sabato, gennaio 02, 2010

IN AUMENTO L'USO DI CONTRACCETTIVI IN GUINEA BISSAU

Guinea Bissau: cresce l’uso di contraccettivi, programmi d’aiuto UNFPA

Scritto da ROSARIA DI PRATA

Nel mondo sono ancora molte le nazioni considerate del Terzo mondo o in via di sviluppo. Numerosi loro problemi sono legati alla fame e sono spesso associati a malattie non curabili a causa della mancanza di medicinali. La povertà cammina sullo stesso sentiero dell’alto tasso di alfabetizzazione e il numero in crescita costante della popolazione è dato anche dalla mancata conoscenza di mezzi di contraccezione. Il tema è stato spesso dibattuto, nei Paesi sottosviluppati le persone vivono condizioni di grande indigenza e le famiglie sono molto numerose, arrivano a generare anche sette o otto figli, ma posseggono i mezzi per garantir loro un futuro, quindi è alto il tasso di mortalità in età infantile.

In Guinea Bissau la diffusione dell’uso della contraccezione sta dando risultati molto positivi e questo dato è rilevato anche dall’ONU. Spiegare il tema della ‘contraccezione’ a queste popolazioni non è sempre facile perché ci si scontra con una cultura e con delle tradizioni completamente differenti dal mondo occidentale. L’uso dei contraccettivi impedisce anche la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, quindi permette di abbassare la mortalità legata all’AIDS. Parallelamente alla divulgazione informativa riguardo ai contraccettivi è da rilevare che per affrontare questo tema è necessaria molta delicatezza, sono anni che in questi luoghi la campagna di sensibilizzazione è stata costantemente seguita, e ora da qualche tempo inizia a dare i suoi frutti. È importante riuscire a trasmettere a questi popoli anche il valore della difesa e della tutela di una nuova vita, occorre essere in grado di potere offrire un futuro sereno a partire innanzitutto dal cibo e dall’istruzione, senza dimenticarsi della salute. Molte donne guineiane sono sieropositive: dando alla luce dei bambini trasmetterebbero loro il virus e poche vite riescono a essere salvate quando lo stadio della malattia è troppo avanzato. (CONTINUA....)

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FONTE: PERIODICOITALIANO.INFO