(non quello automobilistico!!)
Inviato da Fernando Casimiro
COMUNICATO STAMPA
RESPONSABILE dell’UNODC, APPLAUDE AL SEQUESTRO DI COCAINA in GUINEA BISSAU e CHIEDE il SUPPORTO DELLA POLIZIA
Vienna, 4 Aprile 2007 –
Il Direttore esecutivo dell’ufficio delle Nazioni Unite contro
Un carico di circa
Intanto, visti gli scarsi mezzi umani e di trasporto della Polizia, i trafficanti sono riusciti a scappare con il resto del carico di droga, che è possibile si avvicinasse intorno alle 2,5 Tonnellate e che era stato scaricato su una pista di atterraggio militare.
“ Mi complimento con
Costa ha inoltre fatto appello alle autorità della Guinea Bissau, di assicurarsi che la droga sequestrata sia realmente distrutta e presenziata, e non SPARISCA, come successo in passato.
Il responsabile dell’UNODC ha affermato inoltre che esistono prove che Ufficiali guineensi e membri delle Forze Armate sono coinvolti nel traffico illecito, e che il lavoro della Polizia nella lotta a questa piaga è costantemente minacciato.
“Questa è una delle peggiori forme di corruzione e deve essere vigorosamente combattuta. Tutti i Governi hanno l’obbligo legale di combattere il traffico di Droga e prendere posizione contro la corruzione nei suoi territori.”
“Faccio appello ai partners internazionali della Guinea Bissau perché appoggino la polizia di questo paese nella lotta alla Droga, mettendo a disposizione equipaggiamento di base, come autoveicoli, combustibile e sistemi di comunicazione radio efficaci. Se questo appoggio non sarà dato, si corre il rischio che, ufficiali di Polizia onesti, si disanimino. Non possiamo permettere che questo paese si trasformi in un Narco-Stato. “
Costa ha poi ringraziato
Richard MURPHY
Porta voce dell’UNODC
Una conferma concreta, ai timori espressi nel Post: IL SILENZIO dei MILITARI.
C’è veramente di che preoccuparsi!!...il Paese è ipotecato dai padroni del potere.
Non possiamo permetterlo. E’ necessario che i cittadini della Guinea Bissau e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Nazione, mettano da parte l’indifferenza e facciano uso dei loro diritti e doveri di cittadini. Bisogna unirsi, per liberare
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