venerdì, marzo 23, 2007

UN CONTINENTE DISCARICA!

Il prestigioso quotidiano francese LE MONDE, ha pubblicato ieri un articolo su alcuni probabili residui tossici marini, riscontrati nelle acque che bagnano il piccolo stato dell’Africa occidentale della Guinea Bissau.

Secondo l’articolo, dei pescatori locali ed una ONG che opera in una zona costiera nel sud ovest del paese, hanno espresso, durante una conferenza nella capitale Bissau, la loro preoccupazione a causa di residui tossici che, da alcuni mesi, sono presenti nelle acque oceaniche circostanti.

Si riscontra infatti che l’acqua ha assunto un colore rossastro; si sono osservati svariati pesci morti, nonché diversi uccelli, ed ora sembra che anche la vegetazione più vicina alla costa stia soccombendo ai veleni presenti in mare.

Secondo il responsabile dell’organizzazione locale ACTION Ong, i residui tossici potrebbero provenire da una miniera di Bauxite, situata in una vicina città in territorio della Guinea Conakry, KAMSAR.

Da parte del Direttore della suddetta miniera giungono però secche smentite su qualsiasi tipo di coinvolgimento dell’azienda estrattiva, riguardo i fenomeni di avvelenamento ed inquinamento riscontrati in territorio Bissau Guineense, giudicando impossibile l’inquinamento delle acque a causa della Bauxite. Il Direttore spiega inoltre che negli agglomerati urbani vicini alle miniere non si sono mai riscontrati simili fenomeni, e che, purtroppo, l’unico elemento a poter essere contaminato dall’estrazione del suddetto minerale è proprio l’aria (e dice poco!); motivo per il quale la Compagnia proprietaria della miniera ha speso, per la messa a norma degli impianti e la riduzione delle emissioni velenose prodotte dall’estrazione, ben 15 milioni di Dollari.

In ogni caso, il Direttore della Pesca della Guinea Bissau,ha avviato indagini ed analisi delle acque per chiarificare la situazione e verificare o meno la presenza delle sostanze inquinanti.

Dalla Bauxite, uno dei principali minerali estratti in Guinea Conakry, è possibile produrre l’Alluminio.

Preoccupa in ogni caso questa situazione, soprattutto in vista dei prossimi sfruttamenti, in territorio Bissau guineense, delle miniere a cielo aperto di Fosfati, nella regione di Cacheu e Farim, nonché dell’imminente inizio dello sfruttamento dei giacimenti petroliferi a largo dell’Arcipelago delle Bijagos.

Fosfati e Petrolio; la possibile presenza di altri preziosi minerali sul territorio Bissau guineense, il potenziale ittico presente nelle acque territoriali del paese, sono un boccone appetibile per molte nazioni straniere e multinazionali, interessate a sfruttare queste risorse; ma allo stesso tempo, rischiano di essere una vera Bomba Ecologica, se le tecniche estrattive e di sfruttamento delle risorse naturali non saranno più che rispettose delle norme di sicurezza ambientale.

Paesi come la Nigeria ed il suo Delta, ricco di giacimenti di Petrolio, sono oggi, alla luce dei fatti, il simbolo del fallimento di una politica che prometteva sviluppo e benessere per gli abitanti delle zone interessate. Al contrario, è aumentato del 200% l’inquinamento delle acque….non vi è più pesce da pescare, la povertà è aumentata a dismisura e così la disoccupazione e la delinquenza.

La corruzione della classe politica locale per le concessioni delle aree da sfruttare è cosa nota e sulle cronache odierne, per il caso del Direttore della Francese TOTAL, che ottenne concessioni per estrarre il greggio in Iran, pagando mazzette per oltre 60 milioni di Dollari (quanto basterebbe alla Guinea Bissau per risolvere buona parte dei suoi problemi economici!!!)

Tutte queste, ed altre ragioni, fanno sì che io possa dubitare fortemente dell’”INTERESSE” che molti paesi hanno riguardo le problematiche politiche che attraversa oggi la Guinea Bissau.

Ritengo a tutti gli effetti AMBIGUO ed INTERESSATO l’atteggiamento preoccupato di UE, USA, ISRAELE, SUD AFRICA, SENEGAL, ITALIA, FRANCIA, CINA e via discorrendo, riguardo ai problemi che attraversa il Paese…Tutte nazioni che hanno stretto accordi ECONOMICO COMMERCIALI per MILIONI di EURO con l’attuale Governo della Guinea Bissau e che, a mio avviso, hanno come unica angoscia quella di veder sfumare affari d’oro che non danno, in realtà, nessuna garanzia di benefici concreti per la popolazione locale, ma che anzi, visti i precedenti in altre nazioni, rischiano di minare ancor più quella fragile economia che permette alla gente comune, con fatica, di sbarcare il lunario garantendo il minimo indispensabile per sopravvivere in modo tutt’altro che dignitoso. In realtà, la Guinea Bissau è uno dei tanti paesi Africani che corre il rischio di diventare, da una parte una miniera d’oro per i paesi e le società che investono e succhiano le sue risorse, e dall’altra una delle tante DISCARICHE Occidentali nel continente Africano!...Proprio come una bottiglia di birra…una volta svuotata finisce nella spazzatura.

Come interessato è il Generale Presidente Nino Vieira, padrone della Guinea Bissau, che stà, pian piano, svendendo (per il suo tornaconto e quello del suo entourage) il paese , mettendolo alla mercè di interessi economici privati ed internazionali, senza porre condizioni e garanzie perché, di questa grande torta , ne possa assaggiare una fetta anche il Popolo Bissau guineense.

Per questo…con la perplessità di sempre, mi chiedo per l’ennesima volta…DOVE PORTERA’ QUESTA CANOA??