COMUNICATO STAMPA del 06\04\2007
Inviato da Fernando Casimiro
“Il Movimento Nazionale della Società Civile per
Negli ultimi tempi, il coinvolgimento di personaggi noti, con il traffico di droga, è di pubblico dominio.
Il sequestro, da parte della Polizia giudiziaria, di 635 dei 3000 chili di Cocaina che stavano cercando, conferma una volta di più l’esistenza di operazioni di grande portata, condotte da trafficanti di droga sul nostro territorio nazionale.
Considerando che, secondo l’ufficio dell’ONU contro la droga ed il crimine organizzato (UNODC), il lavoro portato avanti da membri onesti delle forze dell’ordine, può essere compromesso, senza l’appoggio internazionale alla locale polizia, possiamo correre il rischio che
Considerando che, tutti i governi hanno l’obbligo legale di combattere il traffico di stupefacenti, cosa non fatta dal governo Bissau guineense, indipendentemente dal fatto che esista una nota connivenza delle nostre autorità con le questioni legate alla droga, se teniamo conto che non è stato fatto nessuno sforzo per interrompere tale cosa e che, in un passato recente, è sparita una consistente quantità di droga, che era stata sequestrata dalle autorità nazionali;
Considerando che viviamo un momento di crisi in cui vi è assenza totale di istituzioni, in quanto lo Stato non si trova nelle condizioni di sovrastare quei piccoli poteri particolari, che eppure sovrastano quelli nazionali;
Tenendo conto dell’assenso implicito delle nostre autorità, all’utilizzo di piste di atterraggio nel nostro territorio, consentendo il rifornimento merci a piccoli aerei e facilitando così il trasporto ed il passaggio della droga verso l’Europa;
Tenendo conto che la droga è una minaccia ai diritti umani, in quanto attenta alla salute, alla quale i cittadini hanno diritto, e crea condizioni propizie per l’instabilità, minacciando quella pace di cui tutti hanno bisogno;
L’MNSC e
1) Condannare qualsiasi tentativo di liberazione delle persone incarcerate dopo il sequestro di Mercoledì, così come l’ostruzione alla giustizia che ha caratterizzato la condotta di alcuni militari e paramilitari, intralciando i lavori del Pubblico Ministero
2) Esigere dalle autorità competenti, che assumano una condotta più seria e responsabile, nel senso di promuovere inchieste ed indagini, mirate a punire coloro che sono coinvolti in tali traffici.
3) Esigere dal Governo che la distruzione della droga sequestrata sia una realtà, e non una semplice facciata dimostrativa, permettendo all’ONU di presenziare con l’invio di specialisti, per far si che quanto bruciato non sia farina di Grano o di Manioca!
4) Incoraggiare la parte onesta della Polizia che, malgrado gli scarsi mezzi disponibili, è impegnata a combattere questo male che stà distruggendo la nostra società.
5) Manifestare la nostra ammirazione e rispetto alla popolazione della zona di Cufar, ai Giornalisti, ed infine a tutti coloro che si stanno impegnando nel contribuire, con le denunce, per far sì che
6) Fare appello alla Comunità Internazionale, per un rapido ed efficace intervento che combatta questa piaga, che minaccia la nostra già precaria stabilità, condannando la nostra gioventù a vivere un domani di dipendenza.
7) Dimostrare la totale apertura delle Organizzazioni della Società Civile, in collaborazione con UNODC ed altre istituzioni straniere, coinvolte in questa lotta contro il crimine organizzato; perché il COINVOLGIMENTO e
8) Incoraggiare i nostri parlamentari e la classe politica non connivente, a prendere posizione in modo inequivocabile contro questo flagello, evitando così che l’impunità venga ad essere la regola che guida la convivenza in questa nostra società già di per se stessa anarchica, per la sempre maggior assenza dello Stato.
9) Invitare la popolazione in genere, ad una presa di posizione, contro il tentativo sempre più palese, di sovrapporre gli interessi personali e di gruppo, a svantaggio di quelli della collettività.
Viva
Scritto in Bissau il 6 di Aprile del 2007
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