La stampa portoghese, ha riportato ieri la notizia dal titolo: SCANDALO DEI VISTI ALL’AMBASCIATA del PORTOGALLO a BISSAU – SOSPETTI su TRAFFICO nella VENDITA di TAGLIANDI di ATTESA.
Ebbene si!! Dovete sapere che, per un Portoghese, ottenere un visto di ingresso in Guinea Bissau, richiede un tempo di attesa che può anche essere di sole 48 ore (pagando il giusto!!).
Ma per un cittadino della Guinea Bissau, ottenere la risposta ad una richiesta di visto per il Portogallo può essere una vera e propria odissea, lunga anche un anno.
Ora: l’articolo in questione (http://jornaldigital.com/noticias.php?noticia=14061) sviscera il fatto che, a causa delle lunghissime attese in ambasciata, si è creato, con la complicità di qualcuno “dentro”, un traffico vergognoso di tagliandi di attesa, che vengono pagati fior di quattrini (a volte anche uno stipendio mensile), che finiscono nelle mani di ambigui personaggi che li distribuiscono, sembra, su mandato di funzionari dell’Ambasciata del Portogallo stessa.
Ma indipendentemente da questo, la realtà drammatica è che ci vuole un mese, minimo, a volte nove o più di un anno di tempo, perché un Guineense possa NON ottenere il visto, ma SAPERE SE
OGNI NOTTE, PIU’ di 20 Persone PERNOTTANO, due notti a settimana (2 soli i giorni settimanali in cui l’Ambasciata concede di presentare le richieste per i visti), Domenica e Lunedì, davanti all’Ambasciata, per essere “ricevute”da impiegate a volte cafone e maleducate, e “sbrigare” le pratiche per i Visti. Inoltre, la sede diplomatica riceve massimo 20 persone al giorno, alle quali è concesso ricevere una pila di fogli da compilare, per cui vengono attese 40 persone a settimana; questo provoca uno scenario deprimente: lunghe file di attesa composte da cittadini della Guinea Bissau che, sotto un sole cocente a 35\40°, attendono unicamente, pazientemente, di ottenere un visto oppure una semplice autenticazione dei documenti.
Un visto denominato “SCHENGEN”, costa ad un cittadino Bissau Guineense, tra fotografie, tasse, marche da bollo, etc…2 mesi di stipendio medio di un impiegato statale.
Per poter partire, anche solo per una visita a parenti emigrati in Europa, un cittadino Bissau guineense deve: dimostrare di avere un conto in banca; dimostrare dove e da chi andrà ad alloggiare (e colui che ospita dovrà a sua volta dimostrare che lavora, che è regolare, che ha una casa di sua proprietà); dimostrare di poter portare con sé denaro a sufficienza per mantenersi (vi è un tetto minimo previsto dall’unione Europea); ovviamente potersi poi permettere la spropositata cifra di 900 Euro, che
Ed in tutte queste norme, decine di cavilli, di problemi, di burocrazia…senza contare le cause “tecniche” che a volte interrompono il servizio di concessione visti, come per esempio, i terminali senza collegamento Internet con i Ministeri portoghesi, o i Black Out elettrici…oppure gli scioperi del personale, o ancora i soliti raccomandati di turno…o le altre ambasciate (
Questa è realtà quotidiana; vita vissuta di centinaia di persone che, tutte le settimane, bivaccano di fronte alla sede diplomatica portoghese.
E adesso cosa viene fuori? A causa della sconcertante situazione è nato un “traffico” di biglietti di attesa a pagamento (per lo meno, fino a qualche anno fa vi era, la notte, un solo ragazzo che prendeva il nome ed assegnava un numero, GRATIS, e poi, all’apertura dei cancelli, tentava di ordinare gli ingressi, d’accordo con le guardie private di servizio alla porta), venduti da ragazzini su mandato, sembra di funzionari della stessa Ambasciata, che utilizzerebbero i fanciulli per non essere direttamente accusati del suddetto traffico. Un uomo, che vuole restare anonimo, ha confermato poi che i tagliandi possono anche essere acquistati segretamente presso alcuni individui dell’Ambasciata, da Giovedì a Venerdì prima del Lunedì in cui consegnare la richiesta di visto…il tutto al costo di 10 – 15 mila FCFA (circa 15 – 23 Euro). Chi gestisce il traffico porterebbe in saccoccia sino a 227 Euro al giorno (180 mila FCFA), l’equivalente di 4 mesi di salario di un impiegato statale medio.
L’inferno vissuto dai guineensi che hanno bisogno di ottenere un visto, così come questo traffico di tagliandi, è ampiamente conosciuto in Guinea Bissau; una situazione aggravata per il deplorevole trattamento che queste persone poi ricevono anche all’interno degli uffici consolari.
Un reporter di una radio privata Bissau Guineense, molto ascoltata in Bissau, RADIO PINDJIQUITI, che ha effettuato un reportage su questa situazione, ha chiesto molte volte spiegazioni e risposte da parte della sede diplomatica, senza, per il momento, ottenere alcuna risposta.
Le lungaggini per i visti coinvolgono poi, a volte, persone in situazioni drammatiche, come quella di un Bimbo di nove anni che, malgrado necessiti di trattamento medico urgente, reperibile solo in Portogallo, aspetta da 4 mesi l’agognato timbro, che per ora, neppure l’intercessione del Ministro della Salute Bissau Guineense, è riuscito a fargli ottenere.
Ed il nonno del piccolo intanto, minaccia , se suo nipote morisse prima di ricevere il visto, di riporre il cadavere del bambino davanti alla porta dell’Ambasciata!
Fonte: Journaldigital.com
Testo di : NAMITIPENABULA
2 Comments:
ciao, sono Giulia della rete guinea bissau onlus... non ci siamo fatti più sentire... scusateci, è un periodo un po' frenetico! appena possibile manderemo le informazioni sulla onlus e inseriremo il vostro link su www.retegb.org! grazie... anche per le notizie dalla guinea! Giulia
GRAZIE a VOI!
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