a connu une dizaine de coups d'Etat militaires depuis son indépendance, en 1974.
Les autorités affirment que la situation est maintenant sous contrôle, mais ce sont bien des tirs à l'arme lourde et à l'arme légère qui ont été entendus cette nuit aux alentours de la résidence du chef de l'Etat bissau-guinéen Joao Bernardo Vieira « Nino » Vieira, qui a eu un contact téléphonique dans la nuit avec le président sénégalais Abdoulaye Wade et qui lui a expliqué que des militaires tiraient sur sa résidence.
Le président sénégalais lui a proposé de le faire exfiltrer, proposition refusée par Vieira.
« On attend un gouvernement, on n'attend pas la guerre » indiquait au milieu de la nuit un habitant joint par RFI. Ces tirs se produisent en effet, une semaine après une élection législative qui s'est déroulée dans le calme et qui a donné la victoire à l'ancien parti unique, le PAIGC, dirigé par Carlos Gomez junior.
Des tensions se sont manifestées peu après l'annonce des résultats provisoires autour de la personne de Kumba Yala, le chef du PRS, le Parti de la rénovation sociale. Le procureur général a en effet demandé à l'entendre sur des accusations qu'il avait lancées contre le chef de l'Etat.
Ces tensions sont-elles liées à la mutinerie de cette nuit ? Difficile à dire avec certitude pour l'instant.

Guinée-Bissau : Large victoire de l’ancien parti unique
par RFI
Article publié le 21/11/2008 Dernière mise à jour le 21/11/2008 à 20:52 TU
Le Parti africain pour l’indépendance de la Guinée-Bissau et du Cap-Vert (PAIGC) a réussi un véritable exploit, en remportant la majorité plus qu’absolue au Parlement national aux élections de dimanche dernier. Selon les résultats provisoires publiés ce vendredi à Bissau par la Commission nationale des élections (CNE), l’ex-parti unique a obtenu 67 des 100 députés de l’Assemblée nationale populaire (ANP). Le PAIGC a ainsi devancé le Parti de la rénovation sociale (PRS), qui a obtenu 28 sièges, et le nouveau Parti républicain de l’indépendance pour le développement (PRID) qui n’a élu que trois parlementaires. La communauté internationale a salué le bon déroulement du scrutin qui a eu une très importante participation : 82%.

C’est la première fois qu’un parti bissau-guinéen réussit à remporter une majorité de deux tiers au Parlement national. Le PAIGC, dirigé par l’ex-Premier ministre Carlos Gomes Junior, a dépassé d’un siège son meilleur résultat obtenu lors des premières élections multipartites qui ont eu lieu en 1994.
Les observateurs se demandent quelle va être l’attitude des vaincus. L’ancien président Kumba Ialá, qui dirige le PRS, avait déclaré récemment, avant la publication des résultats, qu’il soupçonnait une « manipulation ». Il faut noter, également, que le faible résultat obtenu par le PRID, avec à peine trois députés, est de nature à préoccuper le président Joao Bernardo « Nino » Vieira. Ce parti a été créé, il y a huit mois, par des personnalités proches du chef de l’Etat, dont l’ex-Premier ministre Aristides Gomes. Deux petites formations, le Parti de la nouvelle démocratie (PND) et l’Alliance démocratique (AD) ont obtenu chacune un siège.
Dans une première réaction, le leader du PAIGC Carlos Gomes Junior - qui va devenir chef du prochain gouvernement - a remercié la confiance du peuple et les appuis de la Communauté internationale. Il a également salué le rôle des militaires qui, selon lui, ont permis le « succès du processus électoral » et promis de mettre en pratique un gouvernement « basé sur la justice et la bonne gouvernance ».
La présidence française de l’Union européenne a salué vendredi le « bon déroulement » des élections bissau-guinéennes qui se sont tenues dans une « atmosphère pacifique ». L’UE considère, également, que ce scrutin confirme « l’ancrage démocratique de la Guinée-Bissau ». Ce petit pays d’Afrique occidentale a connu des périodes très troubles, notamment la guerre civile de 1998-1999. Depuis le retour au pouvoir du président Vieira, en 2005, la Guinée-Bissau a connu pas moins de trois Premiers ministres. Les partis pourront présenter des réclamations jusqu'à lundi prochain, date prévue pour la publication des résultats définitifs.
Mort du président Vieira: l'UA "condamne fermement un acte criminel"
ADDIS ABEBA, 2 mars 2009 (AFP) - Le président de la commission de l'Union africaine (UA), Jean Ping, a "condamné fermement" l'assassinat lundi par des militaires du président bissau-guinéen Joao Bernardo Vieira, le qualifiant "d'acte criminel", dans une déclaration à l'AFP.
"J'ai appris ce matin avec une profonde consternation l'assassinat du président de la République de Guinée-Bissau, "Nino" Vieira. L'UA et moi-même, nous condamnons fermement cet acte criminel", a-t-il déclaré à l'AFP par téléphone.
Pour lui, cet assassinat est d'autant plus "grave" qu'il intervient "à un moment où des efforts étaient entrepris pour consolider la paix après les élections (législatives) de novembre pour renforcer le processus démocratique dans ce pays, après des élections qui s'étaient déroulées dans des conditions correctes".
Le président Vieira a été tué tôt lundi par des militaires, en représailles à un attentat à la bombe qui a coûté la vie dimanche soir au chef d'état-major de l'armée, le général Tagmé Na Waié, selon le responsable des relations extérieures de l'armée.
eg/lp/phv
Joao Bernardo Vieira, un putschiste revenu au pouvoir par les urnes
BISSAU, 2 mars 2009 (AFP) - Le président Joao Bernardo Vieira, tué par des militaires lundi à Bissau, avait été l'auteur du premier coup d'Etat en Guinée-Bissau en 1980 avant d'être renversé par des rebelles en 1999 puis de revenir au pouvoir par les urnes en 2005.
Ancien électricien né à Bissau en avril 1939, le général de division "Nino" Vieira était une des figures de "la lutte de libération nationale" menée pendant 11 ans contre le Portugal, ancienne puissance coloniale de ce petit pays pauvre et instable d'Afrique de l'ouest.
Il a suivi dès 1962 Amilcar Cabral, qui avait fondé neuf ans plus tôt le Parti africain pour l'indépendance de la Guinée-Bissau et du Cap-Vert (PAIGC), et qui deviendra le héros de l'indépendance, acquise en 1974.
En novembre 1980, le premier président du pays, Luis Cabral, demi-frère d'Amilcar, est renversé par un coup d'Etat. Les putschistes sont dirigés par le Commissaire principal (Premier ministre), "Nino" Vieira, qui se fait élire à la présidence en 1981, puis en 1994 et 1998.
Mais l'ex-putschiste est à son tour renversé en mai 1999 à la suite d'une rébellion de onze mois conduite par le général Ansumane Mané qui plonge la
Guinée-Bissau dans le chaos. Chassé du pouvoir, Vieira trouve alors refuge au Portugal.
En avril 2005, il se porte candidat à la présidentielle, malgré l'interdiction d'activité politique qui le frappe. Il se lance dans la course en tant que candidat indépendant, sans l'appui du PAIGC, et est élu au second tour.
Sans réel appui politique, relativement isolé, il change quatre fois de Premier ministre en trois ans. Le 23 novembre 2008, il échappe à une tentative d'assassinat dirigée par d'une dizaine de soldats.
Le 25 décembre, il est contrait de nommer au poste de Premier ministre Carlos Gomes Junior, chef de l'ex-parti unique PAIGC, sorti grand vainqueur des élections législatives de novembre et avec qui il entretient de mauvaises relations.
str-aye-cpy/lbx/jhd
La Guinée-Bissau, petit pays instable d'Afrique de l'ouest
BISSAU, 2 mars 2009 (AFP) - La Guinée-Bissau, dont le président Joao Bernardo Vieira a été tué lundi peu après la mort du chef de l'armée dans un attentat, est un petit pays d'Afrique de l'ouest qui a connu maints coups d'Etat et tentatives de putsch depuis son indépendance du Portugal en 1974.
- SITUATION GEOGRAPHIQUE: Pays de l'Afrique de l'ouest sur l'océan Atlantique. Ensemble continental et insulaire de 36.100 km2. Limitrophe du Sénégal et de la Guinée.
- POPULATION: 1,3 million d'habitants (recensement de 1991).
- CAPITALE: Bissau.
- LANGUES: Portugais (officielle), locales.
- RELIGIONS: animistes (55%), musulmans (35%), chrétiens.
- HISTOIRE-REGIME: Colonie portugaise à partir du XVIème siècle.
L'indépendance unilatérale est proclamée en 1973 après une guerre de libération. La République de Guinée-Bissau devient officiellement indépendante en 1974.
Luis Cabral, premier président, est déposé par l'armée en 1980. Joao Bernardo Vieira dit "Nino" est désigné pour le remplacer avant d'être élu, en 1984, président du Conseil d'Etat.
Après l'adoption du multipartisme (1991), Nino Vieira et son mouvement, le Parti africain pour l'indépendance de la Guinée-Bissau et du Cap-Vert (PAIGC), remportent en 1994 les premières élections pluralistes.
En juin 1998, le général Ansumane Mané, ancien chef d'état-major, conduit une rébellion qui aboutit en mai 1999 au renversement de Vieira. La guerre civile dure 11 mois, le président Vieira s'exile au Portugal.
Une junte lui succède avant une présidentielle remportée en 2000 par Kumba Yala (Parti de la rénovation sociale, PRS).
En septembre 2003, le président Yala est renversé par une junte dirigée par le chef d'état-major, le général Verissimo Correia Seabra, tué en octobre 2004 lors d'une mutinerie de soldats.
En juillet 2005, M. Vieira, de retour d'exil, remporte la présidentielle en candidat indépendant. En novembre 2008, le PAIGC dirigé par Carlos Gomes Junior remporte les élections législatives, alors saluées par l'ONU comme une "victoire de la démocratie".
Le président Vieira nomme en décembre au poste de Premier ministre Carlos Gomes Junior, avec qui il a des divergences profondes.
Le 23 novembre 2008, un groupe de militaires attaquent, de nuit, la résidence du président Vieira, faisant deux morts au sein de sa garde.
Début janvier 2009, le chef d'état-major affirme avoir échappé à une tentative d'assassinat et accuse le clan présidentiel d'avoir voulu le "liquider".
- ECONOMIE: Economie rurale à 90% et faible industrie. Noix de cajou (85% des recettes d'exportation). Pêche, arachide, bois.
Le pays traverse une situation économique et sociale difficile. Il est classé 173e sur 175 dans le classement 2008 du Pnud en termes de développement humain. Plus de 80% de la population vit avec moins d'un dollar par jour.
+ PNB: 180 dollars par habitant en 2006 (BM).
+ DETTE EXTERIEURE: 711 millions de dollars en 2006 (BM).
L'Office des Nations unies contre la drogue et le crime a présenté ce pays comme "un point clef d'entrée" de la cocaïne sud-américaine vers l'Europe.
L'implication de militaires dans ce narcotrafic a souvent été évoquée.
- FORCES ARMEES: 9.250 hommes, selon l'Institut international des études stratégiques (IISS, 2008). Gendarmerie: 2.000 hommes.
Guinea Bissau president killed by soldiers- Financial Times
Joao Bernardo Vieira, the president of Guinea Bissau, was killed by soldiers on Monday, hours after the head of the armed forces was also killed in a separate attack, residents said.
Reuters reported that gunfire and explosions could be heard in the capital, apparently coming from the direction of the military headquarters where General Batista Tagme Na Wai, the chief of staff, was killed late on Sunday.
It was not immediately clear who was involved in the shooting on Monday.
Mr Vieira was a former military ruler who was ousted in the 1990s and who returned to power at an election in 2005. His killing followed growing tensions between factions within the security forces.
Western law enforcement agencies say the country has become a major hub for trafficking cocaine shipped to Europe by South American cartels, fuelling corruption and undermining the rule of law.
Diplomats have been increasingly concerned over the risks of instability in the tiny country in recent months. In August last year, the army accused the head of the navy of trying to stage a coup. In November, Mr Vieira was targeted in a machine gun and rocket-propelled grenade attack on his residence.
The former Portuguese colony, largely dependent on cashew nut exports, has suffered from years of coups since independence in 1974.
Donors began to re-engage Guinea-Bissau, one of the world’s poorest countries, after Mr Vieira returned to power, but friction between branches of the security forces continued.
In January, the armed forces command said militiamen hired to protect Mr Vieira had shot at Mr Na Wai and ordered the unit to be disbanded.
The 400-strong contingent had been recruited as Mr Vieira’s personal bodyguard by the Interior Ministry after the attack on his residence in November last year.
UN experts on organised crime say South American cartels have exploited the tensions to gain an important foothold in Guinea-Bissau, which is used as a staging post for shipping cocaine to Europe via, in some cases via other West African countries.
Last year, the United Nations Office on Drugs and Crime said in a report that sharp increases in foreign direct investment in Guinea-Bissau could point to a surge in illegal proceeds from cocaine trafficking.
The report said that Guinea Bissau, whose main export is cashew nuts, had suddenly attracted $42 million of Foreign Direct Investment in 2006, equal to a sixth of GDP, after years of little or no investment flows.
Copyright The Financial Times Limited 2009
L'OPINIONE DEL CORRIERE DELLA SERA

Corruzione, traffico di armi, droga ed esseri umani nel piccolo Stato africano
Guinea Bissau: un contrasto che viene da lontano tra presidente e capo esercito
Alle spalle anche motivi etnici: il primo appartenente ai pepel, il secondo ai balante

Dal nostro inviato Massimo A. Alberizzi


NAIROBI – Battaglia lunedì mattina per le strade di Bissau, capitale della Guinea omonima, nell’Africa occidentale. Il presidente Joao Bernardo Vieira, detto Nino, è stato ammazzato da un gruppo di soldati che l’accusava di aver fatto uccidere domenica, con un attentato spettacolare, il capo di Stato maggiore dell’esercito, generale Batista Tagme na Waie. Il generale aveva perso la vita quando una potentissima carica d’esplosivo aveva fatto letteralmente a pezzi la sua residenza all’interno del quartier generale dell’esercito. Tagme na Waie era rimasto gravemente ferito e in serata era morto.

ATTENTATO - Un attentato difficile da organizzare e che i sostenitori dell’alto ufficiale hanno attribuito immediatamente al presidente, l’unico in grado di mettere a segno un colpo così grosso. Così lunedì mattina è scattata la rappresaglia. Un gruppo di soldati ha dato l’assalto alla presidenza e ha falciato a colpi di mitra Vieira. Tra i due uomini passava una forte rivalità. Il generale Na Waie aveva già organizzato nel 1999 un colpo di Stato contro Vieira, allora presidente andato al potere anche lui con un golpe. Nel novembre scorso un gruppo di militari aveva dato l’assalto alla residenza presidenziale, ma era stato respinto. Vieira aveva risposto organizzando una propria milizia (poi sciolta) accusata a sua volta di voler eliminare il capo di Stato maggiore.

ETNIE - Vieira, 69 anni, vent’anni fa considerato un eroe nazionale per aver partecipato alla guerra di liberazione contro i portoghesi, dopo vari colpi di Stato e defenestrazioni era stato eletto nel 2005, con un processo che gli osservatori internazionali avevano giudicato libero e democratico, ma che era stato duramente contestato dall’opposizione. Veniva dal gruppo etnico pepel, che vive sulla costa, uno dei più piccoli del Paese. Batista Tagme na Waie, che invece appartiene alla tribù balante, una delle più grosse, aveva criticato il presidente anche perché aveva già «regnato» con il terrore dal 1980 al 1999, ed era stato cacciato proprio grazie al colpo di Stato cui aveva partecipato.

SITUAZIONE - La situazione a Bissau è assai confusa. Un portavoce dell’esercito ha negato che le forze armate abbiano tentato un colpo di Stato. «In tre mesi», ha detto un portavoce, «ridaremo il potere ai civili». Le radio, comunque, non sono state chiuse e la televisione continua a trasmettere regolarmente. Le strade sono deserte e le saracinesche dei negozi sbarrate. Ex colonia portoghese, la Guinea Bissau, all’indipendenza, nel 1974 era un Paese piuttosto ricco, poi è piombato nella povertà più assoluta. Da qualche anno è diventato un centro di traffici illeciti che hanno provveduto all’enorme ricchezza del presidente assassinato: soprattutto droga, oltre che armi ed esseri umani. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, ormai gran parte della cocaina prodotta in Sudamerica transita dall’ex colonia portoghese. I cartelli colombiani l’hanno eletta a loro seconda patria. Nazioni Unite, Unione africana e Unione europea hanno condannato le violenze e auspicato un immediato ritorno alla democrazia.

Massimo Alberizzi
02 marzo 2009
GUINEA-BISSAU: SOLANA, DURA CONDANNA PER ASSASSINIO PRESIDENTE VIEIRA

Bruxelles, 2 mar.- (Adnkronos/Aki)- Una dura condanna e' stata espressa dall'Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea, Javier Solana, per l'assassinio, questa mattina, del presidente della Guinea-Bissau, Joao Bernardo Vieira.

"Condanno con forza l'assassinio del presidente Joao Bernardo Vieira e lancio un appello a tutte le parti affinche' rispettino l'ordine costituzionale e contribuiscano a calmare le tensioni nel Paese", afferma Solana in un comunicato diffuso a Bruxelles"
VEDOVA DEL PRESIDENTE DELLA GUINEA BISSAU SALVA

Guinea Bissau: vedova Vieira salva
E' ospitata presso ambasciata Angola e verra' presto trasferita

(ANSA) - DAKAR, 2 MAR - La vedova del presidente della Guinea Bissau, assassinato stamane da un gruppo di militari e' sana e salva e verra' portata al sicuro. Lo ha dichiarato a Dakar il presidente senegalese Abdoulaye Wade aggiungendo che la signora, attualmente ospitata presso l'ambasciata d'Angola a Bissau, verra' presto trasferita. Intanto l'Ua condanna l'uccisione del presidente della Guinea Bissau e del capo di stato maggiore invitando i dirigenti politici a restare uniti con le autorita' del Paese.

LA CONDANNA DELL'ITALIA

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso la piu' ferma condanna per la grave ripresa di violenza in Guinea-Bissau che ha portato all'uccisione del presidente Vieira.
A renderlo noto un comunicato della Farnesina. Il ministro degli Esteri - spiega la nota - ha chiesto al nostro ambasciatore a Dakar competente per Bissau di seguire con la massima attenzione l'evoluzione della situazione in particolare per assicurare la protezione dei nostri connazionali residenti nel paese.
Il ministro Frattini ha altresi' dato istruzioni all'ambasciatore in Nigeria di sollecitare l'organizzazione regionale, ECOWAS, a prendere iniziative politiche, cui l'Italia contribuira' per la sua parte, per ristabilire in Africa occidentale convivenza civile e processo democratico, conclude la nota.
FONTE ASCA

dal corriere della sera:

Guinea Bissau: il presidente Vieira
ucciso dai militari per vendetta

In atto saccheggi nel palazzo presidenziale dello Stato africano ex colonia portoghese

Joao Bernardo Vieira (Reuters)
Joao Bernardo Vieira (Reuters)
BISSAU - Joao Bernardo Vieira, presidente della Guinea Bissau, è stato ucciso da alcuni militari per vendicare la morte avvenuta domenica sera del capo di Stato maggiore, Batista Tagme Na Waie. Vieira è stato «falciato da colpi di arma da fuoco esplosi dai militari» mentre cercava di fuggire dalla sua residenza, ha detto il responsabile per le Comunicazioni dell’esercito, colonnello Zamora Induta. «Il Paese potrà ora essere rilanciato: quest’uomo ha bloccato tutto lo slancio», ha concluso Induta. Secondo un testimone, nella residenza presidenziale sono in atto saccheggi: «Abbiamo visto dei soldati prendere dalla residenza del presidente tutto quello che potevano portare con loro».

UCCISO CAPO DI STATO MAGGIORE - Il capo di Stato maggiore è morto in un attentato compiuto domenica sera contro il quartier generale dell’esercito. «Il generale Tagme Na Waie era nel suo ufficio quando è esplosa una bomba. È stato gravemente colpito e non è sopravvissuto alle ferite», aveva riferito il suo capo di gabinetto, il tenente colonnello Bwam Nhamtchio. All'attacco contro il quartier generale delle forze armate, in gran parte distrutto dall'esplosione, erano seguite ore di relativa calma in nottata, anche se se i militari avevano imposto a due radio private la sospensione delle trasmissioni, e anche la tv di Stato aveva cessato la programmazione. Ma prima dell'alba si sono udite raffiche ed esplosioni, sia in direzione del quartier generale dell'esercito che della residenza del presidente. Il generale Na Waie aveva fatto parte della giunta militare che aveva deposto negli anni Novanta Vieira e lo aveva criticato dopo la sua elezione alla presidenza nel 2005. Vieira era uscito indenne a novembre da un attacco contro la sua residenza, attuato da militari dissidenti e si era dotato di una milizia, che è stata però sciolta in gennaio dopo essere stata accusata di voler uccidere Na Waie.

CONDANNA - Il presidente della commissione dell'Unione africana, Jean Ping, ha «fermamente condannato» l'uccisione di Vieira definendola un «atto criminale». Recentemente la Guinea Bissau era sotto i riflettori degli esperti antidroga di numerose nazioni in quanto aveva dato rifugio ai boss della cocaina colombiani che usano il Paese come crocevia per i loro traffico con l'Europa e il Nord America.

ESPERTI DELLA POLITICA BISSAU GUINEENSE CONSIDERANO CHE LA MORTE DEL PRESIDENTE VIEIRA POSSA ESSERE LEGATA AD UN REGOLAMENTO DI CONTI PIU' CHE A UN COLPO DI STATO

Ricercatore del ISCTE ritiene che la morte del presidente della Guinea è stata un regolamento di conti, e non un colpo di Stato .

Uno studioso della realtà politica della Guinea-Bissau, Eduardo Costa Dias, ha detto a Antena 1 che la crisi di governo nel paese è peggiorata quando più rivelazioni sono state fatte nel corso dell'anno precedente sul traffico di droga in Guinea-Bissau. Una varietà di fazioni militari e che alcuni di essi sono coinvolti nel traffico di droga dovrebbe essere una fonte di questo attacco, intesa dal ricercatore come un regolamento di conti e non come un colpo di Stato.

Fonte RTP.PT
L'ONU CHIEDE UN RITORNO DELL'ORDINE e DELLA NORMALITA' IN GUINEA BISSAU ED INTANTO SI RIUNISCE D'URGENZA PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GRAVE CRISI IN CORSO

Nazioni Unite per chiedere il ripristino di ordine e di ritorno alla normalità in Guinea Bissau

Un diplomatico delle Nazioni Unite in Guinea-Bissau, ascoltato dalla giornalista Luis Nascimento, ha chiesto il ripristino del funzionamento delle istituzioni politiche. Il diplomatico, ha detto l'antenna 1, che è prevista una riunione del governo della Guinea in cui si troverà una soluzione per monitorare lo stato di assedio vissuto nel paese.

Fonte RTP.PT
CHOC IN TUTTO IL MONDO PER L'ASSASSINIO DEL PRESIDENTE VIEIRA.
IL GOVeRNO MOZAMBICANO SI E' DETTO COSTERNATO CHOCCATO

Il governo del Mozambico ha espresso oggi "shock e sgomento" per l'assassinio del presidente della Guinea-Bissau, "Nino" Vieira, e ripudiato il tentativo di modificare la normale politica del paese al di fuori del quadro costituzionale "

Fonte RTP.PT

VERSIONI CONTRASTANTI

Secondo le relazioni di persone che vivono in Guinea-Bissau, la situazione è troppo grave "e dei timori di ritorsioni dopo la morte di questa mattina sono grandi.

La situazione in Guinea-Bissau "è troppo gravi", secondo fonti contattate dalla Business, che preferisce non essere identificato con l'incertezza che circonda gli sviluppi nelle prossime ore è elevato.

I timori di ulteriori ritorsioni sono elevati, dopo essere stata annunciata la morte del presidente, Nino Vieira e il capo di stato maggiore generale delle Forze Armate, Tagmé Na Waie.

Queste dichiarazioni contrastano lo scenario di "calma" descritto da Braima Camara, Presidente del Business Council della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) per il Business.

fonte: jornaldenegocios
PADRE PIERANGELO VALERIO, dei PADRI GIUSEPPINI del MURIALDO, CI SCRIVE DIRETTAMENTE DA BISSAU


Ciao, grazie della vicinanza...
per noi solo una notte insonne, angosciati dagli spari, scoppi di bombe che si sentivano non molto lontano.
Di fatto ora lo Stato è "decapitato" fatti fuori presidente e capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
per ora siamo costretti a stare in casa.
Qualche alunno (una ventina) si è presentato alle lezioni.
Il Governo dovrebbe essere riunito in emergenza. Aspettiamo una qualche dichiarazione ufficiale.
Le notizie ci arrivano solo dall'estero... RTP... internet...
Tv e radio locali sono zittite.

Speriamo bene per il ns.popolo guineense.

Staremo in contatto. Internet per ora funziona.

ciao pe.Pierangelo
La situazione è calma nel paese.

"La situazione è calma". Fu così che Braima Camara, Presidente del Business Council della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) ha definito il clima che si vive in Guinea-Bissau, dopo l'assassinio del presidente Nino Vieira.

Anche membro del PAIGC (Partito africano per l'Indipendenza della Guinea e Capo Verde), che governa il paese, questa affermazione è stato ripetuto fino a quando la chiamata è stata interrotta bruscamente.

L'omicidio di Vieira è attribuito a militari scontenti, e in collegamento con Ansumane Mané Verissimo Seabra, due Capi di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate, hanno anche ucciso in circostanze diverse.

Questa mattina è stato ucciso anche il capo di stato maggiore generale delle Forze Armate, Tagmé Na Waie.

All'inizio di febbraio, in un colloquio con le imprese, Braima Camara, assicurando che la Guinea-Bissau viveva un clima di stabilità politica e invitava ad investire nel paese. Dopo tutto, la loro analisi politica peccato essere troppo ottimisti, come l'aggravante dei fatti dimostrano.

fonte: jornaldenegocios
Portogallo 'si rammarica profondamente dell'accaduto' la morte di "Nino" Vieira .

Portogallo "deplora profondamente" la morte del presidente della Guinea-Bissau, João Bernardo "Nino" Vieira, ucciso oggi da militari della Guinea.

In un comunicato inviato all'agenzia Lusa, il governo portoghese ha anche detto che convocherà nelle prossime ore una riunione d'urgenza della Comunità di lingua portoghese (CPLP) per discutere gli eventi in Guinea-Bissau.

"Nino" Vieira è morto questa mattina a seguito di un attacco contro la sua residenza.

Il Presidente della Guinea è stata attaccata la casa nelle prime ore di oggi dai militari delle forze armate, poche ore dopo il capo di stato maggiore generale delle Forze Armate, Tagmé In Waié sono morti in un attentato in sede a Bissau.

fonte: diariodigital