venerdì, luglio 31, 2009

BACAI SANHÁ SI INSEDIA L'8 SETTEMBRE

Il nuovo presidente della Guinea Bissau, Malam Bacai Sanhá, si insedierà ufficialmente l'8 settembre presso il Parlamento a Bissau. Lo ha annunciato il presidente dell'Assemblea popolare nazionale, Serif Nhamadjo.
Per domani sono attesi i dati ufficiali relativi al ballottaggio, che ha visto il trionfo di Sanhá ai danni del rivale Kumba Iala.


AVVISO AI NAVIGANTI...
Abbiamo già postato nei giorni scorsi alcuni commenti di intellettuali guineensi o amici di Namitipenabula su elezioni e possibili risvolti per l'intera comunità della Guinea Bissau. In un momento che si spera possa rappresentare una sorta di "svolta" (anche se di svolte mancate ce ne sono state tante), vi invitiamo a commentare, esprimere i vostri pareri, giudizi, sentimenti, attese, all'indomani dell'elezione del nuovo presidente per condividere le vicende della politica guineense


giovedì, luglio 30, 2009

KUMBA IALA ACCETTA LA SCONFITTA
Malam Bacai Sanhá da ieri è il Presidente eletto della Guinea-Bissau, con il 63,5 per cento dei voti espressi nel secondo turno e il suo avversario, Kumba IALA, ha accettato formalmente la decisione popolare. La data dell'insediamento ufficiale non è nota, perchè è necessario attendere i risultati definitivi della commissione elettorale.

LE REAZIONI
Spulciando tra i siti portoghesi e non, emergono reazioni differenti alla notizia della vittoria di sanhà. C'è chi, come il giornalista António Lopes Soares, conosciuto nel mondo letterario come Tony Tcheka, ritiene che sia giuntoil "tempo di un costante dialogo tra il governo, il Presidente, militari, Parlamento e società civile per creare le condizioni per importanti rifome, in particolare nelle forze armate, sicurezza e giustizia".
Meno entusiasta il sociologo Antonio Sá, anche lui attualmente resdiente a Lisbona, secondo cui "non basta vincere le elezioni per eliminare la povertà in un paese che è statao mal governato e dove molti sono costretti a mangiare una sola volta al giorno".Per il politologo Inacio Valentim, ora a Madrid, "la vittoria di Malam è un ripudio degli elettori per l'azione militare, la barbarie dei militari e Kumba ha perso proprio perché è la più alta rappresentazione del volto di questo livello di barbarie militare indipendentemente dalla sua personale e ideologica incompatibilità con Zamora Induta", l'attuale Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate. Contattato a Bissau, l'avvocato Silvestre Alves, presidente del Movimento democratico guineense, "non si aspetta grandi cambiamenti" con il giuramento del nuovo Presidente, dopo l'assassinio nel marzo scorso di Joao Bernardo "Nino" Vieira. Riferendosi alla scelta tra Sanhá e Iala spiega come "la voce comune è che si tratta di un male minore e le prospettive non sono molte", condannando il "clientelismo" visto spesso nella vita politica in Guinea Bissau.

mercoledì, luglio 29, 2009

Amado prevede la normalizzazione della vita politica

L'esito delle elezioni presidenziali di Domenica in Guinea-Bissau dovrebbe essere "il punto di partenza per la normalizzazione della vita politica" in questo paese, ha dichiarato oggi alla Lusa, il ministro degli Esteri del Portogallo.

"Ci auguriamo che questi risultati siano il punto di partenza per la normalizzazione della vita politica in Guinea, dopo una fase di difficoltà, come la violenza e il conflitto che ha conosciuto la Guinea".

Il risultato provvisorio del secondo turno delle elezioni presidenziali Domenica in Guinea-Bissau è stata annunciata oggi dalla Commissione Elettorale Nazionale, Malam Bacai Sanha ha vinto con il 63,31 per cento dei voti, contro il 36,39 per cento ottenuto da Kumba IALA.
BACAI SANHÀ E' IL NUOVO PRESIDENTE

Bacai Sanhá è il nuovo presidente della Guinea Bissau. Lo ha annunciato la commissione elettorale nazionale (CNE).
Secondo il CNE, Malam Bacai Sanhá ha vinto con 224.259 voti, 63,52%, rispetto ai 129.963 ottenuti da Kumba IALA, sostenuto dal Partito per il rinnovamento sociale (PRS). I due candidati avevano firmato un memorandum d'intesa in cui si impegnano ad accettare il risultato del secondo turno di scrutinio.
Il tasso di astensione è stato del 39% per cento.Il candidato sconfitto, Kumba IALA, terrà questo pomeriggio una conferenza stampa presso la sua residenza.

fonte: journal digital

L'ATTESA STA PER FINIRE: A ORE L'ANNUNCIO DEL NUOVO PRESIDENTE

Secondo l'agenzia Lusa, nella giornata di oggi la Commissione elettorale comunicherà i risultati provvisori del ballottaggio delle elezioni prsidenziali: a breve, dunque, il nome del nuovo presidente della Guinea Bissau.

lunedì, luglio 27, 2009

ACCETTARE IL VERDETTO

I due maggiori partiti in Guinea-Bissau hanno firmato un memorandum d'intesa in cui si impegnano ad accettare i risultati delle elezioni di domenica e trattare con dignità il candidato vincitore.
Lo ha annunciato all'agenzia Lusa una fonte diplomatica che ha inoltre aggiunto che l'intesa tra Paigc e Prs sarebbe stata siglata in presenza di testimoni dell'Unione africana e delle Nazioni Unite.
Nel memorandum, il PAIGC, che ha sostenuto alle presidenziali Malam Bacai Sanhá e il PRS, che ha sostenuto Kumba Iala, si impegnano a "lavorare insieme per un dialogo tra i guineensi" e "lavorare con l'attuale governo".
ELEZIONI, PRIMI COMMENTI

Nessun dato ufficiale sull'affluenza, ma la sicurezza che la giornata di ieri è trascorsa senza alcun problema e le operazioni di voto sono state regolari.. regna al momento calma piatta nel paese (alcuni osservatori temono per il post-elezioni) e le prime stime sugli elettori appaiono contrastanti: alcune fonti evidenziano un incremento di votanti rispetto al primo turno, mentre altri siti segnalano una situazione pressochè identica, con un forte tasso di astensionismo...

domenica, luglio 26, 2009

GUINEA-BISSAU: ELEZIONI PRESIDENZIALI, APERTE URNE PER SECONDO TURNO

(IRIS) - ROMA, 26 LUG - Si sono aperti questa mattina i seggi per il secondo turno dell'elezioni presidenziali in Guinea-Bessau. Sono oltre 2.700 i seggi che hanno aperto i battenti alle 7 del mattino, le 8 in Italia, e chiuderanno alle 17 (le 18 italiane), per i quali sono attesi 600mila cittadini aventi diritto ad esprimere il proprio voto. Il ballottaggio per le presidenziali vede l'uno contro l'altro Malam Bacai Sanha e Kumba Yala. Sanha è il rappresentante del partito di governo Paigc (Partito africano per l'indipendenza della Guinea e di Capo Verde), mentre l'ex presidente Yala rappresenta l'opposizione del Partito della rinascita sociale. Stando ai dati diffusi dalla Commissione elettorale, al primo turno, Sanha ha ottenuto il 39,59% dei voti contro il 29,42% di Yala. L'affluenza era stata del 60%.

sabato, luglio 25, 2009

A UN PASSO DAL BALLOTTAGGIO

PAUSA DI RIFLESSIONE in Guinea Bissau. Terminata la campagna elettorale, giudicata "tranquilla e regolare",
si attende la giornata di domani che porterà al voto la popolazione per eleggere il proprio presidente. Vincerà Malam Bacai Sanhà, che gode già di un vantaggio in termini di preferenze non indifferente, o riuscirà a spuntarla il redivivo (Kumba) Mohamed Yala Embalò?
La risposta arriverà tra pochi giorni... noi vi riportiamo i risultati di un sondaggio che il nostro amico Didinho ha realizzato sul suo sito. E' solo un sondaggio, con un campione relativamente piccolo, quindi va considerato alla stregua di una chiacchierata da bar. Però, ve lo pubblichiamo ugualmente. Chissà che non ci prenda...
DICHIARAZIONI DI VOTO:
Malam Bacai Sanhà 51% Mohamed Yala Embalò 25% schede bianche 10%
astenuti 8% indecisi 6%

mercoledì, luglio 22, 2009

A pochi giorni dal ballottaggio per decidere il prossimo presidente della Guinea Bissau c'è qualche guineense che prova a fare strada altrove...

Dall'Ansa arriva la notizia che...
Effetto Obama in Russia, dove per la prima volta un africano si candida ad una carica amministrativa di una certa visibilita'. Il pioniere e' Joakim Crima, 37 anni, originario della Guinea Bissau, che ambisce a diventare capo del distretto amministrativo di Sriednie-Akhtubinsk, l'equivalente di una provincia nella regione di Volgograd, l'ex Stalingrado. Per vincere Crima ha anche scritto a Obama chiedendogli consigli. Singolare infine il suo slogan: ''lavorero' come un negro''.

giovedì, luglio 16, 2009

ELEZIONI, PARTE LA FORMAZIONE
Più di 5000 persone impiegate alle urne per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Guinea-Bissau il 26 luglio, saranno formate da oggi, come riporta la Commissione nazionale delle elezioni.
La formazione, che si svolgerà in tre fasi, si rivolge ai presidenti e segretari di seggio per rafforzare i poteri di voto sulle procedure elettorali. La prima fase di formazione sarà riservata a 15 formatori e l’obiettivo è quello di migliorare le conoscenze nel completamento del processo elettorale, dal sistema di chiusura delle urne al materiale da imballaggio e la consegna delle commissioni elettorali regionali.

martedì, luglio 14, 2009

SALE DI TONO LA CAMPAGNA ELETTORALE IN ATTESA DEL BALLOTTAGGIO ED E' IL MOMENTO DELLE POLEMICHE INCROCIATE
Il direttore della campagna del Partito di rinnovamento sociale (PRS), Baltazar Alves Cardoso ha accusato il candidato del PAIGC, Malam Bacai Sanhá di aver ricevuto denaro da parte di due paesi arabi, citando la Libia e la rete terroristica di Al-Qaeda.
Nella conferenza stampa in cui ha lanciato queste accuse, Cardoso ha anche criticato il premier Carlos Gomez junior, che avrebbe affermato - secondo Cardoso - che in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del candidato del suo partito, "i militari saranno scelti di etnia balanta".
La reazione del Paigc non si è fatta attendere. Sulle forze armate ha risposto che "non vengono scelti per etnia o tribù, ma in base alle attitudini, competenza, dedizione e patriottismo".
Mentre sulla questione Al-Qaeda, il Paigc ha risposto che oltre a essere una evidente bugia, l'accusa ha anche i connotati di una manifestazione di razzismo e xenofoba.

lunedì, luglio 13, 2009

GUINEA CONAKRY ACCERCHIATA DA ESERCITI di SENEGAL, GUINEA BISSAU e LIBERIA?

L'esercito della Guinea è stato messo in stato d'allerta a seguito della scoperta di truppe ammassate alle frontiere con il Senegal, la Guinea-Bissau e la Liberia "pronte ad attaccare" la nazione. Lo ha annunciato la giunta al potere, in un comunicato diffuso attraverso la radio e la televisione di stato. "Secondo informazioni degne di fede, truppe ammassate lungo le frontiere del nord, Guinea-Bissau, Casamance e sud (Liberia) sarebbero pronte ad attaccare la Guinea", ha indicato il Consiglio nazionale per la democrazia e lo sviluppo (Cndd), la giunta al potere. "Il ministro della Difesa nazionale (il generale di brigata Sekouba Konaté) ha messo le truppe (guineane) lungo le frontiere in stato di allerta", è indicato nel comunicato. Il Cndd "informa i Paesi interessati che se tali atti avvenissero sui loro territori rispettivi, l'esercito della Guinea si riserva il diritto di procedere fino all'interno di questi Paesi coinvolti". Secondo la giunta, "queste truppe sarebbero finanziate dai narco-trafficanti che sono fuggiti dal territorio della Guinea per evitare l'arresto". Il Cndd, diretto dal capitano Moussa Dadis Camara, presidente autoproclamato della Guinea, ha assunto il potere il 23 dicembre poco dopo l'annuncio della morte del generale-presidente Lansana Conté, che regnava nel Paese da 24 anni.

Fonte APCOM
CLEMENTA:UN ANGELO PER I BAMBINI DELLA GUINEA BISSAU

Clementa Dos Olis Vieira ha una vocazione: aiutare i bambini del suo paese di origine, la Guinea Bissau. In particolare i bambini colpiti da malformazioni, che in quel poverissimo paese dell’Africa Occidentale hanno un’esistenza difficile. Le credenze popolari infatti, molto radicate soprattutto nei villaggi più sperduti, considerano le deformazioni del corpo opera di spiriti cattivi e chi ne è portatore un indemoniato. Molto spesso i bambini deformi vengono uccisi.

Clementa, 27 anni, è in Italia da quando ne aveva 20. Da qualche tempo si è stabilita con il marito Carlos a Santa Lucia di Piave. Lavora come operatrice sanitaria in una casa di riposo, mentre lui fa l’operaio e frequenta le serali per prendere il diploma di operatore termico. Una vita non certo facile, ma di cui Clementa non ha chiuso le porte a chi ha più bisogno. «Non ho scelto di vivere in pace» ammette.

E così nel suo appartamentino di via Comisso ospita, oltre al nipote Edmanuel, Aliou, 7 anni, e Domingas, per tutti Minga, 7 anni, assieme alla madre di quest’ultima N’injdai. Entrambi i bimbi sono stati portati in Italia per essere curati. Dei due, Aliou è più fortunato perché l’intervento chirurgico all’ospedale di Conegliano ha risolto del tutto i suoi problemi deambulatori. La deformazione di Minga, invece, era più grave. La scienza medica la definisce “piede torto congenito bilaterale” e se non è corretta nei primi anni di vita impedisce non solo la deambulazione, ma la stessa postura eretta. Quando è arrivata in Italia, due anni fa, grazie all’interessamento di un frate francescano fra’ Mariano e all’intermediazione dell’associazione veronese Rete Guinea Bissau, la piccola non camminava ma si trascinava a terra con le mani. In tale arco di tempo ha subito ben tre operazione chirurgiche - alla schiena, ai piedi e alle ginocchia - in centri specializzati del Nord Italia, l’ultima il 20 marzo a Vicenza. Oggi Minga è ferma su un lettino in attesa di guarire e di poter tornare, pur sempre sorretta dalle sue stampellette, all’asilo. In autunno, si concluderà la sua permanenza in Italia e rientrerà in Africa con la madre per «testimoniare che le malformazioni non sono opera del demonio e che da esse si può guarire» spiega Clementa.

Attorno a questa atipica e numerosa famiglia si è coagulata, da tempo, la solidarietà di un’intera comunità, estesa oltre i confini di Santa Lucia, che ha risposto con generosità anche al più recente appello dell’associazione onlus Amici Parco Bolda per la raccolta dei fondi necessari all’ultimo intervento chirurgico di Minga. «Nella nostra comunità la solidarietà è un fatto, non solo una parola – dice il presidente Giancarlo Antoniazzi, molto soddisfatto della risposta data dai suoi concittadini all’appello per aiutare la famiglia di Clementa – Per operare Minga servivano 3.700 euro, ne abbiamo raccolti 5.500 euro, che copriranno anche per spese per la riabilitazione e per il rientro in Africa.»

L’abitazione di Clementa Dos Olis Vieira è sempre molto frequentata. Tutti a Santa Lucia conoscono la dinamica guineiana e il suo impegno verso i suoi connazionali meno fortunati. Di lei si è accorta anche la Dama Castellana che, nel dicembre scorso, le ha assegnato a il premio Civilitas, riconoscendo le sue opere di solidarietà come un fattore civile importante.

Clementa è impegnata ora in un nuovo progetto: costruire nella periferia di Bissau, la capitale del Paese e sua città natale, una casa-famiglia per ospitare le mamme che vogliono salvare la vita (e tentare di curare) i loro piccoli affetti da qualche disabilità. «Abbiamo già individuato il terreno e alcuni professionisti si sono impegnati a farci il progetto – spiega Clementa – Questa casa vuole essere un punto di accoglienza per le mamme che non vogliono sacrificare il loro figlio alla superstizione. I meno gravi potranno essere curati in loco dai medici italiani volontari, i più gravi potranno essere portati in Italia, come abbiamo fatto con Minga.»

Insomma, l’impegno di Clementa continua e le persone generose che fino a oggi le sono state vicine e l’hanno aiutata avranno anch’esse nuovi fronti di solidarietà su cui impegnarsi.

Fonte ed approfondimenti in lingua portoghese su: www.didinho.org

lunedì, luglio 06, 2009

ELEZIONI, BALLOTTAGGIO ANTICIPATO

Il secondo turno delle presidenziali in Guinea-Bissau è stato anticipato al 26 luglio. La commissione elettorale nazionale ha deciso di cambiare la data del ballottaggio, previsto per il due di agosto, per evitare un elevato grado di astensione.
Nel primo turno delle elezioni presidenziali, il tasso di astensione è stato del 40 per cento. La Guinea Bissau sceglierà tra due ex capi di Stato, Malam Bacai Sanhá, il PAIGC, e Kumba Yala, il PRS.

domenica, luglio 05, 2009

L’UOMO COL BERRETTO CHE DA’ IL GIRO A SITUAZIONI IMPOSSIBILI

Kumba Yala e’ una delle figure piu complesse della politica Guineense, un misto tra un ribelle e leader tribale Balanta, con un percorso ideologico inusuale, per lo meno secondo una logica di approccio europea.
I risultati delle elezioni presidenziali di Domenica, presentate questa settimana, dicono che Kumba e’ giunto al ballottaggio. Le sue possibilita’ di vittoria sembrano scarse, ma di fatto Kumba e’ sempre stato sottovalutato.
Il suo lato folcloristico, il suo berretto rosso, per esempio, favorisce una analisi superficiale. Ma dall’altro lato, il tribalismo imperversa. Molto di cio’ che dice e’ strano ed il suo passato include numerose “deviazioni” rispetto le norme diplomatiche. Ma questo sara’ un Kumba visto da fuori. Quello che conta sono gli elettori Guineensi: e questi gia’ ebbero molta fiducia in lui, al punto da eleggerlo Presidente nel 2000.
Il ripetersi di quella vittoria non sara’ facile.
40.000 voti lo separano da Malan Bacai Sanha.
Il ballottaggio decorrera’ in un clima crespo, ansioso, e Kumba ha alimentato questa ansia con affermazioni mica da ridere.
La Societa’ Guineense e’ traumatizzata dalla violenza politica, dalla corruzzione e dal narcotraffico, che fanno camminare il paese nella direzione di uno stato fallato. I militari esercitano un potere parallelo, che i civili non riescono a controllare. La democrazia e’ precaria.
Kumba Yala conosce bene questa precarieta’.
Nato nel 1953 a Bula, nel cuore balanta del paese, il politico e’ figlio di contadini, ma e’ riuscito a studiare teologia e filosofia in Portogallo. Passo’ per l’universita’ cattolica e anche per la squadra di football Louletana, dove avrebbe giocato, non si sa bene se da estremo sinistro o centro avanti.
Secondo la biografia ufficiale, Kumba e’ appartenuto presto al movimento per la liberazione ed al PAIGC. Fino al 1990 non si conosce bene il suo percorso ma si sa che e’ stato espulso dal partito. Alcuni dirigenti del PAIGC lo accusarono di aver partecipato al golpe nel 1986, nel quale morirono Paolo Correia e Viriato pa. Questo episodio (l’eliminazione dei dirigenti balanta che Nino Vieira vedeva come una minaccia) fu uno dei fattori che diede origine alla guerra civile del 1998.
Negli anni 90 Yala’ fu uno dei pochi politici che si preparavano a sfidareil potere assoluto dell’allora presidente Nino Vieira. Fu’ sconfitto nelle prime elezioni (che Nino vinse facilmente), e quando vi furono i primi sussulti da parte della giunta militare, Kumba resto’ fuori dalla “perturbazione” e sembrava aver terminato la sua carriera.
Ma non fu cosi’.
Piu’ tardi, quando fu’ al potere, tra il 2000 ed il 2003, fortemente condizionato dai militari, Kumba confermo’ molto di quello che oggi si scrive su di lui: la sua presidenza fu un errore continuo, contraddistinta dalla corruzione, dal favoritismo verso i balanta e dalla generale debolezza e fragilita’ del potere civile.
Il suo mandato non si concluse, in quanto marcato dalla morte del brigatiere Ansumane Mane, che guidava il movimento della giunta militare che sbatte’ in esilio Nino Vieira. Sicuramente da qui i Mandinga non perdonarono mai quel sangue versato.
Nel 2003, in un contesto di fracasso economico del paese e di incapacita’ di pagare i salari alla truppa, il presidente Kumba fu’ sbattuto fuori dai militari. Umiliato, l’uomo grande e’ uscito dalla porta piccola.
Solo che in Guinea la gente fa’ molti giri...Kumba ritorna per le lezioni del 2005, ma ottiene un brutto risultato, visto che quelle elezioni le vinse un altro “rientrato in patria” e cioe’ Nino, che batte’ Malam Bacai Sanha nelle votazioni finali. Dopo essere stato eletto, anche Nino si e’ confrontato con i colletti delle forze armate, tentando di regnare su di loro, ed infatti si e’ trovato morto ammazzato nel marzo di quest’anno.
E la storia si ripete: Data delle elezioni, Kumba che ritorna dall’esilio, trasformato dalla sua conversione all’Islam, religione che studio’ durante 2 anni di permanenza in Marocco. L’antico presidente ha cambiato anche nome: Mohamed Iala’ Embalo’.
Il carisma del candidato e’ innegabile, come e’ evidente la sua capacita’ di attrarre le moltitudini ed impressionarle con discorsi infiammati. Cosi’ successe nella campagna di Novembre e Dicembre del 1999, quando il partito di Kumba (PRS) incendio’ la politica Guineense.
Proprio come oggi, nel 1999 il paese era stanco dalla violenza e dalla paura, dopo un anno e mezzo di alta instabilita’, che includera’ sette settimane di guerra civile.
Nel 1999, l’allora Presidente Nino Vieira fu obbligato a partire per l’esilio, e Bissau visse momenti difficili, con un contingente internazionale incapace di impedire la vittoria finale della giunta militare, che non dimentica l’intervento dei paesi confinanti...
Dieci anni dopo il paese non e’ cambiato di molto...La paura persiste, Kumba Iala’ e’ uno dei 2 candidati. Parte svantaggiato, ma non deve essere scartato e sottovalutato, in quanto a quest’uomo appartiene il segreto di dare il giro alle situazioni politiche piu’ impossibili.

Fonte: DN GLOBO

sabato, luglio 04, 2009

AFRICA/GUINEA BISSAU - Elezioni presidenziali: secondo turno il 2 agosto tra Kumba Yala e Malam Bacai Sanha

Bissau (Agenzia Fides)- Si voterà per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Guinea Bissau. Lo ha annunciato la Commissione elettorale indipendente che ha reso noti i risultati del primo turno che si è tenuto il 28 giugno (vedi Fides 26/6/2009). Non avendo nessun candidato ottenuto la maggioranza assoluta (cinquanta per cento più uno dei voti espressi) richiesta per vincere le elezioni al primo turno, i due candidati che hanno ottenuto più voti andranno al ballottaggio il 2 agosto. Si tratta di Malam Bacai Sanha, candidato del PAIGC (Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e di Capo Verde, l’ex partito unico), che ha diretto il Paese dal giugno 1999 al maggio 2000, che ha ottenuto il 39,6 per cento dei voti, e dell’ex Presidente Kumba Yala, eletto nel 2000, rovesciato da un golpe militare nel 2003, che ha ottenuto il 29,4 per cento di voti.
Si profila una sfida elettorale simile a quella del 2000. Nelle elezioni di quell’anno infatti Kumba Yala e Malam Bacai Sanha si contesero la Presidenza, con la netta vittoria del primo che ottenne il 72 per cento dei voti.
Sanha è stato Presidente provvisorio del Paese, dal giugno 1999 al maggio 2000, dopo il golpe militare contro il Presidente Vieira. Quest’ultimo, ritornato al potere dopo aver vinto le elezioni del luglio 2005, è stato ucciso da un gruppo di militari nel marzo di quest’anno, in circostanze ancora non chiare (vedi Fides 2/3/2009). Come Vieira, Sanha appartiene allo storico partito PAIGC, il movimento che si è battuto per l’indipendenza del Paese dal Portogallo, e che una volta acquisita l’indipendenza, ha governato la Guinea Bissau come partito unico per oltre 20 anni (il multipartitismo è stato reintrodotto solo nel 1994). Sanha, che è stato compagno d’armi di Amilcar Cabral, fondatore dal PAIGC, assassinato nel 1973, è di etnia beafada, un gruppo minoritario che rappresenta il 7 per cento della popolazione. È laureato in Scienze Politiche all’Università di Berlino, nella ex Repubblica Democratica Tedesca, ed è musulmano. Il suo partito, il PAIGC, dispone della maggioranza all’Assemblea Nazionale, avendo 67 deputati su 100.
Kumba Yala era stato eletto Presidente nel 2000, incarnando il desiderio di alternanza rispetto al vecchio partito unico, ma è stato criticato da gran parte della popolazione per la sua cattiva gestione economica. Sull’onda del forte risentimento popolare, nel 2003 l’esercito lo depose con un golpe incruento. Kumba Yala è un balante, una delle principali etnie del Paese, alla quale appartengono la maggior parte dei militari. Kumba Yala è laureato in filosofia all’Università di Lisbona e di recente si è convertito all’islam.

tratto da: www.fides.org

giovedì, luglio 02, 2009

HENRIQUE ROSA ACCETTA LA SCONFITTA
Il candidato indipendente per le elezioni presidenziali di domenica in Guinea-Bissau Henrique Rosa, ha riconosciuto oggi con un comunicato la sua sconfitta.
"Non abbiamoraggiunto i nostri obiettivi elettorali - spiega Rosa - e pertanto accogliamo con favore i due candidati che hanno ottenuto i voti necessari per passare alla seconda fase e ci auguriamo che lo spirito di pace, il senso civico e il rispetto tra gli avversari prevalgano nella seconda fase della campagna elettorale".
I RISULTATI ELETTORALI della GUINEA BISSAU in NUMERI!

LA CAPITALE BISSAU AVREBBE SCELTO ENRIQUE ROSA.
L'INTERNO DEL PAESE NE HA DICHIARATO LA SCONFITTA!

Voti a Bissau:
MALAM BACAI SANHA: 36.477
MOHAMED K.YALA: 25.168
HENRIQUE P. ROSA: 38.908

TOTALE VOTI a LIVELLO NAZIONALE

SANHA: 133786
YALA: 99428
ROSA: 81751

Fonti: www.didinho.org
DATI: Commissao Nacional de Eleicoes Guinea Bissau
UNA OCCASIONE PERDUTA
MALAM SANHA e KUMBA YALA al BALLOTTAGGIO il 2 AGOSTO

Il Candidato indipendente alle elezioni presidenziali di domenica scorsa in Guinea Bissau, Henrique Rosa, ha riconosciuto ieri, in un comunicato divulgato alla stampa, la propria sconfitta nello scrutinio.
Così, secondo fonti dai partiti, il ballottaggio alle presidenziali se lo giocheranno Malam Bacai Sanhà e Kumba Yala, il 2 Agosto.
"Dai dati appurati dal direttore della sua campagna , la candidatura presidenziale di Enrique Rosa riconosce di non aver raggiunto pienamente i suoi obbiettivi elettorali" riferisce un comunicato.
Sanhà, del PAIGC e Kumba Yalà del PRS sono giunti quindi al ballottaggio.

fonte: JORNAL de NOTICIAS

Peccato davvero per Enrique Rosa, un uomo che, durante la sua breve guidi al Paese come presidente interino della Repubblica, seppe mostrare grandi capacità, coraggio e rispetto per i valori umani...uomo di pace Enrique Rosa...che seppe esere saggio ed equilibrato in momenti tut'altro che pacifici (io ero in Guinea e posso anche dirlo!!!)
Sarà ancora così cocciuto il Popolo Bissau Guineense da ritrovarsi ad scegliere alla guida del Paese un pazzo come il Kumba Yalà?...un uomo nemico della democrazia, assetato di potere, che ha portato durante la sua ex preesidenza, il paese sull'orlo della catastrofe, condichiarazioni folli e deliranti?...
Possibile che la Guinea Bissau abbia paura davvero di lasciare il vecchio per il nuovo, consentendo a personaggi che già governarono in modo fallimentare il paese, di rimettere il loro culo sulla poltrona?...
Che Dio ci assista!

il Coordinatore

mercoledì, luglio 01, 2009

CAPO VERDE ELOGIA LA GUINEA

Il Primo Ministro della Repubblica del Capo Verde, José Maria Neves, ha affermato a Lisbona di aver seguito "da vicino" l'evoluzione del processo elettorale in Guinea-Bissau e ha "lodato l'impegno civico" degli elettori, minimizzando sull'alta astensione. "Stiamo seguendo da vicino le operazioni in Guinea-Bissau in attesa di conoscere le scelte del popolo" ha spiegato Neves, sottolineando "il forte impegno civico, che è anche un esempio per i politici locali".
I risultati delle presidenziali dovrebbero giungere non prima di domani