Lettera di un amico da Bissau:
Un caro saluto e complimenti per quello che fate
carissimi amici,
un caro saluto dalla Guinea, che sta vivendo giorni molto intensi e contrastanti.
Vi scrivevo sul buon esito delle votazioni. Anche i risultati ufficiali sono stati pubblicati. Per la cronaca ha vinto il PAIGC con 67 deputati su 100, mentre il secondo partito ne ha 28. tre altri partiti hanno 3 o 1 deputato. Quindi risultati che promettono stabilità e possibilità di governare. Ieri abbiamo intervistato il futuro primo ministro, che propone un programma molto interessante; quando fu primo ministro per un anno in effetti lavorò molto bene. Ma allora fu fatto dimettere dal Presidente della Repubblica, appena rieletto. Ora la gente si aspetta molto da lui.
Ma purtroppo queste belle notizie sono state rovinate da chi vuole
Ma qui il quadro si complica.
Dall’altra, oltre alla gravità del fatto, molte cose restano oscure. Perché un assalto di due ore (con bazooka e altre armi militari) ha fatto pochi danni, e non ci sono danni alle case vicine (nessuno ha sparato per difendere la casa?). I tanti militari presenti in città, la polizia che ha la sede a poche centinaia di metri… non hanno sentito? Il peggio è che il Ministro degli interni ha detto che avevano saputo di movimenti per un tentativo di colpo di stato, e quindi avevano aumentato
Subito si sono alzate varie accuse (ai nemici del presidente), ma la versione ufficiale di un assalto armato, con uno sforzo di difesa non tiene neanche alla più affrettata perizia balistica.
Chi ne ha guadagnato è stato il Presidente, che da una settimana riceve visite, espressioni di solidarietà, incoraggiamento a continuare, …
Io non posso dirvi di più, per evidenti motivi.
Chi ha orchestrato il tutto o non ha perso niente (solo 5 arrestati, i soliti ragazzotti mandati allo sbaraglio), o ci ha guadagnato con l’instabilità che favorisce ogni traffico illecito e il non rispetto della legalità (e anche chi ha cariche nello Stato può volere l’illegalità).
Chi ci ha perso è la gente: di nuovo paura, sfiducia di chi vuole investire in Guinea, rinvio di aiuti economici…
Stiamo seguendo attentamente i vari aspetti; si può dire poco (anche perché bisogna avere prove sicure), ma almeno si possono porre degli interrogativi, perché la versione ufficiale non venga “bevuta” senza sospetti. Io stesso all’inizio non ne avevo, ma abbiamo ottimi collaboratori e informatori, e quindi siamo stati aiutati a far vedere le cose anche da un altro punto di vista.
Un’altra realtà bella. Insieme alle Nazioni Unite, abbiamo prodotto spots per sensibilizzare sulla pace, per togliere il tarlo di divisione etnica sempre in agguato, e per dare fiducia sui valori positivi del Paese. È in questi momenti che occorre essere uniti per togliere forza a chi vuole dividere. E la forza apparentemente debole della Pace può cambiare il corso degli eventi.
Vi chiedo una preghiera. Perché ciò che di bello è avvenuti in queste settimane non venga annullato da pochi e arroganti nemici del Bene.
2 Comments:
MILLE GRAZIE A CHI MANDA NOTIZIE DALLA GUINEA B. E A NAMITIPENABULA CHE LE PUBBLICA. COMPLIMENTI E AUGURI!
GIOVANNI DA LEGNANO
Credo di conoscere benissimo l'amico che vi ha scritto!! Ecco un'altra chiave di lettura dell'attentato. Io stesso non riuscivo a capacitarmi... le elezioni erano state quanto di + bello poter assistere in un Paese africano... musiche, danze, colori, voglia di cambiare... poi quello strano tentativo di colpo di stato.
Questo punto di vista forse è il + calzante e che fa quadrare molte cose... magari saltassero fuori prove sicure!!! Nel frattempo non mancherà la mia preghiera per questo Paese di cui mi sono presto innamorato
Michele - Foggia
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