Una notizia raccolta dal sito www.womenews.net , ma che noi abbiamo già trattato ma che resta attuale. Un dibattito sulle mutilazioni genitali femminili...
Guinea-Bissau: in discussione una legge contro le mutilazioni genitali
Nonostante le ripetute rassicurazioni fornite da Guinea-Bissau negli ultimi dieci anni circa un più rigoroso rispetto dei diritti umani, i rappresentanti politici di quel paese non riescono a trovare un accordo per quanto riguarda le mutilazioni genitali femminili. Lo scorso 24 marzo è finalmente iniziato il dibattito intorno ad una proposta di legge che intende vietare questa pratica, ma immediatamente si sono formati due schieramenti fortemente contrapposti che non fanno presagire un iter facile per la legge. Alcuni deputati rappresentanti della comunità musulmana hanno infatti proposto di archiviare la legge ritenendola “prematura”, mentre Fernando Gomes, di Alianza Popular Unida (composta da laici, cattolici animisti e cattolici tradizionali) invita invece l’emiciclo ad avere il coraggio di abolire questa pratica. Secondo la socióloga Catarina Moreira, della direzione dell’Unión de Mujeres Alternativa y Respuesta de Portugal, che ha espresso preoccupazione per il futuro della legge, l’impulso all’approvazione della legge non è venuta dalla classe politica bensì dalle Ong e da personalità da sempre impegnate nella difesa dei diritti umani
Guinea-Bissau: in discussione una legge contro le mutilazioni genitali
Nonostante le ripetute rassicurazioni fornite da Guinea-Bissau negli ultimi dieci anni circa un più rigoroso rispetto dei diritti umani, i rappresentanti politici di quel paese non riescono a trovare un accordo per quanto riguarda le mutilazioni genitali femminili. Lo scorso 24 marzo è finalmente iniziato il dibattito intorno ad una proposta di legge che intende vietare questa pratica, ma immediatamente si sono formati due schieramenti fortemente contrapposti che non fanno presagire un iter facile per la legge. Alcuni deputati rappresentanti della comunità musulmana hanno infatti proposto di archiviare la legge ritenendola “prematura”, mentre Fernando Gomes, di Alianza Popular Unida (composta da laici, cattolici animisti e cattolici tradizionali) invita invece l’emiciclo ad avere il coraggio di abolire questa pratica. Secondo la socióloga Catarina Moreira, della direzione dell’Unión de Mujeres Alternativa y Respuesta de Portugal, che ha espresso preoccupazione per il futuro della legge, l’impulso all’approvazione della legge non è venuta dalla classe politica bensì dalle Ong e da personalità da sempre impegnate nella difesa dei diritti umani
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