giovedì, marzo 29, 2007

NELLA RETE della DITTATURA


Stralci di un testo

Scritto ed inviato da Fernando Casimiro

“[…]

Augusto Barai Mango può dire quello che vuole, rinunciare a cosa meglio crede, ma non può obbligare i Deputati del PUSD che hanno votato a favore della Mozione di Sfiducia al Governo di Aristide Gomes, a rinnegare o tornare indietro rispetto a quanto votato in Parlamento e rispetto al recente messaggio della Presidenza della Repubblica.

Il Governo di Aristide Gomes è ormai definitivamente caduto. La Mozione approvata è irreversibile, e perciò qualsiasi cosa andrà decisa, dovrà esserlo sulla base di questi fatti.

[…] Augusto Barai non sà nascondere la Bandiera che realmente rappresenta, arrivando ad affermare “fedeltà e solidarietà con il Governo ed il Presidente della Repubblica, in quanto garante di stabilità e pace.”

Perché entra in gioco Barai in questa contro offensiva preparata da Nino Vieira?

Perchè Nino sa, che un Governo nato da questo patto di Stabilità, è il principio della fine del suo regime…e lui non vuole ciò!

[…] Dopo i primi tentativi per restare a galla, Nino ha cambiato strategia, comunicando la caduta del Governo in base all’approvazione della Mozione di Sfiducia, ma allo stesso tempo emettendo un comunicato in cui affermava che si stavano effettuando consultazioni per trovare soluzioni…le quali consultazioni però non erano per ascoltare i partiti firmatari del Patto e valutare il candidato suggerito da questi, e neppure per valutare un eventuale programma di Governo elaborato dai tre.

Se Nino fosse in buona fede e seguisse la Costituzione, saprebbe che, in caso di caduta del Governo a causa di una Mozione di Sfiducia, le consultazioni che devono essere fatte non si estendono al Consiglio di Stato, visto che, in tale materia, è sovrano il Parlamento.

Ma Nino non è in buona fede, ed il Consiglio di Stato che ha deciso di consultare è un’altra fetta della strategia che ha, nelle dichiarazioni di Augusto Barai, l’incitamento alla provocazione e, di conseguenza, alla definizione della situazione attuale con una grave crisi istituzionale, in modo tale da poter SCIOGLIERE il PARLAMENTO ed avere tutto il tempo di programmare il futuro in base agli interessi personali.

Secondo me, Nino vieira ha già un Governo pronto, ed è per questo che ha riconosciuto la caduta del precedente […] ed è questa la notizia “importantissima per il paese”, che ha dichiarato ieri di voler comunicare oggi!!: lo SCIOGLIMENTO dell’ASSEMBLEA NAZIONAL POPOLARE e cioè il PARLAMENTO.

Ed in questo caso, il Governo provvisorio potrebbe essere nuovamente guidato da Aristide Gomes.

Inoltre, la dissoluzione del Parlamento implica ELEZIONI ANTICIPATE entro 90 giorni, giocata che per Nino significherebbe ancora una volta nascondersi dietro le questioni finanziarie, o tentativi di Colpo di Stato, per accelerare i tempi comodi a lui, e diluire all’infinito la negazione dell’esercizio della Democrazia in Guinea Bissau.

[…] Ora non ci sono dubbi sul fatto che la Guinea Bissau vive sotto un regime dittatoriale.

Non ci sono dubbi sul fatto che Nino Vieira rischia di provocare una nuova guerra in Guinea Bissau.

E noi, Guineensi ed Amici della Guinea Bissau, non possiamo permettere che il male, Nino Vieira, continui a distruggere il paese.

Che il nostro popolo si alzi.

Che il nostro popolo si organizzi.

Che il nostro popolo scenda in strada, sempre che sia necessario!

Se il popolo reclama Giustizia, deve avere Giustizia!

E’ necessario che il popolo torni ad essere il padrone della propria terra.

Continuiamo a lavorare”