GUINEA BISSAU: INDJAI CONFESSA COINVOLGIMENTO NEL NARCOTRAFFICO
Luanda - Secondo un documento al quale la redazione di Luanda Digital avuto accesso, Antonio Indjai avrebbe firmato una dichiarazione di colpevolezza il 5 marzo 2010, riconoscendo il suo coinvolgimento nel traffico di droga avvenuto il 1 Marzo 2010 in Cúfaro, Sud della Guinea-Bissau.
Secondo fonti della presidenza, scontento con la direzione che la situazione politica del paese sta prendendo, la confessione sarebbe stata firmata alla presenza del presidente Malam Bacai Sanha, del procuratore generale Amine Saad e del CEMGFA Zamora Induta. In tale riunione, Indjai si sarebbe anche impegnato a fare un ritirata strategica in Cuba, giustificata dalla necessità di cure mediche, lasciando spazio in modo che, sia il presidente Malam che Zamora Induta procedessero con la risoluzione di questo caso, per evitare un altro scandalo internazionale di partecipazione militare in un'operazione di traffico di droga.
Tuttavia, con la sensazione che il suo allontanamento dalle Forze Armate fosse in preparazione, Antonio Indjai avrebbe anticipato il suo ritorno a Bissau il 31 marzo. Durante la notte, raccolse il sostegno militare che gli ha permesso di avviare l'azione del 1 aprile che si conclude con l'arresto di Zamora Induta e del primo ministro Carlos Gomes Junior, rilasciato poche ore dopo, grazie ad una imponente manifestazione popolare. Le parole di Antonio Indjai che minacciava uccidere il primo ministro' hanno portato al rafforzamento del sostegno popolare per Carlos Gomes Junior, sentitosi poi a Bissau durante i giorni in questione.
Il fatto che il presidente Malam non abbia ancora presentato una copia di questa pubblica confessione di Antonio Indjai sta causando enormi disagi tra alcuni consiglieri presidenziali. Fonti della presidenza garantiscono l'esistenza di fratture profonde nel cerchio intorno a Malam Bacai a causa di discordanze nel modo in cui questo sta conducendo l'uscita dalla crisi della Guinea.
TRASCRIZIONE della confessione di Injai ANTONIO:
Dichiarazione
Il sottoscritto, Antonio Injai, Maggiore Generale delle Forze Armate Rivoluzionarie del Popolo, FARP, in qualità di vice capo delle forze armate, consapevole della preoccupazione e determinazione delle autorità nazionali al fine di accertare la verità o meno riguardo la denuncia relativa all'uso della pista di Cúfar da parte di un aereo appartenene ai narcotrafficanti , il 1 ° di questo mese, riconosco e confesso tale fatto, per aver autorizzato l'atterraggio del velivolo, un atto che mina sicuramente il buon nome della Stato della Guinea-Bissau e gli impegni internazionali assunti da questo.
Poichè vero quanto sopra confessato, e per esser tale atto offensivo dell' onore delle nostre gloriose Forze armate rivoluzionarie del popolo e messo in causa una delle travi portanti dell' impegno politico di Sua Eccellenza il Sig. Presidente e del governo, per combattere senza tregua contro il traffico di droga, penso che sia mio dovere collaborare con le autorità del paese, al fine di consolidare la stabilità e la pace sociale, motivo per il quale ho deciso di mettermi volontariamente a disposizione delle autorità della Guinea-Bissau per l'approfondimento delle indagini su questo caso .
In verità ho fatto volontariamente questa dichiarazione che sarà firmata da me in presenza di Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica.
Bissau, 5 marzo 2010
Antonio Injai
Maggiore Generale delle Forze Armate
QUI SOTTO IL TESTO in PORTOGHESE
Declaração
Eu abaixo assinado, António Injai, Major General das Forças Armadas Revolucionárias do Povo, vulgo FARP, exercendo as funções de Vice-Chefe do Estado Maior General das Forças Armadas, ciente da preocupação e determinação das autoridades nacionais no sentido de apurar a veracidade ou não da denúncia relativa à utilização da pista de Cufar por uma aeronave pertencente a narcotraficantes, no passado dia 1 do corrente mês, reconheço e confesso tal facto, por ter autorizado a aterragem da aeronave, acto que, indubitavelmente, põe em causa o bom nome do Estado da Guiné-Bissau, bem como os engajamentos internacionais por ele assumidos.
Por ser verdade o atrás confessado, e por este acto ser atentatório da honra das nossas gloriosas Forças Armadas Revolucionárias do Povo e posto em causa uma das traves mestras do engajamento político de Sua Excelência Senhor Presidente da República e do Governo, de lutar, sem tréguas, contra o narcotráfico, entendo que é meu dever colaborar com as autoridades do país com vista a consolidar a estabilidade e a paz social pelo que decidi voluntariamente colocar-me à disposição das autoridades da Guiné-Bissau para o aprofundamento das investigações sobre o caso em apreço.
Por ser verdade, produzi voluntariamente a presente declaração que vai por mim assinado, na presença de Sua Excelência o Presidente da República.
Bissau, 05 de Março de 2010
Antonio Injai
Major General das Forças Armadas
Per un immagine del documento in originale visitate il sito:
www.bissaudigital.com
FONTE: BISSAUDIGITAL
Luanda - Secondo un documento al quale la redazione di Luanda Digital avuto accesso, Antonio Indjai avrebbe firmato una dichiarazione di colpevolezza il 5 marzo 2010, riconoscendo il suo coinvolgimento nel traffico di droga avvenuto il 1 Marzo 2010 in Cúfaro, Sud della Guinea-Bissau.
Secondo fonti della presidenza, scontento con la direzione che la situazione politica del paese sta prendendo, la confessione sarebbe stata firmata alla presenza del presidente Malam Bacai Sanha, del procuratore generale Amine Saad e del CEMGFA Zamora Induta. In tale riunione, Indjai si sarebbe anche impegnato a fare un ritirata strategica in Cuba, giustificata dalla necessità di cure mediche, lasciando spazio in modo che, sia il presidente Malam che Zamora Induta procedessero con la risoluzione di questo caso, per evitare un altro scandalo internazionale di partecipazione militare in un'operazione di traffico di droga.
Tuttavia, con la sensazione che il suo allontanamento dalle Forze Armate fosse in preparazione, Antonio Indjai avrebbe anticipato il suo ritorno a Bissau il 31 marzo. Durante la notte, raccolse il sostegno militare che gli ha permesso di avviare l'azione del 1 aprile che si conclude con l'arresto di Zamora Induta e del primo ministro Carlos Gomes Junior, rilasciato poche ore dopo, grazie ad una imponente manifestazione popolare. Le parole di Antonio Indjai che minacciava uccidere il primo ministro' hanno portato al rafforzamento del sostegno popolare per Carlos Gomes Junior, sentitosi poi a Bissau durante i giorni in questione.
Il fatto che il presidente Malam non abbia ancora presentato una copia di questa pubblica confessione di Antonio Indjai sta causando enormi disagi tra alcuni consiglieri presidenziali. Fonti della presidenza garantiscono l'esistenza di fratture profonde nel cerchio intorno a Malam Bacai a causa di discordanze nel modo in cui questo sta conducendo l'uscita dalla crisi della Guinea.
TRASCRIZIONE della confessione di Injai ANTONIO:
Dichiarazione
Il sottoscritto, Antonio Injai, Maggiore Generale delle Forze Armate Rivoluzionarie del Popolo, FARP, in qualità di vice capo delle forze armate, consapevole della preoccupazione e determinazione delle autorità nazionali al fine di accertare la verità o meno riguardo la denuncia relativa all'uso della pista di Cúfar da parte di un aereo appartenene ai narcotrafficanti , il 1 ° di questo mese, riconosco e confesso tale fatto, per aver autorizzato l'atterraggio del velivolo, un atto che mina sicuramente il buon nome della Stato della Guinea-Bissau e gli impegni internazionali assunti da questo.
Poichè vero quanto sopra confessato, e per esser tale atto offensivo dell' onore delle nostre gloriose Forze armate rivoluzionarie del popolo e messo in causa una delle travi portanti dell' impegno politico di Sua Eccellenza il Sig. Presidente e del governo, per combattere senza tregua contro il traffico di droga, penso che sia mio dovere collaborare con le autorità del paese, al fine di consolidare la stabilità e la pace sociale, motivo per il quale ho deciso di mettermi volontariamente a disposizione delle autorità della Guinea-Bissau per l'approfondimento delle indagini su questo caso .
In verità ho fatto volontariamente questa dichiarazione che sarà firmata da me in presenza di Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica.
Bissau, 5 marzo 2010
Antonio Injai
Maggiore Generale delle Forze Armate
QUI SOTTO IL TESTO in PORTOGHESE
Declaração
Eu abaixo assinado, António Injai, Major General das Forças Armadas Revolucionárias do Povo, vulgo FARP, exercendo as funções de Vice-Chefe do Estado Maior General das Forças Armadas, ciente da preocupação e determinação das autoridades nacionais no sentido de apurar a veracidade ou não da denúncia relativa à utilização da pista de Cufar por uma aeronave pertencente a narcotraficantes, no passado dia 1 do corrente mês, reconheço e confesso tal facto, por ter autorizado a aterragem da aeronave, acto que, indubitavelmente, põe em causa o bom nome do Estado da Guiné-Bissau, bem como os engajamentos internacionais por ele assumidos.
Por ser verdade o atrás confessado, e por este acto ser atentatório da honra das nossas gloriosas Forças Armadas Revolucionárias do Povo e posto em causa uma das traves mestras do engajamento político de Sua Excelência Senhor Presidente da República e do Governo, de lutar, sem tréguas, contra o narcotráfico, entendo que é meu dever colaborar com as autoridades do país com vista a consolidar a estabilidade e a paz social pelo que decidi voluntariamente colocar-me à disposição das autoridades da Guiné-Bissau para o aprofundamento das investigações sobre o caso em apreço.
Por ser verdade, produzi voluntariamente a presente declaração que vai por mim assinado, na presença de Sua Excelência o Presidente da República.
Bissau, 05 de Março de 2010
Antonio Injai
Major General das Forças Armadas
Per un immagine del documento in originale visitate il sito:
www.bissaudigital.com
FONTE: BISSAUDIGITAL
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