lunedì, maggio 07, 2007

PAROLE?…PAROLE?…PAROLE?…

La nuova forza politica in Guinea Bissau, il PADEC, guidata da Francisco Fadul (nella foto), ha criticato oggi l’operato degli attuali organi di governo, considerando che il paese vive, per l’ennesima volta, un clima di instabilità politica ed istituzionale, “aggravato da una crisi economica e sociale, che si traduce nell’incapacità dello Stato di pagare un solo salario mensile ai dipendenti pubblici”. A dare queste dichiarazioni è stato il Presidente della commissione per la legalizzazione del PADEC, Francisco Rosa Cà, durante la consegna dei documenti per la creazione del partito, al Supremo Tribunale di Giustizia della Guinea Bissau. Per il PADEC, in attesa delle decisioni del STJ rispetto all’accreditamento, la Guinea Bissau vive una tensione interna generalizzata, con la frattura sociale, l’insicurezza ed il malessere, che aumentano ogni giorno di più. “ La confusione istituzionale, la malavita, la corruzione ed il traffico di droga, aumentano sempre più”, ha affermato Cà. Per giustificare la creazione di questa nuova forza politica, i dirigenti del PADEC hanno affermato che il Governo ha trasformato la Guinea Bissau “in un grande Club di amici, super affollato, ma senza nessuna soluzione ai gravissimi problemi sociali che attanagliano il paese”. In questo senso hanno criticato l’operato della Procura Generale della Repubblica, proponendo che sia creata la figura di un Garante della Giustizia, per salvaguardare la cittadinanza , lasciando al Ministero Pubblico l’unico ruolo di avvocato dello Stato e consulente giuridico dell’esecutivo. Per il PADEC, le attività degli organi giudiziari, sono caratterizzate per la lentezza ed inaccessibilità nei confronti dei cittadini….e ciò richiederebbe cambiamenti in tutti i sensi. Il PADEC, che ha una casa, il sole ed una palma come simboli, vuole lottare contro la visione riduttiva che ha la Capitale del paese, come unico spazio urbano dove si incontrano gli organi dello Stato e tutti i servizi. Per il PADEC è anche necessario “smetterla con lo sfruttamento coloniale dei contadini, con l’oppressione dei lavoratori pubblici e la miseria generalizzata, originata dallo Stato, che obbliga la popolazione a mangiare erbe di campo, al contrario dei dirigenti e delle loro famiglie”.

Per una nuova formazione politica che, ufficialmente non è ancora legalizzata, in attesa delle decisioni del Supremo Tribunale di Giustizia, questo “programma elettorale” è veramente, sulla carta, fantastico!

Due cose “stonano” con il lucido elenco di denuncie fatto dal PADEC.

La prima è che, il leader del PADEC, il Sig., Dottor Francisco Fadul, ha governato, a vari titoli ed a più riprese, la Guinea Bissau per diversi anni…ma in questi, la situazione non era certo migliore di quella di adesso!

La seconda riguarda l’affermazione, da parte dei dirigenti del PADEC, che la gente mangia “erbe di campo” al contrario dei Dirigenti…

Ai dirigenti del PADEC chiedo: DA QUANTO TEMPO E’ CHE VOI NON MANGIATE ERBA DI CAMPO?...IMMAGINO da PARECCHIO!!!

FATTI!!! e NON PAROLE. BUON LAVORO