KUMBA IALA ACCETTA LA SCONFITTA
Malam Bacai Sanhá da ieri è il Presidente eletto della Guinea-Bissau, con il 63,5 per cento dei voti espressi nel secondo turno e il suo avversario, Kumba IALA, ha accettato formalmente la decisione popolare. La data dell'insediamento ufficiale non è nota, perchè è necessario attendere i risultati definitivi della commissione elettorale.
LE REAZIONI
Spulciando tra i siti portoghesi e non, emergono reazioni differenti alla notizia della vittoria di sanhà. C'è chi, come il giornalista António Lopes Soares, conosciuto nel mondo letterario come Tony Tcheka, ritiene che sia giuntoil "tempo di un costante dialogo tra il governo, il Presidente, militari, Parlamento e società civile per creare le condizioni per importanti rifome, in particolare nelle forze armate, sicurezza e giustizia".
Meno entusiasta il sociologo Antonio Sá, anche lui attualmente resdiente a Lisbona, secondo cui "non basta vincere le elezioni per eliminare la povertà in un paese che è statao mal governato e dove molti sono costretti a mangiare una sola volta al giorno".Per il politologo Inacio Valentim, ora a Madrid, "la vittoria di Malam è un ripudio degli elettori per l'azione militare, la barbarie dei militari e Kumba ha perso proprio perché è la più alta rappresentazione del volto di questo livello di barbarie militare indipendentemente dalla sua personale e ideologica incompatibilità con Zamora Induta", l'attuale Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate. Contattato a Bissau, l'avvocato Silvestre Alves, presidente del Movimento democratico guineense, "non si aspetta grandi cambiamenti" con il giuramento del nuovo Presidente, dopo l'assassinio nel marzo scorso di Joao Bernardo "Nino" Vieira. Riferendosi alla scelta tra Sanhá e Iala spiega come "la voce comune è che si tratta di un male minore e le prospettive non sono molte", condannando il "clientelismo" visto spesso nella vita politica in Guinea Bissau.
Malam Bacai Sanhá da ieri è il Presidente eletto della Guinea-Bissau, con il 63,5 per cento dei voti espressi nel secondo turno e il suo avversario, Kumba IALA, ha accettato formalmente la decisione popolare. La data dell'insediamento ufficiale non è nota, perchè è necessario attendere i risultati definitivi della commissione elettorale.
LE REAZIONI
Spulciando tra i siti portoghesi e non, emergono reazioni differenti alla notizia della vittoria di sanhà. C'è chi, come il giornalista António Lopes Soares, conosciuto nel mondo letterario come Tony Tcheka, ritiene che sia giuntoil "tempo di un costante dialogo tra il governo, il Presidente, militari, Parlamento e società civile per creare le condizioni per importanti rifome, in particolare nelle forze armate, sicurezza e giustizia".
Meno entusiasta il sociologo Antonio Sá, anche lui attualmente resdiente a Lisbona, secondo cui "non basta vincere le elezioni per eliminare la povertà in un paese che è statao mal governato e dove molti sono costretti a mangiare una sola volta al giorno".Per il politologo Inacio Valentim, ora a Madrid, "la vittoria di Malam è un ripudio degli elettori per l'azione militare, la barbarie dei militari e Kumba ha perso proprio perché è la più alta rappresentazione del volto di questo livello di barbarie militare indipendentemente dalla sua personale e ideologica incompatibilità con Zamora Induta", l'attuale Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate. Contattato a Bissau, l'avvocato Silvestre Alves, presidente del Movimento democratico guineense, "non si aspetta grandi cambiamenti" con il giuramento del nuovo Presidente, dopo l'assassinio nel marzo scorso di Joao Bernardo "Nino" Vieira. Riferendosi alla scelta tra Sanhá e Iala spiega come "la voce comune è che si tratta di un male minore e le prospettive non sono molte", condannando il "clientelismo" visto spesso nella vita politica in Guinea Bissau.
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