LE PRESIDENZIALI SENEGALESI
Scritto da Inacio Valentim
blog.comunidades.net/valentim
"Dopo il verdetto del 2000, dove gli elettori senegalesi si pronunciarono per il cambiamento, questi sono di nuovo invitati a dare una sentenza elettorale tra il presidente uscente, Abdoulaye Wade ed i suoi 14 sfidanti. Il Senegal è uno dei rari paesi africani dove la democrazia è rivestita con le sue due interpretazioni fondamentali: le elezioni e la libertà politica, in realazione alla Costituzione ed ai cittadini. A immagine della ben riuscita transizione politica, il paese vive una buona democrazia, malgrado alcuni sobbalzi politici, comuni ad ogni sistema democratico.
Wade avrà la possibilità di sapere, oggi, 25 di Febbraio, quanto è valsa o quanto è costata tutta la sua azione politica di questi ultimi 7 anni. Per il momento gode di un grande vantaggio in ambito di politica di sicurezza, rispetto ai suoi avversari. Con successo, indipendentemente dal risaputo legame tra i ribelli della Casamance ed il brigatiere Bissau Guineense (defunto) Ansumane Manè, Wade è riuscito ad invertire la situazione attraverso il patrocinio politico nazionale ed internazionale che dette all'allora Presidente Bissau guineense Kumba Yalà. La guerra fratricida ai ribelli cominciò con il coinvolgimento serio degli uomini di Kumba Yalà, che eseguirono le raccomandazioni di Wadè. La recente operazione di pulizia dei ribelli della Casamance, attuata nel marzo scorso dagli uomini di Nino Vieira, non ha fatto altro che concludere il lavoro incominciato da Yalà.
Il presidente uscente senegalese è forte altresì di non aver mai cambiato la sua posizione relativa alla Francia e di non aver, da questa, ricevuto "tagli e ritorsioni" come successe invece al governo dello stato del BENIN.
Wade, dalla sua, oltre al successo economico e tecnologico senegalese di questi ultimi anni, ha anche il fatto di aver dato una risposta intelligente all'Unione Europea, relativamente alle politiche sull'immigrazione.
Le previsioni richiedono cautela rispetto al risultato di queste elezioni...anche se, l'alto numero di candidati, l'ambiguità di alcuni di questi e la spaccatura nel partito socialista senegalese, possono facilitare la rielezione di Wade, malgrado i suoi 80 anni suonati!"
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"Dopo il verdetto del 2000, dove gli elettori senegalesi si pronunciarono per il cambiamento, questi sono di nuovo invitati a dare una sentenza elettorale tra il presidente uscente, Abdoulaye Wade ed i suoi 14 sfidanti. Il Senegal è uno dei rari paesi africani dove la democrazia è rivestita con le sue due interpretazioni fondamentali: le elezioni e la libertà politica, in realazione alla Costituzione ed ai cittadini. A immagine della ben riuscita transizione politica, il paese vive una buona democrazia, malgrado alcuni sobbalzi politici, comuni ad ogni sistema democratico.
Wade avrà la possibilità di sapere, oggi, 25 di Febbraio, quanto è valsa o quanto è costata tutta la sua azione politica di questi ultimi 7 anni. Per il momento gode di un grande vantaggio in ambito di politica di sicurezza, rispetto ai suoi avversari. Con successo, indipendentemente dal risaputo legame tra i ribelli della Casamance ed il brigatiere Bissau Guineense (defunto) Ansumane Manè, Wade è riuscito ad invertire la situazione attraverso il patrocinio politico nazionale ed internazionale che dette all'allora Presidente Bissau guineense Kumba Yalà. La guerra fratricida ai ribelli cominciò con il coinvolgimento serio degli uomini di Kumba Yalà, che eseguirono le raccomandazioni di Wadè. La recente operazione di pulizia dei ribelli della Casamance, attuata nel marzo scorso dagli uomini di Nino Vieira, non ha fatto altro che concludere il lavoro incominciato da Yalà.
Il presidente uscente senegalese è forte altresì di non aver mai cambiato la sua posizione relativa alla Francia e di non aver, da questa, ricevuto "tagli e ritorsioni" come successe invece al governo dello stato del BENIN.
Wade, dalla sua, oltre al successo economico e tecnologico senegalese di questi ultimi anni, ha anche il fatto di aver dato una risposta intelligente all'Unione Europea, relativamente alle politiche sull'immigrazione.
Le previsioni richiedono cautela rispetto al risultato di queste elezioni...anche se, l'alto numero di candidati, l'ambiguità di alcuni di questi e la spaccatura nel partito socialista senegalese, possono facilitare la rielezione di Wade, malgrado i suoi 80 anni suonati!"
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