sabato, febbraio 09, 2008

ADOZIONI INTERNAZIONALI...
MA L'AFRICA NE AVRA' POI COSI' TANTO BISOGNO???

Sembra ripartire la attività della cooperazione internazionale ed italiana, sul fronte delle adozioni internazionali in Africa, con intese strette con 20 paesi del continente nero, tra cui la Guinea Bissau.
La domanda sorge spontanea:
L'Africa, e la Guinea Bissau stessa, ha davvero bisogno di veder partire i propri figli, seppur orfani e abbandonati, verso terre straniere?
L'Africa e la Guinea Bissau stessa, non hanno davvero la possibilità di aiutare questi loro piccoli, unendo sforzi pubblici o, se questi sono assenti, di associazzioni laiche o religiose per evitare che questi piccoli vengano sradicati dalla loro terra?
L'Africa e la Guinea Bissau stessa, con una popolazione tanto generosa, un senso di famiglia allargata che, in linea di massima è accogliente verso tutti...non potrà puntare su tali risorse per non vedere partire i propri figli?
E in Italia...chi adotta, avrà proprio bisogno di un figlio colorato di nero?....o di giallo...insomma..quanti nostri piccoli, sono abbandonati nel nostro paese...e nesuno li vuole! ...o forse è il gusto dell'"esotico"?....o forse ... boh!
Certo è difficile fare una valutazione dei pro, dei contro, dei perchè di questo interessante quanto controverso universo delle adozioni internazionali...
Una domanda lascio a me stesso...
SARA' VERO BENE...O SARA' VERO BUSINESS??...e SE SARA' VERO BENE...PER CHI LO SARA?

Riflettiamoci su...senza giudizi e pregiudizi



La CAI e gli Enti Autorizzati al tavolo per definire la prima Intesa Istituzionale di Programma a carattere strategico su gran parte del continente africano.
È convocato per il 14 febbraio presso la Commissione per le Adozioni Internazionali il tavolo degli Enti Autorizzati operativi nel continente africano: oggetto della riunione sarà la definizione conclusiva e la successiva sottoscrizione di un Intesa Istituzionale di Programma per l'Africa.

Frutto di un serrato confronto tra gli Enti Autorizzati e la Commissione avviatosi fin dalla metà del 2006, l'Intesa disegna un piano triennale d'intervento per la tutela dell'infanzia, il contrasto all'abbandono e il sostegno istituzionale alle Autorità locali, rivolto inizialmente a 16 Paesi dell'Africa Sub-Sahariana: Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Gambia, Guinea Bissau, Kenia, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Tanzania e Togo.

Hanno finora contribuito ai lavori del tavolo 20 Enti Autorizzati, che saranno con ogni probabilità firmatari dell'Intesa.

Si tratta della prima Intesa Istituzionale di Programma promossa dalla Commissione e dagli Enti Autorizzati non su di un singolo Paese, ma su gran parte di un continente: il segno di un approccio strategico che dovrà sempre più caratterizzare le azioni del "sistema delle adozioni internazionali" nei prossimi anni.

L'incontro del 14 febbraio affronterà, tra le altre cose, anche la valutazione d'includere nell'Intesa fin dalle prime fasi anche altri Paesi, quali il Madagascar e la Costa D'Avorio.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao, sono capitata per caso su questo sito mentre cercavo notizie sull'adozione internazionale in alcuni paesi africani...
La riflessione posta è corretta, se non per un'imprecisione: di bambini abbandonati in Italia in realtà non ce ne sono poi così tanti, soprattutto non sono così tanti i bambini adottabili: quasi tutte le coppie che presentano la domanda per l'adozione lo fanno contenstualmente sia per la nazionale che per l'internazionale e vi assicuro che sono ben felici quando la nazionale va a buon fine... lo diciamo per esperienza personale avendo adottato una bambina appunto in adozione nazionale. Veniamo ora alla riflessione vera e propria: vale la pena di sradicare un bambino dalla sua terra per dargli una famiglia? Ci abbiamo riflettuto molto prima di presentare la domanda di adozione internazionale e secondo noi ne vale la pena se in cambio ciò che viene dato ad un bambino è l'amore di un padre ed una madre, magari anche di qualche fratello, le attenzioni a te come persona che nessun istituto, neppure il più moderno potrà mai darti, quella sicurezza che ti deriva dall'essere figlio, dall'essere stato "voluto" e amato perchè sei tu, anche se tu hai la pelle nera ed i tuoi genitori bianca l'amore di due genitori adottivi è tale che spesso non capisci perchè le atre mamme ti consoderino "diversa", per te è solo tuo figlio. Quello che possono fare gli aiuti internazionali è evitare che ad un bambino venga a mancare tutto questo prevenendo l'abbandono o cercando famiglie adottive nel paese, ma se questo non è possibile non credo sia giusto negare ad un bambino ciò che significa avere una famiglia soprattutto quando la famiglia non desidera altro che amare un bambino... e vi assicuro che il fascino per l'esotico forse lo trovate in qualche attore americano, non certo nelle coppie "normali" che desiderano solo poter dividere con un bambino un pò del loro amore...

4:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

Concordo pienamente con quello che è stato scritto: volevo risponedere nella stessa identica maniera...
paola

9:37 PM  
Anonymous Anonimo said...

anch'io sono capitata per caso, cercando notizie sui paesi aperti all'adozione internazionale, ed è sempre una botta tremenda quando si sentono/leggono discorsi come questi, fatti, è evidente, da persone che non hanno la minima percezione di cosa sia per una famiglia il percorso che porta alla disponibilità all'adozione. allora provo per l'ennesima volta a spiegare cos'è: è l'incontro di due sofferenze. da una parte c'è un bambino che soffre, dall'altra una famiglia che soffre. in mezzo una serie di soggetti che speculano a vario titolo. Ma da questi lutti, da questa sofferenza, da questo incontro di anime è possibile far nascere una speranza. questo è il succo della questione. in un mondo perfetto non ci sarebbero bambini da adottare. ma sappiamo tutti che questo mondo è tutt'altro che perfetto. quindi nell'attesa che lo diventi cerchiamo di lenire almeno la sofferenza che ci attraversa e cerchiamo di farlo con onestà. verso se stessi prima di tutto. e poi verso il mondo. magari non diventera mai quel mondo perfetto che sognamo senza bambini adottabili, sradicati dalla loro terra, venduti o mercificati, ma sarebbe già un bel passo avanti. quindi prima di parlare guardiamo bene bene in fondo al cuore. magari un lumicino per far luce sulla verità lo troviamo...
anto

9:33 PM  

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