mercoledì, marzo 21, 2007

GUINEA BISSAU...
IN EQUILIBRIO PRECARIO

In un clima di attesa spasmodica, per capire che piega prenderà la situazione politica in Guinea Bissau, si guarda con molte aspettative al Presidente della Repubblica Nino Vieira.

Dalla Presidenza della Repubblica non arriva, per ora nessun decreto ufficiale di dimissioni del Governo di Aristide Gomes, politicamente cancellato da una mozione di sfiducia approvata dal Parlamento. Nella Capitale, la gente si domanda se Nino Vieira rispetterà la volontà dei deputati o ignorerà la decisione del Parlamento, mantenendo al potere il suo entourage...e se, in caso di scioglimento del Parlamento si andrà ad elezioni anticipate.

L'unica cosa chiara, per ora, è che l'attuale Governo continua a lavorare come se nulla fosse accaduto, mantenendo fede agli impegni segnati in Agenda.

Intanto, il Movimento Nazionale della Società Civile per la Pace, la Democrazia e lo Sviluppo, ha fatto appello oggi al Presidente della Repubblica, perchè lavori ad una soluzione della crisi, che soddisfi prima di tutto gli interessi della Nazione, privilegiando la via del dialogo ed il benessere della Società.

Vi è inoltre chi continua ad analizzare ed interpretare l'attuale situazione politica del paese, e tra questi, c'è chi prevede il rischio di scontri diretti tra i 3 partiti firmatari del patto ed il P.R. Nino Vieira, sopratutto in vista delle elezioni legislative fissate per il 2008.

Da un Governo "ideato" e supportato in toto dal Generale Presidente, attraverso la creazione del Forum di Convergenza per lo Sviluppo (FCD), il paese (e Nino in Primis) si è trovato, da Lunedì, senza esecutivo e con le tre principali forze politiche Bissau guineensi alleate e pronte (sulla carta almeno) a prendere in mano le sorti della Nazione.

A riguardo, le perplessità e la sorpresa nel vedere PAIGC, PRS e PUSD (tutti e tre ancor oggi divisi al proprio interno tra appoggianti di Nino e non), storicamente da sempre avversari, uniti per la causa Nazionale (seppur fino a pochi mesi fà in pessime relazioni l'uno con l'altro), sono le naturali reazioni di chiunque assista a questa insolita "amicizia".

Se pensiamo poi, che soltanto nel 2005, quando il PAIGC era al Governo, la morte di 4 militanti del PRS, scatenò una crisi senza precedenti nelle relazioni tra le due forze politiche...

Se pensiamo che, sempre nel 2005, PRS e PUSD appoggiarono la candidatura di Nino Vieira a scapito del candidato del PAIGC...

Se pensiamo che Koumbà Yalà, rieletto Presidente del PRS grazie ai militanti vicini a Nino, appoggiò nel 2005 la candidatura di questi e l'anno scorso lo accusò di essere stato eletto in modo incostituzionale e grazie a "spinte" internazionali...
...Possiamo intuire, con il beneficio del dubbio, che alla base di quest'accordo ci sia non solo l'interesse della Nazione (che sarebbe certamente favorito dalla caduta definitiva di Nino Vieira e del suo entourage) ...ma anche quello personale di coloro che, libri di storia sotto gli occhi, hanno perso il potere e lo vogliono riaquistare!

Se facciamo poi, ipotesi sul futuro, alla luce dei fatti e del patto, si potrebbe anche pensare che, se il PAIGC è colui che dovrà indicare, tra i suoi, il nome di un eventuale nuovo Primo Ministro, sarà quasi certamente il PRS che, nel 2010, dovrà indicare (i patti sono patti) il nome del nuovo Presidente della Repubblica, senza escludere il ritorno di Yalà (Presidente del PRS) alla massima carica dello Stato!!

Se teniamo conto di tutto questo e di molto altro ancora, ci si accorge che gli equilibri su cui poggia la stabilità politica e Civile della Guinea Bissau sono veramente fragili...
E se la Canoa si ribalta, finiamo tutti in acqua!