CHI FRENA e DEMOTIVA l’INVESTIMENTO ESTERO in GUINEA BISSAU?
(foto NAMITIPENABULA)
PRESTITI PROMESSI PER RISOLVERE I PROBLEMI ENERGETICI DEL PAESE
BANCA MONDIALE: 40 Milioni di Dollari
UNIONE EUROPEA: 10 Milioni di Dollari
UEMOA: 8 Milioni di Dollari
TOTALE: 58 Milioni di Dollari
Il Ministro delle Finanze Victor Mandinga e il Primo Ministro Aristide Gomes, privatizzarono l’Impresa Acqua e Luce della Guinea Bissau e fecero una Società per prendere il denaro sopra elencato ed ordinare 2 GENERATORI di seconda mano in NIGERIA. Per questo, il BM chiuse i rubinetti con
Scritto da Fernando Casimiro
“La corruzione esiste in tutto il mondo ma parlare di essa, nel caso della Guinea Bissau, diventa una necessità permanente, per mettere in allarme contro il coinvolgimento di persone che, in rappresentanza dello stato, hanno fomentato la pratica di questa azione malefica, pregiudicando il Paese, a favore dei propri benefici personali.
Fare parte di un qualsiasi governo in Guinea Bissau è diventata una ossessione per la maggior parte dei politici guineensi, che arrivano a disobbedire alle linee di partito, pur di inserirsi nella formazione di un governo, in quanto è li che sta la realizzazione personale e familiare di ognuno.
Il tempo ha dimostrato che è così, in quanto da poveri ministri, sprovvisti di tutto, di beni dichiarabili, in poco tempo ci siamo ritrovati con Ministri ricchi, con lussuose case in costruzione, auto di lusso ecc…, come se avessero piantato noccioline e raccolto milioni.
Il fatto che vi sia un ciclo rotatorio, nei vari governi avutisi in Guinea Bissau, fa si che ci sia una complicità nell’ostruire i meccanismi della giustizia, che mirano a controllare i conti dei Ministeri, e ciò ha portato al sostentamento dell’impunità, che ha a sua volta favorito la corruzione.
La corruzione deve essere una preoccupazione, per coloro che vogliono lo sviluppo del paese. Deve essere denunciata, per poter essere conosciuta, permettendo così l’eliminazione di essa a livello Governativo e Sociale.
Parlare di corruzione in Guinea Bissau, è parlare dell’ ipocrisia dei successivi governi che, dagli appelli agli investimenti stranieri, al momento di cooperare con gli investitori, contrariano tutta l’azione frenando e demotivando l’investimento privato straniero nel paese.
Circa un mese e mezzo fa ho ricevuto la denuncia di una nostra conterranea residente in Germania, che mi informava di una situazione deplorevole riguardo l’investimento privato straniero in Guinea Bissau, in concreto, un fatto accaduto nel 2005, quando già Aristide Gomene era Primo Ministro.”
Ecco il testo:
“ Primo passo: Parlammo con un avvocato in quanto necessitavamo di uno statuto per un affare. Con lui tutto bene. Lo pagammo immediatamente.
Poi andammo all’Istituto Nazionale delle Telecomunicazioni, ma qui cominciarono i guai, visto che il Presidente di tale Istituto non aveva interesse a far nulla (BLA BLA BLA) e voleva solo soldi.
Ci recammo poi al Ministero della educazione, a causa dell’Università Privata che i miei capi volevano aprire, per informarlo di questa intenzione. Ma il ragazzo che faceva da mediatore, ci comunicò che il Ministro chiedeva 5.000 Euro!!
Infine, al Ministero dei Trasporti e Telecomunicazioni, sempre il nostro ragazzo, uscì fuori dalla porta del Ministero, dicendo che il Ministro chiedeva 20.000 Euro!
I miei capi tornarono in Germania ed io restai li ancora due settimane. Ricevetti, per l’avviamento del nostro investimento, altre telefonate dal nostro mediatore, in cui si chiedevano 25.000 Euro per ottenere un documento. Il gioco è andato avanti un anno e, dopo accese discussioni, finalmente finì. Altri investitori di nostra conoscenza, hanno perso dai 50.000 ai 100.000 Euro, soltanto in mazzette richieste dai Ministeri per ottenere documenti e carte necessarie, autorizzazioni ecc…
Così,
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