sabato, marzo 10, 2007

LA PRIMA PIETRA
(ponte sul rio Mansoa a Joao Landim, sulla tratta Bissau - Bula)

Il Rappresentante dell'Unione Europea (UE) in Guinea Bissau, Franco Nulli, ha avvertito le autorità Bissau Guineensi che l'appoggio dei "27" dipende molto dalla volontà politica di creare stabilità nel paese. L'ambasciatore, ha espresso ciò durante la cerimonia della posa della prima pietra del ponte, che inizierà ad essere costruito sul Rio Cacheu, in località San Vincente, totalmente finanziato dalla UE e con un costo di 28,8 milioni di Euro.

Il Rappresentante ha manifestato la volontà dell'unione Europea di continuare ad appoggiare gli sforzi di sviluppo che la Guinea Bissau cerca di compiere, purchè il paese crei condizioni di stabilità. In caso contrario, ha aggiunto il politico, non ci sarebbe nè volontà, nè mezzi finanziari e politici di sviluppo che resisterebbero ad un ambiente sociale ostile ai pricipi del buon governo e inclini alla tentazione della violenza fisica e morale.

Riguardo il Ponte, il rappresentante UE ha affermato che l'opera contribuirà all'aumento degli scambi commerciali , in quanto esso eliminerà l'ultimo ostacolo che esiste attualmente tra il territorio della Guinea Bissau, il Senegal e i paesi limitrofi. Ciò avrà ricadute positive sul tessuto economico del paese e di quelli vicini.

L'ambasciatore ha infine ricordato che il nuovo ponte sarà costruito in modo tale da permettere la navigazionie di battelli per il trasporto minerario, in vista dei futuri sfruttamenti dei giacimenti di fosfato di Farim, nel nord del paese. (vedi Post: SFRATTATI dai FOSFATI).

Durante la cerimonia di posa della prima pietra, anche il Presidente della Guinea Bissau, Joao Bernardo Vieira, ha invitato tutti i guineensi a contribuire in favore dello sviluppo, attraverso l'unione tra di essi e la pace, per la stabilità politica del paese.

Riguardo il nuovo ponte, Nino Vieira ha sottolineato che con il termine dei lavori, previsti nel 2009, la Guinea avrà compiuto un passo significativo nel rafforzamento dell'intregrazione nella Sub-regione, ed avrà rinforzato la sinergia tra i guineensi stessi e tra questi e i popoli vicini.