venerdì, marzo 16, 2007

PATTO di STABILITA’ POLITICA NAZIONALE

in GUINEA BISSAU

(foto NAMITIPENABULA)

Ecco a voi, tradotto in Italiano, il testo, nelle parti maggiormente significative, dell'accordo siglato tra il PAIGC, il PRS ed il PUSD.

La Guinea Bissau potrebbe vivere una storica svolta politica!

Leggete anche il Post: "DOVE PORTERA' QUESTA CANOA?"

Introduzione

Senza dimenticare le varie vicissitudini socio economico, politiche e militari registrate dall’indipendenza, molte delle quali hanno lasciato tracce indelebili di odio e risentimento nella società guineense, siamo obbligati a riconoscere che il nostro paese affronta un momento presente fatto di una profonda crisi politico economica e sociale che, per il suo impatto, non concede nulla ai fondamenti di democrazia e dello Stato di Diritto che tutti sogniamo.

E’ triste constatare che, trenta e più anni dopo la storica proclamazione di indipendenza nazionale, la Guinea Bissau và retrocedendo in modo inaccettabile relativamente ai sacrosanti obbiettivi ai quali da tempo mira, come la promozione della libertà, il consolidamento della Democrazia e la dignità nazionale, la promozione della prosperità e del progresso per il nostro popolo, che costituiscono i fondamenti dell’indipendenza stessa, conquistata grazie all’unità e legittima aspirazione del popolo, per questi valori supremi.

Infelicemente, la Guinea Bissau non è riuscita ancora a consolidare il necessario clima di stabilità che permetta la creazione delle vere condizioni materiali ed umane allo sviluppo sostenibile del paese.

Di conseguenza sono visibili a occhio nudo le conseguenze del retrocedere del paese, con la degradazione di quei settori che sono pilastri fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi società, come la Sanità, l’Educazione, la sicurezza alimentare, le infra strutture sociali e produttive etc…

Così, riconosciamo l’urgente necessità di invertire l’attuale situazione e troncare la sofferenza cronica e la conseguente mancanza di speranza che và attanagliando i guineensi.

Considerando il peso storico, elettorale e l’influenza politica che esercitano nella società guineense, senza ignorare l’importanza, ne eliminare dal discorso le altre forze democratiche politiche e sociali, i partiti PAIGC, PRS e PUSD decidono, in nome dei superiori interessi della nazione guineense, di stabilire il presente PATTO di STABILITA’ POLITICA NAZIONALE con indipendenza parlamentare e governativa, nei termini seguenti:

1 PRINCIPI

Il presente patto si basa ed opererà sulla base dei principi del mutuo rispetto, trasparenza, equità, cooperazione e lealtà tra le parti, privilegiando il dialogo come unico mezzo per superare le eventuali divergenze nella sua interpretazione e applicazione.

2 OBBIETTIVI

Il presente patto mira alla creazione di un vero clima di stabilità politica duratura, basata sul dialogo franco e nella ricerca permanente di consensi intorno alle grandi questioni nazionali, avendo come obbiettivo immediato:

1) La creazione di una base parlamentare solida e di intesa, basata sui risultati elettorali delle ultime Legislative, per un’attuazione concentrata a creare un clima di stabilità duratura nel paese.

2) La creazione di un Governo di Consenso Nazionale (unità nazionale) tra le parti, che sia aperto ad altre forze politiche con o senza presenza in Parlamento, inclusa la Società Civile.

3) L’applicazione di riforme urgenti ed inderogabili, suscettibili di trascinare il paese in una situazione di strangolamento e paralisi funzionale dello Stato e dell’Amministrazione Pubblica, specificatamente nei seguenti settori:

· Riforma statale

· Elezioni autarchiche

· Difesa e Sicurezza

· Investimento pubblico e privato

· Energia e Industria

· Agricoltura, Pesca e Turismo

· Giustizia

· Promozione dell’Ambiente e opportunità di affari

· Gioventù, Cultura e Sport

· Revisione della Costituzione, della legislazione elettorale e del funzionamento parlamentare e sociale

· Adozione di una legge generale di Amnistia

· Promozione di dibattiti circa le questioni di effettiva riconciliazione nazionale

· Educazione e Salute

3 STRATEGIE

La prosecuzione degli obbiettivi del presente patto politico, obbedirà a strategie di corto, medio e lungo corso, attraverso i seguenti strumenti:

1) Contribuendo alla creazione di un ambiente di stabilità politica, di pace sociale, di riconciliazione nazionale e di rafforzamento dell’unità nazionale, capace di offrire maggior fiducia ai partners per lo sviluppo, agli operatori economici e alla comunità internazionale nel suo insieme.

2) Elaborazione di un programma di Governo che tenga conto dell’urgente necessità di recupero di credibilità interna ed esterna al paese, attraverso un’offensiva diplomatica a livello sub-regionale, regionale e internazionale, permettendo il ristabilirsi della fiducia ed il conseguente appoggio della comunità internazionale agli sforzi nazionali di sviluppo.

3) Risanamento economico e finanziario dello Stato, che permetta la maggior possibilità nazionale di contribuire da sé al proprio sviluppo.

4) Attivazione delle necessarie riforme nel settore pubblico, per la moralizzazione e razionalizzazione del funzionamento dell’apparato statale, dando una migliore efficacia all’azione governativa con la ferma determinazione nel combattere la corruzione ed in una gestione razionale e pulita della Cosa Pubblica.

5) Miglior coordinazione ed articolazione dell’azione governativa.

6) Promozione costante del dialogo e di un clima di intesa tra gli organi di sovranità, forze politiche e società nel suo insieme, con l’obbiettivo di garantire la stabilità, la pace e la riconciliazione nazionale, in stretto rispetto della Costituzione della Repubblica e della Legge.

7) Creazione di un meccanismo di accompagnamento e valutazione del presente patto, in modo da garantire la sua effettiva applicazione, creando condizioni di sostenibilità parlamentare e di azione governativa.

8) Promozione del dialogo con tutte le forze vive della nazione, sugli obbiettivi e strategie definite dal patto, nella ricerca del vero consenso intorno alle grandi questioni della vita nazionale, coltivando uno spirito di tolleranza, in seno alla nostra società.

9) Adottare misure di lotta contro la povertà, che permettano alla Guinea Bissau di raggiungere i criteri e gli obbiettivi di sviluppo del millennio.

10) Contribuire alla pace e stabilità nella sub-regione, come modo per rafforzare la nostra partecipazione nel processo di integrazione sub-regionale e regionale.

“ Il Documento tratta poi in modo molto veloce altri punti che dovranno essere focalizzati e, soprattutto concretizzati e valutati strada facendo,

I Punti sono:

4) Modalità di attuazione.

5) Commissione permanente.

6) Interpretazione, applicazione ed integrazione delle lacune.

7) Principio di Sufficienza.

8) Adesioni

9) Incompatibilità”

10 DURATA

Il Periodo di durata del presente Patto Politico di Stabilità Nazionale è di 2 legislature, indipendentemente dai risultati elettorali delle parti firmatarie, e può essere rinnovato mediante accordo tra le parti.

“ Seguono poi i punti riguardanti la Denuncia del patto e la Revoca degli Accordi Precedenti.

Infine vi sono le firme dei dirigenti dei tre partiti politici coinvolti.

Seguono poi, in concreto, i punti dell’ACCORDO di STABILITA’ GOVERNATIVA e PARLAMENTARE…in sostanza una vera e propria suddivisione e spartizione dei Ministeri, tra le tre forze politiche in questione.

Riporto qui alcuni degli articoli più salienti, che sviluppano i punti sopra citati.

ARTICOLO 2

Il PAIGC indicherà il nome del candidato all’incarico di Primo Ministro, che sarà figura di consenso tra le parti.

La scelta dei restanti Ministeri e Segreterie di Stato, sarà fatta nella proporzione del 40% da parte del PAIGC , del 15% del PRS e del PUSD e del 5% per i restanti partiti con o senza presenza in Parlamento, nonché della Società Civile.

Eccezionalmente, la parte che deterrà il Ministero delle Finanze, non potrà scegliere la Segreteria del Tesoro di Stato, Versamenti e questioni Fiscali.

ARTICOLO 3

Senza pregiudicare il buon funzionamento dell’amministrazione pubblica, ogni Ministro o Segretario di Stato dipendente direttamente dal Primo Ministro, indicherà i Direttori Generali, i Presidenti dei Consigli di Amministrazione di istituti ed imprese pubbliche, semi-pubbliche e partecipate, della rispettiva area di tutela.

ARTICOLO 50

Compete ad ognuna delle parti firmatarie, proporre al Primo Ministro la nomina o l’esonero dei membri del Governo, Presidenti dei Consigli di Amministrazione di istituti pubblici, semipubblici e partecipati, dei Governatori delle Regioni e degli Amministratori dei Settori, in base alle relative leggi della Costituzione della Repubblica.

ARTICOLO 6

I membri del Governo devono rigorosa obbedienza al Capo del Governo, nel compimento del Programma dell’azione governativa.

ARTICOLO 12

Il presente accordo deve essere interpretato e applicato all’interno dello spirito e degli obbiettivi preconizzati dal Patto di Stabilità Nazionale, del quale sono parte integrante.

L’integrazione di casi omessi, sorti nell’applicazione del presente accordo, sarà di competenza del Congresso dei Leader.

ARTICOLO 14

Il presente accordo entra in vigore a partire dalla data della sua firma tra le parti, e sarà valido fino alla realizzazione delle prossime elezioni legislative.

DI CONSEGUENZA E’ STATO DECISO CHE I MINISTERI SIANO DIVISI IN CONFORMITA’ A QUANTO SEGUE:

PAIGC:

· Ministero della Difesa

· Ministero degli affari esteri, della Cooperazione e delle Comunità

· Ministero dell’Economia e dell’integrazione Regionale

· Ministero della Salute Pubblica

· Ministero della Pesca

· Ministero delle Opere Pubbliche, Urbanistica e Abitazioni

· Ministero della Cultura, Politiche Giovanili e Sport

· Ministero delle Risorse Naturali e dell’Ambiente

· Segreteria di Stato della Cooperazione Internazionale

· Segreteria di Stato del Piano di Integrazione Regionale

· Segreteria di Stato del Tesoro.

PRS:

· Ministero della Presidenza del Consiglio e degli affari Parlamentari

· Ministero dell’Amministrazione Interna

· Ministero delle Riforme Amministrative, Funzione Pubblica e Lavoro

· Ministero delle Finanze

· Ministero dell’Educazione e dell’Insegnamento Superiore

· Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale

· Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni

· Ministero dell’Energia e dell’Industria

· Segreteria di Stato dell’Amministrazione Territoriale

· Segreteria di Stato dell’Energia

· Segreteria di Stato della Comunicazione Sociale