venerdì, febbraio 09, 2007

INSALATA DI MARE
Accordi internazionali sulla pesca in acque territoriali della Guinea Bissau


E' tutta la settimana che si parla dei difficili negoziati tra Unione Europea e Guinea Bissau riguardo gli accordi di Pesca in acque guineensi e relativi permessi. In soldoni (appunto!) è però solo una questione economica: la Guinea Bissau chiede 10 milioni di Euro (L'ANNO) come contrapartita per concedere le licenze, mentre l'Unione Europea ne vuol concedere solo 7 di Milioni! Il negoziato è necessario, in quanto il vecchio accordo tra le parti è "scaduto" nell'Estate 2006....si è parlato tanto di tale accordo e delle difficoltà che questo ha avuto nell'essere rispettato da entrambe le parti...ma in concreto non si sà in cosa esso consisteva (il nuovo futuro accordo sarà presumibilmente simile al primo)...

Non facendomi mai gli affari miei sono andato a sbirciare in rete ed ecco saltar fuori il PROTOCOLLO di ACCORDO, che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo tra UE e Repubblica della Guinea Bissau sulla pesca a largo della costa della Guinea Bissau per il periodo che va dal 16 Giugno 2001 al 15 giugno 2006

L' ARTICOLO 1 cita: Per un periodo di 5 anni a decorrere dal 16 giugno 2001, le possibilità di pesca concesse sono fissate come segue:
-Navi congelatrici con reti da traino adibite alla pesca di gamberetti: 9600 tonnellate di stazza lorda (TSL) all'anno.
-Navi congelatrici con reti da traino adibite alla pesca di pesci e cefalopodi (calamari): 2800 tsl l'anno.
-Navi tonniere congelatrici con reti da circuizione: 40 Unità;
-Navi tonniere con lenza a canna e navi con palangari di superficie: 36 unità (i Palangari sono specie di reti con svariati ami appesi ad essa)

L'ARTICOLO 2 cita: Per i primi tre anni di applicazione del protocollo, la contropartita finanziaria è fissata a 10.000.000 Eur all'anno (di cui 9.000.000 a titolo di compensazione finanziaria da versare il primo anno e negli anni successivi dopo la ricorrenza anniversaria del protocollo, e 1.000.000 eur per le azioni contemplate nell'art.4)
-Per gli ultimi 2 anni di applicazione del protocollo, la contropartita finanziaria è fissata a 10.500.000 Euro all'anno (di cui 9.500.000 per compensazione finanziaria e 1.000.000 per le azioni contemplate nell art. 4)
-L'impiego della compensazione finanziaria è di esclusiva competenza del governo della Guinea Bisssau.
-La compensazione è versata su un conto indicato dal Governo della Guinea Bissau, a profitto del Tesoro Pubblico.

L'ARTICOLO 3 cita: le 2 parti si impegnano a promuovere una pesca responsabile nelle acque della Guinea Bissau, sulla base dei pricipi di non discriminazione tra le diverse flotte presenti in tali acque.
[...] Se lo stato delle risorse lo consente, le possibilità di pesca concesse dal presente protocollo possono essere aumentate per quote successive di 1000 tonnellate di stazza lorda all'anno.

L'ARTICOLO 4 parla del fatto che una percentuale della compensazione deve finanziare il seguente: Un programmma scentifico - tecnico guineense destinato a migliorare le conoscenze in materia alieutica, ittica ed il controllo delle risorse di pesca; un laboratorio di ricerca per migliorare le condizioni sanitarie nel campo della pesca (200.000 Euro l'anno); Borse di studio e formazione pratica nelle varie discipline attinenti la pesca, nonchè copertura per spese di partecipazione a convegni e seminari sulla pesca in Guinea Bissau; Sostegno agli investimenti nel settore della pesca artigianale (250.000 Euro l'anno); Sorveglianza marittima con controllo satellitare delle navi da pesca (300.000 Euro l'anno); Sostegno istituzionale al Ministero della pesca guineense (60.000 Euro l'anno).

L'ARTICOLO 7 cita: Qualora gravi circostanze, ad eccezzione di fenomeni naturali, impediscano l'esercizio delle attività di pesca in acque guineensi, la UE, se possibile previa consultazione tra le due parti, può sospendere il pagamento della contropartita finanziaria, relativa al periodo di impedimento delle attività suddette. Il pagamento riprende con il ritorno alla normalità [...] e dopo conferma, che la situazione consente la ripresa dell'attività di pesca.


INTERESSANTI ANCHE ALCUNE CONDIZIONI PER L'ESERCIZIO DELLA PESCA da parte di NAVI della CEE in acque della GUINEA BISSAU. L'allegato al protocollo, tra i tanti punti dice:

Il Governo della Guinea Bissau rilascia licenze annuali. I canoni sono fissati a 25 euro per tonnellata pescata in acque territoriali guineensi (1.8.2)

Le licenze sono rilasciate previo versamento presso le autorità nazionali competenti di un importo forfettario di 2250 euro all'anno per tonniere con reti da circuizione, di 375 Euro all'anno per tonniere con lenze a canna e di 625 Euro l'anno per un peschereccio con palangari di superficie. Ogni nave di questo tipo pesca, nell'ordine sovra elencato, le seguenti tonnellate di pesce in un anno: 90 tonnellate il primo tipo, 15 il secondo e 25 il terzo. (1.8.3)

Interessante la parte sullo SBARCO di PESCE. Secondo il protocollo, per approvvigionare il mercato locale, le navi con reti da traino si impegnano a sbarcare pesce al prezzo di mercato. (4)

L'armatore che opti per lo sbarco delle catture è tenuto a sbarcare i seguenti quantitativi al prezzo del mercato: 50 Kg di pesce per tonnellata di stazza lorda a trimestre; 30 Kg di cefalopodi per tonnellata di stazza lorda a trimestre; 10 Kg di gamberetti per Tsl a trimestre.L'armatore deve avvisare le autorità portuali di Bissau 48 ore prima dello sbarco; le operazioni di sbarco non devono durare più di 24 ore dall'arrivo della nave in porto. In caso si superi tale tempo, la nave è libera di lasciare il porto e di tenersi il pescato rimasto a bordo. Infine, tutte le tasse e le spese portuali sono a carico della Guinea Bissau. (4.1)

Nel protocollo è poi regolamentato l'imbarco di marinai guineensi sui pescherecci, atto a contribuire alla formazione professionale dei cittadini guineensi ed al miglioramento del mercato del lavoro. Secondo il protocollo i marinai della Guinea Bissau su pescherecci UE dovrebbero costituire il 33% dei membri dell'equipaggio (esclusi gli ufficiali). I marinai sono scelti dall'armatore, che è colui che prende a carico il salario di questi, in linea con le regolamentazioni guineensi. Il salario è comprensivo delle assicurazioni di previdenza sociale, su vita, infortunio e malattia. In caso di mancato imbarco gli armatori devono versare tempestivamente una somma forfettaria equivalente ai salari dei marinai non imbarcati. Tale somma di denaro servirà per la formazione dei marinai pescatori della Guinea Bissau e sarà versata sul conto indicato dalle autorità della Guinea Bissau (5; 5.1; 5.3)...

I dati sulle possibiltà di Pescato sbalordiscono:
In 3 anni si è previsto di pescare 9.600 tonnellate di gamberetti e 2800 tonnellate di cefalopodi..dal 2001 al 2004.
I pescherecci dell'Unione Europea operanti in acque guineensi sono, in totale, 70, per lo più battenti bandiera Spagnola e Francese.

A conti fatti, solo di contropartita UE, il governo Bissau Guineense avrebbe incassato, dal 2001 al 2005, Cinquanta milioni (50.000.000) di Euro, di cui solo 4,000.000 finalizzati allo sviluppo della pesca locale.

Supponendo che sin dal 2001 i dieci milioni annui siano scesi a sette (7) per inadempienze da parte guineense, in 5 anni, la Guinea Bissau avrebbe comunque incassato 35.000.000 di euro, di cui sempre 4.000.000 finalizzati.
Resterebbero dunque nelle casse dello Stato, nel migliore dei casi 46.000.000 Euro e nel peggiore 30.000.000 e rotti!!!!

Tenendo conto che NON solo le navi europee pescano in acque guineensi, e che quindi il governo ha certamente fatto accordi con altri paesi...e per tanto riceve altre cospique contropartite...
CHE FINE HANNO FATTO QUESTI SOLDI?...
COME SONO STATI (se lo sono stati!) INVESTITI?
ESISTE UNA RENDICONTAZIONE in possesso del TESORO PUBBLICO GUINEENSE?
Risposte non ne abbiamo.

L'unica cosa che possiamo dire in vista del nuovo accordo di quest'anno, che và delineandosi, tra Unione Europea e Guinea Bissau, alla luce di quanto detto è:

BUON APPETITO (ai pochi!!!)