lunedì, febbraio 12, 2007


GUINEA CONAKRY al COLLASSO
Da Venerdì sono riprese in tutto il paese le manifestazioni di protesta contro il regime di Lansana Contè. Le proteste sono divampate dopo la nomina a nuovo Primo Ministro di Eugene Camarà, considerato ancora troppo vicino al dittatore Contè, in quanto legato a lui da 10 anni in vari incarichi ministeriali.
La tensione è sfociata in atti di violenza che hanno distrutto l'abitazione stessa di Camarà, nonchè la casa in Conakry del presidente della Guinea Bissau, Nino Vieira, ed una stazione di polizia all'interno del paese.
Per strada, bruciati pneomatici e collocate barricate. Negli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti si registrano nel fine settimana già 10 morti. L'ONU ha fatto evaquare il personale non essenziale dalla sua sede in Conakry, ed i voli internazionali da e per Conakry sono stati cancellati. Per questa mattina si aspetta il discorso alla Nazione del Presidente Lansana Contè, mentre sono smentite le voci che davano certe le dimissioni di Camarà.
Per il momento non si hanno notizie sulla situazione alla frontiera con la Guinea Bissau, chiusa oramai da 23 giorni. Il rischio è quello di un assembramento di popolazione in fuga che potrebbe riversarsi al confine tra i due paesi; ed il problema potrebe estendersi alle altre frontiere.
La Guinea Conakry confina con la Guinea Bissau, il Senegal, la Sierra Leone, il Mali, la Costa d'Avorio e la Liberia.
Finalmente la comunità internazionale e gli organi di stampa di tutto il mondo hanno preso in considerazione la situazione del paese. Anche sui principali quotidiani italiani trovate notizie a riguardo.
Per tanto non tratteremo più notizie sulla situazione in Conakry, eccezzion fatta per eventuali legami con la Guinea Bissau.
Per notizie aggiornate sulla situazione in Guinea Conakry, visitate il sito in italiano WWW.MISNA.ORG