venerdì, ottobre 02, 2009

Vicini di casa in "guerra".

L'equipe di Medici senza frontiere e' rimasta ''scioccata'' dai livelli di violenza causati dagli eventi di lunedì scorso, in cui i dimostranti sono stati attaccati e uccisi dalle forze di sicurezza nella capitale della Guinea, Conakry.
MSF sottolinea di aver soccorso più di 400 feriti nelle strutture sanitarie di Donka e Matam, un terzo dei quali definiti ''gravi''.
L'equipe di MSF di Conakry era in preallarme: gia prima degli attacchi sui dimostranti, si percepiva il rischio di degenerazione della protesta di massa di lunedì e per questo motivo erano stati preparati kit medici di emergenza nell'ospedale di Donka e nel centro sanitario di Matam.
''I pazienti avevano disperato bisogno di soccorso per ferite d'arma da fuoco, ferite da taglio, percosse e stupri.Siamo rimasti completamente scioccati dal livello di violenza'', ha riferito Christine Jamet, Capo Missione di MSF a Conakry.
Intanto la vicina Guinea Bissau è spesso chiamata in causa per quanto riguarda l'aspetto di relazioni internazionali, pressata dalla Cina per mettere a disposizione militari e pronta ad accogliere i prevedibili arrivi di richiedenti asilo o rifugio politico.