GUINEA BISSAU: LAVORARE PER IL CAMBIAMENTO!
Testo di FERNANDO CASIMIRO (Didinho)
"Le ultime settimane mi sono servite per fare una radiografia della struttura di sostenibilità della casa comune dei guineensi e perchè no, degli amici della Guinea Bissau, nel senso di una nuova valutazione sugli effetti conseguenti alle elezioni presidenziali del 2005 che hanno permesso il ritorno del dittatore Nino Vieira al potere in Guinea Bissau.
Le Presidenziali del 2005 costituirono una tappa negativa nella traiettoria di cambiamenti positivi che a poco a poco si andavano delineando in vari settori di attività nel paese, essendo che, contribuivano incisivamente alla divisione dei guineensi, per il riemergere di crepe che hanno indebolito, sempre più, il paese.
Le elezioni sono importanti per la credibilità della democrazia, ma non sostengono, per il semplice fatto di esserci, le motivazioni permanenti che il processo democratico, nel suo insieme, definisce come i principi della democrazia stessa.
Nella Guinea Bissau la democrazia è un processo di convenienza, come in altri paesi, ed è per questo che non bisogna restare indifferenti quando i padroni del potere (non della terra), che non sapendo interpretare i principi di democrazia; si impongono come democratici e tentano di manipolare i concetti universali della democrazia rigirandoli a piacimento al popolo e dimenticandosi che lo stesso popolo, avendo il potere, simbolizza il vero concetto di democrazia!
Parlando di elezioni, e in un momento che si pretende e si giustifica come essere di "cambiamento", conviene ricordare che le prossime elezioni legislative in Guinea Bissau si dovrebbero tenere tra Ottobre e Novembre 2008, conferme alla legge elettorale, che prevede quelle Presidenziali nel 2010.
Sia per le Legislative che per le Presidenziali dobbiamo considerare sin d'ora l'urgenza di definire strategie perchè il cambiamento sia una realtà e frutto della volontà di tutti i guineensi che amano realmente la Guinea Bissau.
Perchè il cambiamento sia una realtà bisogna mandare a casa già nel 2008 il governo di Nino Vieira e, nel 2010 il dittatore stesso!
Non essendo legato ad alcun partito, vorrei analizzare alcune forze politiche e sociali, implicabili in questo processo di cambiamento. Comincio dal PAIGC.
PAIGC - IL PESO DELLA RESPONSABILITA' STORICA.
Un partito Nazionale, che diresse la lotta e proclamò l'indipendenza della Guinea Bissau e di Capo Verde. Il partito dei combattenti per la libertà della patria, delle donne, dei giovani e dei pionieri della Guinea Bissau. Il partito di tutte le etnie e credo religiosi, di tutte le estrazioni sociali e culturali, il partito che è stato il riferimento per milioni di guineensi, essendo stato, nel bene e nel male, promotore delle decisioni governative, cosa questa che lo carica della responsabilità storica di aver governato un paese per quasi mezzo secolo.
Un partito in crisi, sostenuto dalla grandiosità, espansione e riconoscimento delle sue linee ideologiche definite da Amilcar Cabral, e che si è collocato apertamente a favore della lotta per le cause del popolo guineense a favore del cambiamento.
Il PAIGC intanto, dovuto alla sua crisi interna provocata dal ritorno di Nino Vieira, è stato sottoposto a varie prove nel suo percorso di partito a consenso nazionale, essendo che non sempre è riuscito a risolvere in modo soddisfacente le dispute in cui è incappato, sia con militanti dissidenti, sia con le istituzioni della Repubblica, concretamente i Tribunali, nelle varie dispute in cui è stato coinvolto.
Un PAIGC diviso interessa a Nino Vieira, che pretende eternizzarsi al potere, facendo da divisore del PAIGC per promuovere una nuova direzione dello stesso partito avendo così garanzie di una base allargata che gli permetta di vincere le legislative del 2008 e che gli sia perciò di appoggio per le presidenziali 2010.
Se consideriamo che il (dis)governo in funzione non è frutto di alcuna coalizione elettorale, ma di una atto di imposizione strategica di Nino Vieira con la creazione del Forum di Convergenza per lo Sviluppo (FCD) e dell'eliminazione di un governo legittimo del PAIGC, votato nel 2004, siamo nelle condizioni di concludere che:
Davanti alla possibile oscillazione futura dei partiti che fanno parte del FCD, e cioè PUSD e PRS , i quali furono semplicemente usati come mezzo strategico per un Golpe insituzionale pensato da Nino Vieira per dimettere il governo legittimo del PAIGC, l'obbiettivo del Generale dittatore è quello di "conquistare" il PAIGC (di cui fù anche Presidente), per garantirsi la vittoria alle urne e far morire il FCD che, non essendo un partito politico, non potrà partecipare ad alcuna elezione, costringendo i membri dei partiti in esso rappresentati a far campagna elettorale a favore dei loro stessi partiti, interessati di certo a presentare candidati alle presidenziali del 2010.
Le crisi in atto nel PAIGC sono sopratutto strategie tendenti a sostituire l'attuale direzione del partito per fare spazio ad una nuova, che faccia gli interessi di Nino Vieira. Una Direzione così sottomessa collocherebbe immediatamente il PAIGC nel migliore dei suoi peggiori periodi ed al servizio della dittatura e non della democrazia.
In un momento particolarmente difficile per il PAIGC, dovuto al tentativo di arresto del suo Presidente Carlos Gomes Junior, si è creata una crisi interna che realmente lo ha indebolito.
Se non si può parlare di indifferenza, viste le svariate riunioni fatte per condannare quanto subìto dal proprio leader, si può però almeno dire che, da un partito della grandezza del PAIGC ci si aspettava un po di più di un semplice comunicato stampa, a dichiarare solidarietà del comitato centrale al presidente Carlos Gomes.
E' mancata iniziativa e dinamismo al PAIGC, che avrebbe dovuto reagire vigorosamente contro il mandato di cattura ai danni del suo leader, esigendo responsabilità ed allargando l'espressione di solidarietà a tutta la società civile ed il popolo guineense. Si è persa una grande opportunità nel senso di riunire il popolo guineense per la difesa della sua stessa causa, in concreto: DIRITTI, LIBERTA', e GARANZIE DEI CITTADINI.
Il PAIGC ha dimostrato molta passività e non ha saputo ultimamente uscir fuori a testa alta da implicanze a vario livello, essendo stato in passato, per esmpio, accusato della morte di un militante del PRS nel 2005, con l'aggravante, da parte dell'accusa, di aver fatto tale atto contro l'etnia Balanta; quando invece il PAIGC era un partito con moltissimi elettori di quell'Etnia...ma non essendo stati convincenti nel chiarificare tale morte, hanno perso molti elettori tra i Balanta stessi.
Si chiede maggior dinamismo alla dirigenza del PAIGC, nel senso di una relazione più forte con l'elettorato guineense per spazzare via la dittatura alle prossime elezioni.
SOCIETA' CIVILE - PIU' VOCE, PIU' AZIONE!
Si elogia l'impegno e l'azione comune dei vari organismi che fanno parte della società civile della Guinea Bissau.
Non è facile unire tante voci in una sola voce; cosa che ha dimostrato coerenza di analisi e dibattito, sulle questioni nazionali.
Una dimostrazione inequivocabile della coscientizzazione riguardo la necessità di difendere le cause comuni a tutti i guineensi.
Bisogna però attuare nuove forme di azione, tra cui la sensibilizzazione della Comunità internazionale alla solidarietà con i guineensi, che sono vittime di ingiustizie e soprusi nella loro terra.
Non si capisce come la piattafoma della società civile ,che unisce, tra i tanti, la Lega Guineense dei Diritti Umani (LGDH), non riesca a creare uno spazio in Internet per dar voce, ad esempio, proprio alla LGDH, una necessità che và esigita più che per altre organizzazioni e che avrebbe un impatto positivo sia per le attività della Lega stessa, sia per una valutazione reale della situazione dei diritti umani in Guinea Bissau da parte di chiunque voglia venirne a conoscenza.
Dò sin d'ora la disponibilità di uno spazio nel mio sito, per la LGDH, essendo che l'unica responsabilità che questa avrebbe è quella della documentazione e notizie da pubblicare, oltre che suggerire modelli e spazi per potervi contribuire.
Un maggior avvicinamento della Società Civile Guineense ai concittadini in diaspora sarebbe una iniziativa positiva per inquadrare azioni comuni di appoggio alla causa nazionale.
Bisogna far crescere l'intercambio nei diversi settori dell'associazionismo e del coinvolgimento comunitario perchè l'azione e la responsabilizzazione comune veda partecipi tutti i guineensi, residenti nel paese e non, nella costruzione di una Nuova Guinea Bissau.
Tocca ugualmente alla società civile dare impulso alle relazioni con coloro che sono "Amici della Guinea Bissau", sempre di più e sempre disposti a collaborare in varie forme per migliorare le condizioni di vita dei guineensi."
NAMITIPENABULA SI RENDE DISPONIBILE PER OGNI AIUTO POSSIBILE A RIGUARDO!
"Le ultime settimane mi sono servite per fare una radiografia della struttura di sostenibilità della casa comune dei guineensi e perchè no, degli amici della Guinea Bissau, nel senso di una nuova valutazione sugli effetti conseguenti alle elezioni presidenziali del 2005 che hanno permesso il ritorno del dittatore Nino Vieira al potere in Guinea Bissau.
Le Presidenziali del 2005 costituirono una tappa negativa nella traiettoria di cambiamenti positivi che a poco a poco si andavano delineando in vari settori di attività nel paese, essendo che, contribuivano incisivamente alla divisione dei guineensi, per il riemergere di crepe che hanno indebolito, sempre più, il paese.
Le elezioni sono importanti per la credibilità della democrazia, ma non sostengono, per il semplice fatto di esserci, le motivazioni permanenti che il processo democratico, nel suo insieme, definisce come i principi della democrazia stessa.
Nella Guinea Bissau la democrazia è un processo di convenienza, come in altri paesi, ed è per questo che non bisogna restare indifferenti quando i padroni del potere (non della terra), che non sapendo interpretare i principi di democrazia; si impongono come democratici e tentano di manipolare i concetti universali della democrazia rigirandoli a piacimento al popolo e dimenticandosi che lo stesso popolo, avendo il potere, simbolizza il vero concetto di democrazia!
Parlando di elezioni, e in un momento che si pretende e si giustifica come essere di "cambiamento", conviene ricordare che le prossime elezioni legislative in Guinea Bissau si dovrebbero tenere tra Ottobre e Novembre 2008, conferme alla legge elettorale, che prevede quelle Presidenziali nel 2010.
Sia per le Legislative che per le Presidenziali dobbiamo considerare sin d'ora l'urgenza di definire strategie perchè il cambiamento sia una realtà e frutto della volontà di tutti i guineensi che amano realmente la Guinea Bissau.
Perchè il cambiamento sia una realtà bisogna mandare a casa già nel 2008 il governo di Nino Vieira e, nel 2010 il dittatore stesso!
Non essendo legato ad alcun partito, vorrei analizzare alcune forze politiche e sociali, implicabili in questo processo di cambiamento. Comincio dal PAIGC.
PAIGC - IL PESO DELLA RESPONSABILITA' STORICA.
Un partito Nazionale, che diresse la lotta e proclamò l'indipendenza della Guinea Bissau e di Capo Verde. Il partito dei combattenti per la libertà della patria, delle donne, dei giovani e dei pionieri della Guinea Bissau. Il partito di tutte le etnie e credo religiosi, di tutte le estrazioni sociali e culturali, il partito che è stato il riferimento per milioni di guineensi, essendo stato, nel bene e nel male, promotore delle decisioni governative, cosa questa che lo carica della responsabilità storica di aver governato un paese per quasi mezzo secolo.
Un partito in crisi, sostenuto dalla grandiosità, espansione e riconoscimento delle sue linee ideologiche definite da Amilcar Cabral, e che si è collocato apertamente a favore della lotta per le cause del popolo guineense a favore del cambiamento.
Il PAIGC intanto, dovuto alla sua crisi interna provocata dal ritorno di Nino Vieira, è stato sottoposto a varie prove nel suo percorso di partito a consenso nazionale, essendo che non sempre è riuscito a risolvere in modo soddisfacente le dispute in cui è incappato, sia con militanti dissidenti, sia con le istituzioni della Repubblica, concretamente i Tribunali, nelle varie dispute in cui è stato coinvolto.
Un PAIGC diviso interessa a Nino Vieira, che pretende eternizzarsi al potere, facendo da divisore del PAIGC per promuovere una nuova direzione dello stesso partito avendo così garanzie di una base allargata che gli permetta di vincere le legislative del 2008 e che gli sia perciò di appoggio per le presidenziali 2010.
Se consideriamo che il (dis)governo in funzione non è frutto di alcuna coalizione elettorale, ma di una atto di imposizione strategica di Nino Vieira con la creazione del Forum di Convergenza per lo Sviluppo (FCD) e dell'eliminazione di un governo legittimo del PAIGC, votato nel 2004, siamo nelle condizioni di concludere che:
Davanti alla possibile oscillazione futura dei partiti che fanno parte del FCD, e cioè PUSD e PRS , i quali furono semplicemente usati come mezzo strategico per un Golpe insituzionale pensato da Nino Vieira per dimettere il governo legittimo del PAIGC, l'obbiettivo del Generale dittatore è quello di "conquistare" il PAIGC (di cui fù anche Presidente), per garantirsi la vittoria alle urne e far morire il FCD che, non essendo un partito politico, non potrà partecipare ad alcuna elezione, costringendo i membri dei partiti in esso rappresentati a far campagna elettorale a favore dei loro stessi partiti, interessati di certo a presentare candidati alle presidenziali del 2010.
Le crisi in atto nel PAIGC sono sopratutto strategie tendenti a sostituire l'attuale direzione del partito per fare spazio ad una nuova, che faccia gli interessi di Nino Vieira. Una Direzione così sottomessa collocherebbe immediatamente il PAIGC nel migliore dei suoi peggiori periodi ed al servizio della dittatura e non della democrazia.
In un momento particolarmente difficile per il PAIGC, dovuto al tentativo di arresto del suo Presidente Carlos Gomes Junior, si è creata una crisi interna che realmente lo ha indebolito.
Se non si può parlare di indifferenza, viste le svariate riunioni fatte per condannare quanto subìto dal proprio leader, si può però almeno dire che, da un partito della grandezza del PAIGC ci si aspettava un po di più di un semplice comunicato stampa, a dichiarare solidarietà del comitato centrale al presidente Carlos Gomes.
E' mancata iniziativa e dinamismo al PAIGC, che avrebbe dovuto reagire vigorosamente contro il mandato di cattura ai danni del suo leader, esigendo responsabilità ed allargando l'espressione di solidarietà a tutta la società civile ed il popolo guineense. Si è persa una grande opportunità nel senso di riunire il popolo guineense per la difesa della sua stessa causa, in concreto: DIRITTI, LIBERTA', e GARANZIE DEI CITTADINI.
Il PAIGC ha dimostrato molta passività e non ha saputo ultimamente uscir fuori a testa alta da implicanze a vario livello, essendo stato in passato, per esmpio, accusato della morte di un militante del PRS nel 2005, con l'aggravante, da parte dell'accusa, di aver fatto tale atto contro l'etnia Balanta; quando invece il PAIGC era un partito con moltissimi elettori di quell'Etnia...ma non essendo stati convincenti nel chiarificare tale morte, hanno perso molti elettori tra i Balanta stessi.
Si chiede maggior dinamismo alla dirigenza del PAIGC, nel senso di una relazione più forte con l'elettorato guineense per spazzare via la dittatura alle prossime elezioni.
SOCIETA' CIVILE - PIU' VOCE, PIU' AZIONE!
Si elogia l'impegno e l'azione comune dei vari organismi che fanno parte della società civile della Guinea Bissau.
Non è facile unire tante voci in una sola voce; cosa che ha dimostrato coerenza di analisi e dibattito, sulle questioni nazionali.
Una dimostrazione inequivocabile della coscientizzazione riguardo la necessità di difendere le cause comuni a tutti i guineensi.
Bisogna però attuare nuove forme di azione, tra cui la sensibilizzazione della Comunità internazionale alla solidarietà con i guineensi, che sono vittime di ingiustizie e soprusi nella loro terra.
Non si capisce come la piattafoma della società civile ,che unisce, tra i tanti, la Lega Guineense dei Diritti Umani (LGDH), non riesca a creare uno spazio in Internet per dar voce, ad esempio, proprio alla LGDH, una necessità che và esigita più che per altre organizzazioni e che avrebbe un impatto positivo sia per le attività della Lega stessa, sia per una valutazione reale della situazione dei diritti umani in Guinea Bissau da parte di chiunque voglia venirne a conoscenza.
Dò sin d'ora la disponibilità di uno spazio nel mio sito, per la LGDH, essendo che l'unica responsabilità che questa avrebbe è quella della documentazione e notizie da pubblicare, oltre che suggerire modelli e spazi per potervi contribuire.
Un maggior avvicinamento della Società Civile Guineense ai concittadini in diaspora sarebbe una iniziativa positiva per inquadrare azioni comuni di appoggio alla causa nazionale.
Bisogna far crescere l'intercambio nei diversi settori dell'associazionismo e del coinvolgimento comunitario perchè l'azione e la responsabilizzazione comune veda partecipi tutti i guineensi, residenti nel paese e non, nella costruzione di una Nuova Guinea Bissau.
Tocca ugualmente alla società civile dare impulso alle relazioni con coloro che sono "Amici della Guinea Bissau", sempre di più e sempre disposti a collaborare in varie forme per migliorare le condizioni di vita dei guineensi."
NAMITIPENABULA SI RENDE DISPONIBILE PER OGNI AIUTO POSSIBILE A RIGUARDO!
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