giovedì, marzo 01, 2007

RUBRICA: LE ASSOCIAZIONI AMICHE...
OGGI PRESENTIAMO GLI...

AMICI DELLA GUINEA BISSAU

In più di un decennio di solidarietà con la Guinea Bissau, ripercorriamo la strada che migliaia di ragazze e ragazzi soprattutto nel periodo della scuola media, ma per alcuni anche durante gli ultimi anni delle elementari e per altri durante la scuola secondaria superiore, hanno percorso con noi.

Il centro di animazione dell’attivismo in favore della Guinea Bissau era a Rivoli (Torino) nel 1996.

Tre anni dopo l’hanno avuto in consegna gli amici di Torino fino al 2003.

Da un po’ di anni tocca a noi di Valbrembo.

Siamo fieri di far stampare il calendario anche quest’anno e di ricordare in questo testo i vari progetti che hanno mosso alla solidarietà tantissimi cuori generosi di ragazze e ragazzi, nel corso di questi anni.

Il progetto iniziale, durato due anni, cioè 1996/1997, e molto impegnativo, è stata la costruzione della scuola professionale di Bissau, chiamato CIFAP ( centro istruzione formazione artigianale professionale), che attualmente è frequentato da 400 giovani, nei vari corsi di muratura, di elettricisti, di meccanici, di informatici, ecc.. ecc..

Contemporaneamente sono iniziate le adozioni a distanza, dapprima con un piccolissimo gruppetto che in seguito è andato allargandosi e ha raggiunto i 400 adottati.

Nel 1998/1999, a causa della guerra, abbiamo accolto le richieste pressanti e urgenti di medicinali e di viveri a lunga conservazione, da parte dei missionari. E’ iniziato l’ambulatorio di Bandim e il dispensario alimentare della Caritas di Bissau.

Ci ha colpito moltissimo la documentazione della strage causata da una bomba, caduta all’interno della missione, tra le centinaia di famiglie rifugiate. E’ stata una strage crudele, a poche ore dalla fine del conflitto: 78 i morti, dei quali diverse mamme e bambini

Nel 2000, pur continuando a sostenere finanziariamente il funzionamento dell’ambulatorio di Bandim, è iniziata la costruzione dei pozzi nei villaggi e si sono migliorate le attrezzature e gli ambienti dell’oratorio adiacente alla Chiesa di Sant’Antonio, al centro di Bissau.

Nel 2001, in collaborazione con il Dottor Fabio Riccardi della Comunità di Sant’Egidio si è puntato sul progetto del reparto pediatrico, nel nuovo ospedale che stava sorgendo, lungo la strada dell’aeroporto, vicino alla sede del vescovo di Bissau.

Non è bastato l’attivismo di un anno. Siamo ancora all’opera per estendere l’opportunità di essere accolti, in una struttura ospedaliera adeguata, anche alle mamme dei nascituri. Il nostro contributo dal 2001 al 2005 è stato di 100.000 €

Ogni anno, da dieci anni, le centinaia di bambini che partecipano alla attività estiva e sono animati da giovani locali con a fianco giovani volontari italiani, ricevono gratuitamente la maglietta e il berretto, opportunamente preparati in Italia e spediti tramite container.

E’ una spesa che si aggira sui 5000 €, però vivacizza e galvanizza tantissimi piccoli, che trascorrono qualche settimana divertendosi con giochi, danze, canti e dimenticando la fame per il cibo che ricevono.

Dal 2001 in poi anche le scuole di villaggio sono entrate nei nostri progetti. Ne sono sorte alcune, che sono motivo di orgoglio per i bambini che le frequentano e per i capo villaggio che le custodiscono con molta cura.

I piccoli fondi per l’acquisto di sandaletti, per offrire le bare di compensato ai corpicini dei bambini che muoiono in famiglie talmente povere che non hanno i soldi per questa vera necessità, le mini borse di studio da 50 € l’anno per le bambine che per il lavoro non vanno regolarmente a scuola, sono iniziative di solidarietà concrete, la cui necessità è constatabile solo da chi si reca in Guinea Bissau e vede di persona tanta miseria, povertà e sofferenza.

E chi si è recato in Guinea Bissau in questi ultimi anni ha visto di persona negli occhi dei bambini la paura del colera. Decine di migliaia i casi di infetti e centinaia i morti.

C’era carenza di acqua e di acqua potabile. Ad ogni fontana la gente formava code interminabili e le due vere fonti d’acqua potabile erano quelle dei nostri missionari. Purtroppo il generatore, per l’usura del tempo, per la scarsa manutenzione ha cessato di funzionare nel momento di maggior estensione dell’epidemia colerica. Per alcuni giorni non c’è stato modo di avere acqua potabile, poi con il recupero di un vecchio generatore di riserva, l’erogazione dell’acqua è ripresa.

Occorreva un modo alternativo per avere energia elettrica. Il piano per giungere a collocare un impianto eolico e fotovoltaico è diventato, da poco, realtà, studiato accuratamente e in grado di garantire il fabbisogno di energia.

La campagna di raccolta fondi è iniziata a metà ottobre ed è durata fino a maggio 2006.

A Dicembre 2006 sono stati collocati i pannelli e la pompa, ed ora il popoloso quartiere di Bandim può disporre di acqua fresca e potabile per 10 ore, ogni giorno, ed i missionari non devono più pensare al gasolio per i generatori ed alle costose manutenzioni che questi necessitano.

Resta un nostro primario progetto continuare a sostenere l’ospedale della Comunità di Sant’Egidio, in particolare il funzionamento del reparto pediatrico.

Oggi, dopo più di dieci anni, riconfermiamo il motto che ha ispirato allora l’immagine e la scritta del nostro adesivo: la solidarietà non conosce frontiere.

Per fortuna siamo ancora qui, con voi ad interessarci soprattutto dei bambini emarginati del mondo e dimenticati da tanti, che potrebbero affiancarsi a noi e rinforzare il fronte della solidarietà, per eliminare in parte le palesi ingiustizie che ci sono nel mondo e che colpiscono crudelmente i bambini della Guinea Bissau.

Con l’aiuto di Dio cerchiamo di non tradire il nostro dovere morale di solidarietà.

Tutti voi che vi unite a noi siete la forza nuova che ci ricarica di anno in anno. Vi accogliamo a braccia aperte e vi confidiamo la nostra profonda fiducia.

A tutti gli “Amici della Guinea Bissau” che hanno vissuto o che attualmente vivono l’avventura della solidarietà un sincero grazie e l’augurio di tanti altri anni di appassionato attivismo.

Per informazioni
Amici della Guinea Bissau
via Sombreno, 2
24030 Valbrembo (BG)
www.solidarieta-guineabissau.com

5 Comments:

Blogger coordinatore said...

Spero che l'idea piaccia...il prossimo articolo della rubrica: "le associazioni amiche" potreste postarlo la settimana prossima (eddy) raccontando di SOLIDAUNIA, rispetto i progetti per la Guinea Bissau...e poi continuerò io con altre associazioni italiane amiche!

4:11 PM  
Blogger coordinatore said...

Dimenticavo...se li postiamo tutti giovedì può diventare un post "tipico" di quel giorno della settimana.

4:13 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi permetto di commentare...secondo me come proposta di giorno fisso, va benissimo...diventa uno dei post del giovedì...

5:15 PM  
Blogger coordinatore said...

ottimo..ma aspettiamo di sentire l'opinione del capo supremo...Eddy.

8:34 PM  
Blogger a1oradaqui said...

ahah....come potrei contraddirvi...bella idea!!

8:37 PM  

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