lunedì, luglio 13, 2009

CLEMENTA:UN ANGELO PER I BAMBINI DELLA GUINEA BISSAU

Clementa Dos Olis Vieira ha una vocazione: aiutare i bambini del suo paese di origine, la Guinea Bissau. In particolare i bambini colpiti da malformazioni, che in quel poverissimo paese dell’Africa Occidentale hanno un’esistenza difficile. Le credenze popolari infatti, molto radicate soprattutto nei villaggi più sperduti, considerano le deformazioni del corpo opera di spiriti cattivi e chi ne è portatore un indemoniato. Molto spesso i bambini deformi vengono uccisi.

Clementa, 27 anni, è in Italia da quando ne aveva 20. Da qualche tempo si è stabilita con il marito Carlos a Santa Lucia di Piave. Lavora come operatrice sanitaria in una casa di riposo, mentre lui fa l’operaio e frequenta le serali per prendere il diploma di operatore termico. Una vita non certo facile, ma di cui Clementa non ha chiuso le porte a chi ha più bisogno. «Non ho scelto di vivere in pace» ammette.

E così nel suo appartamentino di via Comisso ospita, oltre al nipote Edmanuel, Aliou, 7 anni, e Domingas, per tutti Minga, 7 anni, assieme alla madre di quest’ultima N’injdai. Entrambi i bimbi sono stati portati in Italia per essere curati. Dei due, Aliou è più fortunato perché l’intervento chirurgico all’ospedale di Conegliano ha risolto del tutto i suoi problemi deambulatori. La deformazione di Minga, invece, era più grave. La scienza medica la definisce “piede torto congenito bilaterale” e se non è corretta nei primi anni di vita impedisce non solo la deambulazione, ma la stessa postura eretta. Quando è arrivata in Italia, due anni fa, grazie all’interessamento di un frate francescano fra’ Mariano e all’intermediazione dell’associazione veronese Rete Guinea Bissau, la piccola non camminava ma si trascinava a terra con le mani. In tale arco di tempo ha subito ben tre operazione chirurgiche - alla schiena, ai piedi e alle ginocchia - in centri specializzati del Nord Italia, l’ultima il 20 marzo a Vicenza. Oggi Minga è ferma su un lettino in attesa di guarire e di poter tornare, pur sempre sorretta dalle sue stampellette, all’asilo. In autunno, si concluderà la sua permanenza in Italia e rientrerà in Africa con la madre per «testimoniare che le malformazioni non sono opera del demonio e che da esse si può guarire» spiega Clementa.

Attorno a questa atipica e numerosa famiglia si è coagulata, da tempo, la solidarietà di un’intera comunità, estesa oltre i confini di Santa Lucia, che ha risposto con generosità anche al più recente appello dell’associazione onlus Amici Parco Bolda per la raccolta dei fondi necessari all’ultimo intervento chirurgico di Minga. «Nella nostra comunità la solidarietà è un fatto, non solo una parola – dice il presidente Giancarlo Antoniazzi, molto soddisfatto della risposta data dai suoi concittadini all’appello per aiutare la famiglia di Clementa – Per operare Minga servivano 3.700 euro, ne abbiamo raccolti 5.500 euro, che copriranno anche per spese per la riabilitazione e per il rientro in Africa.»

L’abitazione di Clementa Dos Olis Vieira è sempre molto frequentata. Tutti a Santa Lucia conoscono la dinamica guineiana e il suo impegno verso i suoi connazionali meno fortunati. Di lei si è accorta anche la Dama Castellana che, nel dicembre scorso, le ha assegnato a il premio Civilitas, riconoscendo le sue opere di solidarietà come un fattore civile importante.

Clementa è impegnata ora in un nuovo progetto: costruire nella periferia di Bissau, la capitale del Paese e sua città natale, una casa-famiglia per ospitare le mamme che vogliono salvare la vita (e tentare di curare) i loro piccoli affetti da qualche disabilità. «Abbiamo già individuato il terreno e alcuni professionisti si sono impegnati a farci il progetto – spiega Clementa – Questa casa vuole essere un punto di accoglienza per le mamme che non vogliono sacrificare il loro figlio alla superstizione. I meno gravi potranno essere curati in loco dai medici italiani volontari, i più gravi potranno essere portati in Italia, come abbiamo fatto con Minga.»

Insomma, l’impegno di Clementa continua e le persone generose che fino a oggi le sono state vicine e l’hanno aiutata avranno anch’esse nuovi fronti di solidarietà su cui impegnarsi.

Fonte ed approfondimenti in lingua portoghese su: www.didinho.org

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Quello che Clementa sta facendo è molto bello, commovente e edificante. In Guinea-Bissau ci sono diverse entità, anche a livello sanitario, che lavorano con molta serietà a favore dei bambini ammalati o handicapati. C'è, per esempio, ormai quasi finito,un blocco operatorio di qualità, per bambini, accanto alla clinica pediatrica Bor. Penso che sarebbe molto importante che tutti questi interventi, anche quello futuro di Clementa, fossero coordinati da un unico centro direttivo, magari a livello di Chiesa. Potrebbero rendere molto di più per migliorare la vita di tanti angioletti, anche perchè sono tante le persone che desiderano collaborare con chi da garanzia di serietà. Auguri, Clementa: la strada è aperta!

9:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

In Guinea-Bissau, a Bor, amici di Peschiera Borromeo stanno finendo di ricostruire anche l'antico "internato" dove troveranno ospitalità proprio bambini come quelli per i quali lavora e vive Clementa. Per questo scrivevo nel messaggio di ieri, che lavorare insieme, dove e finchè è possibile, rende di più. Per questo è anche utile, se non necessario, conoscere e farsi conoscere. Clementa, hai qualcosa in internet? Avanti con coraggio!
Farò

11:28 AM  

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