mercoledì, gennaio 02, 2008

UNA RADIO PER LA PACE
Padre Davide Sciocco, missionario del Pime, ci racconta l'esperienza di Sol mansi, una radio attiva da anni in Guinea Bissau su tematiche sociali.
Guerra civile del 1998-99. I ribelli usano costantemente la radio come mezzo di comunicazione. Ottengono così l’adesione della popolazione alla loro causa e giungono alla capitolazione del presidente Nino Vieira. Un missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), impegnato nel frattempo a soccorrere e aiutare i rifugiati, distribuire aiuti umanitari e curare i feriti, si pone una domanda: “se la radio è stata determinante per vincere una guerra, perché non creare una radio per far vincere la pace e lo sviluppo?

E’ questa l’idea alla base di Radio Sol mansi (“il sole è sorto”), che dal 2001 trasmette da Mansoa, una cittadina a 60 Km da Bissau, in un edificio costruito con l’aiuto della Conferenza episcopale portoghese. Di ispirazione cristiana, la radio è coordinata da Padre Davide Sciocco, 44 anni, dodici dei quali (dal ’92 al 2004) in missione in Guinea Bissau per conto del Pime.
Attualmente Radio Sol mansi ha una produzione locale di 10 ore al giorno, con informazione, formazione, intrattenimento, tralasciando un po’ la politica ma pronunciandosi con fermezza su abusi, ingiustizie e diritti umani e civili.

“Inizialmente i problemi tecnici erano enormi” – afferma padre Davide – “in quanto un piccolo guasto rischiava di far degenerare tutto”. Nonostante l’uso del generatore, i rischi erano ugualmente elevati. “Ogni pezzo da aggiustare, andava richiesto dall’Italia e aspettare l’invio”.
Problemi tecnici che non hanno scalfito la volontà del missionario di portare avanti la radio, formata da un’équipe di 4 persone che lavorano come dipendenti, 25 volontari in Mansoa e altri 25 corrispondenti (sempre volontari) nelle varie cittadine del Paese.
Una radio che è arrivata a coprire 1/3 abbondante del paese e che mira ad allargarsi ancora. “L’obiettivo del 2008” – precisa padre Davide – “è quello di installare nuove apparecchiature. Siamo in attesa di un finanziamento per un ripetitore a Bafatà e per potenziare Bassora e Bissau”.

Ma il pubblico, i radioascoltatori, come reagiscono alle trasmissioni di Radio Sol mansi? “I nostri ascoltatori vengono direttamente in sede alla radio – spiega padre Davide – “oppure lasciano bigliettini, inviano lettere o telefonano”.

Padre Davide, dopo la parentesi della direzione al centro Pime di Milano, a febbraio tornerà in Guinea Bissau. E lo farà in maniera definitiva, dedicandosi per intero alla sua radio, diretta dal 2004 da un giornalista guineense (Helmer) che ha studiato e lavorato in Portogallo presso la Radio Renascença e che è rientrato nel suo paese proprio per dare una guida professionale a Radio Sol Mansi.
Troverà una realtà un po’ diversa da quella che ha lasciato tre anni fa. Troverà innanzitutto una nazione che è considerata una delle regine del narcotraffico. “La situazione è difficile e il cambiamento non sarà facile – ammette padre Davide, precisando però di conoscere la realtà “solo di riflesso. Conosco i problemi legati al narcotraffico ma non essendo sul posto, non posso sapere tutte le dinamiche”.
Sa però di poter contribuire al cambiamento attraverso la frequenza della propria radio. E alla domanda se crede che possa diventare un veicolo, un giorno, per far conoscere le notizie della Guinea Bissau anche all’estero, risponde pragmatico: “Esisteva un blog dove erano inserite le notizie della radio, ma è disattivo da tempo. L’obiettivo è quello di poter mettere ondine le nostre news, ma attualmente è reso impossibile dai limiti tecnici”.

Per conoscere tutte le altre informazioni su Radio Sol mansi e per contribuire a un aiuto per la radio, potete visitare il sito