mercoledì, febbraio 06, 2008

Mutilazioni genitali

Il presidente di un'associazione guineense in Portogallo dichiara che la mutilazione genitale nel paese africano è un vero e proprio business e accusa i politici di fomentare indirettamente questa pratica.
Ibraima Balde, responsabile dell' associazione Uallado Folai dichiara che questo rituale violento verso le fanciulle assume un carattere festoso a cui anche i politici prendono parte.
Dichiara che i governatori locali prendono parte alla festa "Essi danno denaro, riso ".
Si è saputo di un caso in cui i genitori sono riusciti a salvare la figlia, prima di essere mutilate, ma hanno dovuto pagare l'equivalente di 30 euro alle donne che erano pronte ad attuare la barbara pratica.
Le stime indicano che la metà delle donne della Guinea-Bissau, hanno subito una qualche forma di mutilazione genitale, che in un caso consiste nel taglio del prepuzio del clitoride e un altro include anche il taglio delle piccole labbra della vagina.
L'attivista è un guineano agguerrito avversario della pratica e sarà uno dei presenti alla presentazione del libro "Por nascer mulher...Um outro lado dos Direitos Humanos", che si terrà a Lisbona il mercoledi internazionale della tolleranza zero alle mutilazioni femminili Genitali.
Ibraimo Baldé conferma il silenzio che circonda la questione, sostenendo che tra la popolazione afferma che "coloro che parlano circa il segreto del fanado, muore".
Stime della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), indicano 140 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a mutilazioni genitali nel mondo, ma soprattutto in 28 paesi di Africa, Medio Oriente e Asia, dominato dalla religione musulmana.
Denuncia l' OMS, che tre milioni di bambini e bambine sono a rischio ogni anno, di essere sottoposte a mutilazioni, già vietato in molti paesi africani, ma non in Guinea-Bissau.



Fonte articolo: diariodigital.sapo.pt
Fonte foto : unicef.it