venerdì, giugno 27, 2008

L'ACCUSA DI CARLOS GOMES

Il leader del Partito africano di Indipendenza di Guinea e Capo Verde (PAIGC), Carlos Gomes Junior, ha accusato ieri il governo di coalizione al potere in Guinea-Bissau di "manipolare" l'azione governativa a favore di "interessi esterni". L'accusa di Carlos Gomes Junior è stata effettuata nel corso del suo intervento in apertura del VII congresso della principale forza politica del paese, che si svolgerà fino a domenica a Gabu, la seconda città più grande della Guinea Bissau, situata a 300 chilometri a nord-est di Bissau.

"Mossi da questo senso del dovere e di responsabilità politica, la direzione superiore del partito ha avviato una serie di iniziative di promozione di alleanze strategiche al fine di garantire e preservare la pace, che ha portato alla creazione del Patto di stabilità governativa", ha detto il leader del PAIGC. "Ma non possiamo ignorare il nostro rammarico di vedere che sotto il riparo di questa alleanza, si sta manipolando l'azione governativa a favore di altri interessi e non solo quelli dei singoli, con la proiezione di conseguenze molto negative per il nostro partito e il nostro popolo", ha accusato Carlos Gomes Junior.

Nel marzo 2007, i tre principali partiti in Guinea Bissau - PAIGC, Partito del rinnovamento sociale (PRS) e Partito Unito Socialdemocratico (PUSD) - hanno firmato un patto di stabilità governativo con l'obiettivo di creare stabilità nel paese. In seguito alla firma del patto è stato presentato una mozione di censura in Parlamento, il 19 marzo 2007, al governo guidato da Aristide Gomes, che è stato sostituito da uno formato da tre parti, che è entrato in carica nel mese di aprile dello stesso anno. Uno dei principali obiettivi del governo di stabilità, è quello di organizzare elezioni legislative del 16 novembre.