mercoledì, maggio 16, 2007

BUFERA sul CAJU

in Guinea Bissau

Il prezzo fissato dal Governo Bissau Guineense per la commercializzazione della castagna di Caju, principale prodotto di esportazione del paese, sta generando forti polemiche tra agricoltori e commercianti, a tal punto che alcuni Deputati hanno chiesto l’intervento dell’esecutivo.

In causa, secondo alcuni membri del Parlamento, vi è il fatto che, in quasi tutto il paese, i commercianti stanno acquistando un chilogrammo di castagna di Caju a 100 CFA (0,15 Euro) o anche meno, contrariamente al valore fissato dal Governo che è di 200 franchi ogni Kg.

In alcune regioni del Paese, come a Gabù (200 Km. da Bissau) , vi è addirittura il timore che gli agricoltori possano scendere in piazza, se il Governo non interverrà per obbligare i commercianti a comprare al prezzo fissato.

La situazione sembrerebbe essere tanto complicata e confusa, che vi è chi chiede l’intervento del Presidente del Parlamento Benante e del Ministro delle Finanze.

Secondo altre fonti, la confusione nei prezzi di acquisto e vendita del Caju, deriverebbe da un “affare finito male” tra il precedente governo ed un impresa indiana, la OLAM International, principale acquirente di Caju del mondo.

In pratica, denunciando frodi fiscali, il precedente governo, guidato da Aristide Gomes, confiscò circa 6000 tonnellate di Caju, già acquistate dall’impresa indiana.

Secondo queste fonti perciò, la OLAM starebbe destabilizzando il mercato come forma di rappresaglia, spingendo i grossi commercianti locali, intermediari tra l’impresa indiana e gli agricoltori guineensi, a non acquistare il Caju al prezzo fissato dal Governo.

Reportage trasmessi da varie stazioni radio di Bissau, denunciano vari incidenti in altre località del paese, segnalando minacce ed aggressioni fisiche tra agenti dell’autorità ed agricoltori.

A Bolama, nell’arcipelago delle Bijagos, il delegato regionale del Ministero del Commercio è stato minacciato dagli agricoltori, che hanno chiesto il suo intervento per obbligare i commercianti a rispettare il prezzo.

A Mansoa, commercianti della Mauritania, che compravano il Caju a 100 CFA al Kg., sono stati arrestati dalla Polizia.

Per ora, nelle loro dichiarazioni pubbliche, sia il Primo Ministro Cabi, sia il Ministro del Commercio Manè, hanno evitato di accennare a qualsiasi azione, da parte del Governo, per obbligare i commercianti a rispettare i prezzi prefissati…

Gli esiti di questa ennesima, triste saga, che ogni anno, in forme nuove, scombussola la commercializzazione degli anacardi , mettendo a rischio il lavoro e le possibilità di sopravvivenza di tanti contadini, sono per il momento imprevedibili…speriamo in bene!!!!